Giu 3, 2019 | Focolari nel Mondo
Molti gli appuntamenti realizzati ed in programma in varie località del continente con testimonianze e progetti concreti Il 9 maggio 1950 Robert Schuman, uno dei padri fondatori dell’Europa e primo Presidente dell’Assemblea parlamentare europea, presentava il piano di cooperazione economica con l’obiettivo di formare una futura unione federale. Cinque anni prima, sempre il 9 maggio del 1945, l’Europa vedeva finalmente la fine della sanguinosa guerra che l’aveva travolta e distrutta. In tutta Europa è stata ricordata questa data e vari appuntamenti hanno costellato molte città con tante comunità che si sono interrogate su quale futuro, oggi, vogliono scommettere i cittadini del vecchio Continente. Da Bruxelles, la capitale dell’Unione europea, a Praga, da Paesi come la Slovenia, Svizzera, Francia, Germania all’Austria, Italia e tanti altri, migliaia di cittadini di più di 300 confessioni religiose hanno partecipato a convegni, seminari, momenti di preghiera, promossi da “Insieme per l’Europa” (IPE), un organismo internazionale formato da Comunità e Movimenti che agiscono insieme per scopi condivisi, portando ciascuno il contributo del proprio carisma. Alcuni appuntamenti importanti si sono tenuti anche a Roma, Palermo e Castel Gandolfo. Il gruppo di Movimenti e Comunità di Roma ha accolto in pieno l’invito a seguire un cammino di preghiera per l’Europa per la durata di sei settimane, dal 25 marzo al 9 maggio 2019, coinvolgendo le comunità di cinque importanti Basiliche legate ai SS. Patroni d’Europa, cammino che si è concluso con una partecipata veglia ecumenica presso la Basilica romana dei XII Apostoli. I giorni 8 e 11 maggio due appuntamenti hanno voluto inoltre approfondire la prospettiva economica e culturale. All’interno dello ‘Spazio Europa’, sede della rappresentanza in Italia della Commissione europea, si è parlato di migrazioni, finanza e risparmio, lavoro, sovranismi ed euroscetticismo con il prof. Leonardo Becchetti. L’economista, pur non risparmiando critiche alle tentazioni sovraniste che stanno spingendo molti Paesi europei a un isolamento non certamente fruttuoso, ha offerto alcune nuove prospettive che stanno vedendo la “Scuola di economia civile” protagonista di una nuova ventata di proposte in alternativa all’attuale modello economico. A Castel Gandolfo l’11 maggio si è tenuta una serata culturale che ha visto la presenza, oltre dei rappresentanti delle Comunità di IPE, dei relatori prof. Alberto Lo Presti su “Il disegno dell’Europa secondo i Vescovi di Roma”, prof. Dimitrios Keramidas su “L’Europa e il Patriarcato di Costantinopoli” e Pál Tóth su “Est e Ovest in Europa”. A Palermo, il 9 maggio, 1600 persone hanno partecipato al convegno “La società Europea riscopre i suoi valori cristiani” promosso dalle varie comunità cristiane di I.P.E., un appuntamento giunto alla sesta edizione. Sono stati presentati alcuni progetti concreti e numerose testimonianze di persone e gruppi che hanno dato vita a iniziative nella città a servizio degli “ultimi”, aprendo le porte a migranti, disoccupati, visitando carcerati, scegliendo la via della legalità, operando nel campo della prevenzione sui rischi delle dipendenze, specie quella del gioco d’azzardo, agendo per una cittadinanza attiva nei quartieri più a rischio o sensibilizzando alla responsabilità in ecologia. Il prossimo appuntamento si terrà ìn Germania a Ottmaring e Ausburg dal 7 al 9 Novembre per i 20 anni dalla fondazione di Insieme per l’Europa.
