Movimento dei Focolari

Focolare Maghreb

I Focolari sono presenti in tutti i paesi del Nord-Africa (Maghreb). In Algeria i focolarini sono arrivati nel 1966 a Tlemcen, nell’ovest del paese, mentre le focolarine vivono nella capitale, Algeri dal 1967. Le persone che cercano di vivere questo spirito di fraternità sono presenti oltre queste due città ad Orano, Sidi Bel Abbès, Béni Abbès e altre località del Centro del paese. L’esperienza di fratellanza universale vissuta è un contributo a ricomporre l’unità della famiglia umana. La “Regola d’oro”, presente nell’islam e nelle altre religioni, “Fai agli altri cio’ che vorresti fosse fatto a te”, è messa in pratica prima di ogni altra cosa e serve da fondamenta ai rapporti tra tutti; ciò comporta quell’amore che suscita un fecondo “dialogo della vita” con ogni musulmano che si incontra. Un dialogo intessuto di piccoli gesti d’amore, di attenzione all’altro, di rispetto, di ascolto. Un dialogo che frutta rapporti profondi, e induce a fare altrettanto chiunque avvicina. E’ stato quest’amore al fratello, concreto, incisivo, che ha contributo alla formazione di una comunità nella quale l’amore e il rispetto prevalgono sulle differenze di cultura, tradizioni e religione. I Focolari vivono anche a servizio delle comunità cristiane della chiesa cattolica, partecipando in diversi modi alle sue attività pastorali e caritative. (altro…)

Algeria: imparare a vivere insieme

Un carisma per il Medio Oriente

In un “clima di famiglia” domenica 17 ottobre si è svolto nei pressi del Vaticano l’incontro organizzato dal Movimento dei Focolari per i partecipanti al Sinodo Speciale per il Medio Oriente (10 –  24 ottobre) che ha per tema “La Chiesa cattolica in Medio Oriente: comunione e testimonianza”.  Scopo dell’iniziativa: approfondire il carisma di Chiara Lubich incentrato sulla spiritualità di comunione e conoscere un’esperienza di 40 anni di presenza nei vari Paesi del Medio Oriente. Hanno partecipato una ventina di Vescovi orientali e altri membri del Sinodo. A dare il benvenuto sono stati  don Antonio Borges, delegato del Movimento dei Focolari per il Medio Oriente, e Sua Em. Card. Ennio Antonelli, Presidente del Pont. Consiglio per la Famiglia, che ha comunicato la sua riflessione teologica e la sua esperienza riguardo a “Il Vescovo e la comunione col presbiterio”. Philippe  Ehrenzeller, co-responsabile dei Focolari in Egitto, ha invece  esposto in sintesi “La spiritualità di comunione secondo il carisma di Chiara Lubich”. I Padri hanno seguito con particolare interesse la storia e la diffusione dei Focolari in Medio Oriente raccontata da Nadine Chehab (Turchia), la vita del Movimento nella Chiesa locale riferita dal Vescovo Maronita Simon Atallah (Libano), l’esperienza ecumenica portata da Fadia Haddad (Egitto) e quella del dialogo interreligioso spiegata da Arlette Samman (Libano), il tutto mentre sullo sfondo scorrevano le immagini della vita e delle attività del Movimento in quelle terre. A concludere l’incontro è stato il Patriarca di Alessandria dei Copti Cattolici, Sua Beatitudine Antonios Naguib, Relatore Generale al Sinodo. Commentava che si è parlato molto di comunione al Sinodo, “esattamente quello che si fa anche qui”. Notava nello stesso tempo che era importante la sottolineatura dell’amore quale base della comunione, affermando che solo la comunione vissuta nell’amore, in unità può trasmettere Dio-amore. Nel tardo pomeriggio i partecipanti si sono recati nella Basilica di S. Maria in Trastevere dove con la Comunità di Sant’Egidio si è svolta una solenne Preghiera per la Pace. (altro…)

Amicizia islamo-cristiana. Un seme di speranza

Nel deserto fiorisce la fraternità. E’ il titolo del libro appena pubblicato da Città Nuova editrice. Matilde Cocchiaro, l’Autrice, attraverso la testimonianza di quanti, cristiani e musulmani, lo hanno conosciuto, ripercorre la vita e l’esperienza di Ulisse Caglioni, seme di speranza per il futuro di questa terra. IL VOLUME – «…È stata la fedeltà di Ulisse all’amore evangelico del prossimo che ha permesso di scoprire e di vivere profonde amicizie islamo-cristiane, ponendo su questo cammino un segno di Dio»: sono le parole dell’arcivescovo di Algeri, Mons. Henry Teissier, alla notizia della morte di Ulisse Caglioni (1943-2003). Di umili origini bergamasche, Ulisse all’età di 20 anni incontra e aderisce alla spiritualità dell’unità del Movimento dei Focolari. Nel 1966, dopo essersi consacrato a Dio all’età di 23 anni, gli viene proposto di andare in Algeria. Inizia così un’avventura che durerà più di 30 anni segnata da un fecondo “dialogo della vita” con il mondo musulmano. Un dialogo fatto di poche parole, ma intessuto di piccoli gesti d’amore, di attenzione all’altro, di rispetto, di ascolto. Un dialogo che frutta rapporti profondi e induce chiunque egli avvicina a fare altrettanto.