Movimento dei Focolari

Brasile, sfide e priorità della sanità

Set 22, 2014

Il simposio sulla salute integrale della persona tenutosi a San Paolo nell’agosto scorso offre al mondo della sanità l’ottica della comunione.

20140823_141806«Di fronte ad un’estrema specializzazione e tecnologizzazione  che ha ridotto la medicina alla pura dimensione biofisica dell’uomo, si è evidenziata la priorità della dimensione spirituale e la stretta correlazione tra ambiente, condizioni socioeconomiche e salute. Ridurre il divario tra ricchi e poveri, incentivare la solidarietà, significa quindi anche ridurre malattie e spesa sanitaria». Ne è convinta la prof. Flavia Caretta presidente internazionale dell’Associazione Medicina Dialogo Comunione, che ha illustrato il progetto sulla salute integrale della persona umana al Simposio “Salute integrale – sfide e priorità in America Latina”, promosso da Associação Paulista de Medicina (APM) ed Associazione brasiliana “Saude, Dialogo,  Comunhão”, rete di operatori della Sanità che si ispirano alla spiritualità dell’Unità del Movimento dei Focolari. Un tema caldo, a giudicare dalle recenti manifestazioni brasiliane contro i tagli alla sanità e l’utilizzo del denaro pubblico per i mondiali di calcio datate aprile 2014; onda lunga dei disordini dell’anno precedente, in cui migliaia di persone scesero per strada per denunciare lo stato di pesante malasanità del Paese. All’evento, svoltosi a San Paolo (Brasile) nell’agosto scorso, hanno partecipato medici, docenti universitari, studenti e vari operatori della sanità provenienti da tutto il Brasile, da Argentina, Uruguay, Paraguay e Cile ed ha affrontato il grande tema della salute integrale della persona. Altro punto strategico messo in evidenza è la cosiddetta “rivoluzione dei pazienti”, che da soggetti passivi sono chiamati a diventare protagonisti attivi nella cura, in partnership con i medici. Non solo: è stata evidenziata la responsabilità dei cittadini, chiamati alla partecipazione sociale dallo stesso ordinamento del Sistema sanitario brasiliano (SUS). Dal vivace dibattito è emerso un progetto articolato che può contribuire a delineare un modello di politica sanitaria in risposta alle attese non solo del Brasile ma anche di altri Paesi dell’America Latina. Un modello di salute integrale – secondo il dott. Ruy Tanigawa, membro del Consiglio regionale di Medicina dello Stato di San Paolo – “per la sua valenza sociale è destinato a propagarsi”. E’ questo l’impegno assunto a conclusione dell’evento dai partecipanti che hanno consolidato e ampliato la rete di collaborazione a livello regionale, nazionale, estendendosi anche a livello latinoamericano e internazionale.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Nostra Aetate: 60 anni di cammino nel dialogo interreligioso

Nostra Aetate: 60 anni di cammino nel dialogo interreligioso

Il 28 ottobre 2025 ricorre il 60° anniversario di “Nostra Aetate”, la dichiarazione del Concilio Vaticano II sui rapporti della Chiesa con le religioni non cristiane. Dopo sei decenni, Il documento che ha ispirato e guidato i passi del dialogo interreligioso, ci invita a rinnovare il nostro impegno continuando a costruire rapporti di vera fratellanza.

Dilexi te: l’amore ai poveri, fondamento della Rivelazione

Dilexi te: l’amore ai poveri, fondamento della Rivelazione

Pubblicata la prima Esortazione apostolica di Papa Leone XIV. Un lavoro cominciato da Bergoglio che mette al centro l’amore e il servizio ai poveri. Eredità preziosa, immagine di continuità e unità del Magistero della Chiesa. Ecco alcune riflessioni del Prof. Luigino Bruni.