Dic 14, 2020 | Centro internazionale
La Presidente e il il Co-Presidente dei Focolari sono ritornati sul tema degli abusi sessuali compiuti anche da membri consacrati del Movimento e hanno chiesto perdono a tutte le vittime. “Dobbiamo far di tutto perché traumi di questo tipo non si debbano più verificare nel futuro” Domenica scorsa, 13 dicembre, alle 12.00 erano diverse migliaia le persone collegate da tutto il mondo per il Collegamento CH, il consueto appuntamento in video-conferenza che da oltre trent’anni raccoglie i membri dei Focolari. Nel ripercorrere le tappe e i momenti salienti dell’anno Jesús Morán e Maria Voce, rispettivamente Co-Presidente e Presidente dei Focolari, hanno colto l’occasione per tornare sulla tematica grave e dolorosa degli abusi sessuali su minori, in cui sono coinvolte anche persone consacrate del Movimento. Già nel marzo 2019 Maria Voce aveva scritto una lettera a tutti i membri nel mondo per informare e le persone dei Focolari di questa grave piaga. Di seguito il loro intervento durante il Collegamento CH: Jesús Morán: Purtroppo dobbiamo ammettere che questa piaga degli abusi – non solo degli abusi di minori, anche abusi di autorità e altro tipo di abuso – si è verificata anche tra di noi. In questo senso vorremmo cogliere questa occasione di collegamento mondiale per chiedere perdono con tutto il cuore, sinceramente, a tutte le persone che sono state vittime di qualsiasi forma di abuso. Questa è la prima cosa che vorremmo dire a un anno da quella lettera. Poi, siccome sappiamo che questo non è mai sufficiente, vorremmo ribadire il nostro impegno nel lavoro che stiamo facendo e che vogliamo fare sempre meglio, sempre più accurato, di prevenzione e di formazione perché queste cose non accadano più, perché sono così contraddittorie con quello che Chiara ci ha donato, che veramente non dovrebbero succedere più. E poi ancora ribadire l’accompagnamento alle vittime, che è la cosa più importante e speriamo di poter farlo sempre meglio, sempre più accuratamente. Maria Voce: Certamente. È una sofferenza che viviamo insieme, che ci assumiamo insieme e che soltanto insieme riusciamo a superare, perché è una grande sofferenza per tutti. Io ricordo che avevamo scritto in quella lettera che ogni singolo caso significa per noi una profonda purificazione per il Movimento e lo consideriamo tale. E accettiamo – lo dicevamo – con umiltà e con profonda compassione per chi magari – anche per la nostra mancata attenzione – ha subìto traumi indescrivibili, e impegniamoci per orientare o riorientare la nostra condotta come singoli e come Movimento per un impegno sempre più consapevole e maturo nei confronti della tutela e del benessere, in particolare dei minori. Ma aggiungevamo allora – sottolineavamo nella stessa lettera (del marzo 2019 ndr) – che dovevamo stare attenti a guardare anche oltre il nostro Movimento, perché naturalmente vogliamo contribuire alla fraternità di tutti e quindi dobbiamo accogliere il grido di dolore di tutti quelli che soffrono abusi, in particolare dei minori ma non solo, i bambini e ragazzi del mondo. E questa attenzione ci deve spingere a guardare a tutte queste persone come allo Sposo che abbiamo scelto, come a Gesù abbandonato. Quindi dobbiamo sentirci attratti ad andare a consolare questo dolore e a far di tutto perché traumi di questo tipo non si debbano più verificare nel futuro. E questo sia per quanto riguarda gli abusi nei confronti dei bambini e dei minori, sia per ogni altro tipo di abuso, anche di maggiorenni, anche di handicappati, di tutti quelli che soffrono abusi di qualsiasi tipo nei loro diritti, nel loro essere persona, nella loro dignità. Noi dobbiamo sentirci attratti per andarli ad amare e a sollevare queste piaghe, a rispondere possibilmente con la nostra attenzione e con il nostro amore alle vittime, a tutti quelli che ne soffrono, e fare in modo che questi traumi non debbano più ripetersi.
