Gen 12, 2012 | Centro internazionale, Spiritualità
Storia e profezia: i due occhi con cui l’umanità contempla lo scenario del suo dramma: uno che guarda il passato e l’altro che guarda il futuro, per regolare il presente. Si potrebbe dire che la profezia è la veduta di Dio; la storia è la veduta dell’uomo: così la storia è un epitaffio di caduti e la profezia è l’anelito di liberazione dalla morte alla vita: un anelito alla pace. E Cristo venne: e sulla sua culla, nella notte dei tempi, gli angeli cantarono: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini”. Quel che è la gloria per Iddio in Cielo è la pace per gli uomini in terra: la pace è la gloria degli uomini; la gloria è la pace di Dio. Ora Cristo indìce la pace. “Cristo è la nostra pace…, artefice di pace”, venuto “a recare il buon annunzio di pace”, come dice Paolo ai romani, gente di guerra. La sua rivoluzione è la scoperta del fratello, fatta col lume della carità: e frutto della carità è la pace. La sua legge è il perdono: e il perdono tronca gli impulsi di guerra. La guerra denuncia, in chi la promuove, un ateismo effettivo, una ribellione a Dio. Una delle beatitudini evangeliche suona: “Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio”. I pacifici sono i facitori di pace: ché la pace si fa, si produce, ed è l’oggetto più prezioso nel ciclo della produzione della civiltà. Il cristiano è un produttore di pace, che ricostruisce indefinitamente nel tessuto dei secoli: e cioè ricostruisce senza tregua la vita, facendo “guerra alla guerra”, come dice Pio XII, per combattere il suo nemico, che è la morte.
Ma c’è pace e pace. Ce n’è una, che è vita; ce n’è un’altra, che è morte. “Io vi lascio la pace – dice Gesù – vi do la mia pace, non quale la dà il mondo”. Quella del mondo è imposta dalla guerra; quella di Cristo è dono dell’amore. Sotto questo rispetto, la pace e la guerra scaturiscono dal cuore di ciascuno di noi. Ancora nel mondo troppi popoli ripetono coi profeti: “Aspettammo la pace e non abbiamo il bene; aspettammo l’ora della cura e del rimedio ai mali sofferti, ed ecco nuovi timori e perturbazioni; aspettammo la luce, ed eccoci ancora nelle tenebre… Aspettammo la giustizia e non c’è; la salute, ed essa è ancora da noi lontana”. Civiltà e pace s’identificano, come guerra e barbarie s’accompagnano. Oggi occorre una profezia – e cioè una visione di amore e di razionalità – che gridi sulle teste dei responsabili i pericoli imminenti a cui la loro insipienza – la loro paura – può esporci. Se nel corpo dell’umanità correrà il sangue di Cristo, esso ci libererà dal male. Alla città dell’uomo d’oggi, come alla Gerusalemme di ieri, Egli seguita a dire: “Oh se conoscessi anche tu – e proprio in questo giorno – quel che giova alla tua pace!”. In questo giorno proprio: ché non c’è più tempo da perdere. Giova alla pace la razionalità umana con la razionalità divina, e questa è in sostanza la carità. Il sangue della Redenzione, che ci fa consanguinei di Cristo e consanguinei quindi fra di noi, spinge a ricomporci in famiglia: in comunità. Ad arrivare all’unità. Si sta del resto operando una unificazione universale: unici e comuni sono gli ideali di libertà, di giustizia, di pace che oggi agitano ed elevano neri e gialli, proletari e lavoratori d’ogni paese e rango. Su tutta la loro agitazione, che forma la storia drammatica del tempo nostro, sempre più urgente si fa l’invito profetico di Cristo: “Che tutti siano uno!”. Igino Giordani (altro…)
Gen 12, 2012 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
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Gen 11, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Centro Mariapoli “Raggio di luce” Via Don Cremaschi, 10 12040 Bandito-Bra (CN) cmraggiodiluce@libero.it
Gen 10, 2012 | Focolari nel Mondo
Marisa Baù, focolarina italiana residente in Svizzera, non è stata ancora trovata. Si sono perse le sue tracce dallo scorso 20 dicembre. In queste settimane il caso è stato seguito dalla polizia svizzera di Friburgo, in contatto con i responsabili del Centro dei Focolari di Montet (Broye) – dove Marisa vive da più di 15 anni – e con i familiari. A livello locale è grande la collaborazione per trovare qualche traccia che porti a ritrovarla. Gli amici e i conoscenti perlustrano regolarmente i luoghi attorno a Montet, dove Marisa sarebbe potuta andare. La segnalazione di scomparsa è stata diffusa dalla guardia forestale, dalle associazioni di cacciatori, di pescatori, di camminatori e di ornitologi della regione di Friburgo. Sono avvertiti ugualmente i numerosi campeggi che costeggiano il vicino lago di Neuchatêl.
