Set 28, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Come ormai consuetudine sarà la , venerdì 28 settembre, ad introdurre LoppianoLab. Un’intera giornata aperta a tutti e in particolare agli imprenditori e operatori EdC, per andare al cuore dell’Economia di Comunione approfondendone visione, contesto, esperienze, progetti, guardando il tutto con gli occhi di chi opera quotidianamente all’interno del progetto, ma anche di chi ne osserva gli sviluppi da studioso o esperto del sociale. Dopo aver fatto il punto sull’EdC oggi in Italia, col focus guidato da Luigino Bruni, economista e coordinatore internazionale del progetto Economia di Comunione, i lavori della Convention approfondiranno la visione economica maturata in questi 27 anni di storia dell’EdC, con Giuseppe Argiolas, professore di Economia e gestione delle imprese presso l’Istituto Universitario Sophia, Stefano Granata, Presidente di Confcooperative Federsolidarietà e del Gruppo Cooperativo CGM, Pierluigi Malavasi, professore di Pedagogia e direttore dell’Alta Scuola per l’Ambiente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Una visione quella dell’EdC nella quale si delinea un approccio dell’agire economico che promuove la persona, valorizza il creato, genera la comunità. Ne saranno testimoni, nel corso della mattinata, alcuni responsabili delle diverse organizzazioni che vanno generando anche in Italia il Sistema EdC. Nel pomeriggio seguirà il racconto di esperienze e percorsi che tracciano il cammino di questa visione nella dimensione economica personale, comunitaria e imprenditoriale. Generatività sociale, innovazione e creazione di valore, dunque, le parole chiave sullo sfondo di un’economia di comunione vissuta come “vocazione per tutti” al bene comune. Concluderà la giornata l’approfondimento di idee e progetti che prenderanno prossimamente il via dalle organizzazioni del Sistema EdC e che sono orientati ad accelerare la diffusione e lo sviluppo dell’economia di comunione in Italia e a stimolare il protagonismo di aziende e comunità locali nei territori del Paese.

Leonardo Becchetti
L’apertura ufficiale dei lavori di LoppianoLab 2018 è prevista venerdì sera all’Auditorium ed è affidata all’economista Leonardo Becchetti, che introdurrà i temi della nona edizione: Dal sogno all’impegno. Educazione, partecipazione, lavoro a cinquant’anni dal ’68. Durante la serata saranno, inoltre, premiati i progetti vincitori del Bando AIPEC 2017 a supporto del programma “Fare Sistema Oltre l’Accoglienza”. Dibattiti, laboratori, incontri che al Polo si concentreranno soprattutto, ma non solo, attorno al tema del Lavoro. Al lavoro, appunto, è dedicato il focus di sabato mattina Perché il lavoro non finirà, trasmesso in diretta streaming all’IUS e all’Auditorium. In un periodo storico in cui è diventato comune tratteggiare scenari cupi sul lavoro è urgente discuterli e, possibilmente, arricchirli e rettificarli. Lo faremo con Alessandra Smerilli, economista, Carlo Petrini, giornalista e fondatore di Slow Food e i giovani della cooperativa La Paranza di Napoli. E se il lavoro è questione di intelligenza, creatività e anche vocazione e impegno, nella mattinata di sabato sarà proposto un laboratorio sui talenti a cura dei giovani della Costituente EdC, mentre Beatrice Cerrino, docente, Giuseppe Pintus, consulente del lavoro e Pietro Comper, imprenditore, offriranno una preziosa occasione di approfondimento sull’Alternanza scuola-lavoro per famiglie, insegnanti, imprenditori e studenti. Lavoro, giovani, Centri per l’impiego e reddito di inclusione/di cittadinanza è invece il laboratorio con Silvio Minnetti, presidente del Movimento politico per l’unità, senatore Steni di Piazza, on. Stefano Lepri, Marco Revelli, sociologo, Alessandra Smerilli, economista, Livio Bertola, presidente AIPEC. Nella mattinata di sabato, uno spazio dedicato anche a Prophetic Economy (2-4 Novembre 2018), evento internazionale promosso da EdC in collaborazione con Associazioni e Movimenti che intendono dare risposte al grido della terra e dei poveri, per far emergere e mettere in contatto esperienze già esistenti di “economia profetica”. Sabato