Movimento dei Focolari
Valencia (Spagna): dopo la DANA, la solidarietà

Valencia (Spagna): dopo la DANA, la solidarietà

La provincia spagnola di Valencia ha subìto, alcuni giorni fa, uno dei più grandi disastri naturali della sua storia, dopo che forti piogge hanno causato massicce inondazioni – la DANA – nelle città e nei paesi della regione.

Al momento si contano 214 morti e 32 persone ancora disperse. Si stima che siano state colpite 800.000 persone, un terzo degli abitanti della provincia di Valencia. Circa 2000 piccoli locali commerciali sono stati invasi da acqua e fango e hanno perso tutto. Le automobili navigavano, come se fossero barchette di carta, per le strade ammucchiandosi l’una sull’altra. Non è ancora stato stilato l’elenco di quante famiglie abbiano perso la fonte del loro sostentamento. Un grande disastro aggravato dalla proroga indefinita delle opere pubbliche necessarie per evitare che si verifichino vere e proprie inondazioni come queste.

Un grande disastro che, però, è stato affiancato da una grande solidarietà. Nei giorni successivi, quando le acque hanno iniziato a ritirarsi ed hanno reso visibile l’accumulo di fango che ricopriva tutto, migliaia di volontari, per lo più giovani, hanno iniziato ad arrivare nella zona del disastro camminando con pale e scope per mettersi al lavoro.

“Questa è stata, e continua ad essere, una tragedia immensa. Molto al di là di quanto avremmo potuto immaginare. Non riuscivamo a credere che stesse succedendo”, afferma José Luis Guinot, oncologo medico e presidente dell’Associazione Viktor E. Frankl di Valencia per il supporto emotivo nella malattia, nella sofferenza, nella morte e in qualsiasi perdita vitale. È stato convocato dal Consiglio comunale per collaborare a un centro di assistenza sanitaria e di supporto creato per l’occasione, per “ascoltare e accogliere coloro che hanno bisogno di raccontare cosa è successo loro e cosa stanno vivendo”.

Il dott. Guinot racconta che qualche giorno dopo, partecipando alla Messa domenicale, gli fa male sentire che si prega solo per i morti, per le persone colpite dall’alluvione, senza proporre nient’altro. Poi riflette e pensa “Attenzione, non basta solo pregare, anche se dobbiamo pregare molto. È necessario stare vicino alle persone per dare speranza. E’ lì noi come cristiani, come Movimento dei Focolari, dobbiamo dare quella speranza al di là delle cose molto dure che viviamo. Ma insieme e uniti è il modo in cui possiamo aiutare a uscire da questa situazione”.

In una delle località colpite, una famiglia dei Focolari con bambini piccoli ha avuto la casa allagata. Non ci sono state conseguenze gravi, ma nulla di ciò che avevano è più utilizzabile: lavatrice, frigorifero, tutti gli elettrodomestici, i mobili… L’aiuto delle altre famiglie non si è fatto attendere: chi ha lavato tutti i loro vestiti, chi ha regalato loro una lavatrice nuova…

Eugenio è un membro dei Focolari che ha una disabilità dovuta alla poliomielite. Per anni è stato impegnato nella Federazione degli Sport Adattati di Valencia, di cui è stato il Presidente. Ha molti problemi di mobilità e nei giorni successivi all’alluvione non è stato in grado di muoversi. Ma, con il telefono a portata di mano, da casa ha mobilitato le associazioni locali dei disabili che si sono organizzate per chiedere aiuto. “Dobbiamo dare idee, aiutare a creare solidarietà, generare donazioni”, chiarisce José Luis Guinot e così queste associazioni hanno reperito sedie a rotelle per coloro ai quali l’alluvione le ha rese inutilizzabili.  

