Ago 9, 2018 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Mentre decine di migliaia di ragazzi sono in cammino verso Roma (#permillestrade) da quasi 200 diocesi di tutta Italia, per l’incontro con Papa Francesco l’11 e 12 agosto, è stato presentato il programma delle due giornate. Circa settantamila giovani incontreranno il Papa sabato pomeriggio al Circo Massimo, per un dialogo “a tu per tu”, cui seguirà una veglia nella prospettiva del sinodo di ottobre dedicato espressamente ai giovani. Durante la notte alcune Chiese sul percorso Circo Massimo-San Pietro resteranno aperte per la preghiera personale e comunitaria, le confessioni, ma anche testimonianze, performance e incontri tematici. Domenica mattina, in Piazza San Pietro, aperta fin dall’alba per accogliere i pellegrini, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, presiederà la messa alla quale seguirà un nuovo incontro con Francesco, che consegnerà ai giovani il suo mandato missionario e benedirà i doni che i ragazzi italiani porteranno alla GMG di Panama a gennaio 2019: una riproduzione del Crocifisso di S. Damiano e una statua della Madonna di Loreto. Per notizie e approfondimenti: https://giovani.chiesacattolica.it/ (altro…)
Ago 8, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo

Tommaso Carrieri, cofondatore dell’associazione “Non dalla guerra”
«L’esperienza che ha portato alla nascita della nostra associazione, “Non Dalla Guerra”, è iniziata quasi per caso. Eravamo molto giovani, inesperti e impreparati, ma pieni di energia e di desiderio di andare oltre la realtà che ci veniva detto dai media. La nostra attività è principalmente un’educazione alla pace nelle scuole, nei gruppi e per i cittadini. Il nostro intervento consiste nel parlare sulla situazione del Medio Oriente come in Giordania, in Palestina, in Siria e in Iraq… su quelle guerre che non ammazzano solo le persone ma anche i Paesi, la speranza, la libertà e il futuro. Ogni anno coinvolgiamo tanti ragazzi a partecipare nei progetti di volontariato, specialmente in Giordania, grazie alla Caritas, con l’obiettivo di rimanere e stare con le persone, con le famiglie e i ragazzi che scappano dall’incubo della guerra. Siamo arrivati la prima volta in Giordania nel 2014 e da quel momento tutto è cambiato. Attraverso le storie di migliaia di rifugiati dalla Siria e Iraq, che si trovano ancora a vivere in Giordania, siamo venuti a sapere le conseguenze della guerra: devastazione, povertà e perdita di ogni speranza. Abbiamo compreso quanto complessa sia la realtà lì e di quanto sia dura da capirla. Cosa significa la pace? Perché esiste la guerra? Come giovani ci siamo domandati: cosa possiamo fare? Tentando di rispondere a questa domanda abbiamo capito sempre più, e abbiamo compreso che il cambiamento e la pace devono partire da noi, tramite un viaggio lento, interminabile e faticoso verso la coerenza tra chi sei e cosa fai, una grossa sfida. Essere giovani non ci ha impedito di portare avanti i nostri ideali, anzi. Certamente facciamo ancora tanti sbagli, ma questo fa parte del “gioco”. Sentiamo che abbiamo una responsabilità e questa responsabilità per noi ha un volto, una storia e il nome di tutte quelle persone che abbiamo incontrato. Wael Suleiman, il direttore della Caritas in Giordania, una volta ha detto: “la Pace non è una campagna , è vita”, e allora cosa posso fare? Far parte di Non dalla Guerra? Impegnarmi nella mia città, si certamente. La cosa più importante da fare, però, è rispondere con la vita. La mia vita è una risposta a ciò che vivo! Da questa esperienza abbiamo capito che i giovani possono fare tutto quello che vogliono e se è vero, dobbiamo unirci, non per essere uguali, ma uniti, per non ripetere gli errori e i conflitti che stiamo sperimentando ora. Vogliamo puntare al cambiamento e lo possiamo fare insieme». (altro…)
Ago 6, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
https://vimeo.com/275110601 (altro…)
Ago 6, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Concerto “On the Other Side”
Ago 2, 2018 | Chiesa, Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo

Brenda Drumm
Il Papa sarà con le famiglie radunate a Dublino nei giorni 25 e 26 agosto. È l’ospite più atteso. Del resto, scrive Brenda Drumm in un lungo articolo pubblicato dall’Osservatore Romano, l’Incontro mondiale delle famiglie «ha avuto sin dall’inizio il tocco personale del Pontefice: è lui che ha scelto l’Irlanda per ospitarlo, e ha indicato il tema dei lavori: “Il Vangelo della famiglia: gioia per il mondo”; e, soprattutto, ci ha dato l’esortazione apostolica Amoris laetitia come documento chiave con il quale confrontarci. E quando il 21 marzo Francesco ha annunciato che sarebbe venuto, il dibattito si è accentrato su ciò che la sua visita significherà per i fedeli, per le famiglie e i giovani, per la Chiesa e per il popolo. Il Pontefice trascorrerà la maggior parte del tempo qui in Irlanda con le famiglie e con le persone ai margini della società. E, sempre con le famiglie al centro delle sue intenzioni, si è riservato una pausa di preghiera al santuario mariano di Knock».
