La parola di Papa Francesco ai responsabili dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità. A Margaret Karram e Jesús Morán abbiamo chiesto una prima impressione. Uno sguardo al futuro con i piedi ben piantati nel presente. Sembra essere questo l’avvio di un percorso di discernimento suggerito il 16 settembre scorso da Papa Francesco ai moderatori delle diverse associazioni di fedeli, movimenti ecclesiali e nuove comunità riuniti in Vaticano per una giornata di incontro e riflessione organizzata dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Al centro dell’evento a cui il Santo Padre è intervenuto a sorpresa in apertura c’era il tema: La responsabilità di governo nelle aggregazioni laicali: un servizio ecclesiale. Presenti anche la Presidente del Movimento dei Focolari, Margaret Karram, e il Copresidente, Jesús Morán Cepedano. “Vedere il Santo Padre proprio all’inizio dell’incontro è stata una grande sorpresa – ha affermato Margaret Karram –, il suo intervento è stato straordinario, molto denso e chiarificatore; ci ha dato la giusta interpretazione del Decreto generale che è stato promulgato dal Dicastero nel giugno scorso sul rinnovo delle cariche di governo nei movimenti ecclesiali e nelle nuove comunità”. Nel rinnovare la sua stima e il suo grazie a tutti i presenti, in particolare per il modo di ciascuno di vivere e testimoniare il Vangelo, Il Santo Padre ha identificato come tappa originale dell’arduo mandato di evangelizzazione e apostolato di tutti proprio il Battesimo, il mezzo che “ci fa insieme sacerdoti, nel sacerdozio di Cristo: il popolo sacerdotale”. Papa Francesco ha descritto le variegate realtà ecclesiali come un popolo che cammina, in continua crescita, che riconosce anche le sue fragilità; un popolo che non si ferma ed è sempre proteso alla conversione: “Ricordate sempre che costruire il futuro non significa uscire dall’oggi che viviamo! Al contrario, il futuro va preparato qui e ora, ‘in cucina’, imparando ad ascoltare e discernere il tempo presente con onestà e coraggio e con la disponibilità a un costante incontro con il Signore, a una costante conversione personale. Altrimenti si corre il rischio di vivere in un ‘mondo parallelo’, distillato, lontano dalle sfide reali della società, della cultura e di tutte quelle persone che vivono accanto a voi e che attendono la vostra testimonianza cristiana. Il cammino evangelico non è una gita turistica. È una sfida: ogni passo è una sfida e ogni passo è una chiamata di Dio”.
Un incoraggiamento paterno che rivela quanto la docilità e l’umiltà siano la strada da seguire, ciò che è necessario per poter approfondire di continuo il carisma a cui si appartiene e riflettere sul miglior modo per incarnarlo nella vita di tutti i giorni. Lo stesso Decreto promulgato l’11 giugno di questo anno, indirizzato alle associazioni internazionali di fedeli, conduce verso questa direzione: accettare qualche cambiamento e a preparare il futuro a partire dal presente. La responsabilità di governo nelle aggregazioni laicali sulla quale ha riflettuto il Papa il 16 settembre, inoltre, rovescia la piramide o, potremmo dire, riporta il giusto ordine, ponendo al suo vertice il servizio: “Governare è servire – ha spiegato Francesco – (…) impariamo a dire ‘siamo servi inutili’ (Lc 17,10). Teniamo presente questa espressione che fa tanto bene alla Chiesa e richiama l’atteggiamento giusto per operare in essa: il servizio umile, di cui ci ha dato l’esempio Gesù, lavando i piedi ai discepoli”. “Dopo l’intervento del Papa – ha affermato Jesús Morán – non è possibile leggere solo il Decreto; bisogna farlo aggiungendo anche le parole che ha pronunciato stamattina. É come un piccolo trattato di come si esercita il governo alla luce del Vangelo”. “Stiamo vivendo un evento profondamente ecclesiale di grande comunione – ha poi aggiunto la presidente Karram. Nei prossimi mesi penso che dovremo approfondire questo importante argomento anche per vivere meglio il nostro carisma”. “Dobbiamo riconoscere ed esprimere il grande amore e la cura del Dicastero nei confronti dei movimenti; il loro intento é salvare i carismi e questo lo ha dimostrato il Papa che ha ripetuto piú volte il suo grazie alle diverse realtà ecclesiali presenti, soprattutto per l’impegno in questo momento di sofferenza per tutta l’umanità”, ha concluso Morán. Maria Grazia Berretta e Carlos Mana Per accedere alla trascrizione integrale del discorso di Papa Francesco: https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2021/9/16/associazioni-fedeli.htmlEssere operatori di pace
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