Giu 2, 2004 | Chiesa
“Ci siamo sentiti trasformati, rinforzati. Questo incontro è un segno di grande speranza. In questi tempi ci arrivano dall’Europa soprattutto consumismo, moda,
valori materiali. Ho capito che possiamo dare i valori spirituali.” Così un fax dalla capitale della Lituania, Vilnius, che il 1° maggio, insieme ad altri 9 Paesi, aveva festeggiato l’ingresso nell’Unione europea, non senza timori di molti. E’ questa una delle 163 città d’Europa che l’8 maggio erano collegate via satellite con il Palasport di Stoccarda, gremito da 10.000 persone di tutto il continente per la grande manifestazione dal titolo: Insieme per l’Europa. Un incontro da molti definito “storico”, anche perché era il primo incontro a dimensione europea di oltre 150 movimenti cattolici, evangelici, ortodossi e anglicani.
Un’anima per l’Europa “Siamo qui per dare un’anima all’Europa che generi un’unità spirituale forte” – aveva detto Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, in apertura – “come tante reti di rapporti fraterni che mettono insieme i popoli, quasi a preparare, a livello di laboratorio, la piena unità europea nella ricchezza delle diversità. Parole che a Stoccarda diventano esperienza viva: “L’impressione è di quelle che rimangono – dichiara in un’intervista a Città Nuova il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi. “Oggi si è mostrata l’Europa con la possibilità di chiudere un capitolo della storia senza più dolore, senza più divisioni”. Un’esperienza vissuta con la stessa intensità negli incontri collegati, come rivelano i moltissimi fax e e-mail. Da Trento scrivono: “Non sapevamo più se eravamo al di qua o al di là dello schermo”.
Una pietra miliare “Abbiamo bisogno di un’Europa dei cuori che non siano solo pieni di euro, ma pieni di valori, pieni di Dio”, afferma il card. Kasper dal palco di Stoccarda. “Abbiamo bisogno di questa Europa spirituale – dice – di movimenti spirituali che rendano tangibile questa Europa. Abbiamo bisogno di comunità che superino i confini dei popoli e delle nazioni: quella di oggi è una pietra miliare in questo cammino”. A Ginevra, tra le personalità presenti nella sede mondiale del Consiglio ecumenico delle Chiese, l’Alto Commissario per i diritti dell’uomo dell’Onu, Marie-Francois Charrin: “Questa Europa unita con un’anima, un cuore, due polmoni, guarirà le piaghe enormi nei Paesi in conflitto”.
L’Europa unita nasce dalle rovine del 2° conflitto mondiale Il processo di riconciliazione e il sogno di un’Europa unita nasce proprio dalle rovine di un conflitto: la seconda guerra mondiale. Lo ricordano il pastore evangelico-luterano Aschoff del Rinnovamento dello Spirito nella Chiesa evangelica e lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, richiama la visione di Schuman, De Gasperi e Adenauer e i primi passi segnati dal trattato del carbone e dell’acciaio del 1951, poi dall’euro e dalla Costituzione in corso. Ricorda che i grandi padri hanno attinto alla loro fede per costruire l’Europa. Anche oggi – dice – i cristiani sono chiamati a “portare la loro creatività”, “perché l’Europa cresca non come una fortezza, ma come un soggetto politico che ha un’anima e fa della pace e della giustizia la sua identità e la sua vocazione”. E aggiunge: “di quest’anima, voi siete una componente essenziale”.
La visione dell’Europa alla luce dei carismi E’ una visione dell’Europa illuminata dalla luce dei carismi suscitati dallo Spirito lungo i secoli che percorre la manifestazione. Non a caso – ricorda Aschoff, “è proprio “nelle dure giornate della guerra” che sono nate nelle diverse Chiese molti dei nuovi movimenti spirituali e comunità. “Dietro a questi volti, c’è un cuore rigenerato dal Vangelo” dice Riccardi. Alla mancanza di “slancio dell’Europa”, vi immettono “il gusto del futuro”.
