Feb 3, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
“Essere Gesù 24 ore su 24” era il titolo del congresso australiano dedicato ai ragazzi svoltosi al Centro Mariapoli di Melbourne, in Australia. Presenti 115 teenagers, dai 9 ai 17 anni, provenienti da varie città del Paese, da Nuova Zelanda e Nuova Caledonia. Per l’occasione erano presenti anche Nadia Xodo e Agostino Spolti, responsabili mondiali del Movimento Ragazzi per l’unità. Un incontro durato cinque giorni e reso possibile da una comunione dei beni attuata, durante tutto lo scorso anno, dai ragazzi insieme a famiglie e amici. Anche i negozi e i mercati della zona hanno voluto contribuire donando frutta, verdura, pane, carne e bibite.
Il programma prevedeva momenti di approfondimento sul Vangelo e su come metterlo in pratica, spazi di dialogo e condivisione di esperienze di vita. “I momenti di comunione sono stati profondi – dice Madeline – e ci hanno aiutato a capire che non siamo soli nel cercare di essere un altro Gesù in ogni momento della nostra vita”. Momento solenne la consegna di una copia del Vangelo a ciascuno. “Ho sentito Gesù davvero presente – diceva uno dei ragazzi – come fosse Lui in persona a consegnarci la Sua Parola”. Le Letture di quel giorno, con la chiamata degli apostoli, hanno messo nel cuore di ciascuno un proposito: vivere il Vangelo nei propri ambienti come apostoli di oggi, mandati da Dio per l’evangelizzazione di queste terre.
Il secondo evento ha avuto come cornice la Nuova Zelanda, meraviglioso arcipelago con alte montagne e mare cristallino. Al “Teens4unity Camp” di Lower Hutt hanno partecipato 60 ragazzi e ragazze di varie età. Tema: la vita del Vangelo da attuare nelle nostre città. Molti fra i ragazzi, insieme alle loro famiglie, provenivano, come rifugiati, da altri Paesi. Forti le loro esperienze, spesso dolorose, ma vissute in un profondo rapporto “a tu per tu” con Dio. Insieme si è poi approfondita l’azione “ColoriAMO la città” che i Ragazzi per l’unità portano avanti a livello mondiale per aiutare le persone più sole o svantaggiate delle loro città. Sono emerse tante idee per realizzarla, come alcune attività nelle quali coinvolgere i ragazzi della popolazione aborigena.
Ultima tappa, Perth. L’incontro è stato caratterizzato da una giornata itinerante: i ragazzi hanno accompagnato Nadia e Agostino attraverso questa magnifica città dove bellezze naturali e quartieri modernissimi disegnano paesaggi di grande armonia. E così, tra le rive del fiume Swan e quelle dell’Oceano Indiano, i ragazzi hanno parlato della storia della città, dei contrasti avuti tra colonizzatori e aborigeni, delle sue caratteristiche e delle problematiche dell’oggi. Poi il dialogo si è aperto sull’impegno nella vita cristiana, ma anche sulla responsabilità e la bellezza della risposta di ciascuno alla chiamata di Dio. Salutandosi hanno espresso il desiderio di continuare a incontrarsi per approfondire la vita del Vangelo coinvolgendo i loro amici, anche in vista della staffetta mondiale “Run4unity” del 12 maggio prossimo alla quale i ragazzi di questa regione, all’estremo est del mondo, saranno tra i primi a dare il via. (altro…)
Feb 3, 2012 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Come ha ricevuto questa notizia? Mi trovavo in vacanza in Uruguay quando mi hanno fatto sapere di questo nuovo incarico. Ero sorpresa, ma mi ha fatto molto piacere questo riconoscimento da parte del Santo Padre e del PCCS alla mia persona e a quanto rappresento; allo stesso tempo ho sentito dentro il cuore come una sfida dello Spirito Santo. La parola che mi è venuta spontanea: “servire”. Una parola che sembra fuori moda, ma che per me è stata di guida nella vita: servire gli altri, secondo la scuola di Gesù. Ora si tratta di servire la Chiesa e, attraverso di essa, la società. Le sue prime impressioni? Tre, o meglio, tre espressioni di gioia: la prima, la possibilità di poter dare il mio contributo in una dimensione di comunicazione in dialogo. Come diceva Paolo VI, il dialogo porta la Chiesa a vivere la sua vocazione, per offrire al mondo il suo messaggio di fraternità. Essa, come esprime l’Eclessiam Suam, diventa messaggio, colloquio. Rapporto di dialogo che Dio ci offre affinché possiamo capire quale rapporto dobbiamo cercare di stabilire e di promuovere con l’umanità. La seconda impressione: questo gruppo di consultori è composto da sacerdoti, religiosi, una religiosa, una laica e alcuni laici: la Chiesa nelle diverse vocazioni e i vari carismi. Una terza impressione: la gioia per la nomina e per la composizione interculturale del PCCS. Qual è la sua formazione e la sua esperienza nel campo della comunicazione sociale? Mi sono laureata in Comunicazione Sociale, Scienze sociali e Dottrina Sociale della Chiesa. Ho inteso sempre la comunicazione contestualizzata nelle scienze sociali. I miei primi studi: Magistero Pedagogico, a Montevideo, la mia città natale. Più tardi ho studiato Formazione in Comunicazione Popolare e Analista in Comunicazione Sociale presso l’Università del Salvador, in Argentina. Quindi, una Laurea in Sociologia all’Università Gregoriana a Roma, mentre facevo il Master in Dottrina