Movimento dei Focolari

Il Viaggio, il Dialogo, il Frammento

Lug 7, 2010

Seminario promosso da un gruppo di architetti che ormai da alcuni anni condividono le loro esperienze e riflessioni con l’obiettivo di contribuire dall'architettura, insieme agli altri ambiti del sapere, alla realizzazione della fraternità universale

La prima delle cittadelle del Movimento dei Focolari, Loppiano, è uno dei luoghi più incantevoli del Valdarno, non solo per le persone che l’abitano e il messaggio che irradia, ma anche per la natura, il paesaggio, l’ordine delle costruzioni e delle strade che tradisce un disegno architettonico  certamente non casuale: è proprio il caso di dirlo, qui anche le pietre “parlano”, e dicono di una vita che contribuisce a fare del mondo un’ unica famiglia. Anche nelle sue espressioni esteriori. Quale luogo migliore allora, per accogliere una quarantina di architetti desiderosi di mettere a frutto la loro esperienza professionale a servizio della fraternità universale? Detto fatto: il gruppo si è riunito qui dall’11 al 13 giugno scorso per un “seminario di confronto” dedicato ad approfondire la conoscenza e la relazione, in una condivisione che si è tramutata in studio, arricchimento reciproco, e proposta concreta di lavoro per il futuro. Come recita il titolo stesso, tre sono stati i filoni sui quali si è sviluppata la riflessione: Il viaggio, inteso come possibilità di incontro e relazione tra culture, declinato dunque al tema dell’abitare, tra tradizione e innovazione delle forme architettoniche. Il tema del dialogo invece ha portato i partecipanti a riflettere sul senso del lavoro inteso come lungo processo che coinvolge gli abitanti, le maestranze, e tutti coloro che, a vario titolo, partecipano a un progetto. La riflessione sul frammento, infine, ha evidenziato un mondo fatto più di frammenti che di elementi coerenti, dando spazio alla sfida per i partecipanti, quella per la ricomposizione dei dettagli, degli scarti, dei particolari, attraverso la valorizzazione della diversità come contributo all’unità. Vero “cemento” di queste sessioni sono stati i momenti di famiglia e di scambio durante le serate, i pranzi, i momenti di relax… Tutto ha contribuito a far cogliere maggiormente l’apporto specifico del Carisma di Chiara Lubich nel campo dell’architettura, sia a livello operativo, sia a livello teorico, mostrando che la ricerca appena iniziata non potrà che portare a sempre nuovi sviluppi, così come Maria Emmaus Voce – attuale presidente dei Focolari – ha augurato nel suo messaggio ai partecipanti, “per il bene della città e dei suoi abitanti, perché anche l’architettura, in tutte le sue dimensioni, aiuti la realizzazione del progetto di Dio per il quale Chiara ha speso la vita: fare dell’umanità una sola famiglia umana”.

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