E’ un’Europa che “ha bisogno di un nuovo legame tra gli uomini”, afferma Ulrich Parzany, pastore luterano, segretario generale dell’YMCA in Germania e promotore di una vasta iniziativa di evangelizzazione, Pro Christ. “La stessa democrazia – avverte – si basa su presupposti che lei stessa non è in grado di creare”. E la parola chiave lanciata a Stoccarda è “fraternità universale”. Ne parla Chiara Lubich: è questa l’aspirazione più diffusa, quella fraternità resa possibile da Gesù che “ha abbattuto i muri che separano gli uguali dai diversi, gli amici dai nemici, compiendo una rivoluzione esistenziale, culturale e politica”.
La testimonianza dei movimenti e comunità Una carrellata di fatti di vita ha mostrato i semi di rinnovamento spirituale e sociale gettati dai vari carismi di Movimenti e comunità: dall’ ”apporto determinante” per la sopravvivenza della Chiesa ortodossa in Finlandia, dato dal Movimento della gioventù ortodossa (ONL), alla esperienza giovanile di un appartenente alla comunità evangelica Fcjg di Ludenscheid, passato “dal buio fitto dell’anima” in cui era piombato a causa della droga, alla liberazione con l’incontro con Cristo. L’iniziatore dei corsi-Alpha, l’anglicano Nicky Gumbel parla della trasformazione operata dal Vangelo anche nelle 124 prigioni del Regno Unito, mentre movimenti evangelici, come la Family Life Mission e cattolici come l’Equipe Notre Dame, parlano di rinnovamento cristiano della famiglia.
Come i giovani vogliono e si impegnano per l’Europa Forte risuona la voce dei giovani che con testimonianze, canti e bandiere in varie lingue dicono come vogliono e come si impegnano per un’Europa capace di perdono, di superare i confini e puntare ad un mondo unito.
Un patto di fraternità E’ questo l’impegno espresso nel messaggio finale: “Intensificare sempre più quella fraternità universale che altro non è che l’amore evangelico vissuto” nella “condivisione di beni e risorse”, “apertura alle altre culture e tradizioni religiose”, “amore solidale con i deboli e i poveri delle nostre città”,“senso profondo della famiglia e dei valori della vita”. E’ il momento culmine. Sul palco decine di rappresentanti dei movimenti e comunità che hanno preparato da oltre un anno questo appuntamento storico. L’assenso è corale. E non solo a Stoccarda. Scrivono da Varsavia: “Commozione profonda, in piedi come a Stoccarda, al manifesto finale. L’anima dell’Europa, oggi l’abbiamo vissuta e toccata”. Salgono anche 50 vescovi delle diverse Chiese. Con solennità leggono i passaggi chiave del testamento di Gesù: “che tutti siano uno”. Sul palco anche la regina Fabiola che recita il Padre nostro. Un’Europa unita per un mondo unito Il messaggio di Stoccarda ha raggiunto anche gli altri continenti: 35 città collegate. Da Buenos Aires: “Anche noi a migliaia in piedi, abbiamo unito le nostre mani per sigillare questo patto”. Da Brasilia ben esprimono la dimensione profetica dell’evento di Stoccarda: “Tutte le divisioni dei secoli della storia ci sembravano di cartone, e provavamo come il gelo dei cuori si scioglie con l’amore”. Da Mann in Costa d’Avorio si gioisce per un’Europa aperta su tutti i popoli del mondo, specialmente l’Africa. E’ questo il forte impulso impresso da Stoccarda, sottolineato anche dal messaggio del Papa, letto dall’Arcivescovo Stanislao Rylko, Presidente del pontifico Consiglio per i laici: “Non si può costruire una casa comune in Europa, senza occuparsi del bene dell’intera umanità, soprattutto dell’Africa che è segnata da così tanti e gravi problemi”. E da Singapore: “Le distanze erano annullate. Dopo l’Europa, si punta ora all’unità del mondo intero”. E’ questo l’orizzonte prospettato da Andrea Riccardi e Chiara Lubich: “un’Europa unita per un mondo unito”.
Un orizzonte evidenziato dal Papa: “I cristiani di molti movimenti spirituali radunati a Stoccarda – scrive nel messaggio – danno conferma che il Vangelo li ha portati a superare il nazionalismo egoistico e a vedere nell’Europa una famiglia di popoli, ricca di varietà culturale e di esperienze storiche”. “L’Europa di domani – afferma – ha bisogno di questa coscienza per prendere parte ai grandi eventi a cui la storia la chiama”.
