Movimento dei Focolari
Nuove frontiere della comunicazione

Nuove frontiere della comunicazione

«Intermediando», seminario per studenti e giovani professionisti della comunicazione –  Sotto la spinta della rivoluzione digitale, i mestieri della comunicazione stanno moltiplicandosi e sempre più specializzandosi. Eppure si assiste a continue “passerelle” tra un mestiere e l’altro: tra giornalismo e comunicazione aziendale, ICT e televisione, tra letteratura e cinema… Focus – Questo corso internazionale vuol offrire un “approfondimento creativo” per singoli campi della comunicazione (informazione, cinema e tv, Informatica e nuove tecnologie, marketing e comunicazione d’impresa e pubblica),  ma con aperture inter e intra-disciplinari. Chi lo promuove: NetOne, rete di professionisti, studenti e operatori dei media dei cinque continenti che lavorano o studiano nel campo dei media, nella prospettiva di un mondo unito. Previsti cinque giorni di corso, dal 18 al 23 giugno 2007, a Ciampino (Roma) per 120 giovani professionisti e studenti tra i 20 e i 35 anni, provenienti dal mondo intero, in lingua italiana e in lingua inglese. Metodo – Gli insegnamenti interdisciplinari di Inter-mediando, affidati ad alcuni esperti di comunicazione, offriranno ai partecipanti, durante le sessioni plenarie, una visione d’insieme sulla realtà comunicativa nella quale si troveranno a lavorare. Per il resto del tempo, il programma si articolerà in laboratori distinti secondo i vari campi della comunicazione. Sono previsti momenti che contribuiscano alla coesione all’interno di ciascun gruppo: “esercizi di dialogo e di comunicazione interpersonale”. Parte integrante di Intermediando sarà, infatti, il metodo di lavoro, basato sulla convivenza tra insegnanti e studenti e sul continuo dialogo tra essi. In programma visite alla RAI, a Radio Vaticana e all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) di Frascati. Lunedì 18 giugno 2007 la scuola si aprirà sul territorio per una serata – aperta al pubblico – con Sergio Maistrello sugli argomenti del suo ultimo libro “La parte abitata della Rete”. Per saperne di più e per iscriversi:   www.net-one.org (altro…)

50° Città Nuova: città in dialogo, città della fraternità

50° Città Nuova: città in dialogo, città della fraternità

«Guardando alle nostre città, ciò che attrae l’uomo d’oggi nelle sue esigenze più profonde, è proprio questa “città nuova”, città della fraternità, che rende fratelli al di là di ogni divisione. La rivista Città nuova vuol essere via alla fraternità, strumento di dialogo a tutti i livelli, di comunione, di unità». Così Chiara Lubich nell’editoriale del 1° numero del 2006, 50° anno di vita della rivista dei Focolari. E per lanciare questa nuova prospettiva alle principali città italiane, Città Nuova ha stilato un calendario di appuntamenti. Tra le prime tappe: Roma e Milano. Milano: segni visibili di fraternità Un modo nuovo di vivere la città: diventare «cittadini a pieno titolo, capaci di guardare in faccia la realtà e allo stesso tempo di modificare il corso degli eventi, cominciando a progettare partendo dall’incontro con l’altro». E’ la proposta lanciata l’11 marzo scorso, da Lucia Fronza Crepaz, presidente del Movimento Politico per l’unità, alla presenza di oltre 1600 persone che gremivano l’aula magna dell’Università Statale. Infatti «la tolleranza non è sufficiente». Come ha affermato la sociologa brasiliana Vera Araujo, si rende necessario giungere al dono di sé agli altri, alla solidarietà, fino ad arrivare alla fratellanza universale. «Dobbiamo passare da una cultura che ha privilegiato il ‘che cosa’?, la sostanza, a una cultura che ponga al centro il ‘chi’?, il singolo, l’uomo, nella sua vocazione a essere persona, in quella comunione che supera l’individualità», ha affermato il prof. Giuseppe Maria Zanghì, filosofo del Centro Studi Interdisciplinare del Movimento dei Focolari. L’invito è «uscire dal chiuso dei nostri monolocali per l’aperto infinito che è l’Amore. Dovremmo dare alle nostre città di pietra l’ariosità del giardino dell’Eden ritrovato negli spazi della vita trinitaria». Roma: continua il percorso L’edizione romana, in calendario per il 25 marzo, alle ore 16.00, all’Università di Roma Tre – con il Patrocinio del Comune di Roma – ha come tema di riferimento il tessuto cittadino e le dinamiche locali che fanno di Roma una città universale. Lo dice il titolo del Convegno: “Roma città in dialogo: tra dinamiche locali e prospettive universali”. Si tratta della continuazione di un percorso già avviato da anni nella capitale: mira ad accrescere il dialogo con la città, la presenza attiva sul territorio. Insieme ai protagonisti di esperienze concrete nel vissuto cittadino, il massmediologo Giampiero Gamaleri, il sociologo Bennie Callebaut e il giornalista Michele Zanzucchi, offriranno spunti di riflessione sull’attuale sfida multiculturale. (altro…)

