Movimento dei Focolari

Due donne e due castelli

Lug 5, 2012

L’Osservatore Romano ha pubblicato con questo titolo, il 4 luglio, un articolo che mette a confronto la spiritualità di S. Teresa d’Avila e quella di Chiara Lubich.

Teresa d’Avila

«Ci sono due donne che, a conoscerle meglio, si rivelano in una speciale sintonia con l’obiettivo riformatore di Benedetto XVI più che mai convinto che tutto, nella Chiesa e nella società, debba ripartire da Dio quale migliore garanzia per superare l’attuale crisi culturale, economica e religiosa. Teresa d’Avila e Chiara Lubich hanno speso la propria vita in epoche diverse per questo comune ideale, contribuendo anche con gli scritti a una comprensione più genuina della vita cristiana. Sono due donne che hanno trovato un ampio ascolto nella Chiesa cattolica. Averle presenti oggi nell’urgenza che si avverte di far giungere nuovamente la fede al cuore della gente, è di particolare aiuto. La loro attualità deriva, tra l’altro, dall’essere state entrambe paladine di un rinnovamento spirituale originato nel clima di due importanti concili riformatori: Teresa nell’alveo di Trento (1545-1563) nel secolo del Rinascimento; Chiara confermata nella sua intuizione dal Vaticano II (1962-1965) a metà Novecento. Nella scia di questi concili la santa carmelitana e la fondatrice dei Focolari hanno avviato esperienze di vita cristiana benefiche per tanti fedeli e per l’intera Chiesa. Maestri di spiritualità tra i più accreditati vanno sempre più convergendo nel riconoscere sia l’attualità del pensiero di Teresa e Chiara, sia la complementarietà delle vie da loro proposte per l’imitazione di Cristo e la santificazione nella vita quotidiana. La forza di questo pensiero consiste nella fede vissuta per amore e con amore smisurato per Dio e per il prossimo, l’unico segno davvero efficace per la credibilità del Vangelo agli occhi dei nostri contemporanei.» Fonte: Osservatore Romano on line, 4 luglio 2012 (leggi tutto) Articolo integrale: Bruno Moriconi, Una spiritualità sempre attuale Correlati: Jesus Castellano Cervera, Il castello esteriore, Città Nuova Ed., 2011.

___

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Ricercare la pace: un cammino nelle mani di ciascuno

Ricercare la pace: un cammino nelle mani di ciascuno

Sradicare ogni volontà di prevaricazione. In un mondo costantemente lacerato dai confitti e a seguito dell’invito di Papa Leone XIV a costruire una pace “disarmata e disarmante”, condividiamo una riflessione di Chiara Lubich estremamente attuale tratta da una Parola di Vita del 1981.

Verso una pedagogia della pace

Verso una pedagogia della pace

Come diventare operatori di pace nel nostro piccolo, nella realtà in cui viviamo ogni giorno? Anibelka Gómez, dalla Repubblica Dominicana, attraverso la sua esperienza ci racconta come, attraverso l’istruzione, sia possibile formare reti umane capaci di seminare bellezza per il bene di intere comunità.