Sociale della Chiesa all’Università Lateranense. Infine, sempre alla Gregoriana, ho conseguito il dottorato in Scienze sociali con specializzazione in comunicazione. Il mio lavoro si è svolto nel campo della comunicazione, non soltanto come teoria ma come pratica sociale, in quella costruzione reciproca fra teoria e prassi. Mi interessa l’accademia, la docenza, l’investigazione e anche la comunicazione popolare, alternativa e comunitaria. Qual è oggi la sua esperienza nel CELAM? Da sei anni partecipo come Consultrice in comunicazione, e come tale ero presente alla V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano ad Aparecida (Brasile). Esperienze come quella mi hanno segnato profondamente, costatando di persona la dimensione della socialità sempre viva e costitutiva del popolo latinoamericano. La Chiesa in America Latina si fonda su quella dimensione di “società-ekklesía”. Ciò non l’esonera dalle grandi sfide come l’ingiustizia, le disuguaglianze sociali, la scelta preferenziale per i poveri; anzi, la spinge ad essere e ad agire “con l’altro”, in comunione. Il CELAM, sin dalla sua fondazione nel 1955, è nato con un forte impegno di dialogo e comunione permanenti con la Chiesa universale, proprio dal suo essere latinoamericano. Testimoniano quest’anelito le Conferenze Generali dell’Episcopato di Medellín, Puebla, Santo Domingo e Aparecida, che si sono svolte nello spirito del Concilio Vaticano II. Come gruppo della direzione del CELAM, ci siamo proposti di essere prima una comunità di Vita e di Comunione, consapevoli che solo così – discepoli e missionari -, possiamo offrire non soltanto la testimonianza del nostro fare, ma quella del nostro essere. Il Dipartimento di Comunicazione e Stampa è formato dal Presidente Mons. Adalberto Martínez Flores, Vescovo di San Pedro (Paraguay), e da altri cinque Vescovi (Repubblica Dominicana, Costa Rica, Brasile, Argentina e Perú), che rappresentano le varie regioni. Il principale obiettivo della nostra politica di comunicazione è quello di promuovere la collegialità episcopale, la comunione e la comunicazione fra le Conferenze Episcopali dell’America Latina e del Caraibi. Senza dimenticare altri fronti della nei quali il CELAM, assieme ad altre istituzioni, è fortemente impegnato. Credo che fare da Consulente del PCCS, in quanto membro del CELAM, possa aiutare a far da ponte, anche se c’è già una grande comunione fra queste due componenti della Chiesa. In che modo influisce nel suo agire la spiritualità di Chiara Lubich? Mi commuove ogni volta che devo dire cos’è per me la spiritualità che emana del Carisma dell’Unità. Lì si fonda la mia prima vocazione: condividere il “sogno” di Gesù: ‘Che tutti siano uno’. Amare e costruire l’unità con tutti, senza escludere nessuno, sapendo che quell’unità è molteplicità, unità nella diversità, capace di contenere gli opposti in una dinamica costruttiva e in armonia. Ho conosciuto la spiritualità dei Focolari negli anni settanta quando, come ogni giovane latinoamericana, cercavo un progetto di vita capace di trasformare la realtà. Nella spiritualità dell’unità ho trovato un Gesù vivo ed ho imparato ad incarnare il Vangelo. Sognavo in quegli anni ‘l’uomo nuovo latinoamericano’ e ho trovato in Gesù la risposta esistenziale e trasformatrice alle mie domande. E poi, vivere le sue parole assieme a tanti altri giovani, in una comunità aperta a tutti, mi ha dato la certezza che il Comandamento Nuovo di Gesù si può incarnare. E la presenza di Gesù fra le persone unite nel suo nome, promessa nel Vangelo, è una realtà visibile in grado di trasformare la società. In una parola, l’essere stata tra quei giovani che nel Cono Sud della nostra America Latina hanno potuto costruire la cittadella chiamata Mariapoli Lía , è stato per me un privilegio. Poi, col passare degli anni, quest’esperienza è continuata nelle diverse comunità del Movimento dove sono stata. Come adesso qui a Bogotá, insieme all’affabile popolo colombiano. Certamente non posso non accennare a qualcosa che considero chiave nell’esperienza che vivo nel CELAM e che adesso si apre in questo servizio al PCCS, ed è la testimonianza che ho dell’amore e della passione per la Chiesa della nostra fondatrice Chiara Lubich. La sua vita, la sua adesione alla Chiesa, la sua profezia che in qualche momento ha preceduto il Magistero – come ha detto Papa Beneditto XVI quando lei ci ha lasciato il 14 marzo 2008 –, ci ha portati sempre ad amare e costruire la Chiesa nella sua storia, nella tradizione patristica, nei suoi pastori, nei carismi di tutti i tempi che hanno abbellito il “giardino della Chiesa” – come lei amava dire –. È con questo patrimonio e passione per la Chiesa di Gesù che assumo questo servizio. (altro…)
Feb 3, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Avvertenza: tutte le informazioni geocodificate presenti in questo sito sono puramente indicative. Gli oggetti rappresentati (ad es. luoghi d’incontro e quant’altro) e i servizi di localizzazione o navigazione, possono essere imprecisi o errati nello stabilire indirizzi, posizioni, prossimità, distanze, indicazioni e orientamento.
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