A cura di Stefania Tanesini
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Ott 22, 2020 | Centro internazionale
Maria Voce: “Immenso dolore e incondizionata collaborazione del Movimento affinché venga fatta piena luce; istituzione di un organo d’indagine indipendente dopo un incontro con alcune vittime di un ex-membro consacrato dei Focolari”. “Di fronte a questo immenso dolore siamo convinti che l’unica strada da percorrere sia quella di offrire alle vittime pieno ascolto e riconoscimento dei danni subiti. Per questo voglio ribadire la piena ed incondizionata collaborazione del Movimento, affinché venga fatta piena luce sui fatti e giustizia per le vittime”. Queste le parole di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, in un comunicato stampa del 22 ottobre 2020 sul caso di violenza su minori ad opera di J.M.M., ex-membro consacrato dei Focolari, residente in Francia. Una vittima ha reso pubblico il suo caso che risale agli anni 1981 e 1982 quando – allora quindicenne – fu molestato sessualmente. È in via di costituzione un organo indipendente attraverso il quale il Movimento dei Focolari ha deciso di avviare un’indagine straordinaria, dopo l’incontro con alcune vittime, il 18 settembre 2020. In quell’occasione il Copresidente del Movimento dei Focolari, Jesús Morán, ha espresso dolore e vergogna per gli abusi commessi da J.M.M. “così come per il silenzio o la mancata iniziativa mantenuti per anni da parte di diversi responsabili”. A breve sarà resa nota la composizione di questo organo indipendente, che avrà il compito di ascoltare le presunte vittime, di raccogliere ulteriori testimonianze e di indagare su eventuali omissioni, coperture o silenzi da parte di responsabili del Movimento. Al termine delle indagini, l’organo indipendente renderà pubblica la sua relazione finale. Per consentire il pieno svolgimento delle indagini e garantirne la piena trasparenza, i due co-responsabili dei Focolari in Francia e il co-responsabile del Movimento per l’Europa Occidentale hanno presentato le dimissioni dai rispettivi incarichi il 21 ottobre 2020. Dimissioni accolte dalla Presidente dei Focolari.
Joachim Schwind
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Giu 26, 2019 | Centro internazionale
E’ appena entrata in vigore la nuova versione delle “Linee Guida del Movimento dei Focolari per la promozione del benessere e la tutela dei minori e delle persone vulnerabili”. Il testo aggiornato è scaricabile sul nostro sito.

Avv. Orazio Moscatello
Nel solco del “Motu Proprio” di Papa Francesco sulla protezione dei minori, pubblicato il 7 maggio 2019, il Movimento dei Focolari aggiorna le sue “Linee Guida per la promozione del benessere e la tutela dei minori e delle persone vulnerabili”. Tante le novità del testo, che recepisce anche i principi proclamati dal Diritto Internazionale sul tema e guida le attività della Commissione Centrale Permanente per la promozione del benessere e per la tutela dei minori (Co.Be.Tu.), dell’Organo di Vigilanza e degli incaricati territoriali del Movimento. Ma quali sono le novità introdotte? Lo abbiamo chiesto all’Avv. Orazio Moscatello, membro del Co.Be.Tu. “Le nuove Linee Guida ribadiscono i principi generali su cui informare l’attività con i ragazzi e gli adolescenti, l’obbligo giuridico dei responsabili del Movimento di adottare tutte le misure necessarie al fine di evitare che al suo interno si verifichino degli abusi, nonché l’obbligo morale – per tutti gli appartenenti al Movimento – di segnalare i casi di abuso e maltrattamento di cui si viene a conoscenza. La novità è che il testo contempla tutte le forme di abuso, non solo quello sessuale, e i maltrattamenti, lo stalking, il bullismo fra ragazzi. Inoltre, stabilisce procedure trasparenti a garanzia di tutte le parti coinvolte nella vicenda, prima fra tutte che le indagini interne volte all’accertamento dei fatti non debbano durare più di 90 giorni, giudicati sufficienti per l’ascolto della vittima, della persona accusata, e per la raccolta della documentazione sanitaria che attesta l’abuso. Assegnare un limite temporale all’attività istruttoria è un modo per rendere giustizia alle vittime”. In chiave di prevenzione quali attività sono previste? “Anzitutto la formazione. Come nelle precedenti linee guida, è stabilito che gli adulti a cui si pensa di affidare dei minori debbano frequentare un corso di base durante il quale vengono approfondite tematiche legate all’infanzia, sotto il profilo psicologico, pedagogico, giuridico. Secondo le nuove linee questi corsi devono essere