Movimento dei Focolari

Storie di imprenditori: la Unitrat di Bari

Nov 17, 2011

Un’azienda del settore dell’acciaio nel sud dell’Italia. Ce ne parla l’amministratore delegato, Franco Caradonna, intrecciando la sua storia personale con quella dell’azienda.

Franco Caradonna,

Con 35 anni di vita Unitrat ha una storia da raccontare. Dal far fronte alla perdita dei posti di lavoro, al rispetto della concorrenza; dalla condivisione di esperienze tecniche al ‘contratto di solidarietà’; fino alla nascita di una cooperativa sociale per i diversamente abili, un centro sociosanitario e una  Summer School di Economia Civile. Caradonna ci aiuta ad entrare nelle dinamiche dell’azienda che hanno portato a queste scelte coraggiose. «Ho studiato e mi sono sposato a Torino, dove ero venuto con i miei dalla Puglia, mia terra di origine. Dopo varie esperienze come lavoratore dipendente, con sei amici ci siamo gettati in un’avventura più grande, mettendo insieme risparmi, capacità professionali, idee e tempo libero. Poiché alcuni di noi erano meridionali, decidemmo di impiantare un’azienda vicino Bari, l’Unitrat s.r.l. Faccio l’amministratore di quest’azienda, dove attualmente lavorano 25 dipendenti e che coinvolge circa 600 clienti in un raggio di 500 km. Negli ultimi due anni i ricavi si sono ridotti del 50% per effetto della crisi del settore in cui operiamo, il metalmeccanico. Quando nel ‘91 Chiara Lubich lanciò l’Economia di Comunione (EdC), abbiamo sentito che per la nostra esperienza era una conferma e ci ha dato maggiore spinta per andare avanti. Le difficoltà che spesso riscontriamo sono legate alle infrastrutture insufficienti, ma anche ad una “povertà socioculturale” che ha radici profonde e che incide sulla partecipazione e sulla responsabilità. Malgrado le difficoltà abbiamo cercato di costruire rapporti di gratuità, di fiducia e reciprocità, con i dipendenti, i clienti, fornitori, concorrenti e le istituzioni. Un esempio. Il titolare di un’azienda fornitrice ebbe un infarto che provocò seri problemi economici alla stessa. Invece di rivolgerci ad altri, come sarebbe stato prudente, continuammo a rifornirci da lui anticipandogli dei pagamenti per permettergli di pagare gli stipendi ed i debiti più urgenti. Il suo consulente amministrativo lo abbandonò. Allora un nostro collaboratore si offrì ad aggiornare le scritture rimaste arretrate. Non riuscendo comunque ad evitare il fallimento, assumemmo due dipendenti e aiutammo un terzo ad iniziare un’attività in proprio. Uscimmo da questa operazione senza perdite, perché avendo accettato su suggerimento del titolare di acquistare i suoi macchinari a prezzo di perizia, rivendendone alcuni ne recuperammo più del costo. Convinti che i risultati non dipendono solo dagli investimenti, ma soprattutto dalle persone, abbiamo cercato di coinvolgere i dipendenti nella partecipazione azionaria e nella distribuzione extra contrattuale di parte degli utili, mentre un’altra parte era destinata ai fini dell’EdC. Nel 2000 abbiamo aiutato a far nascere una cooperativa sociale per i diversamente abili stipulando una convenzione tra una decina di aziende e il comune di Bari per inserire nelle nostre aziende minori a rischio. Organizziamo degli stage per studenti delle scuole superiori all’interno delle aziende e abbiamo istituito premi di laurea e borse di studio per studenti universitari del Politecnico. La Conferenza Episcopale Pugliese ha proposto nel 2008, la rinascita di un’Associazione partecipata da imprenditori, professionisti e artigiani (UCID). Mi viene data la responsabilità della nuova Associazione. Lo sentiamo come frutto dei rapporti costruiti in questi anni. Quest’anno, come UCID Puglia, abbiamo contribuito alla preparazione della “Summer School” di Economia Civile, coinvolgendo 50 giovani della nostra Regione e che si svilupperà per tutto l’anno con 4 percorsi formativi, di cui il primo si è già svolto dal 31 agosto al 4 settembre scorsi». Fonte: Edc Online Testo completo: http://www.edc-online.org/it/pubblicazioni/interventi-a-convegni/111-convegni/1951-testimonianze-dalle-aziende-la-unitrat-di-bari.html

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