Patrizia Mazzola
(altro…)
Mag 31, 2019 | Centro internazionale
In vista della prossima Assemblea Generale dei Focolari nel 2020, si è costituita una commissione preparatoria. Le indicazioni della Presidente Maria Voce e del Copresidente Jesús Morán: garantire massima libertà di espressione per tutti! Le indicazioni della Presidente Maria Voce alla Commissione che prepara la prossima Assemblea Generale dei Focolari sono state brevi e chiare: “Mi aspetto che questa commissione aiuti tutti nel Movimento ad esprimersi liberamente in vista della prossima Assemblea Generale e che sia capace di sintetizzare il materiale che arriva, in modo tale che nessuno si senta escluso. E senza seguire alcun interesse precostituito”. Il fine settimana dal 24 al 26 maggio si è incontrata a Castel Gandolfo, per la prima volta, questa commissione, cui spetta di preparare la prossima Assemblea Generale del Movimento dei Focolari, prevista per settembre 2020, sia riguardo alla parte organizzativa che ai contenuti che essa dovrà trattare. È composta da 18 persone che rappresentano il Movimento dei Focolari nella sua diffusione geografica e nella diversità delle sue diramazioni ed espressioni. I membri provengono dai cinque continenti e fanno parte del Movimento in diverse forme e vocazioni. “L’ Assemblea del 2020 sarà di particolare importanza”, ha sottolineato il Copresidente Jesús Morán in un incontro tra la commissione e il Consiglio Generale del Movimento, domenica 26 maggio. Dopo due mandati di sei anni ognuno, l’attuale Presidente Maria Voce non potrà più essere rieletta. Un cambiamento questo che – secondo Jesús Morán – comporterà un ulteriore passaggio importante per tutto il Movimento. “Sicuramente verranno fuori alcuni temi cruciali da approfondire” – ha affermato – . “Vorremmo essere sicuri che ciò possa avvenire nella più piena libertà”. Proprio per garantire questa libertà, Maria Voce non ha voluto dare alcuna indicazione riguardo ai contenuti che l’Assemblea del 2020 dovrà trattare. Alla domanda se in base alla sua sensibilità per l’insieme del Movimento avrebbe già qualche tema da suggerire, ha risposto: “Non ce l’ho e non lo voglio avere, perché non voglio condizionare le esigenze del Movimento nel momento attuale”. Sono diversi i campi nei quali la commissione preparatoria dovrà lavorare nei prossimi mesi: iniziare un processo per raccogliere in tutto il mondo i temi più importanti che il Movimento dovrà affrontare nei prossimi anni e su cui l’Assemblea dovrebbe esprimersi. Individuare persone adatte e disposte a candidarsi per i ruoli di Presidente, Copresidente e Consiglieri. Preparare e proporre un programma equilibrato, che permetta all’Assemblea di lavorare con serietà e responsabilità. Riuscire ad esprimere il più possibile tutte le realtà dei Focolari, nelle più diverse espressioni culturali.
Joachim Schwind
(altro…)
Mag 26, 2019 | Collegamento
E se per una volta anziché essere parte del problema i media si facessero promotori della soluzione? Storia di Austin Kellerman, direttore News alla stazione televisiva locale NBC, e della sua redazione per il riscatto dalla violenza della comunità cittadina. https://vimeo.com/332638755 (altro…)
Mag 22, 2019 | Centro internazionale
Non è trascorso neanche un secolo dal termine dell’ultimo conflitto mondiale e sembra che l’Europa oggi abbia perso in qualche modo la sfida originaria. Teatro di due conflitti mondiali con milioni di morti, molte città e comunità distrutte, il vecchio continente si avviava negli anni ’50 a una rinascita insperata. I padri fondatori dell’odierna Comunità Europea avevano visto al di là degli interessi particolari di ciascun Paese e pensarono in grande: una comunità di popoli che potesse in qualche modo progettare un futuro di pace e una rinascita economica.