ripetuti ogni due anni e al termine degli stessi viene effettuata una verifica per valutare l’idoneità a svolgere attività con i minori. Inoltre, vengono rafforzate le indicazioni sugli ambienti, il rapporto con le famiglie, e i protocolli in situazioni di emergenza”. L’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria è previsto solo in alcuni Paesi. Il Movimento dei Focolari, è presente in tutto il mondo, come si pone su questo tema? “Il Movimento dei Focolari nel nuovo documento approvato ha sottolineato prima di tutto l’obbligo giuridico che riguarda i responsabili del Movimento di adottare tutte le cautele possibili affinché non si verifichino abusi di ogni genere nei confronti dei minori e delle persone vulnerabili. Tra queste cautele ovviamente rientra il controllo e l’attenta vigilanza affinché il contenuto delle Linee Guida sia conosciuto ed applicato in ogni parte del mondo ove è presente una comunità dei Focolari. Poi tutti gli adulti appartenenti al Movimento hanno – come detto – l’obbligo morale di segnalare agli organi interni preposti i casi di abuso di cui vengono a conoscenza. Questo vale in tutti i Paesi e su questo riteniamo che ci debba essere ‘tolleranza zero’. Riguardo la comunicazione all’autorità giudiziaria, da effettuarsi alla fine del procedimento interno e sulla scorta di una accertata verosimiglianza dei fatti esposti nella denuncia, il Movimento seguirà le indicazioni delle conferenze episcopali e delle normative nazionali. Pertanto, in presenza di un obbligo, giuridico o morale, di denuncia, i responsabili, inoltreranno un esposto all’ autorità giudiziaria competente, contenente un dettagliato resoconto di quanto accertato, garantendo la più stretta collaborazione con essa e trasmettendo tutte le informazioni in loro possesso. Su questo aspetto dobbiamo prendere atto che le Conferenze episcopali dei vari Paesi si stanno orientando a riconoscere, comunque, l’obbligo morale di denuncia da parte dei vescovi che accertano degli abusi nella loro diocesi. Per ritornare alla Linee Guida del Movimento dei Focolari, solo nel caso di motivato dissenso dei genitori, che vogliono così tutelare il minore, si eviterà la comunicazione all’autorità giudiziaria. In questo caso però sentiamo il dovere di accompagnare i genitori dando ampia assistenza legale e psicologica E’ evidente che laddove la normativa nazionale preveda l’obbligo giuridico di denuncia, l’esposto alle autorità giudiziarie sarà inviato in ogni caso. Qualora dal procedimento interno siano emerse situazioni di abuso nell’ambito della famiglia, per la maggior tutela del minore, sarà necessario comunque l’esposto alle autorità competenti. Rimane sempre valida la facoltà di ciascun membro del Movimento dei Focolari di presentare, in via autonoma, la denuncia o la segnalazione presso l’autorità giudiziaria competente” Di fronte all’accertamento interno dell’abuso, quale procedura si avvia? “Per i chierici, come previsto dal diritto canonico, il Movimento darà comunicazione al vescovo della diocesi in cui l’abuso si è verificato, per cui la competenza all’accertamento dei fatti sarà prerogativa dell’autorità ecclesiastica. Il Movimento in questi casi non avvierà un proprio procedimento interno ma prenderà atto delle decisioni dell’autorità ecclesiastica e disporrà i provvedimenti interni verso il consacrato: dimissioni, allontanamento o sanzioni più leggere a seconda della gravità del fatto. Riguardo i laici una procedura interna verificherà la verosimiglianza dell’accusa: se i fatti verranno accertati sarà comminata una sanzione. Rispetto ai minori responsabili di abuso verso altri minori – un’altra novità delle linee guida – e parliamo di bullismo ma anche di abuso sessuale, oltre all’accertamento dei fatti si aiuterà il minore ad avviare un percorso di consapevolezza della gravità degli atti compiuti che gli consenta di poter partecipare nuovamente alle attività. Ciò sarà portato avanti in collaborazione con la famiglia. Nei casi gravi sarà comunque inoltrata la segnalazione all’autorità giudiziaria minorile. Ciò che accomuna i tre casi è l’adozione, laddove giunga una segnalazione, di provvedimenti cautelari. In attesa di verificare se i fatti sono o meno verosimili, è quanto mai opportuno allontanare la persona accusata da ogni attività con i minori”. Che tipo di supporto è previsto per le vittime? “Ricevuta la segnalazione di abuso, il Movimento si attiva per offrire alle vittime tutta l’assistenza possibile sia sotto il profilo psicologico che legale, attraverso i propri esperti”.
