Se si parte da Roma, in volo per 12 ore verso est, si arriva all’ultima penisola della terraferma del continente asiatico: ecco la Corea, “Il paese del calmo mattino” come viene anche chiamato. Questo paese è uno di quei paesi ancora diviso fra Nord e Sud. Corea del Sud, con i suoi 48 milioni di abitanti, di cui 12 milioni nella capitale Seoul, ha accolto il Movimento dei focolari negli anni ’60. Dopo l’apertura del primo focolare nel 1969, il Movimento si è diffuso rapidamente su tutta la penisola, penetrando in ogni fascia di età, contesto sociale e ambito. Si contano oggi 5 centri a Seoul, 2 a Daegu e un Centro di incontri e formazione a Kyeonggido. Proponiamo alcuni spunti che possono dare un’idea della vita del Movimento in Corea oggi.
Dialogo interreligioso. È una caratteristica tipica di un paese culturalmente legato alle grandi religioni, come il Buddismo e il Confucianesimo, con una folta presenza di cristiani. Segnaliamo l’ultimo fatto significativo: Han Mi-Sook, focolarina, membro della Commissione del dialogo interreligioso della Conferenza episcopale coreana (CBCK), ha accompagnato il ven. Ja Seung, presidente dello ‘Jogye Order’ del buddismo coreano ed il dott. GunDuk Choi, presidente dell’associazione del Confucianesimo, all’incontro dell’ottobre scorso ad Assisi, al quale essi hanno partecipato attivamente. Il presidente del Confucianesimo con il suo collaboratore hanno poi visitato Loppiano, la cittadella internazionale dei Focolari, e il Centro del Movimento a Roma. «Vi auguro – ha detto – che si realizzi il vostro sogno ‘che tutti siano uno’».
Iniziativa sociale. Si chiama “Haengbok Maeul – Il villaggio della felicità”. Si tratta di un’attività mensile che va avanti da 8 anni per aiutare i lavoratori stranieri, i rifugiati della Corea del Nord (più di 20 mila) e tanti altri che sono nel bisogno. Il progetto offre diversi servizi assistenza medica, viveri e vestiario, parrucchieri, lezioni di lingua coreana, ecc. “In un primo momento – raccontano i volontari impegnati nel progetto – le persone erano diffidenti, ma ora che si sentono amate, pian piano si aprono e portano anche loro alimenti da condividere”.
Politica ed economia. Il Movimento politico per l’unità (Mppu) in Corea è nato nel 2004 per iniziativa di un gruppo di parlamentari che dal 2008 si incontrano regolarmente una volta al mese nel “Forum politico per l’unità”. Si tratta di un gruppo di ricerca, riconosciuto dal Parlamento. L’attività si è allargata in un ‘Social-Forum’ aperto a giornalisti, avvocati, impiegati statali, medici, economisti, che si riunisce in Parlamento ogni due mesi con la partecipazione media di 30 persone. Tra le attività promosse da Mppu ricordiamo la campagna per la ‘purificazione del linguaggio’ nel 2010. Un centinaio di studenti di giornalismo di varie università ha monitorato il linguaggio dei politici e dei deputati durante le sessioni politiche, le interviste e i discorsi. La ricerca è stata uno sprone per i politici affinché siano più attenti nell’uso del linguaggio e si è conclusa con una premiazione. Il Movimento politico per l’unità è anche promotore di 2 scuole per giovani politici e studenti interessati: i corsi prevedono 10 lezioni e vi partecipano un totale di 58 studenti.

Maria Voce in Corea
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