Movimento dei Focolari
Il Gen Verde in Spagna con “Maria”

Il Gen Verde in Spagna con “Maria”

Burgos, Jerez de la Frontera, Granada, Jaen, Madrid, Talaveira de la Reina, Vigo e Canarie. Sono le città che da una parte all’altra della Spagna hanno visto il Gen Verde in scena col nuovo spettacolo, centrato sulla figura di Maria, da cui prende il titolo. “Già dai primi accordi” – scrive Javier Rubio sulla rivista spagnola Ciudad Nueva – “si annuncia il filo che intreccia una sequenza di canzoni ispirate a lei. Ma, più che espressione di una devozione, ciò che lo spettatore percepisce è un continuo passaggio dalla figura di Maria all’esperienza di ogni persona, in modo che la storia della Madre di Gesù tocca quella di ognuno, e gli episodi della sua vita gettano luce sulle vicissitudini del tempo presente”. Dopo una poetica apertura che definisce Maria come stella che orienta l’oscurità, si alternano le tappe della sua vita, e si presenta la Madre con le note e i sentimenti di diverse culture. Ritmi brasiliani, coreani, africani e celtici, compongono un’invocazione unica, come a sottolineare che il legame che unisce le persone è davvero la fraternità. Infine, annota ancora il direttore della rivista spagnola, “sorprende l’intensa congiuntura tra l’esperienza di alcune madri di oggi, e il momento vissuto da Maria ai piedi della croce, dove è stata capace di superare il dolore più acuto e assurdo. L’ultima parola è la Resurrezione del Figlio, che trasforma per sempre Maria nella Madre di tutti”. Un aspetto sorprendente è il lavoro che il Gen Verde svolge al di fuori dello spettacolo. Si tratta di una serie di workshop, secondo le varie forme artistiche, che mostra già una fotografia di mondo unito, a partire dall’integrazione tra culture che il gruppo dimostra già con la sua stessa internazionalità. Durante la permanenza in ogni città, il gruppo offre infatti un ampio panorama di attività multidisciplinari: canto liturgico, dialogo con gli studenti, o in carcere, e incontri per approfondire i valori universali. L’obiettivo è proporre, attraverso la musica e l’arte, la fraternità come modello di convivenza. E anche in Spagna l’eco delle migliaia di persone che hanno preso parte agli spettacoli e delle centinaia di studenti nei workshop, dimostra che questo obiettivo è vicino. (altro…)

Il Gen Verde in Spagna con “Maria”

Gen Verde al Mandela Forum in ricordo della Shoah

«Insieme a personalità del mondo politico e culturale, eravamo in 9.000 inchiodati alle sedie – ci scrivono dal Gen Verde a evento concluso – davanti alle immagini dell’olocausto nei campi di concentramento. Il 26 gennaio a Firenze, al Nelson Mandela Forum, un palco nudo dove s’intervallavano testimoni sopravvissuti alla Shoah, il racconto dei quali fa sanguinare le loro ferite ancora aperte». Come quelle di tanti che nel mondo sono ancora oggi vittime di genocidi, violenze, discriminazioni. Una scrittrice parla della madre che l’ha abbandonata a 4 anni per servire Hitler. Il male è una realtà che ancora insidia il mondo. I nostalgici neo-nazisti ancora mietono vittime per le strade, anche di una città bellissima come Firenze. Così, con il titolo del meeting “Noi figli di Eichmann?”, gli organizzatori hanno fatto sì che ognuno si chiedesse “potrebbe succedere ancora?”. Giunta alla quarta edizione, l’iniziativa è rivolta agli studenti degli istituti superiori di tutte le province toscane, e si è svolta alla vigilia del Giorno della Memoria (27 gennaio), una data che viene ricordata contemporaneamente in molti Paesi europei. Tutto alla presenza del Sindaco del Comune di Firenze Matteo Renzi, del Presidente UPI Toscana Andrea Pieroni, del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il quale ha ribadito l’impegno affinché non si verifichino ancora, come purtroppo spesso apprendiamo dai giornali, atti di razzismo e persecuzione di minoranze etniche. Il Presidente ha chiesto che questo impegno lo prendessero tutti i presenti incominciando, ad esempio, a bandire dal linguaggio comune, espressioni offensive verso culture e popoli diversi. Al Gen Verde, in collaborazione con un’orchestra multietnica di Arezzo, è stata affidata la conclusione dell’evento con canzoni e coreografie per testimoniare che la dimensione della reciprocità e dello scambio fra culture diverse è possibile. E l’attenzione dei ragazzi che in silenzio e con rispetto hanno accolto ogni intervento fa sperare che si possa dire con forza “mai più”. E in primavera, nuove mete attendono il Gen Verde: la prima è la Spagna, dove da fine marzo a metà maggio il gruppo sarà in tournée, toccando fra l’altro le città di Jeréz, Granada e Jaén, – mentre altre tappe si vanno confermando – con lo spettacolo “Maria”. Per info: www.genverde.it (altro…)