La notizia, come si può immaginare, è rimbalzata in tutto il mondo focolarino e tra gli amici e i conoscenti di Marisa. Attraverso i canali ufficiali dei Focolari sui social network si è attivata una rete di comunione e preghiera, e di impegno a diffondere capillarmente i dati utili per la ricerca. “Anche qui in Svezia preghiamo”; “Rezamos por ella aquí en Berazategui, Argentina”; “Dalla Colombia preghiamo ogni giorno. Chiediamo al cielo con fede!”; “Desde España también rezamos para que aparezca”; “Zia ci manchi!”; “Prego perché il tuo angelo ti sia accanto e perché tu ci doni un segno, per guidarci fino a te”; “Marisa … hai seguito la tua stella, hai camminato per le vie del mondo realizzando il sogno della tua vita: essere a servizio del prossimo per amore. In questo periodo siamo noi che cerchiamo una stella da seguire, per ritrovare te.” Sono alcuni degli echi arrivati.
Il 20 dicembre Marisa – che al momento della scomparsa lavorava come formatrice e responsabile di produzione dell’atelier artistico del Centro – era appena tornata da una settimana di lavoro in Brasile. La mattina di quel giorno decide di fare una passeggiata nella campagna attorno a Montet. Esce verso le 11:00 e non ritorna. Dopo una prima ricerca fatta all’ora di pranzo dalle persone del Centro si avverte la polizia, che nel pomeriggio inizia le ricerche con i cani. Note su Marisa Baù È nata il 12.05.1963, domiciliata a Montet (Broye). I suoi connotati sono: Corporatura snella, 163 cm, capelli medio/lunghi ondulati rossi, occhi verdi. Al momento della scomparsa indossava un mantello invernale nero con cappuccio, pantaloni jeans, un pull nero e degli stivaletti. Si esprime in italiano e francese. Chiunque potesse fornire informazioni utili al suo ritrovamento è pregato di contattare la Polizia Cantonale di Friburgo al numero di tel. +41 (0) 26 305 17 17 oppure qualsiasi posto di Polizia (117/112). Ulteriori informazioni e nota stampa Articolo pubblicato 30 dicembre 2011 (altro…)
Gen 9, 2012 | Cultura
Il volume – «L’innamoramento tra due persone, forse ancora inconsapevoli di ciò che sta loro succedendo, è l’inizio di qualcosa potenzialmente grande, bello ed importante per loro e per il mondo intero. Ma come impostare bene il rapporto? Come capire se è la persona giusta? Stiamo “perdendo” tempo o mettendo delle fondamenta?». “Ci rivolgeremo a voi – scrivono gli Autori – come faremmo con i nostri figli più grandi, in una serata in vena di confidenze. Serve qualche idea chiara. Qualche punto fermo.. per districarci, vedere se stiamo mettendo basi solide per la nostra (eventuale) futura convivenza matrimoniale”. Gli autori – Barbara Rovea – diploma di Insegnante dei Metodi Naturali per la regolazione delle nascite – è fisioterapista. Paolo Rovea è medico ospedaliero, specialista in oncologia, radioterapia e bioetica. Genitori di 5 figli, sposati dal 1988. Responsabili da 10 anni del Movimento Famiglie Nuove per il Piemonte – Val d’Aosta e Liguria e collaboratori col Centro Mondiale Famiglie Nuove di Roma. Collaboratori nell’Associazione “Obiettivo Fraternità” Onlus e in alcuni Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S) piemontesi cui partecipano diverse centinaia di famiglie. La collana – PASSAPAROLA Una collana di libretti per tutti. Brevi. Agili. Intensi. Approfondimenti, riflessioni, esperienze di vita dalla prospettiva di una cultura relazionale.