Di Europa si è parlato con Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, durante un’intervista, articolata in nove domande, rilasciata in occasione della Mariapoli Europea che si terrà nei prossimi mesi di luglio e agosto a Tonadico, in Trentino. In un dialogo aperto e franco, l’intervista si sviluppa affrontando tematiche riguardanti la politica, i giovani, la testimonianza dei cristiani oggi, l’Europa che vogliamo e che significato può avere la Mariapoli europea. La diversità tra le varie comunità dei popoli è un valore, afferma Maria Voce e non bisogna cedere alla voglia di sovranismi e nazionalismi: in Mariapoli la diversità diventa proprio motivo di arricchimento per tutti, diventando un momento in cui ciascuno può manifestare la propria ricchezza e la sua cultura. “E se ognuno è proteso a fare questo – continua Maria Voce – nessuno sentirà più il bisogno di rivendicare la propria identità perché la propria identità gli viene riconosciuta, valorizzata e arricchita nell’unità”. Ed è questo quello che la Mariapoli europea può significare e può dare ai partecipanti, realizzare insieme una frase che Chiara Lubich diceva ancora nel 2004: “La più alta dignità per l’umanità sarebbe quella di non sentirsi un insieme di popoli spesso in lotta fra loro, ma per l’amore vicendevole un solo popolo arricchito dalla diversità di ognuno e per questo custode nell’unità delle differenti identità”. Un altro punto affrontato è la presenza dei giovani nella società odierna e la loro scarsa partecipazione alla vita politica. Maria Voce non ha dubbi in proposito e dà valore alla testimonianza di molti giovani che in questo momento hanno un’influenza, per esempio, nel campo dell’ecologia: le nuove generazioni si impegnano “per progetti che guardano al bene dell’umanità non all’immediatezza del giorno che passa, e per progetti che chiedono una concretezza di vita e che mostrano una autenticità di vita”, afferma la Presidente dei Focolari. Anche il compito dei cristiani è abbastanza arduo ma essi possono trasmettere il valore della solidarietà, della fratellanza, dell’amore all’ultimo, al minimo, al più povero vivendo in prima persona una vita coerente alla luce del Vangelo. Fra le domande non potevano mancare anche quelle riguardo il suo incontro con il carisma dell’unità avvenuto a Roma durante gli anni universitari e, di conseguenza, la sua prima esperienza di Mariapoli, che, abbiamo scoperto, è avvenuta proprio nel ’59 nelle valli delle Dolomiti, dove ha conosciuto Chiara Lubich. Maria Voce è testimone di quella folla di persone che irrompeva ogni anno in quei posti incantevoli, persone le più varie, richiamate dallo sperimentare in prima persona l’amore scambievole, la fraternità e realizzare così la preghiera di Gesù, “Che tutti siano uno”. L’ultima domanda non può non strapparle un desiderio e una speranza: “Le mie speranze per l’Europa sono che essa possa scoprire la sua bellezza e la sua vocazione: popoli uniti che si riconoscono gli uni negli altri e che riconoscono gli uni negli altri dei principi comuni, dei valori comuni. La storia di un popolo è anche la mia storia, la storia di ogni popolo dell’Europa è anche la mia storia, fa parte della mia storia, vive nella mia storia”.
Patrizia Mazzola
Vedi l’intervista pubblicata sul sito della Mariapoli Europea (altro…)
Mag 19, 2019 | Sociale
Il prossimo 24 maggio in tutto il mondo si terrà una nuova giornata di mobilitazione globale per il clima. Nata dall’idea della sedicenne svedese, questa mobilitazione cade nel quarto anniversario della pubblicazione della Lettera Enciclica di Papa Francesco “Laudato Sí”. Abbiamo chiesto a Lorna Gold, economista, membro dei Focolari, che lavora per l’agenzia cattolica irlandese per lo sviluppo “Trocaire” ed è autrice del libro “”Climate Generation: Awakening to our Children’s Future”, di spiegarci perché è necessario un impegno immediato, individuale e collettivo, per il pianeta terra. Sei specialista nell’ambito dello sviluppo internazionale ed hai lavorato per quasi due decenni in contesti accademici e in Organizzazioni Non Governative. Come nasce il tuo impegno per dell’ambiente? Il mio impegno è iniziato quando ero piccola e, con i ragazzi del Movimento dei Focolari, ho fatto azioni per costruire un mondo più unito. Ricordo, in particolare, quando i giovani dell’Amazzonia (Brasile) mi hanno raccontato come la foresta venisse distrutta. Ero inorridita. Rapidamente ho iniziato a fare una campagna nella mia scuola e nella mia comunità per proteggere quella regione. Poi ho studiato e ho fatto un dottorato di ricerca sullo sviluppo sostenibile, concentrandomi sull’Economia di Comunione come esempio di economia in cui le persone non si concentrano tanto sul consumismo quanto sulla condivisione e la costruzione del bene comune. Nel mio lavoro a “Trócaire”, che si occupa di sostenere le persone che vivono in povertà, ho capito che se non riusciamo a proteggere la terra, stiamo fallendo anche con i poveri – e con tutti noi. Senza proteggere le condizioni di base della vita da cui tutti noi dipendiamo, non c’è via d’uscita dalla povertà.