Città Nuova: 50 anni insieme

Città Nuova: 50 anni insieme

Viviamo nell’epoca della globalizzazione, nella quale i media hanno un ruolo fondamentale. Non a caso oggi si parla di una “società della informazione” che copre il pianeta. È un’epoca appassionante che richiama tutti, nessuno escluso, alla necessità di un nuovo dialogo tra le persone, gli stati, le culture, le religioni. Proprio in quest’epoca Dio ha mandato il carisma dell’unità per contribuire a realizzare la preghiera finale di Gesù: «Che tutti siano una cosa sola». Compie ora cinquant’anni Città nuova, organo di collegamento nato nel 1956,  che è stato tra le nostre prime iniziative. Come non pensare ai primi numeri che uscivano dal ciclostile ad alcol, nella valle di Primiero? Come non pensare alla gioia che manifestavano per quel modestissimo giornale gli abitanti della Mariapoli, la città di Maria, di cui Città nuova era espressione? Come non ricordare i suoi pionieri, a cominciare da don Pasquale Foresi, Bruna Tommasi, Vitaliano Bulletti, Gino Lubich e poi Igino Giordani, Spartaco Lucarini e Guglielmo Boselli? La rivista ha acquisito nel corso dei decenni una sua dignità, che appare evidente da qualche semplice dato: viene pubblicata in 37 edizioni, in 22 lingue, nei cinque continenti. Anche Città nuova, dunque, partecipa al processo di globalizzazione. Anzi, l’ha in qualche modo anticipato. Nessuno meglio dello Spirito Santo sa conoscere i bisogni, le istanze, gli interrogativi, i problemi, i disegni di Dio sull’umanità di questo tempo. Ora, il carisma di cui il Movimento dei Focolari è espressione, viene dallo Spirito, come la Chiesa stessa, per bocca degli ultimi cinque papi, ha ripetutamente riconosciuto. Quindi Città nuova, come espressione di quest’Opera, potrà parlare a tanti. Ma perché, allora, rimane una “piccola” rivista? Forse perché ha una sua fisionomia ben stagliata, immediatamente riconoscibile, e non si preoccupa di conformarsi alle mode che vanno e che vengono. Non è una rivista di evasione, uno dei tanti rotocalchi che si trovano nelle edicole. Città nuova vuole essere un organo d’opinione offerto a quanti ne condividono in un modo o nell’altro gli ideali di pace, di giustizia, di libertà, di verità. Ma come risponde la rivista alle esigenze dell’umanità di oggi, sia in campo civile e sociale che in campo ecclesiale? In campo religioso annuncia, aiuta, sostiene e diffonde un’opzione attuale della chiesa, indicata da Giovanni Paolo II nella Novo millennio ineunte: realizzare la chiesa-comunione. E ciò attraverso una spiritualità di comunione. In campo civile e sociale, Città nuova cerca di dare una risposta adeguata ad una nuovissima richiesta che ora, dopo lo choc delle ultime guerre e dell’insorgere del terrorismo, emerge prepotentemente: il mondo invoca fraternità. Guardando anche alle nostre città, ciò che attrae l’uomo d’oggi nelle sue esigenze più profonde è proprio questa “città nuova”, città della fraternità, che rende fratelli al di là di ogni  divisione. La rivista Città nuova vuol essere via alla fraternità, strumento di dialogo a tutti i livelli, di comunione, di unità. (da Città Nuova n. 1/06)   (altro…)

Premio Dom Hélder Câmara per la Stampa 2005 a Cidade Nova

Il premio Dom Hélder Câmara per la Stampa 2005 è stato assegnato all’editrice brasiliana Cidade Nova, del Movimento dei Focolari, in riconoscimento alla sua linea editoriale che evidenzia “la comprensione fra i popoli e il diritto di ogni cittadino, secondo le esigenze della libertà e del bene comune, della giustizia e della solidarietà, della dignità e qualità di vita della persona”.