Claudia Di Lorenzi
Per leggere le nuove Linee Guida clicca qui Vedi anche Tutela minori: formazione, prevenzione e tolleranza zero (altro…)
Giu 9, 2019 | Cultura
Un progetto di formazione continua con corsi per educatori e genitori promossi dai Focolari I primi corsi partono in Italia nel 2014, ma già dall’anno seguente sono replicati in tutto il mondo. Sono i percorsi di formazione per la tutela dei minori promossi dal Movimento dei Focolari e destinati a educatori e animatori, ma anche ai genitori e alla comunità più allargata. L’obiettivo è quello di “fare rete” per potenziare la capacità di prevenzione. “Più siamo formati e sensibili, più siamo in grado di prevenire situazioni di violenza” dice Viviana Colonnetti, psicologa e psicoterapeuta, per i Focolari membro della Commissione per il Benessere e la Tutela dei minori e una delle coordinatrici dei corsi. L’abbiamo intervistata.
Quale visione del bambino ispira le attività di formazione del Movimento? “È la visione che ci ha trasmesso Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari: il bambino al centro delle nostre attività è un altro Gesù da accogliere, una persona da aiutare nella sua crescita e nel suo benessere. È la visione del Vangelo che porta a riconoscere la dignità di ogni persona e a promuovere la formazione integrale dell’uomo”. Quali competenze sono richieste agli adulti a cui vengono affidati i minori? “È necessario che siano persone con un equilibrio affettivo e emozionale, capaci di ascolto ed empatia, in grado di gestire gruppi di bambini ed eventuali conflitti, che sappiano lavorare in équipe, che amino giocare e stare con i ragazzi”. Vengono offerte anche nozioni di tipo giuridico riguardanti il rapporto con i minori? “Ci sono normative interne inserite già nelle Linee Guida e sono valide per tutto il Movimento dei Focolari e altri aspetti legali invece si devono adattare al singolo Paese. Queste normative sono tradotte in buone prassi, cioè in comportamenti positivi ed efficaci da seguire, e indichiamo anche alcuni comportamenti da evitare, perché possono diventare situazioni rischiose”.
Il corso affronta anche il tema del rapporto con i genitori dei minori. Che tipo di relazione si vuole instaurare? “Con i genitori si vuole fare un patto educativo, come dice Papa Francesco, lavorare insieme per il bene del bambino, come un corpo unico. Per questo all’inizio delle attività proponiamo ai genitori un incontro nel quale strutturare insieme il programma dell’anno, affinché i bambini possano ricevere dagli assistenti/animatori gli stessi messaggi dati in famiglia. Inoltre, proponiamo ai genitori di partecipare ad alcune delle attività. Cerchiamo di sostenere i bambini e gli adolescenti nelle loro difficoltà, per questo è importante dialogare e lavorare insieme ai genitori”. Il corso-base in sé esaurisce la formazione? “Per le persone che nel Movimento sono incaricate di occuparsi dei ragazzi questi momenti educativi fanno parte di una formazione continua più ampia, che si alimenta costantemente con argomenti inerenti al tema dei minori. Inoltre, abbiamo cominciato a lavorare anche con i genitori e con la comunità, perché abbiamo capito che è il tessuto che può garantire la prevenzione delle violenze sui minori, perché, al di là delle attività, è la comunità che sostiene i suoi membri. E abbiamo ottenuto risultati molto positivi. Tra gli interlocutori del Movimento ci sono anche le istituzioni, le associazioni e le parrocchie, Per loro è stato pensato uno strumento specifico? “Il libro ‘Custodire l’infanzia’ nasce dall’esperienza dei corsi aperti alla società, ad associazioni, parrocchie, centri sportivi e organizzazioni interessate al tipo di formazione che proponiamo con la nostra visione antropologica. È stato pubblicato l’anno scorso in Argentina dall’editrice Ciudad Nueva, che ci ha proposto di raccogliere tutto il materiale dei corsi in un volume per poter arrivare anche a quelle istituzioni che non sono in contatto diretto con il Movimento. Ad ogni presentazione segue un workshop che ci consente di parlare con professionisti, educatori e altre persone che non potremmo raggiungere in altro modo. Il libro è uscito da poco in Brasile e in autunno sarà pubblicato in Italia.
