25 Giu 2013 | Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Workshop di danza, percussione, canto, teatro: nel nuovo spettacolo del gruppo musicale Gen Verde i giovani partecipano ai laboratori proposti e costruiscono insieme alle artiste alcuni momenti della messa in scena. La cittadella di Loppiano (Italia), sede del gruppo musicale, ed il Polo Lionello Bonfanti, dal 13 al 15 giugno hanno accolto 48 giovani di provenienza toscana ed internazionale che si sono messi in gioco in un “numero zero” dello spettacolo, divenendo protagonisti dell’allestimento. “Le discipline artistiche – affermano le ragazze del Gen Verde – portano spontaneamente ad un livello di comunicazione attraverso il quale si creano rapporti di una profondità inaspettata riuscendo a creare occasioni di dialogo in un clima incoraggiante e di condivisione” . “La gioia visibile che sprizzava dagli occhi di tutti – proseguono – veniva anche dalla scoperta che si può dare più di quanto ci si aspetta da noi stessi. Il risultato finale è stato importante in quanto prodotto da tutti”. I ragazzi e le ragazze coinvolti alla fine delle giornate hanno colto quanto sia importante che ciascuno si senta valorizzato e nessuno escluso, oltre alla gioia “vera” di comunicare agli altri un messaggio comune. “La gratitudine reciproca e inarrestabile non smetteva di essere dimostrata – conclude il Gen Verde – . Difficile lasciarci dopo aver realizzato un piccolo assaggio di quello che sarà il nostro nuovo concerto”. (altro…)
15 Mag 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Burgos, Jerez de la Frontera, Granada, Jaen, Madrid, Talaveira de la Reina, Vigo e Canarie. Sono le città che da una parte all’altra della Spagna hanno visto il Gen Verde in scena col nuovo spettacolo, centrato sulla figura di Maria, da cui prende il titolo. “Già dai primi accordi” – scrive Javier Rubio sulla rivista spagnola Ciudad Nueva – “si annuncia il filo che intreccia una sequenza di canzoni ispirate a lei. Ma, più che espressione di una devozione, ciò che lo spettatore percepisce è un continuo passaggio dalla figura di Maria all’esperienza di ogni persona, in modo che la storia della Madre di Gesù tocca quella di ognuno, e gli episodi della sua vita gettano luce sulle vicissitudini del tempo presente”. Dopo una poetica apertura che definisce Maria come stella che orienta l’oscurità, si alternano le tappe della sua vita, e si presenta la Madre con le note e i sentimenti di diverse culture. Ritmi brasiliani, coreani, africani e celtici, compongono un’invocazione unica, come a sottolineare che il legame che unisce le persone è davvero la fraternità. Infine, annota ancora il direttore della rivista spagnola, “sorprende l’intensa congiuntura tra l’esperienza di alcune madri di oggi, e il momento vissuto da Maria ai piedi della croce, dove è stata capace di superare il dolore più acuto e assurdo. L’ultima parola è la Resurrezione del Figlio, che trasforma per sempre Maria nella Madre di tutti”.
Un aspetto sorprendente è il lavoro che il Gen Verde svolge al di fuori dello spettacolo. Si tratta di una serie di workshop, secondo le varie forme artistiche, che mostra già una fotografia di mondo unito, a partire dall’integrazione tra culture che il gruppo dimostra già con la sua stessa internazionalità. Durante la permanenza in ogni città, il gruppo offre infatti un ampio panorama di attività multidisciplinari: canto liturgico, dialogo con gli studenti, o in carcere, e incontri per approfondire i valori universali. L’obiettivo è proporre, attraverso la musica e l’arte, la fraternità come modello di convivenza. E anche in Spagna l’eco delle migliaia di persone che hanno preso parte agli spettacoli e delle centinaia di studenti nei workshop, dimostra che questo obiettivo è vicino. (altro…)
27 Gen 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
«Insieme a personalità del mondo politico e culturale, eravamo in 9.000 inchiodati alle sedie – ci scrivono dal Gen Verde a evento concluso – davanti alle immagini dell’olocausto nei campi di concentramento. Il 26 gennaio a Firenze, al Nelson Mandela Forum, un palco nudo dove s’intervallavano testimoni sopravvissuti alla Shoah, il racconto dei quali fa sanguinare le loro ferite ancora aperte». Come quelle di tanti che nel mondo sono ancora oggi vittime di genocidi, violenze, discriminazioni. Una scrittrice parla della madre che l’ha abbandonata a 4 anni per servire Hitler. Il male è una realtà che ancora insidia il mondo. I nostalgici neo-nazisti ancora mietono vittime per le strade, anche di una città bellissima come Firenze.
Così, con il titolo del meeting “Noi figli di Eichmann?”, gli organizzatori hanno fatto sì che ognuno si chiedesse “potrebbe succedere ancora?”. Giunta alla quarta edizione, l’iniziativa è rivolta agli studenti degli istituti superiori di tutte le province toscane, e si è svolta alla vigilia del Giorno della Memoria (27 gennaio), una data che viene ricordata contemporaneamente in molti Paesi europei. Tutto alla presenza del Sindaco del Comune di Firenze Matteo Renzi, del Presidente UPI Toscana Andrea Pieroni, del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il quale ha ribadito l’impegno affinché non si verifichino ancora, come purtroppo spesso apprendiamo dai giornali, atti di razzismo e persecuzione di minoranze etniche. Il Presidente ha chiesto che questo impegno lo prendessero tutti i presenti incominciando, ad esempio, a bandire dal linguaggio comune, espressioni offensive verso culture e popoli diversi.
