Movimento dei Focolari

Mons. Maritano ci ha lasciato

Mag 6, 2014

Il grazie del Movimento dei Focolari al vescovo emerito della diocesi di Acqui. Il rapporto con lui è diventato particolarmente significativo dopo l’incontro con Chiara Luce Badano.

Monsignor Livio Maritano (a destra) insieme a Chiara Lubich, i genitori di Chiara Luce Badano, e la dott.ssa Maria Grazia Magrini, vice postulatrice della causa di beatificazione di Chiara Luce.

Il rapporto di mons. Maritano col Movimento dei Focolari è diventato particolarmente significativo in seguito al suo incontro con Chiara Luce Badano, giovane dei Focolari della sua diocesi, provata da una malattia mortale, e beatificata nel 2010. L’aveva conosciuta nell’ultimo tempo della sua vita ed era rimasto colpito dalla sua luminosa testimonianza cristiana, “dall’altezza di spiritualità, dal livello di amore a Dio che le dava la forza di affrontare la malattia”. Alla notizia della morte di Mons. Maritano, la presidente dei Focolari Maria Voce ha affermato: “Ha saputo leggere nella vita di Chiara Luce la santità nella vita quotidiana”. Dopo la morte della giovane Badano avvenuta nel 1990, verificando il fascino crescente che continuava a emanare, individuò nella sua vita i segni di una dimensione di santità universale che toccava il cuore di tanti, soprattutto dei giovani e ne promosse la causa di beatificazione. Colse così in Chiara Luce un modello da offrire loro, come poi Benedetto XVI sottolineò in occasione della sua beatificazione. In seguito ha voluto lui stesso portare questa testimonianza dovunque, in tutta Italia, veniva chiamato a raccontarla. Mons. Maritano ebbe modo di incontrare più volte Chiara Lubich. La stima verso la sua persona e il suo carisma, che vedeva incarnato con particolare intensità nella vita della giovane Chiara Luce Badano, l’ha portato a mantenere con la fondatrice dei Focolari un rapporto anche epistolare. “Il Movimento dei Focolari ricorda con gratitudine e riconoscenza Mons. Livio Maritano”, dice ancora Maria Voce. “Ci uniamo nella preghiera ai famigliari, amici, a tutta la diocesi di Acqui e alla Chiesa intera”.

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