pomeriggio, con il prof. Stefano Zamagni, docente di Economia politica all’Università di Bologna, cercheremo di rispondere ad una domanda critica quanto mai necessaria: L’Italia può diventare un Paese a misura dei giovani? Le promesse del ‘68 e le paure del presente. Ma LoppianoLab è anche Partecipazione, impegno concreto e collettivo. Ecco dunque Into the LABel, oltre l’etichetta: un laboratorio sul consumo responsabile e di democrazia economica che si svolgerà alla Coop di Figline Valdarno nel tardo pomeriggio di sabato, insieme ai giovani della Costituente EdC. Domenica mattina, spazio dedicato al tema dell’Educazione. Due i laboratori al Polo: La famiglia come palestra di un’economia nuova con Emma Ciccarelli, vice presidente Forum associazioni familiari, mentre gli economisti Luigino Bruni e Vittorio Pelligra proporranno un Incontro sul mestiere dell’economista di comunione e civile. In conclusione, Johnny Dotti, pedagogista e imprenditore sociale, riporterà l’attenzione sul tema del lavoro con il focus Il lavoro di domani sarà bello, perché il lavoro, soprattutto per i giovani, ha bisogno di sguardi generosi e di parole realiste ma piene di speranza. Programma interessante quest’anno anche per bambini e ragazzi. In particolare per loro sabato pomeriggio al Polo, la Prima lezione di Economia di Comunione con Alessandra Smerilli. Anche i bambini e i ragazzi, con la loro intelligenza, creatività e consapevolezza, hanno da dire qualcosa di importante sull’economia e contribuiscono già, con impulsi forti ed esempi concreti, a passare dal sogno di ieri all’impegno di oggi. di Maria Gaglione Link utili: prenotati a LoppianoLab Programma e come segnalare la tua preferenza ai laboratori Guarda lo streaming: sabato 29 h. 9:30 – 10:30 – 15:30 e 16:30. E domenica 30: h. 9:30 – 10:15
Set 26, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Con gli economisti Stefano Zamagni, Luigino Bruni, Leonardo Becchetti; Carlo Petrini, fondatore di Slow food; i giornalisti Antonio Maria Mira (Avvenire) e Giuseppe Frangi (Vita); la cooperativa La Paranza di Napoli; il senatore Steni di Piazza; Angelo Moretti, direttore Consorzio Sale della Terra; Claudio Vanni,Unicoop Firenze; Jean Renè Bilongo; Osservatorio Placido Rizzotto Flai Cgil; il magistrato della DDA di Bari Giuseppe Gatti. La nona edizione di LoppianoLab dal titolo: Dal sogno all’impegno. Educazione, partecipazione, lavoro a cinquant’anni dal ‘68 si apre sabato mattina con il focus “Perché il lavoro non finirà”. Il lavoro e le straordinarie trasformazioni che lo hanno investito, tra innovazione tecnologica, globalizzazione con la circolazione senza limiti di capitali e merci, disoccupazione e precariato sarà al centro del confronto tra Carlo Petrini, fondatore e anima portante di Slowfood, l’economista Alessandra Smerilli, e alcuni rappresentanti della Cooperativa sociale La Paranza, impegnata a creare lavoro nel Rione Sanità di Napoli. In un periodo particolarmente buio per la forte crisi del mondo del lavoro, con la ricomparsa del fenomeno inaccettabile del lavoro servile, occorre ascoltare persone capaci di inventare e di narrare storie nuove, positive, in grado di tessere e di rafforzare legami sociali. I LABORATORI ECONOMICI DI LOPPIANOLAB: A seguire, un variegato programma di nove laboratori: in un dialogo partecipato tra esperti, cittadini, imprenditori, giovani, politici e giornalisti si parlerà di lavoro e delle tante questioni ad esso connesse: reddito di cittadinanza, legalità e caporalato, alternanza scuola-lavoro, consumo responsabile, democrazia economica, conciliazione lavoro-famiglia. Si metteranno a fuoco idee, iniziative, buone pratiche e progetti per rilanciare il Paese, alimentare la speranza e salvaguardare la coesione sociale: Sabato 29 settembre 10.45 – 11.15 Prophetic Economy a cura di Luigino Bruni, coordinatore internazionale progetto EdC 11.15 – 12.45 Lavoro, giovani, Centri per l’impiego e reddito di inclusione/di cittadinanza Con Silvio Minnetti, presidente del Movimento politico per l’unità; senatore Steni di Piazza; on. Stefano Lepri; Marco Revelli, sociologo; Alessandra Smerilli, economista; Livio