Movimento dei Focolari
A crowd of saints

A crowd of saints

Chiara Lubich during the 40's

Against a backdrop of insecurity that was created by the War, and the dazzling brightness of God’s light that manifested Him to Chiara for what he is – Love, Chiara finds a way forward with some help from Saint Paul:


“I heard again today about lives cut short in their prime.

It’s God who calls hearts. Consider the reason for your life!

Don’t find yourself at Heaven’s Door with anguish in your heart because you cannot start over again.

You only live once and only for a short while.

Do you know the reason for life?

You live to Love!

If the Lord allows you a last breath here below, give it all for Him!

Don’t turn back!

Yesterday I was nostalgically thinking of the time that I’ve lost, the sins, the omissions – all the ugliness there was.

And things became cloudy for you and me.

But just yesterday such a vibrant new light opened my soul to hope. Saint Paul, who put so much fire into our heart, says: “Brothers, I do not consider myself yet to have taken hold of it. But one thing I do: Forgetting what is behind and straining toward what is ahead, I press on toward the goal to win the prize for which God has called me heavenward in Christ Jesus” (Philippians 3:13-14). And this is the word of God, the word of the Spirit of Love.The same for us, my little sister!

Forward! It’s our battle cry! Everything crumbles, everything lessens . . . but only what is not eternal falters!

Your soul is immortal! The word of God is eternal – the Word of God, which for us is love – especially as he shows us the vanity of all things. Then it’s forward for us too without ever looking back!

Pressing into His Heart that He might close us within his Wound and we might look at the world from there.

Jesus in our heart: and throw into thousands and millions of hearts an endless desire to love Love more than He could be loved by all the hearts in the world!

What a crowd of saints!

What a Paradise on earth for the Abandoned Love!

Forward!

May the Blessed Virgin change our willingness into reality!”                         

(Version published in “Lettere dei primi tempi”, Citta Nuova Ed, Roma, 2010, pp. 83-84)

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Igino Giordani – Note biografiche

Igino Giordani nasce a Tivoli, nel 1894, da una famiglia di umili origini, profondamente cattolica, che non può assicurargli degli studi regolari, e lo avvia al lavoro manuale. Ma il piccolo Igino si fa notare per intelligenza, e il ricco uomo per cui lavora, commosso dal suo acume, gli paga gli studi in Seminario, dove Igino non studierà per diventare sacerdote ma per essere uno dei più brillanti diplomati di quel tempo. Al completamento delle scuole, scoppia la Prima Guerra Mondiale, e Igino la trascorre in trincea. Non spara neanche un colpo contro il nemico, perché il cristianesimo vieta di uccidere, e per questa sua scelta coraggiosa rimane gravemente ferito. Fra gli ospedali militari, si laurea in Lettere e Filosofia. Si sposa nel 1920, con la moglie Mya ha 4 figli, e comincia a lavorare per il neonato partito politico cristiano italiano, fondato da Luigi Sturzo. Il regime fascista distrugge le libertà e i diritti, e anche Igino è perseguitato. In questo periodo, sono famosi alcuni suoi scritti di denuncia delle violenze fasciste. Dopo un soggiorno negli Usa, rientra in Italia e diventa direttore di un ramo della Biblioteca Vaticana. Da lì, dirige anche la rivista Fides, assai diffusa negli ambienti cattolici di tutto il mondo.  È fra coloro che preparano la rinascita del partito cattolico dopo il fascismo, la Democrazia Cristiana, e viene eletto in Parlamento nelle prime elezioni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il 1948 è l’anno decisivo per la sua vita: ha 54 anni, è un uomo affermato in campo politico e culturale, e incontra Chiara Lubich, una signorina di 28 anni in cui lui riconosce una ispirazione spirituale straordinaria. Aderisce pienamente al Movimento dei Focolari e al fianco di Chiara ricopre un ruolo importante per la costruzione del Movimento e l’approfondimento spirituale della dottrina, al punto da essere più volte designato da Chiara come confondatore. In particolare, il rapporto d’unità spirituale con la fondatrice è all’origine di quell’intenso periodo mistico di Chiara noto come “Paradiso ‘49”. Decisiva è poi la visibilità del suo profilo umano che agli occhi di Chiara si traduce nella conferma che l’ideale di unità è fatto per tutti, è un dono per l’umanità intera. In particolare, Igino è il primo focolarino sposato del Movimento dei Focolari. Intanto, per alcune sue scelte politiche coraggiose (il pacifismo e l’unità nonostante le differenze ideologiche, innanzitutto), avanzate in Parlamento, viene considerato un democristiano troppo fuori dagli schemi, e per questo non verrà rieletto. È il momento per dedicarsi di più al Movimento dei Focolari, per intervenire nel dibattito nella Chiesa avanzando tesi che saranno recepite nel Concilio Vaticano II (soprattutto attorno alla missione dei laici). Diventa direttore della neonata rivista Città Nuova (1959), dal 1961 venne posto alla guida del Centro Uno, organismo del Movimento dei Focolari che si occupa dell’ecumenismo. Nel 1965 fu nominato presidente dell’istituto internazionale Mystici corporis a Loppiano. Dopo la morte della moglie e col consenso dei figli, visse gli ultimi sette anni della sua vita in un “focolare”. Lascia questa terra il 18 aprile 1980. Attualmente, è in corso la sua causa di canonizzazione. Introduzione alla bibliografia Igino Giordani è un intellettuale difficilmente etichettabile: non potremmo dirlo pensatore politico, o giornalista, o studioso di letteratura cristiana antica, o agiografo, o storico, con l’ambizione di essere riusciti a spiegare sufficientemente i suoi talenti. Era animato da grandi passioni e spronato alla vita pubblica da una molteplicità di interessi. È stato detto che «scrivere per lui è vivere», per cui una lettura della figura di Giordani può (quasi) agevolmente passare per l’analisi dei suoi scritti. Si possono contare circa un centinaio di volumi firmati, e più di 4000 articoli di giornale. Per informazioni:  Centro Igino Giordani, email (altro…)