Gen 18, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Economia di comunione: un nuovo paradigma per lo sviluppo africano è il titolo della prima Scuola Panafricana di Economia di Comunione, che si svolgerà dal 23 al 25 gennaio a Nairobi (Kenia). A partecipare saranno 110 giovani aspiranti imprenditori che intendono imparare a fare imprese di comunione, insieme ad esperti di Economia di Comunione provenienti da Stati Uniti, Filippine, Italia. I giovani sono attesi da tutta l’Africa (Costa d’Avorio, Burkina Faso, Mali, Togo, Cameroun, Centrafrica, Congo, Kenya, Uganda, Burundi, Tanzania, Madagascar, Sud Africa, Angola); 4 le lingue parlate: inglese, francese, portoghese e italiano.
Formazione, reciprocità, inculturazione sono i pilastri fondamentali della scuola. “La Scuola Panafricana si basa su tre presupposti” – ci dice Luigino Bruni, responsabile a livello mondiale del progetto Edc – “il primo: oggi la cooperazione allo sviluppo si fa con le persone, non con i capitali: senza università di qualità, non si può fare sviluppo serio. Il secondo: il metodo della scuola, la reciprocità: non ci saranno professori provenienti dall’occidente che andranno a insegnare ai giovani africani: partendo dalla grande stima che nutriamo per questa cultura, tutti impareranno da tutti. Il terzo: lo sviluppo non può realizzarsi senza cultura d’impresa e questa oggi in Africa manca. L’Africa ha bisogno di aprirsi al mercato salvando le radici di “comunità” molto forti nel Dna della sua cultura: allora si capisce come l’economia di “Comunione” possa essere qui davvero una opportunità importante.”
Nei giorni immediatamente successivi, dal 26 al 28 gennaio 2011, l’Università Cattolica di Nairobi (The Catholic University of Eastern Africa), ospiterà la Conferenza Internazionale su Economia di Comunione, per la quale sono attesi oltre 300 partecipanti. E’ la prima volta che Economia di Comunione viene presentata in una università Africana.
Il Dr Aloys Blasie’ Ayako, Decano della “Faculty of Commerce” di questa università, ha fortemente voluto questo evento – nel quale una speciale attenzione verrà data alla “cultura d’impresa”- poiché nella cultura dell’Economia di comunione vede una grande speranza per il suo popolo.
Per dare continuità a questo importante momento, sono in fase di progetto presso la CUEA corsi di approfondimento sul tema per diffondere e una cultura economica d’impresa per l’Africa, affidandone la realizzazione al gruppo di economisti e studiosi che lavorano in tutto il mondo allo sviluppo dell’Economia di Comunione. (altro…)
Gen 11, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
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40 junge Leute zwischen 20 und 35 Jahren haben sich bereits zum Seminar angemeldet. Sie kamen aus Costa Rica, Mexiko, Ekuador, Kolumbien, Peru, Bolivien, Chile, Paraguay, Uruguay und Argentinien.
Es war die erste „Sommer school“ dieser Art. Sie sollte jungen Menschen die Methoden eines Betriebes der „Wirtschaft in Gemeinschaft“ vermitteln. Der Lehrkörper besteht aus Wirtschaftlern und Unternehmern aus Argentinien, Ekuador, Italien und der Schweiz. Entstanden ist die Idee zu diesem Seminar beim letzten Kongress der „Wirtschaft in Gemeinschaft“ in Santa Cruz/Bolivien im Juli vergangenen Jahres, an dem bereits viele Wirtschaftsstudenten und junge Unternehmer teilgenommen haben.
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« En construisant notre rêve » est la devise qui accompagne le logo de la première « Escuela de Verano EdC » destinée aux jeunes entrepreneurs ou qui aspirent à le devenir, une formation organisée à la cité-pilote Lia (Buenos Aires, Argentine). La devise choisie exprime l’idée de cette école, qui a germé en juillet dernier lors du congrès sur l’économie de communion (ÉdeC) à Santa Cruz, en Bolivie. À cette occasion, la participation de nombreux jeunes qui demandaient des pistes pour construire des entreprises « de communion », a fait naître le désir d’organiser une école d’été pour les jeunes d’Amérique latine. Un rêve qui est en train de se réaliser.
En Argentine, l’école a été conçue pour un maximum de 40 participants, des jeunes de 20 à 35 ans, afin qu’un rapport personnel et profond puisse s’instaurer avec chacun. Des jeunes du Costa Rica, du Mexique, d’Équateur, de Colombie, du Pérou, de Bolivie, du Chili, du Paraguay, d’Uruguay et d’Argentine ont confirmé leur participation.
Chaque jour, on choisira un thème que l’on envisagera sous différents angles. Parmi les sujets retenus, citons « le sens des charismes en économie », « la réciprocité » et « la gratuité ». Pour chaque thème, on tentera de comprendre comment le mettre en pratique dans la vie de l’entreprise.