Bertola, presidente AIPEC Alternanza scuola-lavoro. Beatrice Cerrino, docente; Giuseppe Pintus, consulente del lavoro; Pietro Comper, imprenditore Laboratorio sui talenti. a cura della Costituente EdC Giovani 10.45 – 12.45 Spezzare le catene del lavoro servile. Alle radici dell’impegno per la dignità umana. La filiera da bonificare in agricoltura per sconfiggere il fenomeno del caporalato. Dall’azione sui campi al sistema della grande distribuzione organizzata. Con Antonio Maria Mira, capo redattore e inviato speciale del quotidiano Avvenire; Angelo Moretti, direttore generale Consorzio Sale della terra Benevento, autore con Nicola De Blasio e Gabriella Giorgione del libro “L’Italia che non ti aspetti” (Città Nuova); Jean Renè Bilongo, Osservatorio Placido Rizzotto Flai Cgil; Giuseppe Gatti, magistrato, sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, autore con Gianni Bianco del libro di Città Nuova “Alle mafie diciamo NOi”, Claudio Vanni di Unicoop Firenze. Coordina Carlo Cefaloni giornalista Città Nuova 16.30 – 17.30 L’Italia può diventare un Paese a misura dei giovani? Le promesse del ‘68 e le paure del presente con Stefano Zamagni, economista 17.45 – 20.00 Consumo responsabile e democrazia economica Coop.fi di Figline Valdarno a cura della Costituente EdC Giovani Domenica 30 settembre 10.30 – 11.30 Famiglia come palestra di un’economia nuova con Emma Ciccarelli, vice presidente Forum associazioni familiari Incontro sul mestiere dell’economista di comunione/civile con gli economisti Luigino Bruni, Vittorio Pelligra 11.30 – 12.30 plenaria: Il lavoro di domani sarà bello con Johnny Dotti, pedagogista e imprenditore sociale. Modera Francesca Giglio, imprenditrice e Costituente EdC Giovani. Ufficio stampa LoppianoLab: Elena Cardinali – 347.4554043 – 339.7127072 – ufficiostampa@cittanuova.it Tamara Pastorelli – 338.5658244 – 335.6165404 – ufficio.comunicazione@loppiano.it Web: www.loppianolab.it – Facebook: www.facebook.com/loppianolab – Twitter: @LoppianoLab
Set 25, 2018 | Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
Una giornata nuvolosa e umida. Nel cuore una sensazione di vuoto. Solo il giorno prima avevo festeggiato il mio compleanno formulando un proposito ambizioso: fare in modo che tutto quel nuovo anno brillasse come non mai, mettendo amore in ogni cosa. Sapevo che avrei dovuto ricominciare mille volte, ma volevo dare il massimo. Era un segno di gratitudine a Gesù per il dono della vita. Non un dono isolato, ma un proposito valido per tutto l’anno. Lui stesso mi avrebbe aiutato. Eppure, mentre mi recavo ad un appuntamento, avvertivo che quel cielo nuvoloso era anche dentro me. Avevo consentito, silenziosamente, che si insinuasse nel mio cuore un giudizio verso un fratello, che ancora una volta mi aveva deluso. Poco importava che avessi ragione oppure no. Dentro di me, la carità era venuta meno. Lo avvertivo con dolore, e mi chiedevo come fosse stato possibile arrivare fino a quel punto. Incontro un ragazzo, che incrocio spesso. Sporco, maleodorante, con la solita bottiglia in mano. Era a piedi scalzi e tremava dal freddo. Lui mi guarda, senza dirmi nulla. Lo saluto cordialmente, pensando in questo modo di fare tutto quello che posso, e procedo. In quel momento mi attraversa la mente la Parabola del buon samaritano. “Sono anch’io come uno di quei farisei? O mi lascio sfidare da questo volto di abbandono?”. Mi sfilo il pullover e torno indietro. “Hai freddo?”. “Sì, molto”, mi risponde. “Prova il mio pullover, vediamo se ti va”. Il suo smarrimento è totale, quasi non osa toccarlo, del resto le sue mani avrebbero proprio bisogno di una buona pulita. “Coraggio, provalo”. La misura è perfetta e il suo viso sembra quello di un bambino la notte di Natale. Lo saluto e continuo per la mia strada, certamente ho un po’ di freddo, ma sono felice. Mentre aspetto di incontrare il mio amico con cui avevo appuntamento, una voce sottile parla dentro di me. “Bello quello che hai fatto, ma come la mettiamo con quel giudizio sospeso?”. “Però, Gesù – gli rispondo – forse quella persona non se n’è nemmeno accorta….”. “Ma io sì, ero dentro di lei”. Le argomentazioni e le scuse che mi passano in testa cadono una a una. Tornato a casa decido di chiamarlo. Una conversazione tranquilla, senza alcun rancore da parte sua. L’unità piena è ristabilita, anche se a dire la verità si era rotta solo dentro di me. Una grande, inconfondibile pace mi invade. Due ore dopo suona il campanello. È una mia cara amica che di ritorno dalla sua città mi ha portato un regalo per il mio compleanno: un pullover! Era Gesù, che mi diceva: “Alza la posta in gioco!”. Da “La vida se hace camino”, Urs Kerber, Ciudad Nueva Ed., Buenos Aires 2016, pp 41-42 (altro…)