Erano questi i temi per l’edizione 2005 del Premio promosso dalla Conferenza episcopale brasiliana, in “risposta al desiderio di Giovanni Paolo II che i mezzi di comunicazione contribuiscano ad un dialogo autentico e ad una conoscenza reciproca tra i popoli, portando alla comprensione, alla giustizia e alla pace duratura”, come si legge nel regolamento del concorso.

Cidade Nova ha partecipato al Premio con i seguenti titoli: “Io sono haitiano”; “Il mondo non ha votato Bush”; “Perché la barbarie non si ripeta”, sulle torture ai militari iracheni; “Economia come vocazione alla fraternità”, sulla comunione nell’economia; “Tragedia e solidarietà dal vivo”, a proposito dello Tsunami; “Pietre vive in Terra Santa”, il lavoro per la pace a Gerusalemme; “Democrazia preventiva invece di guerra preventiva”, riguardo alla lotta contro il terrorismo.

Per Ekkehard Schneider, direttore e presidente dell’Editrice Cidade Nova, la Menzione Speciale del Premio Câmara rappresenta “la conferma di essere in sintonia con la linea indicata dalla Chiesa ai mezzi di comunicazione, una linea orientata alla fraternità, alla giustizia e alla pace”.

Il complesso editoriale Cidade Nova è composto dalla casa editrice e dalla rivista mensile. Con circa 30.000 abbonati in tutto il Brasile e all’estero, Cidade Nova, è l’edizione brasiliana della rivista Città Nuova, pubblicata in 35 edizioni di 22 lingue, il cui obiettivo è diffondere la cultura della fraternità.

Il silenzio e la parola. La luce.

Dal 5 al 7 novembre prossimi a Castelgandolfo (Roma) i comunicatori delle varie discipline si troveranno uniti per sperimentare le strade di una professione che sia costruttrice positiva della società. Sono già pervenute 650 prenotazioni da parte di 41 Paesi di tutti i Continenti. Europa: Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Albania, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia, Ungheria. Medio Oriente: Libano e Turchia. America: Stati Uniti, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Venezuela. Africa: Algeria, Camerun, Congo, Sudafrica. Asia: Corea del Sud, Filippine, India, Pakistan. La delegazione delle Filippine è composta da 30 persone, dagli Stati Uniti arriveranno 46 persone, fra cui 17 registi e sceneggiatori di Hollywood. Fra gli italiani, molto numerosi, sarà presente anche Susanna Tamaro, regista e scrittrice. Il convegno è rivolto a professionisti, docenti e studenti dei diversi campi dei media: informazione, cinema, televisione, ICT e nuovi media, editoria e scienze delle comunicazioni. E’ promosso da NetOne, espressione del Movimento dei Focolari, che vuol raccogliere e mettere in rete le idee, i progetti, gli approfondimenti culturali, le sperimentazioni di comunicatori di varie parti del mondo che lavorano o studiano nei diversi ambiti dei media nella prospettiva di un mondo unito. Il titolo “Il Silenzio e la Parola. La Luce” corrisponde alla dinamica del dialogo: dialogo e dimensione mondiale saranno i due elementi che caratterizzeranno la riflessione. Molte le religioni rappresentate al convegno: ebraismo, islam, induismo, buddismo. Oltre ai cattolici saranno presenti anche evangelico-luterani ed evangelici, oltre a persone senza riferimenti religiosi. Prima della conclusione dei lavori, in seduta comune verrà annunciato uno speciale premio a Chiara Lubich, il Life Achievement Award ( un “Premio per quanto ha realizzato nella vita” ), da parte della Family Theater Productions, per il suo efficace uso dei mezzi di comunicazione nello svolgere il suo straordinario servizio alla Chiesa e alla famiglia umana, e poiché ha ispirato migliaia e migliaia di persone in oltre 180 nazioni del mondo portandole sulla via del dialogo e della fraternità. UFFICIO STAMPA Net One – Alma Pizzi 3358092813 SIF – 06947989 – Carla Cotignoli 3488563347

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