Rakotonirina Nalisoa Nomenjanahary (Nanou)

 
In Madagascar, una giovane testimone della spiritualità dell’unità (15 novembre 1981 – 31 maggio 1999)

Rakotonirina Nalisoa«Dappertutto si possono lasciare le orme di Gesù e Maria, anche su un pullman». Rakotonirina Nalisoa (soprannominata Nanou) così spiegava al papà lo spirito di quel Movimento dei Focolari che da poco aveva conosciuto. Che lei vi sia riuscita pienamente lo testimoniano i suoi ultimi momenti di vita: quando il camion che la stava riportando a casa dopo un pellegrinaggio si è rovesciato, lei stava guidando la preghiera, diffondendo tra tutti i passeggeri la sua grande gioia spontanea.

Nanou nasce nel 1982 nella cittadina di Betafo, nel Madagascar. A 15 anni, con la sua famiglia, si trasferisce poi nella vicina Antsirabe, pochi chilometri a sud della capitale Antananarivo. Proprio in quel periodo incontra il Movimento dei Focolari, rimanendo profondamente incuriosita dalla sua spiritualità. Per saperne di più, nel 1997 decide di partecipare alla scuola per le Gen, giovani dei Focolari. Al termine di quest’esperienza di comunione con ragazze provenienti da vari Paesi, Nanou fa una promessa: «Parto da qui con l’impegno di portare l’unità dovunque vado, ve lo assicuro!»

Al ritorno in Madagascar prende quindi a vivere con grande slancio il nuovo ideale, privilegiando innanzitutto le persone più in difficoltà. In particolare, al liceo passa lunghe ore con le compagne più sole, e la pausa del pranzo è sempre un’occasione per aiutare chi ha più difficoltà nello studio. Nonostante l’incombere dell’esame di maturità, riesce poi a dedicare sempre il mercoledì pomeriggio ad un gruppo di giovani di Betafo. Spiega: «Se Gesù mi chiede questo servizio, lui penserà ai miei esami e mi aiuterà, sono sicura. Devo venire qui perché insieme dobbiamo portare questa luce a Betafo!»

La sua tragica morte, insieme ad altre 35 persone, il 31 maggio 1999, è un fulmine a ciel sereno per tutti coloro che la conoscevano. Eppure, tutti sentono che Nanou era senz’altro pronta all’incontro con il Suo Padre Celeste.

Il giorno del funerale, il papà chiede a tutti di non piangere, perché quello è il momento di festeggiare l’incontro di Nanou con Colui che lei aveva voluto mettere al primo posto di ogni sua azione quotidiana.

Alla Messa partecipano più di mille persone di ogni età ed estrazione sociale, compreso il Prefetto della città e un deputato, tutti grati in qualche modo a Nanou per la sua esistenza e per aver lasciato in ogni dove, tracce visibili della presenza del Divino sulla terra.

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