1920-2020, celebrazione in occasione del centenario della nascita di Chiara Lubich, “Celebrare per incontrarsi”

 

L’8 febbraio 2020, nella Mariapoli Victoria si é potuto celebrare degnamente Chiara Lubich. Con una messa si é ringraziato Dio e Chiara per aver trasmesso il messaggio di unità con la sua vita e il suo pensiero, orientato alla fratellanza e alla pace, lasciando un’eredità in tutto il mondo.

Musica, balli, canzoni e testimonianze hanno dato colore alla cerimonia nel giardino della Mariapoli Victoria. Bambini, giovani, adulti, africani, europei, cristiani, musulmani, politici, leader tradizionali, rappresentanti di ONG e organizzazioni civili, nella loro diversità, hanno sperimentato unità e fratellanza. Il mondo unito non è un’utopia, ma una realtà che dal nostro “piccolo” puo allargarsi a tutti…

 

“Mamma Chiara”, come è comunemente chiamata qui, ha segnato lo spirito di generazioni di persone in terra ivoriana. La popolazione di Man e della regione ha espresso la sua gratitudine a Chiara testimoniando che il contatto con la spiritualità di comunione dei Focolari, ha cambiato le loro vite.

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo è il caso di una famiglia che è stata trasformata, infatti , superando credenze e eliminando feticci, ha trovato la strada verso la fede cristiana. Oggi pregano insieme, si confrontano anche nella gestione comune dell’economia familiare, e cercano sempre l’unità oltre le diverse oppinioni.

Un’amica musulmana ci confida che, nel 2008 lo stesso giorno del funerale di Chiara Lubich, ha rivisto sua figlia, dopo 16 anni dalla scomparsa. Infatti, appena saputo della morte di Chiara, nella sua preghiera, le aveva chiesto un segno sulla vita della figlia.

Il Centro medico-sociale (CMS) è nato per soddisfare un bisogno della popolazione locale; è stato avviato dai giovani del Movimento dei Focolari negli anni ’80.

Realizzazione concreta dello spirito di unità, un catechista di un villaggio vicino a Man racconta come la sua vita è stata trasformata grazie al contatto con la spiritualità dell’unità. La vita della Parola vissuta ha dato origine a varie iniziative comunitarie nel suo villaggio, nel campo della salute per i bambini malati e malnutriti, e anche nella sfera sociale per risolvere i problemi familiari edi vicinato.

 

 

 

Il Centenario è iniziato con una messa di ringraziamento nella parrocchia di “Santa Maria Regina dell’Africa” concelebrata da sei sacerdoti, tra cui il rappresentante del vescovo Mons. Gaspard Gneba Beby.

 

Questa parrocchia, sin dalla sua creazione nel 1978, è stata affidata ai Focolari e il nome è stato dato da Chiara Lubich stessa. Monsignor Agré, allora vescovo della diocesi di Man, ha riconfermato questo nome nello stesso anno.

Attraverso un percorso a tappe, nelle vie della Mariapoli Victoria, si é approfondita la figura di Chiara Lubich, con foto, testi e una rappresentazione, con giovani interpreti. Il percorso a tappe inizia con la seconda guerra mondiale in Italia, qui nasce una nuova corrente spirituale. Si diffuse in tutto il mondo e arrivò in Africa nel 1963, prima in Camerun e poi in Costa d’Avorio nel 1975, poi precisamente a Man, su richiesta dell’Arcivescovo Monsignor Agré. È l’inizio di una lunga storia del Movimento dei Focolari a Man, nel resto della Costa d’Avorio, e nei paesi della regione dell’Africa occidentale.

E’ difficile misurare la portata dell’evento del centenario, infatti anche la locale “Radio Maria” ha trasmesso la messa, le testimonianze ed organizzato interviste dei partecipanti, diffuse sulle onde.  Quale il ricordo di questi festeggiamenti? Chiara Lubich ci diceva di “dare gratuitamente quello che si é ricevuto gratuitamente”. Possano le parole del Vangelo guidarci: “Amiamoci gli uni gli altri come Cristo ci ha amato”. Cosi, come “mamma Chiara”, porteremo frutto.

 

 

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