« Il n’est pas facile de rendre compte de l’expérience que nous sommes en train de faire, nous confie un des organisateurs de l’école. Cette expérience se construit avec un groupe réparti sur toute l’Amérique du Sud et aussi en Europe. À travers un échange intense, chacun a apporté des idées, a proposé des sujets pour le programme et des méthodologies pour le développer. Une préparation « de communion » qui, nous le croyons, laisse augurer le meilleur pour la réussite de l’école. »
Le corps enseignant est formé par des économistes venus d’Argentine, d’Équateur, de Suisse et d’Italie. Les entrepreneurs qui adhèrent au projet de l’économie de communion ne manqueront pas à l’appel et raconteront de quelle façon ils appliquent les valeurs de l’ÉdeC à la gestion de leur propre entreprise.
La première école d’été se propose d’être un nouveau pivot pour construire le rêve d’une économie de communion qui privilégie la dignité de chaque personne.
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Nov 8, 2010 | Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
E’ stato inaugurato, sabato 6 novembre, il Polo imprenditoriale di Economia di Comunione (EdC) portoghese, presso la cittadella dei focolari nella località di Abrigada – Alenquer.
Presenti 250 persone, tra cui il sindaco di Alenquer, alcuni deputati, imprenditori ed economisti.
Il prof. Luigino Bruni, economista, e l’imprenditore Alberto Ferrucci, della Commissione Centrale dell’EdC, nel loro intervento, hanno risaltato l’importanza di un Polo dell’EdC in una cittadella del Movimento dei Focolari (attualmente sono 35 nei 5 continenti), come testimonianza di una cultura economica nuova, capace di fare crollare i muri del capitalismo e dell’individualismo dei nostri giorni.
La prof.ssa Manuela Silva, economista, ha sottolineato l’importanza vitale di questa realtà, evidenziando la visione profetica di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, sulla Economia di comunione. “Quando viene messa in atto – ha aggiunto – è destinata ad essere luce che arriva lontano, come un faro nel buio della società di oggi”. Quindi ha sfidato tutti a rimanere fedeli alla prima intuizione di Chiara sull’EdC.
Alcuni imprenditori che aderiscono al progetto hanno raccontato la storia della costruzione di questo Polo, iniziata nel 2004, coinvolgendo il lavoro di tanti ed fino alla realizzazione di questo sogno. Sono stati gesti di generosità, piccoli e grandi, sofferenze, perdite materiali e spirituali, autentici “mattoni” di questa “cattedrale”, come qualcuno ha definito il nuovo Polo, destinato a testimoniare Dio nel mondo dell’economia.
Nel Polo “Giosi Guella” sono attualmente istallate 3 aziende, e tante altre che hanno aderito allo stesso progetto sono sparse in tutto il Paese e collegate al Polo. Sono piccole e medie aziende for profit che, con gli ideali dell’Economia di Comunione, lavorano per il bene comune.
A conclusione del programma si è stabilito un collegamento internet con il Polo Lionello Bonfanti, a Loppiano (Italia), dando una dimensione allargata a questo avvenimento. Fra l’altro è stata ricordata una frase di Chiara riguardante il Polo italiano: “Una luce in mezzo alle tenebre, per quanto sia piccola, si vede da lontano”. Un incoraggiamento per rispondere alla sfida.
Il sindaco di Alenquer, Jorge Riso, ha ufficialmente proceduto all’inaugurazione. Nel suo breve intervento ha ringraziato il Movimento e la cittadella Arco-Iris per il loro contributo positivo al territorio, non solo attraverso il Centro di Fisioterapia, ma anche per i rapporti con la popolazione. “Questo Polo – ha detto – è un privilegio per il comune di Alenquer. E’ un progetto che va aldilà dei limiti del nostro territorio”.
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Ott 14, 2010 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
un ambiente rilassato. L’evento, dall’11 al 12 settembre, ha radunato oltre 150 partecipanti del Paraguay, Argentina e del Paese ospitante. Imprenditori, studenti, lavoratori, economisti interessati ad approfondire le linee portanti del progetto dell’EdC. Dopo l’illustrazione dell’Economia di Comunione, della sua storia quasi ventennale, toccando gli aspetti imprenditoriali, sociali, accademici, i Poli con le aziende e le sfide attuali, è seguita una carrellata di esperienze dei protagonisti con la presentazione di alcune aziende che aderiscono all’EdC. María Elena González del Paraguay, alla guida di “Todo Brillo” (Tutto pulito), esordisce: “Non vi parlerò della nostra azienda, ma di quella di un Altro”, in allusione a quel già noto “Socio nascosto” che accompagna gli imprenditori dell’Economia di Comunione, e cioè l’aiuto di Dio. Con semplicità disarmante racconta delle umili origini della sua azienda di pulizie, della loro fedeltà – anche nei tempi più duri della crisi -, ai valori a cui si rifà l’EdC, di come sono venuti fuori con lo sforzo di tutti. La sua azienda, oggi, fornisce lavoro a 420 impiegati che, per il Paraguay, non è poco. Commoventi le esperienze, alle volte eroiche in un mercato competitivo e talvolta crudele, di due imprese uruguaiane: “Sempre