Si tratta di un’ iniziativa internazionale, promossa dalla sezione giovanile di “Religions for Peace/Religioni per la Pace” (già WCRP – World Conference on Religions for Peace) e dal suo Consiglio internazionale, in cui sono rappresentati anche il Movimento dei Focolari, la Rissho Kosei-kai e lo Shanti Ashram. L’azione punta sulla cooperazione interreligiosa e si rivolge a organizzazioni internazionali, governi, parlamenti e assemblee nazionali, municipi e grandi media, per chiedere con decisione la drastica riduzione delle armi nucleari e convenzionali e del capitale finora destinato a tali scopi al fine di realizzare con maggiore determinazione gli obiettivi di sviluppo previsti dalla piattaforma del Millennio (ONU 2000). Inoltre, chiede la revisione del Trattato internazionale di non proliferazione nucleare, già in calendario per il 2010, il cui sostegno a livello internazionale negli ultimi tempi appare più fragile per l’aggravarsi delle aree di crisi. L’inaugurazione ufficiale della campagna è avvenuta in Costa Rica lo scorso 7 novembre 2009. Il Movimento dei Focolari vi ha partecipato fin da allora con una delegazione di 6 membri, 4 dei quali giovani di diversi paesi. Nel gennaio scorso, durante il suo viaggio in Asia, Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, ha dato l’avvio alla collaborazione dell’iniziativa firmando in modo solenne l’appello mentre incontrava i leaders dei giovani della Rissho Kosei-kai a Tokyo. Quindi, a metà febbraio, si è lanciata pubblicamente la raccolta delle firme durante il Meeting dei Giovani per un mondo unito a Castel Gandolfo (Roma) e in seguito in tutto il mondo. Si prevede che la consueta e affollata festa dei giovani il 1° Maggio a Loppiano (Firenze, Italia), così come gli altri eventi legati alla Settimana Mondo Unito nel mondo (1-9 maggio 2010) saranno momenti importanti per moltiplicare l’iniziativa. Chi può farsi promotore? Chiunque, perché l’adesione è personale e può avvenire aggiungendo semplicemente la propria firma on line sul sito di Religions for Peace (http://religionsforpeace.org/initiatives/global-youth-network/campaign-for-shared-security/) e di farsi anche promotori di una raccolta più diffusa utilizzando i moduli predisposti. “In un momento in cui è urgente reagire alle visioni conflittuali – affermano gli organizzatori – e dare forza alla società civile internazionale unendosi con quanti operano per lo stesso obiettivo, ci pare che anche questa iniziativa possa essere uno strumento fecondo, per sostenere scelte concrete di pace e di fraternità universale.”
Rinnovare il tessuto sociale in cui siamo immersi
Rinnovare il tessuto sociale in cui siamo immersi
0 commenti