Riproposto con frequenza triennale, l’evento, che è promosso dal Dicastero della Santa Sede per i Laici, la Famiglia e la Vita, riunisce famiglie di tutto il mondo per far festa, pregare e riflettere insieme sull’importanza del matrimonio come fondamento della vita personale, della società e della Chiesa. L’incontro si articolerà, dopo l’inaugurazione ufficiale il 21 agosto, con un congresso di tre giorni, in cui vi saranno programmi diversificati per giovani e adulti e intrattenimento per i bambini, culminanti nella condivisione di esperienze di fede alla presenza del Papa. La maggior parte del programma si svolgerà a Dublino, mentre altri eventi correlati, compresa l’accoglienza, avranno luogo su tutto il territorio irlandese. I numeri dell’evento, secondo Drumm, sono lusinghieri: «La risposta della gente è stata travolgente. Già da tempo tutti i biglietti necessari per gli avvenimenti in programma sono stati prenotati: 37.000 per il congresso pastorale, 77.000 per il Festival delle famiglie, 45.000 per la visita a Nostra Signora di Knock, 500.000 per la messa di chiusura. Numeri all’interno dei quali si possono leggere dati interessanti: arriveranno in Irlanda famiglie da 116 paesi, per un totale di circa 15.000 partecipanti internazionali; migliaia di famiglie convergeranno a Dublino da tutto il paese. Saranno circa 6.000 i giovani di età inferiore ai 18 anni e 10.000 i volontari impegnati per assicurare la riuscita dell’incontro. Ma dietro le cifre ci sono le persone: famiglie di tutto il mondo che si riuniranno per celebrare le loro gioie e per discutere alcune delle molte sfide affrontate in un mondo che cambia rapidamente». E continua: «Papa Francesco sa cogliere perfettamente la realtà della vita familiare di oggi, con le difficoltà di ogni giorno. Capisce che come genitori facciamo quotidianamente del nostro meglio l’uno per l’altro e per i nostri figli, e comprende anche che le famiglie non sono perfette». Cos’è la famiglia per Papa Francesco? Ricorda Drumm: «“L’ospedale più vicino, la prima scuola per i giovani, la migliore casa per gli anziani”. E se anche “a volte i piatti possono volare”, il Papa ci ricorda “quanto sarebbe più felice la nostra vita di famiglia se capissimo l’importanza delle parole “per favore”, “grazie” e “scusa”. Il Pontefice rimane appassionatamente convinto che la famiglia continui a essere “una buona notizia” per il mondo. Crede che nelle realtà spesso complesse e disordinate della vita familiare moderna la grazia e l’amore di Gesù Cristo siano vivi in una galassia di atti quotidiani di gentilezza, tenerezza, generosità e fedeltà, spesso vissuta eroicamente tra immensa fragilità umana e travolgenti sfide sociali. In una società facilmente incline alla violenza, la famiglia continua a tenere insieme le nostre vite e il mondo stesso». Le citazioni dell’articolo di Brenda Drumm, responsabile media e comunicazione dell’Imf 2018, sono tratte da Osservatore Romano, 27 luglio 2018, pag. 8. (altro…)