In udienza con Papa Francesco
«Assist di Maradona… e gol di Baggio!». No, non era solo nostalgia. Ieri sera allo Stadio Olimpico di Roma, la
Partita Interreligiosa per la Pace voluta da
Papa Francesco ha regalato non solo sprazzi di magia calcistica, ma un’occasione senza precedenti per veicolare un messaggio capace di intercettare decine di paesi collegati. «
La gente, specialmente i giovani, vi guarda con ammirazione per le vostre capacità atletiche» – ha dichiarato Francesco ricevendo in
udienza gli atleti prima dell’evento: «
anche con i vostri atteggiamenti quotidiani, carichi di fede e di spiritualità, di umanità e di altruismo, potete rendere una testimonianza in favore degli ideali di pacifica convivenza civile e sociale, per l’edificazione di una civiltà fondata sull’amore, sulla solidarietà e sulla pace». Un messaggio di stringente attualità, in un momento di gravissime tensioni in molteplici aree del mondo, che ha ben espresso le
numerose organizzazioni che hanno aderito e sostenuto l’iniziativa, tra cui i Focolari che nelle parole di
Maria Voce, attuale presidente, l’aveva definita: «Un prezioso contributo alla formazione di una mentalità nuova, aperta all’accoglienza e al dialogo. La sua realizzazione – continuava – sarà segno di speranza e getterà nel cuore di tanti nuovi semi di pace». Il match promuoveva gli sforzi di due associazioni impegnate nel supporto diretto alle fasce più̀ deboli della società̀, in Europa, in Sudamerica e nel resto del mondo, che hanno dato i nomi alle squadre contendenti e beneficiato degli incassi. Da una parte
Scholas Occurrentes, ente educativo promosso dallo stesso pontefice, con sede presso la Pontificia delle Scienze nel Vaticano, dall’altra
la Fondazione P.U.P.I. Onlus, creata da Paula e Javier Zanetti, ex leggendario capitano dell’Inter campione d’Europa nel 2010 e della Nazionale argentina, che da oltre dieci anni promuove e sostiene programmi di adozione a distanza e assistenza per alleviare le diverse condizioni di disagio attraverso il progetto
“Un’alternativa di Vita”, rivolto ai bambini dai 3 ai 13 anni che vivono in contesti socioeconomici svantaggiati.
Dopo un momento musicale condotto dall’attrice e cantante argentina Tini Stoessel, popolare per il suo ruolo Disney di
Violetta, la gara ha preso il via contando su 52 atleti, alcuni dei quali vere e proprie stelle del pallone. Volenteroso il mitico
Diego Armando Maradona, capace di restare in campo 90 minuti a 53 anni; sempre emozionante il tocco di
Roberto Baggio, che non calcava il terreno di gioco dal Maggio 2004, ma ha accettato per l’occasione di tornare a indossare gli scarpini. In campo anche
Shevchenko, Trezeguet e Del Piero, indimenticati campionissimi di Milan, il primo, e Juventus, oltre a tanti altri giocatori attualmente in attività, provenienti da ogni angolo del globo. Ampia anche la copertura mediatica: 12 le TV estere presenti, oltre alla RAI. Per la cronaca, la gara si è conclusa con il risultato di 6-3 per la squadra di P.U.P.I.: ma
a vincere è stata il messaggio di pace che dall’Olimpico è partito verso il mondo: una partita difficile, appena iniziata, ma che è possibile vincere.
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