Un primo passo Un’ondata di speranza si è diffusa da Stoccarda, “come un primo cerchio d’acqua, che andrà non sappiamo fino a dove” come ancora scrivono da Vilnius. Ma, dicono in molto, questo è solo un primo passo. (altro…)
Mag 5, 2004 | Chiesa
Che cos’è INSIEME PER L’EUROPA
Non un mosaico di convegni, ma una manifestazione a dimensione continentale per dare Speranza all’Europa. In un momento in cui l’Europa e il mondo sono attraversati da venti di violenza e terrorismo, da Stoccarda e dalle 163 città europee collegate spireranno venti di fraternità. E così contribuire a “dare un’anima” al processo di unificazione, perché l’Europa attui il progetto dei padri fondatori: una famiglia di popoli uniti e di nazioni riconciliate, impegnata alla costruzione della pace e dell’unità dell’intera famiglia umana. Data significativa: 8 MAGGIO 2004 – Anniversario della fine del secondo conflitto mondiale da cui è nato il sogno della nuova Europa. – Vigilia della festa dell’Europa che ricorda la storica dichiarazione di Robert Schuman del – 9 maggio 1950, prodromo dell’Unione Europea. Nella settimana dell’allargamento dell’Unione Europea a 25 Paesi con l’ingresso dei primi Paesi dell’Est Europeo, e di Cipro e Malta. I protagonisti 175 MOVIMENTI E COMUNITÀ cattolici, evangelici, ortodossi e anglicani E’ un fenomeno poco conosciuto. Come in altri momenti cruciali della storia europea, anche nel nostro tempo sono sgorgate, dal Vangelo vissuto, nuove correnti spirituali, che hanno suscitato comunità e movimenti di rinnovamento spirituale e di impegno sociale. Uniti da una crescente comunione, per la prima volta nella storia, intessono una rete di rapporti fraterni tra i vari popoli e culture in tutta Europa, rendendo visibile, pur a dimensione di “bozzetto”, quell’unità già in atto, dell’Europa nella sua molteplicità, da cui potranno emergere nuovi impulsi alla vita sociale, politica e culturale. Saranno presenti osservatori ebrei, musulmani e di altre religioni. Dove: STOCCARDA, città della riconciliazione E’ in questa città che, per la prima volta, nell’ottobre 1945, rappresentanti delle Chiese evangeliche hanno riconosciuto ufficialmente la loro parte di colpa di fronte al nazismo. Per il popolo tedesco è l’inizio della revisione delle colpe. Qualche cifra 10.000 i partecipanti di “Insieme per l’Europa” al Palasport Hans Martin Schleyer di Stoccarda 100.000 le persone riunite in palasport, teatri, centri culturali, università e collegate via satellite con Stoccarda in 163 città d’Europa di 30 paesi 34 città di 15 Paesi degli altri 4 continenti, per un’Europa aperta sul mondo 100 le personalità politiche di vari schieramenti di 14 paesi 16 satelliti trasmettono in Europa, Medio Oriente, Africa, Nord, Centro e Sud America, Australia. 8 gli audio associati (francese, inglese, italiano, neerlandese, polacco, spagnolo, tedesco e internazionale). Fra i 175 Movimenti e comunità: circa 80 cattolici di vari Paesi e oltre 80 evangelici della Germania. Rappresentata Syndesmos, che raggruppa 126 movimenti, associazioni e facoltà teologiche ortodosse di 40 Paesi e altri 4 movimenti ortodossi; Corso Alpha, nato nella Chiesa anglicana ed ora diffuso nel mondo in varie Chiese; varie comunità e associazioni ecumeniche tra cui la Comunità di Taizè e Initiatives e Changements, già Riarmo morale. Personalità Rappresentate ai massimi livelli le istituzioni europee: la Commissione Europea, con l’intervento del Presidente Romano Prodi; il Consiglio d’Europa, dal Segretario Generale Dr. W. Schwimmer. Messaggio video del Presidente di turno dell’Unione Europea, il