“Non si vedevano dall’ottobre del 2008, quando entrambi erano stati invitati da Benedetto XVI a partecipare al Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio. La presidente dei Focolari si trovava Milano per le celebrazioni ambrosiane del secondo anniversario della morte di Chiara Lubich, e ha voluto incontrare il leader di Cl. Al termine dell’appuntamento, eccoli disponibili a rispondere alle stesse domande. Un incontro tra presidenti di movimenti è sempre importante. Quale la valenza di questo? Carrón: «È importante avere un’occasione per riconoscere che quello che ci unisce più di qualsiasi altra cosa è la gratitudine per la fede, per il carisma di ciascuno che ce la sta facendo vivere molto più intensamente e per la compagnia che ci facciamo nel vivere il proprio carisma in modo da raggiungere la pienezza della vita. Così, vivendo ciascuno secondo la modalità con cui il Signore ci ha affascinati, offriamo il nostro contributo per servire la Chiesa». Voce: «Quest’incontro ci ha fatto sperimentare la comunione tra i carismi. Quella comunione tra Chiara e don Giussani che era già cominciata nell’incontro memorabile dei movimenti convocati da Giovanni Paolo II a Roma nel 1998. Quell’appuntamento aveva generato in noi viva gioia perché aveva fatto vedere due carismi diversi ma entrambi dedicati a far crescere la comunione nella Chiesa a tutti i livelli. Riconoscere questo reciprocamente e gioire gli uni per le opere degli altri ha una grande valenza. Oggi in modo particolare». La vostra presidenza possiede una caratteristica unica, storica: siete i successori dei fondatori. L’eredità che avete raccolto vi ha schiacciati in questo tempo? Leggi l’intervista integrale su Città Nuova n. 7/2010
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