“Penso che sia un allarme per l’intera società. È noto che in Spagna stiamo vivendo un periodo di conflitto politico molto polarizzato”, riflette José Luis. “Ma c’è un’altra società di persone, ci sono tanti giovani che pensiamo siano sempre attaccati ai social network e che invece, ora sono lì, nel fango, e ci chiedono una società della solidarietà, un mondo unito, una società dove la fraternità sia sentita. Questo messaggio, fino ad ora, non era stato accettato bene dai politici. Ma ora nessuno lo può mettere in discussione”.

Con la comunità dei Focolari si incontreranno il prossimo fine settimana, per pensare e pianificare insieme, passati questi giorni di emergenza, il servizio che possono fornire. Perché “tra due o tre mesi ci sarà bisogno di sostegno emotivo, di sentirsi parte di qualcosa, di una comunità o di una parrocchia… Lì avremo un compito molto grande: usare molto il telefono, essere in grado di andare a trovare le persone, lasciare che ci raccontino, incoraggiarle sapendo che è molto difficile quello che vivono, ma che siamo al loro fianco”. Un compito in cui tutti possono e devono essere coinvolti, come dice José Luis: “Anche se non puoi muoverti da casa, se sei vecchio, se hai bambini piccoli… hai la possibilità di parlare con i tuoi vicini, di fare telefonate e dare un incoraggiamento. Trasmettere senso di comunità…A coloro che stanno soffrendo per la perdita di persone care, di beni essenziali, non spiegherò nulla, darò loro un abbraccio e dirò: ‘Vi aiuteremo a trovare la forza di andare avanti’”.

La comunità dei Focolari ha lanciato una campagna di raccolta fondi insieme alla Fundación Igino Giordani, fondi che saranno gestiti sul posto per aiutare le vittime. I danni materiali e le perdite sono innumerevoli. Chi è sopravvissuto si è trovato senza più letti, tavoli, frigoriferi, lavatrici, automobili, materiali di lavoro…

I contributi di solidarietà possono essere erogati attraverso:
Fundación Igino Giordani
CaixaBank: ES65 2100 5615 7902 0005 6937
Proprietario: Fundación Igino Giordani
Concetto: Emergencia DANA España
Se desideri detrarre la tua donazione, invia i tuoi dati fiscali a info@fundaciongiordani.org

Carlos Mana
Foto: © UME/via fotos Publicas

Valencia (Spagna): dopo la DANA, la solidarietà

Valência (Espanha): depois da DANA, a solidariedade

A província espanhola de Valência sofreu há alguns dias um dos maiores desastres naturais de sua história, depois que fortes chuvas causaram inundações massivas – a DANA – nas cidades da região.

Até o momento, somam-se 214 mortos e 32 pessoas ainda desaparecidas. Estima-se que 800.000 pessoas tenham sido atingidas, um terço dos habitantes da província de Valência. Cerca de 2000 pequenos comércios locais foram invadidos pelas águas e lama e perderam tudo. Os carros boiavam, como se fossem barquinhos de papel, pelas ruas amontoando-se uns sobre os outros. Ainda não foi feita uma lista de quantas famílias perderam sua fonte de sustento. Um grande desastre agravado pela prorrogação indefinida de obras públicas necessárias para evitar que ocorram inundações como essas.

Um grande desastre que, porém, foi cercado de uma grande rede de solidariedade. Nos dias seguintes, quando a água começou a baixar e pôde-se ver o acúmulo de lama que cobria tudo, milhares de voluntários, principalmente jovens, começaram a chegar à região do desastre caminhando com pás e vassouras para começar a trabalhar.

“Esta foi e continua sendo uma tragédia imensa. Muito além do que poderíamos imaginar. Não conseguíamos acreditar que estivesse acontecendo”, afirma José Luis Guinot, médico oncologista e presidente da Associação Viktor E. Frankl, de Valência, para o apoio emocional durante a doença, o sofrimento, a morte e qualquer perda vital. Foi convocado pelo Conselho municipal para colaborar com um centro de assistência sanitária e de apoio criado para a ocasião, para “escutar e acolher aqueles que precisam contar o que aconteceu com eles e o que estão vivendo”.