Primo ministro irlandese Ahern. Circa 100 le personalità politiche di vari schieramenti di 14 Paesi, membri di 10 Parlamenti, e vari sindaci. Significativa l’adesione di personalità rappresentative dei capi delle diverse Chiese: cattolica, ortodossa di Costantinopoli, Mosca, Grecia, Albania, Romania, anglicana, evangeliche, e dei maggiori organismi europei (CCEE, KEK) e mondiali delle Chiese (CEC). Attesi i messaggi del Papa Giovanni Paolo II e del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Programma pensato in chiave televisiva con interventi brevi e spazi artistici Interverranno tra gli altri, fondatori e responsabili di Movimenti, Comunità e gruppi, tra cui: Chiara Lubich, Andrea Riccardi; i pastori evangelici Friedrich Aschoff, Ulrich Parzany; p. Heikki Huttunen, ortodosso I Giovani diranno come vogliono l’Europa Verrà lanciato un messaggio finale A servizio dell’informazione: www.europ2004.org L’avvenimento verrà trasmesso in internet in italiano e inglese www.europ2004.info Sul sito: programma, foto, testi in 15 lingue, musiche, cronaca, cartella stampa, forum con e-mail dagli incontri collegati Il segnale della trasmissione da Stoccarda grazie a TELESPAZIO, CRC/Canada e MEDIA SPACE Alliance viene offerto a TV e radio, gratuitamente in chiaro con audio in francese, inglese, italiano, neerlandese, polacco, spagnolo, tedesco e internazionale Per ottenere la liberatoria contattare: ianua.co@focolare.org cell. 0039.338.3948600 (altro…)
Apr 28, 2004 | Chiesa
Vari gli echi alla presentazione a Roma, il 22 aprile 2004, della manifestazione “Insieme per l’Europa” che si svolgerà a Stoccarda (Germania) l’8 maggio prossimo, in collegamento con incontri contemporanei in 151 città di 29 Paesi.
Sono andati in onda servizi alla Radio Televisione Italiana (RAI) nei telegiornali TG1 – TG2 – TG3, Rai Uno “A sua Immagine”; alla Radio Vaticana, a Sat 2000, Telepace. Qualche titolo da agenzie e stampa: PACE PIU’ CHIARA CON L’EUROPA Panorama – 29.4.2004 L’EUROPA E’ FATTA, ORA BISOGNA FARE GLI EUROPEI. L’anima cristiana dell’Unione Europea come antidoto alla scontro tra civiltà LA STAMPA – 23.4.2004 UNIONE EUROPEA: CRISTIANI INSIEME A STOCCARDA PER COSTRUIRE LA NUOVA EUROPA L’8 maggio con Prodi in occasione dell’allargamento dell’Unione ANSA – 22.4.2004 UNIONE EUROPEA: “INSIEME PER L’EUROPA, CATTOLICI E LUTERANI A STOCCARDA. 10.000 fra Sant’Egidio, focolarini, luterani per nuovi paesi membri ADN KRONOS – 22.4.2004 PRIMO INCONTRO DELLA STORIA DEI MOVIMENTI CRISTIANI A Stoccarda, l’8 maggio, INSIEME PER L’EUROPA Agenzia Zenit – in italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese e portoghese ECUMENISMO: IN 10.000 A STOCCARDA PER REALIZZARE “IL SOGNO DI UN’EUROPA UNITA NELLO SPIRITO” Agenzia SIR – 22.4.2004 LA NUOVA EUROPA? “TUTTA IN MOVIMENTO” Germania – Un segnale in occasione dell’allargamento dell’Unione europea l’8 maggio Saranno collegate 151 città di 29 nazioni AVVENIRE – 23.4.2004 (altro…)
Apr 28, 2004 | Chiesa
Una manifestazione per la pace all’insegna del dialogo interreligioso si svolgerà a Stoccarda, in Germania, l’8 maggio.
Slogan: “Insieme per l’Europa”. Sarà promossa per la prima volta da movimenti cristiani (cattolici, evangelici, ortodossi e anglicani), saranno presenti ebrei e musulmani.
Giovanni Paolo II invierà un messaggio così come il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I. Fra i promotori italiani, Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio.
Trasversali le adesioni dei politici all’iniziativa. Sul tema dell’unità europea è previsto anche un intervento di Romano Prodi.
