Giovani : due mesi alla Mariapoli Victoria

 

18 août 2019

La casetta gen2 della Mariapoli Victoria a Man (Costa d’Avorio) ha accolto, in giugno e luglio 2019, due gruppi di ragazze.

La casetta Gen2, accoglie i giovani impegnati del movimento dei Focolari per passarvi un tempo insieme e per formarsi. L’obiettivo è di vivere un’esperienza di fraternità e di forte unità tra Gen2 di diversi paesi, e con tutta la comunità dei Focolari e la parrocchia.; approfondendo la vocazione Gen, ci si apre alle altre vocazioni, ad un’altra cultura, sviluppando capacità di dialogo.

In giugno, nel primo gruppo eravamo 7 giovani di nazionalità diverse – dal Benin, Centrafrica, Costa d’Avorio (Man) e Nigeria – e di lingua diversa : inglese e francese. Mentre il secondo gruppo, in luglio, eravamo in 5 ragazze, dal Centrafrica e Costa d’Avorio (Abidjian e Man), e questa volta tutte di lingua francese.

Avevamo un programma per ogni giorno. Al mattino dopo una breve meditazione  sulla spiritualità, con un’assistente, ci si recava poi al lavoro in diversi luoghi della Mariapoli, come il Centro Nutrizionale, l’imprimeria, l’atelier di cucito, all’accoglienza, o all’amministrazione. Cosi abbiamo dato il nostro contributo concreto alla vita della Mariapoli con le nostre idee e con il nostro impegno.

Nei pomeriggi, dopo il pranzo e un tempo libero, c’era lo spazio per il dialogo e la formazione pratica, abbiamo affrontato alcuni aspetti come, la scoperta della Mariapoli, la vocazione Gen e altre vocazioni del Movimento, la gestione della casa, la vita professionale, la comunicazione, la conoscenza di se, l’inculturazione…

Nella sera c’era il rosario in comune, la messa in parrocchia, poi lo svago  e la festa tra noi e a volte con tutta la Mariapoli. Nel weekend, siamo uscite per visitare delle famiglie e scoprire la città di Man. Abbiamo partecipato a diversi avvenimenti della cittadella ed anche della parrocchia Sainte-Marie, come l’accoglienza di un gruppo di giovani per un weekend. Abbiamo anche aiutato per l’animazione dei gruppi Gen4 e 3, dando le nostre esperienze.

Riguardo alla cucina e i lavori alla casetta Gen, ci siamo organizzate tra di noi alternandoci.

Molte di noi hanno detto che quest’esperienza le ha fatte maturare nel rapporto con Dio e con gli altri. « Mi sento più vicina a Dio» ha scritto una di noi .

La caratteristica generale era la gioia del cuore. Ecco qualche impressione. Da Cynthia, della Nigéria « Abbiamo condiviso l’amore, anche se ci sono stati dei problemi e delle discussioni. Abbiamo saputo andare oltre, e restare nell’amore. Mi ha toccata la prima meditazione sulla « legge della Mariapoli» dove si dice che non si puo vivere qui senza amare. Ero arrivata con dei dubbi se avevo scelto bene di venire per un mese. Ho capito che essendo qui dovevo amare e non farmi più queste domande. »

Anita condivide la sua scoperta : « Ho capito e sperimentato che é sempre possibile amare di più. Che abbiamo una capacità di amare più grande di quello che possiamo pensare. Conservo anche questa frase nel mio cuore:   « Se io tuo Dio dovrei perdonare i tuoi peccati, chi sei tu per non farlo verso il tuo prossimo ?» »

Un mese di casetta Gen lascia il tempo di fare una vera esperienza comunitaria. Chiara : « Sento che questa casetta Gen ha cambiato qualcosa in me. Mi sono sorpresa di non essermi arrabbiata durante la settimana, mentre di solito lo sono spesso ! A volte ci siamo fatte del male, per delle incomprensioni ma ci siamo chieste perdono. » Un’altra gen: « Sono una ragazza che non ama molto parlare con sconosciuti, ma essendo alla casetta gen, ho messo da parte il mio ego per parlare con loro come se ci si conoscessimo da tempo. »

Dei legami profondi si sono intrecciati a partire dalle circostanze che si sono presentate. Gloria del Centrafrica ci racconta la sua esperienza « Ciò che mi ha colpito nella cesetta gen, é che la preoccupazione dell’altra diventa di tutte. Mi ricordo una mattina, dopo la messa, ho ricevuto un messaggio da parte di mia nipote dicendo che mio zio si era ammalato. Di colpo, mi sono sentita molto triste per questa notizia. La sera, una delle ragazze ha notato che ero triste e mi ha chiesto il perché. Le ho spiegato e lei mi ha risposto che avremmo pregato per lui. La sera stessa insieme con le altre ragazze abbiamo pregato per moi zio. »

Chantal, ci dice : « La parola dell’unità « Che tutti siano uno » mi ha toccato molto. E’ stata un’esperienza straordinaria. Ho vissuto una realtà di famiglia. Le altre sono state delle sorelle maggiori per me. Mi ha toccato la loro attenzione e gentilezza quando sono stata malata. Veramente, Che tutti siano uno, come Gesù ci ha insegnato! »

Vogliamo incoraggiare altre gen2 a fare questa esperienza. Il desiderio é di aprire la casetta gen tutti gli anni alla Mariapoli Victoria !

(Gloria, Centrafrica).

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