Ott 3, 2012 | Cultura, Focolari nel Mondo

© Maria Cristina Criscola
“Per me dipingere è andare incontro al mistero”, afferma Maria Cristina Criscola in una recente intervista. E continua: “Non mi sono mai posta un modello come stile… cerco di essere rigorosa con le tecniche; nello stesso tempo, cerco di approfondire lo ‘spogliamento’ per arrivare all’intimità più profonda di ciascuno”. Parole che esprimono la ricerca dell’artista argentina, che non è solo umano-artistica, ma spirituale. E le sue opere accompagnano questo processo nella ricerca della luce. Lo afferma anche il Dott. Claudio Villareal, curatore di una mostra che riunisce le opere di Criscola dal 1978 al 2012, dal titolo “Incontrare l’eterno nella marea del futile”: “È, nel contempo, presenza e spogliamento. È lo spirito della materia. Davanti alle sue opere, “tacere è abbastanza azzeccato”, come diceva Rothko. Le grandi dimensioni delle sue tele ci mettono in contatto con questo TUTTO che abita in tutto. Con questo spirito che prevale, che è il contenuto della materia alla quale dà forma, liberandola nella luce. I colori sono più che dei mezzi, più che dei simboli”. Qualche linea biografica: Maria Cristina Criscola è nata nel 1943 a Buenos Aires. Negli anni ’70 frequenta diverse accademie di Belle Arti (Manuel Belgrano, Prilidiano Pueyrredón, Ernesto de la Cárcova) e ne esce come docente di Dipinto, con specializzazione in dipinto murale. Fino al 2007 è docente, e per 10 anni anche direttrice, dell’Accademia di Belle Arti Manuel Belgrano. Nel 1989 presso la Facoltà delle Belle Arti dell’Università Complutense di Madrid, presenta un corso di dottorato dal titolo Colore, Forma e Contenuto. 
© CSC – Maria Cristina Criscola
In seguito si succedono molteplici esposizioni e mostre in Argentina e in altri Paesi. Momenti importanti sono i lunghi periodi al Centro Ave Arte, a Loppiano (Firenze), durante i quali realizza diversi progetti di vetrate e porte per chiese. Ma soprattutto approfondisce, insieme ad altre artisti, l’arte illuminata dalla spiritualità dell’unità. A coronamento di questa esperienza il bozzetto e la realizzazione, nel 2004, della porta principale del santuario della Diocesi di Fiesole intitolata a Maria Thèotokos (madre di Dio) sempre a Loppiano. Criscola ha anche un suo atelier, “Il Bello”, nella Mariapoli Lia (O’Higgins, Buenos Aires), un luogo dove sperimentare, come afferma l’artista che si crea “da un punto di quiete, da un posto assoluto dove tutto abita”. L’arte concepita come forma di conoscenza e di comunicazione, o meglio, di comunione. La mostra che ripercorre tutta la sua produzione artistica rimarrà aperta fino al 7 ottobre a Berazategui (Buenos Aires). (altro…)