Set 20, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
«A LoppianoLab incontrerò e dialogherò con i ragazzi. Io imparerò tantissimo da loro ai quali desidero trasmettere come nutrire il proprio sogno con determinazione e consapevolezza»: così dichiara Duccio Forzano, autore televisivo di numerosi programmi e concerti, reduce dal successo di pubblico e di critica per lo spettacolo di Claudio Baglioni all’Arena di Verona. Il suo talento e la sua esperienza umana e professionale in un laboratorio di regia e di videomaking per ragazzi e nello spettacolo serale: “Dal sogno all’impegno. Storie di vita e di musica”. Sabato 29 settembre 2018 Laboratorio di regia e di videomaking: Dal sogno all’impegno. LoppianoLab è arte. (Salone San Benedetto: ore 17.30 – 19.00, per ragazzi da 11-13 anni e 14-17) Storie di vita e di musica, spettacolo e vita reale. In dialogo con Duccio Forzano. (Auditorium Loppiano: ore 21.30-23.00) Nel laboratorio Forzano insegnerà i segreti e la bellezza di un mestiere, ma soprattutto sarà per lui “l’occasione di confrontarmi con i ragazzi. Le nuove generazioni hanno tutta un’altra visione della vita, fruiscono le immagini in modo totalmente diverso, con ritmi frenetici. Imparerò tantissimo da loro. Io, dalla mia esperienza, vorrei insegnare loro che non bisogna confondere il mestiere con il successo e la vanità. Ogni lavoro ha la sua dignità e il suo valore. Vorrei aiutarli a scoprire i propri talenti, valorizzare le proprie capacità. Imparare a guardarsi dentro e a nutrire il proprio sogno con passione e determinazione”. Chi è Duccio Forzano: Una lunga carriera artistica iniziata grazie all’incontro con Claudio Baglioni che intuisce il suo straordinario talento e gli affida la regia dei suoi videoclip e poi la direzione televisiva dei concerti. È così che, dopo una gavetta fatta di tanti mestieri, Duccio Forzano disegna una intensa carriera professionale e artistica tra Mediaset e Rai: nel 2000 dirige il primo show di Giorgio Panariello, Ultimo Valzer di Fabio Fazio, le quattro edizioni di Stasera pago io di Fiorello, poi torna in Mediaset con Paolo Bonolis e di nuovo in Rai con Gianni Morandi e Vincenzo Salemme. Vive anche una parentesi cinematografica nel 2003 dirige 23, una commedia comica con i Ditelo Voi. Dal 2005 cura la regia del programma di Rai 3 Che tempo che fa di nuovo con Fazio. Si dedica anche saltuariamente a seminari universitari di regia televisiva. Sue le edizioni del 2010, del 2011, del 2013 e del 2018 del Festival di Sanremo. Sempre per Fazio cura le regie di Vieni via con me su Rai 3 nel 2010 e di Quello che (non) ho su La7 nel 2012. Nel settembre 2016 pubblica il suo primo romanzo autobiografico “Come Rocky Balboa” dove racconta come perseveranza e passione possano tradurre i sogni in realtà anche partendo dalle situazioni più svantaggiate. In allegato: il programma generale della manifestazione e il programma LoppianoLab ragazzi e bambini
Ufficio stampa LoppianoLab: Elena Cardinali – 347.4554043 – 339.7127072– ufficiostampa@cittanuova.it Tamara Pastorelli – 338.5658244 – 335.6165404 – ufficio.comunicazione@loppiano.it Web: www.loppianolab.it – Facebook: www.facebook.com/loppianolab – Twitter: @LoppianoLab Gruppo Editoriale Città Nuova – www.cittanuova.it Polo Lionello Bonfanti – www.pololionellobonfanti.it – Istituto Universitario Sophia – http://www.sophiauniversity.org– Loppiano – www.loppiano.it Movimento dei Focolari in Italia: http://www.focolaritalia.it/ Economia di Comunione: http://www.edc-online.org/it/ Con il patrocinio del comune di Figline Incisa Valdarno.