Apr 27, 2004 | Chiesa
D. Secondo lei l’Europa è già post-cristiana?
R. – Se si guarda superficialmente, può sembrare così. Certo, parlano i fatti. Sono appena ritornata da un viaggio in Irlanda, un Paese, sino a qualche decennio fa, cattolicissimo: il 90 per cento della popolazione frequentava la Chiesa. L’arcivescovo Diarmuid Martin, coadiutore di Dublino, ritornato dopo 30 anni nella sua patria, ci diceva: “Ho costatato una secolarizzazione più forte di quanto potessi immaginare. Per la prima volta nella mia vita – ad esempio – ho celebrato una messa di Natale in una chiesa per metà vuota”. Ma se si guarda più in profondità, si coglie l’azione potente dello Spirito Santo che sempre, specie nei momenti cruciali della storia, suscita nuovi carismi, nuovi Movimenti per riportare i cristiani all’autenticità e alla radicalità del Vangelo. Sono a tutt’oggi centinaia, si sviluppano non solo nel mondo cattolico, ma anche in quello evangelico, anglicano e ortodosso, ed hanno un’incidenza nella società, a volte anche nel mondo politico, ed economico. D. Dove si potrebbero cercare le fonti del rinnovamento? R. La risposta, mi sembra, l’ha data il Papa stesso. Mi ritornano alla mente le sue parole in quel memorabile primo incontro in piazza San Pietro, con i movimenti e nuove comunità ecclesiali, nella Pentecoste ’98: “Apritevi con docilità ai doni dello Spirito!”, aveva detto rivolto “a tutti i cristiani”. E aveva aggiunto: “Accogliete con gratitudine e obbedienza i carismi che lo Spirito non cessa di elargire! Non dimenticate che ogni carisma è dato per il bene comune, cioè a beneficio di tutta la Chiesa”. Da allora è scaturita un’onda di comunione che ha coinvolto, in tutto il mondo, oltre 250 movimenti e nuove comunità, dando nuova gioia e speranza ai Vescovi. Questa comunione si sta ora estendendo anche agli antichi carismi che lungo i secoli tanto hanno contribuito al rinnovamento della Chiesa e della società come: francescani, benedettini, domenicani, le figlie di Madre Teresa di Calcutta. Già si intravede il volto della Chiesa-comunione del Terzo Millennio tanto sognata dal Papa, dove è piena la comunione tra dimensione carismatica e istituzionale, da lui definite “ ‘coessenziali’ per la stessa costituzione della Chiesa” e per “il suo rinnovamento”. D. Fino a che punto la prospettiva dell’unificazione europea costituisce una sfida alla costruzione dell’unità della Chiesa? R. I Vescovi di diverse Chiese stanno rendendosi conto del danno provocato all’Europa dalle divisioni scavate nei secoli. Mentre in passato fattori politici ci hanno allontanato – come ha detto in un’intervista il card. Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani – ora è proprio la nuova pagina che si apre nella storia, con il processo di riunificazione dei due polmoni dell’Est e dell’Ovest d’Europa, che spinge le Chiese all’unità. Mi sembra questo un altro aspetto dell’azione dello Spirito Santo che guida la storia, la storia del nostro continente. E’ quanto stiamo toccando con mano, con sempre nuova sorpresa, proprio in questo periodo in cui, insieme ad oltre 150 movimenti e comunità del mondo cattolico e evangelico, ortodosso e anglicano di tutta Europa, stiamo preparando una grande manifestazione. Si svolgerà in Germania, a Stoccarda, l’8 maggio prossimo, per offrire al difficile cammino di integrazione europea, l’apporto della nostra comunione che, come una rete, abbraccia il continente, e contribuire a quell’Europa dello Spirito auspicata dal Papa. Stiamo approfondendo la conoscenza reciproca, scopriamo vicendevolmente le ricchezze delle diverse Chiese, e si consolida la certezza che lo Spirito Santo sta preparando la grande ora dell’unità visibile della Chiesa di Cristo. (altro…)
Apr 27, 2004 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Non è la prima volta che a Gniezno ci si interroga sul futuro dell’Europa, ma il Congresso di quest’anno ha avuto particolare rilievo, a motivo dell’ormai imminente ingresso della Polonia nell’Unione Europea. Significativa la sede: Gniezno. Qui sono nate, nell’anno 1000, la Chiesa e la stessa nazione polacca. Qui è sepolto Sant’Adalberto, martirizzato nel suo tentativo di cristianizzare i prussiani, e considerato quindi uno dei padri dell’Europa unita.