Un’avventura illuminata dall’Infinito

Un’avventura illuminata dall’Infinito

Il Gen Verde, gruppo internazionale di teatro-musica-danza, si presenta nel 2005 con una performance inedita. Una domanda attraversa lo spettacolo: è possibile fondere orizzonti umani e divini? Conciliare terra e cielo? Titolo del nuovo spettacolo: “La coperta del mondo”. La coperta è il simbolo degli ideali che possono avvolgere e unire uomini e donne in una dimensione fraterna. Un musical dai connotati poetici dove si parla e si canta dell’avventura umana illuminata dalla luce dell’Infinito.

Lo spettacolo multimediale procede per rapidi flash in un ritmo vivace. Ricorre ai simboli – l’aquilone e le stelle, le gocce di fuoco e lo specchio – per evocare figure e momenti che hanno portato al rapido espandersi dell’ideale di fraternità, all’impegno concreto in diversi ambiti, al dialogo interreligioso e con i non credenti sul possibile terreno d’incontro dell’etica e della solidarietà». “Uno spettacolo importante, non solo per la recitazione, la danza o il canto, ma per l’intensità e chiarezza del messaggio che traspare in modo limpido e leggibile da ogni parola e da ogni gesto”. (da Il Giornale di Brescia)  

Tema unificante: l’amore evangelico che, come lo splendore delle stelle, sa riempire di luce ciò che è avvolto dalle tenebre dell’indifferenza, dell’odio, della violenza… e trasforma in “gocce di fuoco” coloro che da esso si lasciano contagiare. Il musical racconta il rapido espandersi di un ideale che è diventato movimento: i Focolari. Il musical porta in scena altre pagine di questa storia, dopo le Prime pagine, tradotte in 12 lingue e portate non solo in Europa, ma anche in Brasile, Corea e Giappone.

L’11 novembre prossimo, il Gen Verde è atteso con il nuovo spettacolo al Palasport di Genzano, sui colli romani, dopo il lungo tour milanese e in altre città della Lombardia che aveva fatto seguito agli spettacoli in Campania, Puglia e Abruzzo. Le tappe successive toccheranno Ancona, Cesena, Imola, San Benedetto del Tronto, Cavezzo, Parma.  

Impressioni flash dopo gli spettacoli di Milano

«Sono serate come questa che mi fanno dire di fronte alle difficoltà: No, non posso arrendermi! Quel sogno esiste, c’è davvero, è un sogno possibile» «Uno spettacolo denso che, se preso sul serio, implica un cambiamento di vita. Tornando a casa mi sono detta: ‘Sono capitata in un altro mondo’. Ho una collega sgradevolissima e forse io per prima dovrei trattarla con amore. Non so se avrò il coraggio. Ma voglio almeno provare, sono curiosa di sapere se funziona e cosa succede». (altro…)

Gen Verde nel Paese del Sol Levante

“Vogliamo essere strumenti di pace come voi”. “E’ cresciuto dentro di noi il seme della pace”. “Questa è veramente l’espressione più alta dell’arte: donare forza e speranza!”. Alcune delle espressioni raccolte dal pubblico che numeroso, in 17.000, è intervenuto a Tokyo, Nagasaki, Hiroshima, Osaka, Fukuoka, Nagoya, Nagano, le città toccate nei 68 giorni di tournée giapponese del Gen Verde, espressione artistica del Movimento dei Focolari, in una lunga tournée iniziata il 24 settembre e conclusa il 1° dicembre scorso. L’invito è partito dal movimento buddista giapponese Rissho Kosei-Kai (RKK), sulla base del profondo dialogo intessuto dal 1979 con Chiara Lubich e i Focolari in Giappone. Il Gen Verde ha portato sui palcoscenici Prime Pagine – per l’occasione allestito in giapponese -, un “teatro musicale” che risale alle radici della storia del Movimento dei Focolari, alla scoperta del Vangelo, per realizzare il testamento di Gesù, “Padre, che tutti siano uno”.

Che la tournée porti frutti di pace e di fraternità

Il 1° ottobre, il Presidente Nichiko Niwano offre al Gen Verde un pranzo di benvenuto ufficiale. “L’augurio che ci scambiamo è che la tournée porti frutti di pace e di fraternità e che chi ci vede possa esclamare, per l’amore reciproco fra RKK e Gen Verde: “guardate come si amano”. Un augurio che si è realizzato: la tournée promossa dal Movimento giapponese, ha dato un contributo al dialogo tra cristiani e buddisti e all’unità tra il Movimento dei Focolari e la Rissho Kosei-Kai.