Set 19, 2018 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Ghana, Togo e Benin sono affacciati in verticale sul Golfo di Guinea, paralleli tra loro. Celebri per la varietà e ricchezza del loro paesaggio, questi tre Paesi dell’Africa occidentale conservano antiche tradizioni culturali e tracce di storia, ad esempio negli edifici di epoca coloniale, in Ghana, testimonianza della tratta degli schiavi, o negli insediamenti in argilla e nei Bazar del Togo, o infine nei palazzi reali di Abomey, oggi museo di storia, in Benin. Alla Mariapoli organizzata nel Benin per questo grande territorio «le persone del Benin e Togo sono arrivate in maggioranza vestite con lo stesso tessuto, come si usa qui nelle feste, ma questa volta tutte in bianco» scrivono Bernadette, Mariluz e Flora.
Ospite benvenuto l’Arcivescovo di Cotonou, mons. Roger Houngbédji, la prima volta ad un incontro dei Focolari. 120 i partecipanti, tra cui numerosi adolescenti e bambini, tutti impegnati in laboratori su tematiche inerenti la pratica dell’ideale dell’unità nella vita quotidiana, come stimolo per migliorare la propria vita e incidere nel sociale: economia, rapporto tra genitori e figli, educazione, affettività e sessualità, gestione dello stress. «I bambini hanno giocato “alla città”, incarnando diversi ruoli, in ospedale o al mercato, in palestra o al ristorante. Anche i giovani hanno esposto con sincerità le loro sfide. La mattinata dedicata, con l’autorizzazione del sindaco, alla pulizia del mercato pubblico, imbrattato dai sacchetti di plastica buttati a terra, ha lasciato un segno di bellezza e armonia». Dalla città di Ouidah gli schiavi partivano verso il “Nuovo mondo”. Dopo essere stati venduti per essere acquistati dai bianchi, attraversavano l’oceano incatenati alle stive delle navi. L’ultimo passaggio sulla loro terra nativa era il superamento della “Porta del non ritorno”, oltre la quale non erano più considerati uomini, ma merce. «Sulle loro orme anche noi abbiamo percorso in preghiera la stessa “via crucis”. Alla “Porta” abbiamo chiesto che non vi sia più alcun tipo di schiavitù, ringraziando Dio per la vita dei missionari che in seguito hanno portato in Africa il messaggio cristiano».
Spostandosi verso Ovest, nel Senegal, Ngazobil, a 110 chilometri dalla capitale Dakar, ha ospitato la Mariapoli con 94 partecipanti dal Senegal, Mali e Burkina Faso, Paesi che, sulla sponda meridionale del Sahel, sono toccati da minacce sempre più gravi alla sicurezza dei loro abitanti. «Arrivarci non è stato facile. Due giorni di pullman (solo per l’andata) per chi proveniva dal Mali, e tre dal Burkina Faso, una fatica per i bambini, alcuni veramente piccoli, e per gli anziani, qualcuno con le stampelle». Un viaggio scomodo e in condizioni difficili, pur di partecipare a una Mariapoli definita “oasi”, “città della pace”, a dimostrazione «della grande sete e della ricerca di Dio che c’è nella nostra gente». Scrive Aurora: «Una bella esperienza di comunione nonostante le sfide logistiche, con la presenza del vescovo emerito mons. Jean Noel Diouf. Nana, giovane musulmano del Burkina Faso, ha commentato al termine: “Questi quattro giorni hanno rinforzato la mia fede e mi hanno fatto vedere la bellezza della religione dell’altro”. E Mme Diouf Monique, del Senegal: “Ho capito come comportarmi con le persone di altre chiese e con i musulmani”».
Anche al centro-Sud del continente, nello Zambia, da molti definita “la vera gemma d’Africa” per il suo paesaggio ricco di meraviglie naturali ancora intatte, come le celebri le Cascate Vittoria, si è svolta una Mariapoli. «Il tema scelto “Maria, madre dell’unità” non poteva essere più adatto, vista la grande divisione presente in questo momento nella nostra società. Abbiamo capito meglio che è lei, la Madre per eccellenza, il nostro modello». Tra i partecipanti, persone appartenenti a ogni categoria: «Un momento di riflessione e cambiamento (Jane). Ho imparato cosa significa amare, prendersi cura degli altri, perdonare (Chanda Chiara). Ho incontrato fratelli e sorelle del mio Paese (Celestino)». A cura di Chiara Favotti (altro…)