Al Gen Verde, in collaborazione con un’orchestra multietnica di Arezzo, è stata affidata la conclusione dell’evento con canzoni e coreografie per testimoniare che la dimensione della reciprocità e dello scambio fra culture diverse è possibile. E l’attenzione dei ragazzi che in silenzio e con rispetto hanno accolto ogni intervento fa sperare che si possa dire con forza “mai più”.
E in primavera, nuove mete attendono il Gen Verde: la prima è la Spagna, dove da fine marzo a metà maggio il gruppo sarà in tournée, toccando fra l’altro le città di Jeréz, Granada e Jaén, – mentre altre tappe si vanno confermando – con lo spettacolo “Maria”. Per info: www.genverde.it (altro…)
20 Dic 2010 | Cultura
Durante una solenne cerimonia pubblica, che si è tenuta il 16 dicembre nell’Aula Magna di Palazzo San Pio X, il gruppo internazionale Gen Verde ha ricevuto, per volontà di Benedetto XVI, la “Medaglia del Pontificato 2010”, un qualificato riconoscimento “per il suo impegno artistico fortemente impregnato di valori evangelici e aperto al dialogo tra i popoli e le culture”- così il Papa nel suo messaggio di saluto, letto dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato. Il Premio delle Pontificie Accademie è attribuito, ogni anno, a una persona o a una istituzione, la cui ricerca, opera o attività contribuisca in modo rilevante allo sviluppo delle scienze religiose, dell’umanesimo cristiano e delle sue espressioni artistiche. Il Gen Verde ha presentato al concorso di Mariologia 2010 il musical “Maria, fiore dell’umanità”, già eseguito in varie città italiane e lo scorso aprile anche in Portogallo, a Fatima, come evento in preparazione alla visita del Santo Padre. Lo spettacolo che ha ricevuto consensi di pubblico di molte piazze italiane, al di là di ogni aspettativa, ha presentato Maria come figura di donna il cui fascino attraversa i secoli in continua dissolvenza tra la sua e la nostra storia. Un ritratto di grande impatto emotivo, capace di parlare con immediatezza alla mente e al cuore della gente restituendo l’immagine feriale della Madre di Gesù, “donna del quotidiano e compagna di viaggio”, come si sono espressi alcuni spettatori durante il tour in Sicilia la scorsa estate. Oltre all’intervento del card. Bertone, il saluto del card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura e presidente anche, del suddetto Consiglio di Coordinamento, che ha sottolineato l’importanza del canto come strumento per dar lode a Dio. Infine, Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto e noto teologo ha presentato una riflessione sul tema “Maria, la tota pulcra”. Durante la cerimonia il Gen Verde ha presentato alcuni brani dello spettacolo premiato, concludendo con una particolarissima interpretazione del “Salve Regina”. (altro…)
7 Nov 2005 | Cultura
Il Gen Verde, gruppo internazionale di teatro-musica-danza, si presenta nel 2005 con una performance inedita. Una domanda attraversa lo spettacolo: è possibile fondere orizzonti umani e divini? Conciliare terra e cielo? Titolo del nuovo spettacolo: “La coperta del mondo”. La coperta è il simbolo degli ideali che possono avvolgere e unire uomini e donne in una dimensione fraterna. Un musical dai connotati poetici dove si parla e si canta dell’avventura umana illuminata dalla luce dell’Infinito.
Lo spettacolo multimediale procede per rapidi flash in un ritmo vivace. Ricorre ai simboli – l’aquilone e le stelle, le gocce di fuoco e lo specchio – per evocare figure e momenti che hanno portato al rapido espandersi dell’ideale di fraternità, all’impegno concreto in diversi ambiti, al dialogo interreligioso e con i non credenti sul possibile terreno d’incontro dell’etica e della solidarietà». “Uno spettacolo importante, non solo per la recitazione, la danza o il canto, ma per l’intensità e chiarezza del messaggio che traspare in modo limpido e leggibile da ogni parola e da ogni gesto”. (da Il Giornale di Brescia)
Tema unificante: l’amore evangelico che, come lo splendore delle stelle, sa riempire di luce ciò che è avvolto dalle tenebre dell’indifferenza, dell’odio, della violenza… e trasforma in “gocce di fuoco” coloro che da esso si lasciano contagiare. Il musical racconta il rapido espandersi di un ideale che è diventato movimento: i Focolari. Il musical porta in scena altre pagine di questa storia, dopo le Prime pagine, tradotte in 12 lingue e portate non solo in Europa, ma anche in Brasile, Corea e Giappone.
L’11 novembre prossimo, il Gen Verde è atteso con il nuovo spettacolo al Palasport di Genzano, sui colli romani, dopo il lungo tour milanese e in altre città della Lombardia che aveva fatto seguito agli spettacoli in Campania, Puglia e Abruzzo. Le tappe successive toccheranno Ancona, Cesena, Imola, San Benedetto del Tronto, Cavezzo, Parma.
Impressioni flash dopo gli spettacoli di Milano
«Sono serate come questa che mi fanno dire di fronte alle difficoltà: No, non posso arrendermi! Quel sogno esiste, c’è davvero, è un sogno possibile» «Uno spettacolo denso che, se preso sul serio, implica un cambiamento di vita. Tornando a casa mi sono detta: ‘Sono capitata in un altro mondo’. Ho una collega sgradevolissima e forse io per prima dovrei trattarla con amore. Non so se avrò il coraggio. Ma voglio almeno provare, sono curiosa di sapere se funziona e cosa succede». (altro…)