“Europa Ducha”, “Europa dello Spirito”, è il titolo di questo importante Convegno organizzato dal Forum di Sant’Adalberto, che comprende varie associazioni e movimenti polacchi. Vi hanno preso parte oltre 500 partecipanti di tutto il Vecchio Continente. 15 i Paesi rappresentati, 25 organizzazioni pubbliche, centinaia di giornalisti. Erano presenti figure di spicco: da mons. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, al card. Lehmann, Presidente della Conferenza episcopale tedesca, al primate polacco card. Jozef Glemp; fondatori di Movimenti ecclesiali, come Chiara Lubich e Andrea Riccardi. Numerosa la partecipazione di politici, autorità civili, intellettuali. Zofia Dietl, organizzatrice, spiega: “Abbiamo invitato i Movimenti perché il titolo: ’L’Europa dello Spirito’, vuole mostrare la spiritualità europea e coloro che la stanno costruendo. Ora, gli elementi più importanti della spiritualità europea sono proprio i Movimenti, le Nuove Comunità. Per questi motivi l’apertura è stata affidata a Chiara Lubich e ad Andrea Riccardi.”
La sala circolare il 12 marzo è gremita in ogni ordine di posti. Dopo i discorsi di presentazione, la parola di Chiara Lubich, che affronta il tema “Carisma dell’unità, carisma d’Europa”. Piotr Cywinski, moderatore della mattinata, così commenta: “Questo congresso è iniziato in modo forte e convincente, grazie a questo contributo che è un vero trattato di teologia dell’unità.”
Dopo Chiara, il prof. Andrea Riccardi presenta un vasto affresco storico dell’Europa. Inizia così: “Ovunque vado mi accorgo che c’è un grande bisogno dell’Europa.” Nel dialogo con i presenti che segue, Andrea e Chiara suggeriscono le linee dell’Europa dello spirito, completandosi a vicenda, in un grande afflato di speranza in un’Europa che esiste e che funziona… Nel pomeriggio, un dibattito su “Cristiani e denaro”. Esso vede riuniti Michel Camdessus, la prof.ssa Gronkiewicz-Waltz e il focolarino sposato olandese Leo Andringa. La proposta dell’Economia di comunione fa breccia nel pubblico. Non appare un’utopia ma una realtà profetica. Hanna Gronkiewicz-Waltz, ex presidente della Banca di Polonia, attualmente presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, afferma: “L’Economia di comunione è possibile (…). Potrebbe essere la soluzione a livello nazionale, regionale e personale.” E Michel Camdessus, ex direttore generale del Fondo monetario internazionale, commenta: “Economia e comunione possono essere coniugate insieme, sì. Un principio che evidentemente abbiamo tutti dimenticato è il principio della fraternità; il mondo deve essere costruito in primo luogo su queste basi. Noi cristiani, poi, facciamo un passo supplementare passando dalla fraternità alla comunione. Noi dobbiamo far questo, e suggerirlo agli altri, perché siamo tutti fratelli.” Il Congresso di Gniezno si chiude con l’intervento di autorevoli personaggi della politica europea. In particolare il presidente della Polonia Aleksander Kwaśniewski, che inizia il suo discorso con un caloroso riconoscimento dell’importanza dei Movimenti cristiani nella vita europea. Segue un dibattito interessante sul ruolo dei politici nell’attuale momento storico, con l’on. Rocco Buttiglione e l’ex primo ministro polacco Tadeusz Mazowiecki. Che Gniezno sia stata una tappa importante per l’Europa sulla via verso Stoccarda, lo dice il card. Lehmann, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca e arcivescovo di Magonza: “In maggio ci vedremo a Stoccarda e sarà una buona continuazione di questo convegno. Credo che siano necessari tanti sforzi, tante tendenze, tante associazioni… Ma i Movimenti hanno uno spirito forte, un movimento continuo, e questo mi pare molto importante. Non basta l’entusiasmo del momento, una certa spontanea esplosione; bisogna lavorare con continuità, cosa che i Movimenti fanno.” (altro…)