O doutor Guinot conta que alguns dias depois, ao participar da missa dominical, sentiu-se mal ao ouvir as orações somente pelos falecidos, pelas pessoas atingidas pelas inundações, sem propor algo. Assim, refletiu: “Atenção, não basta apenas orar, mesmo que devamos rezar muito. É necessário ficar perto das pessoas para dar esperança. E ali nós, como cristãos, como Movimento dos Focolares, devemos dar aquela esperança apesar das coisas difíceis que vivemos. Mas juntos e unidos é o modo como podemos ajudar a sair desta situação”.

Em um dos locais atingidos, uma família do Movimento dos Focolares com crianças pequenas teve a casa alagada. Não houve consequências graves, mas nada do que tinham presta mais: máquina de lavar, geladeira, todos os eletrodomésticos, os móveis… A ajuda das outras famílias não tardou: lavaram suas roupas, deram uma máquina de lavar nova…

Eugenio é um membro do Movimento dos Focolares que tem uma deficiência devido à poliomielite. Durante anos se dedicou à Federação dos Esportes Adaptados de Valência, da qual foi presidente. Tem muitos problemas de mobilidade e, nos dias seguintes à enchente, não pôde se mover. Mas, com o telefone ao alcance das mãos, mobilizou de sua casa associações locais de pessoas com deficiência que se organizaram para pedir ajuda. “Devemos dar ideias, ajudar a criar solidariedade, gerar doações”, esclarece José Luis Guinot, e, assim, essas associações encontraram cadeiras de rodas para aqueles que perderam as suas nas enchentes.

“Acho que é um alarme para toda a sociedade. É notável que na Espanha estamos vivendo um período de conflito político muito polarizado”, reflete José Luis. “Mas há outra sociedade de pessoas, há muitos jovens que pensamos que estão sempre grudados nas redes sociais e que, em vez disso, agora estão ali, na lama, e nos pedem uma sociedade solidária, um mundo unido, uma sociedade em que a fraternidade seja sentida. Esta mensagem, até agora, não havia sido aceita bem pelos políticos. Mas agora nenhum deles pode discutir”.

A comunidade do Movimento dos Focolares se encontrará no próximo fim de semana para pensar e fazer planos juntos, passados esses dias emergenciais, sobre o serviço que podem oferecer. Porque “daqui a dois ou três meses será necessário um suporte emocional, sentir-se parte de algo, de uma comunidade ou de uma paróquia… E ali teremos uma grande missão: usar muito o telefone, estar prontos a ir ao encontro das pessoas, deixar que nos contem, encorajá-las sabendo que o que estão vivendo é muito difícil, mas que estamos ao lado delas”. Uma tarefa na qual todos podem e devem se envolver como diz José Luis: “Mesmo se não puder sair de casa, se for idoso, se tiver crianças pequenas… tem a possibilidade de falar com seus vizinhos, de telefonar e encorajar. Transmitir um senso de comunidade… Para aqueles que estão sofrendo pela perda de pessoas queridas, de bens essenciais, não explicarei nada, darei a eles um abraço e direi: ‘Ajudaremos vocês a encontrar as forças para continuar’”. .

A comunidade do Movimento dos Focolares lançou uma campanha de arrecadação de fundos com a Fundación Igino Giordani, fundos esses que serão administrados no local para ajudar as vítimas. Os danos materiais e as perdas são incontáveis. Quem sobreviveu se encontrou sem cama, mesa, geladeira, lavadoras, carros, materiais de trabalho…

As contribuições de solidariedade podem ser feitas pela:
Fundación Igino Giordani
CaixaBank: ES65 2100 5615 7902 0005 6937
Titular: Fundación Igino Giordani
Titular: Emergencia DANA España
Se desejar deduzir a sua doação, envie seus dados fiscais para info@fundaciongiordani.org

Carlos Mana
Foto: © UME/via fotos Publicas