Claudia Di Lorenzi
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Mag 10, 2019 | Chiesa
Il Papa espone le nuove norme per tutta la comunità ecclesiale contro chi commette abusi e chi li copre. Le misure e l’orientamento dei Focolari nel solco della Chiesa. L’intervento del Copresidente Jesús Morán e il servizio per il Collegamento CH. Porta la data del 7 maggio e s’intitola Vos estis lux mundi. Questo documento in forma di motu proprio – uno strumento, cioè, che il Pontefice utilizza quando vuole personalmente introdurre delle novità o dare indicazioni ai fedeli – è l’ultimo atto di Papa Francesco nella lotta contro gli abusi sui minori e le persone vulnerabili nella Chiesa. Una tappa di primaria importanza che è parte di un percorso. Al termine dell’incontro sulla protezione dei minori in Vaticano nel febbraio scorso erano stati annunciati alcuni provvedimenti legislativi per la Curia Romana e lo Stato Vaticano. Quest’ultimo documento normativo è indirizzato alla Chiesa intera: stabilisce nuove procedure per segnalare molestie e violenze e assicurare che vescovi e superiori religiosi rendano conto del loro operato. Introduce l’obbligo per chierici e religiosi di segnalare gli abusi; un provvedimento che incoraggia anche i laici a rivolgersi alle competenti autorità ecclesiastiche. Chiede inoltre alle diocesi di dotarsi di un sistema facilmente accessibile al pubblico per ricevere le segnalazioni. E’ un gesto che travalica i confini della Chiesa stessa ed è di sprone alla società civile, perché, lo sappiamo, lo scandalo degli abusi affonda le proprie radici – sia storicamente che in tempi recenti – nei diversi ambiti della famiglia, della scuola, dello sport, ecc. Nonostante il tema grave e devastante che tratta, il papa apre il documento con una citazione evangelica che richiama speranza e luce: “Nostro Signore Gesù Cristo chiama ogni fedele ad essere esempio luminoso di virtù, integrità e santità”. Sono queste virtù che impegnano tutte le persone, a maggior ragione i consacrati, che – per scelta di vita – non dovrebbero mai tradire la fiducia di chiunque, famiglie o minori in primis. Come abbiamo comunicato in precedenza, anche il Movimento dei Focolari – dolorosamente – non è immune da questo scandalo. Il 26 marzo scorso la Presidente Maria Voce ed il Copresidente Jesús Morán hanno inviato una lettera a tutti i membri del Movimento nel mondo sull’impegno dei Focolari in questo campo. Comunicano che è con profonda sofferenza che occorre riconoscere “che anche nella nostra grande famiglia dei Focolari si sono verificati alcuni casi di abuso nei confronti di minori (una ventina circa), provocati da persone del Movimento oppure da persone che hanno frequentato manifestazioni organizzate da noi. Sono in gran parte episodi avvenuti in un passato lontano (anche oltre 20 anni), ma purtroppo alcuni sono accaduti in un passato recente. E vi erano coinvolti anche membri consacrati”. Ribadiscono la “tolleranza zero” del Movimento nei confronti di ogni forma di violenza o abuso e il dovere per ogni membro dei
Focolari di essere in prima linea nella difesa delle persone più deboli da qualsiasi forma di maltrattamento o bullismo, attuati direttamente o attraverso il web, con particolare attenzione ai minori e agli adulti vulnerabili. Esortano apertamente a segnalare alla Commissione Centrale per la tutela e il benessere dei minori, istituita nel 2014 presso il Centro internazionale dei Focolari e alle commissioni locali, ogni sospetto di abuso o violenza e reputano “una vera tentazione pensare di non segnalare dei casi per il bene del nostro Movimento, per evitare uno scandalo, per proteggere la buona fama di qualcuno”. In una recente intervista concessa durante il Collegamento CH il Copresidente ha ribadito con forza la piena adesione alla linea attuale della Chiesa. Morán spiega che “abbiamo voluto riconoscere pubblicamente che questo dramma ha toccato pure noi e che questo ci porta a un’azione concreta per rendere giustizia alle vittime anche iniziando un processo di accompagnamento a livello generale, concreto”. Riconosce che questa è una grande purificazione per il Movimento e infine ribadisce che l’impegno per la tutela dei minori non può ridursi all’ambito dei Focolari. “Con questa lettera abbiamo voluto dire a tutti i membri che è importante impegnarsi a tutti i livelli perché questo dramma, questo dolore immenso, che è un dramma sociale e morale, finisca al più presto e non si verifichino più questi casi di abusi”. L’impegno del Movimento ora è incentrato sulla prevenzione e la formazione di tutti i membri, in particolare di quelli che svolgono attività con i minori; per questo è importante la collaborazione con le altre agenzie del Movimento che lavorano con i minori: dai centri Gen 3 e Gen 4, al Movimento Famiglie Nuove. Guarda il servizio del Collegamento CH: Tutela dei minori: trasparenza, prevenzione, formazione (altro…)