Nel cuore del popolo giapponese

Il tour è un’occasione per conoscere da vicino le sofferenze passate e presenti della nazione, come dice Paola Stradi del Gen Verde: “In 68 giorni questo popolo non ha mai smesso di stupirci: forte e delicato allo stesso tempo, determinato e irriducibile, ma sensibilissimo ai valori dello spirito. Cerchiamo di fare nostre le sofferenze passate: la tragedia della bomba atomica e le sue conseguenze a Nagasaki e Hiroshima, dove invitiamo il pubblico a cominciare con un momento di silenzio per la pace. Tra le sofferenze presenti, un tifone particolarmente violento e il terremoto a Niigata ci spinge a fare degli spettacoli un gesto di solidarietà concreta per questa gente così provata”.

Numerosi i contatti

Oltre alle 17.000 persone incontrate nei 9 spettacoli, 2.120 sono stati i partecipanti ai Koriukai, incontri di scambio fissati tra uno spettacolo e l’altro, dove il dialogo si approfondisce; e ancora un incontro-spettacolo per 215 universitarie su invito delle suore salesiane; incontri con l’arcivescovo di Nagasaki e con il vescovo di Hiroshima, con vari sacerdoti e religiosi. L’arcivescovo di Tokyo, card. Shirayanagi, interviene allo spettacolo del 14 novembre alla Fumon Hall. E’ presente Nichiko Niwano, Presidente della RKK, con sua figlia Kosho, futura presidente designata, che, assieme al cardinale, introduce il Gen Verde. E’ presente anche S.E. Ambrose De Paoli, nunzio apostolico in Giappone.

L’incontro con alcuni bonzi e la visita ai loro templi

E’ l’occasione di un contatto diretto con la cultura giapponese ed anche con lo scintoismo e col buddismo tradizionale. Un’accoglienza particolare, in un clima di vera fraternità, è riservata dal venerabile Takeuchi, che in aprile aveva partecipato in Italia al primo simposio buddista-cristiano promosso dai Focolari.

Le cerimonie in onore del Fondatore del Movimento giapponese

Motivo ufficiale dell’invito è la partecipazione alle cerimonie per la commemorazione di Nikkyo Niwano, fondatore della RKK. Il 2 ottobre, nella Fumon Hall di Tokyo, se ne ricorda la morte, avvenuta il 4 ottobre 1999, il “giorno di S. Francesco”, come fanno presente gli amici buddisti. “La preghiera di S. Francesco” è proprio una delle canzoni presentate dal Gen Verde in lingua giapponese! 3.000 persone sono presenti. Un milione seguono via satellite, così come ad una seconda cerimonia che si tiene nell’Aula Sacra il 15 novembre, per il compleanno del fondatore a cui sono presenti in 7000. La prima parte è una preghiera solenne che conducono Nichiko Niwano e sua figlia Kosho. Il messaggio che Chiara Lubich invia per l’occasione riscuote risonanza e adesione, soprattutto l’invito a “un nuovo impegno a vivere e a lavorare assieme, con dedizione e con fiducia, sostenendosi sempre l’un l’altro, per costruire l’unità della famiglia umana.” Sempre nell’Aula Sacra, il 20 novembre il Gen Verde presenta canzoni ed esperienze a 1500 giovani buddisti venuti da tutto il Giappone, responsabili di gruppi locali. E con un’intervista televisiva, a conclusione della tournée per il “collegamento” mensile della RKK, vengono raggiunte 6 milioni di persone.

‘Sayonara’, arrivederci, Giappone!

Alcune tra le moltissime impressioni raccolte dopo gli spettacoli, dicono il “termometro” della tournée: “Avete risvegliato in me l’amore di Dio e mi avete reso cosciente che è questo amore che mi fa vivere”. “E’ cresciuto dentro di noi il seme della pace. Anche nel terremoto ho sentito la forza dell’amore”. “Voglio diventare una che dà”. “Ho capito che anche nella sofferenza io esisto per gli altri”. Al momento di partire – come dichiara Paola Stradi – “cuore e anima sono arricchiti, dilatati, rinvigoriti. In ogni città il Presidente Niwano ci ha fatto trovare stupende composizioni di fiori come benvenuto. Ma c’è un profumo ancora più intenso che continua a seguirci: quello dei cuori che abbiamo conosciuto e che ora, insieme ai nostri, vivono con rinnovata decisione per un mondo più unito”.   (altro…)