più su”, di produzione di indumenti sportivi, e “Domus Aurea”, impresa edile che raccontano come distribuiscono gli utili in funzione dei bisogni reali dei lavoratori, e di come cercano di vivere la “cultura del dare” pur in mezzo alle ristrettezze. Arriva il turno di 4 aziende argentine: “La Sagrada” (La Sacra), azienda agricola di Buenos Aires che si dedica alla produzione e commercializzazione di prodotti lattei di qualità; dalla città di Mendoza, ai piedi delle Andi, una cooperativa metallurgica e l’azienda di Elettrodomestici Breccia; e, infine, la Dimaco, azienda di cui parlano i 10 impiegati presenti al convegno. In teleconferenza, da Indianapolis (USA), John Mundell, presidente e fondatore di Mundell & Associati, presenta la sua azienda specializzata nella consulenza ambientale. Racconta come cercano di mettere in pratica i punti forti dell’EdC, come fanno la valutazione del impegno degli impiegati in base a questi propositi, del loro rapporto positivo con la concorrenza, la correzione reciproca, vissuta anche con gli impiegati, l’importanza di condividere le esperienze lavorative all’interno dell’azienda come un mezzo per trasmettere i valori dell’EdC e altro. Con grande convinzione, l’imprenditore statunitense afferma: “Le aziende dell’EdC hanno successo, vanno avanti, per i valori che mettono in pratica, e no nonostante quei valori” che richiedono sacrificio, muoversi nella legalità, andare contro corrente prendendo alle volte decisioni anti economiche, pur di restare fedeli ai valori cristiani. A conclusione del Seminario, uno sguardo alle “nuove sfide che si presentano alle aziende di Economia di Comunione, per incoraggiarci a proseguire la strada intrapresa, per non perdere l’appuntamento con la storia”, come dicono. Paraguay, non è poco.
Set 28, 2010 | Cultura, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
La scelta del luogo è proprio indovinata: nei pressi di Montevideo, capitale dell’Uruguay, si trova il Centro Mariapoli “El Pelícano”, un posto incantevole per trascorrere un fine settimana di lavoro in un ambiente rilassato. L’evento, dall’11 al 12 settembre, ha radunato oltre 150 partecipanti del Paraguay, Argentina e del Paese ospitante. Imprenditori, studenti, lavoratori, economisti interessati ad approfondire le linee portanti del progetto dell’EdC. Dopo l’illustrazione dell’Economia di Comunione, della sua storia quasi ventennale, toccando gli aspetti imprenditoriali, sociali, accademici, i Poli con le aziende e le sfide attuali, è seguita una carrellata di esperienze dei protagonisti con la presentazione di alcune aziende che aderiscono all’EdC. María Elena González del Paraguay, alla guida di “Todo Brillo” (Tutto pulito), esordisce: “Non vi parlerò della nostra azienda, ma di quella di un Altro”, in allusione a quel già noto “Socio nascosto” che accompagna gli imprenditori dell’Economia di Comunione, e cioè l’aiuto di Dio. Con semplicità disarmante racconta delle umili origini della sua azienda di pulizie, della loro fedeltà – anche nei tempi più duri della crisi -, ai valori a cui si rifà l’EdC, di come sono venuti fuori con lo sforzo di tutti. La sua azienda, oggi, fornisce lavoro a 420 impiegati che, per il Paraguay, non è poco. Commoventi le esperienze, alle volte eroiche in un mercato competitivo e talvolta crudele, di due imprese uruguaiane: “Sempre più su”, di produzione di indumenti sportivi, e “Domus Aurea”, impresa edile che raccontano come distribuiscono gli utili in funzione dei bisogni reali dei lavoratori, e di come cercano di vivere la “cultura del dare” pur in mezzo alle ristrettezze. Arriva il turno di 4 aziende argentine: “La Sagrada” (La Sacra), azienda agricola di Buenos Aires che si dedica alla produzione e commercializzazione di prodotti lattei di qualità; dalla città di Mendoza, ai piedi delle Andi, una cooperativa metallurgica e l’azienda di Elettrodomestici Breccia; e, infine, la Dimaco, azienda di cui parlano i 10 impiegati presenti al convegno. In teleconferenza, da Indianapolis (USA), John Mundell, presidente e fondatore di Mundell & Associati, presenta la sua azienda specializzata nella consulenza ambientale. Racconta come cercano di mettere in pratica i punti forti dell’EdC, come fanno la valutazione del impegno degli impiegati in base a questi propositi, del loro rapporto positivo con la concorrenza, la correzione reciproca, vissuta anche con gli impiegati, l’importanza di condividere le esperienze lavorative all’interno dell’azienda come un mezzo per trasmettere i valori dell’EdC e altro. Con grande convinzione, l’imprenditore statunitense afferma: “Le aziende dell’EdC hanno successo, vanno avanti, per i valori che mettono in pratica, e no nonostante quei valori” che richiedono sacrificio, muoversi nella legalità, andare contro corrente prendendo alle volte decisioni anti economiche, pur di restare fedeli ai valori cristiani. A conclusione del Seminario, uno sguardo alle “nuove sfide che si presentano alle aziende di Economia di Comunione, per incoraggiarci a proseguire la strada intrapresa, per non perdere l’appuntamento con la storia”, come dicono. (altro…)