Hai aderito all’inziativa “FridaysForFuture” promossa da Greta Thunberg coinvolgendo in Irlanda ragazzi e genitori. Che cosa fate ogni venerdì? Sono molto preoccupata per il cambiamento climatico e da anni lavoro per influenzare le politiche dei governi. Sono stata toccata da Greta Thunberg. Ci sono stati altri come lei in passato, ma ora, con il potere dei social, c’è la possibilità che le parole di un bambino diventino un “fuoco” che fa muovere tutti. Lei ha invitato tutti a protestare il venerdì, in particolare il 15 dicembre 2018. All’inizio non pensavo che questo invito non fosse diretto a me, poi sono stata a protestare davanti al nostro Parlamento. E vi sono tornata ogni venerdì. Il numero delle persone che si ritrova lì ogni settimana cresce e nascono gruppi simili in tutta l’Irlanda. Il 15 marzo 2019 l’intero Paese è stato mobilitato: 15.000 bambini e adulti sono usciti per le strade di Dublino e in altre 40 località. Come fare sì che l’impegno per il pianeta cambi il nostro stile di vita? Dobbiamo protestare e agire. Chiunque può iniziare la protesta del venerdì nella propria comunità locale e registrarla sulla mappa globale sul sito Fridaysforfuture.org. Ma si può anche fare un’azione positiva come piantare alberi. Questo genererebbe un doppio impatto: protestare e piantare! Intanto continuano anche le proteste globali, come quella di oggi. Insieme al Global Catholic Climate Movement, di cui fanno parte anche i Focolari, chiediamo a tutti, a persone di ogni credo e di ogni comunità, di unirsi agli studenti in questa giornata. Quanto ha influito nelle tue scelte di lavoro e di vita, l’incontro con il carisma dei Focolari?
Le mie scelte di vita sono state sicuramente influenzate dall’incontro con il Movimento dei Focolari. Ho imparato che: l’amore vince tutto. Per risolvere il problema climatico abbiamo bisogno che tutti lavorino insieme. Abbiamo tecnologie, idee e anche denaro, ma spesso mancano la collaborazione e un’autentica volontà di lavorare per il bene comune. Credo che il Movimento dei Focolari abbia un ruolo importante da svolgere nel generare spazi dove tutti possano essere aiutati a lavorare insieme in spirito di autentica collaborazione. Come hai avuto l’idea di scrivere il tuo libro e con quali obiettivi? In che cosa consiste l’impegno che proponi per la salvaguardia del pianeta? L’idea è nata dalla profonda preoccupazione che i genitori non vedano cosa sta succedendo al clima e non capiscano come questo influirà sui figli. Ho lavorato su questo tema per due decenni. La situazione è terrificante. Se non cambiamo radicalmente le nostre società, nei prossimi dieci anni, i nostri figli dovranno affrontare un cambiamento climatico con l’aumento di 4 o 5 gradi entro la fine del secolo. Significa che la civiltà, come la conosciamo, non sopravviverebbe. La stragrande maggioranza delle specie verrebbe spazzata via. I nostri figli si troverebbero un fardello impossibile da sopportare. Per me, come madre, questo non è accettabile. C’è un enorme interesse per il mio libro qui in Irlanda ed è stato appena pubblicato negli USA dalla New City Press. Spero che venga pubblicato anche in altri Paesi. In esso suggerisco tre cose: riconnetterci con la terra, la meravigliosa creazione di Dio e ritrovare noi stessi nella grande comunione, non solo con gli altri esseri umani, ma con l’intero cosmo. In secondo luogo, cambiare il nostro stile di vita per ridurre al minimo l’impatto ambientale, occorre una “conversione ecologica”, come la chiama Papa Francesco. Un buon punto di partenza è fare la propria impronta ecologica online (ci sono molti modi sul web) e vedere cosa fare per ridurla. Nessuna delle scelte sarà facile, alcune richiedono cambiamenti importanti. Infine, dobbiamo unirci ad altri, per fare pressione, anche a livello politico, ed ottenere grandi cambiamenti. Le azioni individuali non sono sufficienti. La fine di investimenti pubblici in combustibili fossili è un passo fondamentale in questa direzione. Anche le campagne di sensibilizzazione sono essenziali, fino a quando il cambiamento sarà inarrestabile.
Anna Lisa Innocenti
(altro…)