Movimento dei Focolari

C’è la pace al centro della Settimana Mondo Unito

Mai come quest’anno la Settimana Mondo Unito è un evento locale e globale allo stesso tempo. Oltre 400 micro e macro eventi in 65 Paesi. Tutti rigorosamente Online.  Sabato 2 Maggio, alle ore 12.00 (UTC +2), la diretta streaming “#InTimeForPeace Web Event”. C’è solo l’imbarazzo della scelta: si può iniziare la Settimana Mondo Unito (SMU) partecipando alla Run4Unity in Australia o in Texas, per poi unirsi alla preghiera per la pace a Cuba e dare un’occhiata al “caffè politico” in Argentina. Di grande interesse è anche la serie di Webinair promossi da United World Project e per gli amanti della World Music ci sono gli eventi e i concerti in diversi Paesi africani. E il bello è che non occorre neppure scegliere: è possibile partecipare a tutto e per di più comodamente, da casa propria. Il Covid avrebbe potuto farla da padrone anche nella Settimana Mondo Unito 2020 e invece no; o meglio: non solo. #intimeforpeace, in tempo per la pace è il titolo e lo slogan degli oltre 400  eventi in programma in almeno 65 Paesi del mondo. Significa che per almeno una settimana pace,  diritti umani e legalità saranno oggetto di riflessione e azione 24 ore su 24 e a diverse latitudini; significa che un numero sempre crescente di persone crede che la costruzione di un mondo regolato da norme, economie, culture che si ispirano alla pace in tutte le possibili declinazioni non è più procrastinabile. Si parte il 1 maggio e fino al 7 – come dicono i giovani – ce ne sarà per tutti. Sulla pagina Web dello United World Project c’è ampia scelta; a dire che non esiste un unico modo per sostenere la pace, battersi per i diritti umani, praticare la legalità. Sia che realizziamo mascherine, distribuiamo viveri, teniamo compagnia a chi è solo o semplicemente facciamo il nostro dovere restando a casa, ogni gesto di prossimità, solidarietà, sostegno a distanza rientra sotto il grande ombrello della pace. Tra le azioni di punta di questa SMU c’è la petizione per chiedere la cessazione dell’embargo contro la Siria, promossa dalla ONG New Humanity e firmata anche da numerose personalità: l’appello inviato al Segretario Generale delle Nazioni Unite, al Presidente del Parlamento Europeo ha la forza di una convocazione mondiale per salvare un Paese già in ginocchio dopo 10 anni di guerra e che ora rischia di riscendere nell’abisso per via della minaccia Covid. COME, DOVE E QUANDO SEGUIRE GLI EVENTI DELLA SMU Spazio e contenitore della maratona multimediale “In Time For Peace” è sempre il sito web www.unitedworldproject.org dove sarà anche possibile consultare il calendario degli eventi locali. Gli eventi centrali Sabato 2 Maggio, alle ore 12.00 (UTC +2), la diretta streaming “#InTimeForPeace Web Event” collegherà diverse città del pianeta, raccontando storie e azioni, ospitando dibattiti e performance artistiche. Domenica 3 Maggio, dalle 11:00 alle 12:00 di ogni fuso orario, si correrà virtualmente la Run4unity, un evento sportivo, una staffetta non stop che abbraccerà il globo, con giochi, sfide, testimonianze e impegni per stendere simbolicamente sulla Terra un arcobaleno di pace.

Stefania Tanesini

www.unitedworldproject.org

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La grande forza degli italiani

La grande forza degli italiani

Fraternità, tenerezza e creatività: gli ingredienti giusti per affrontare l’emergenza del Coronavirus attraverso migliaia di esperienze di amore verso il prossimo. Colpita in modo particolarmente forte dalla pandemia del Coronavirus, l’Italia sta vivendo una delle prove più grandi dopo la seconda guerra mondiale. Ma gli Italiani l’affrontano con innumerevoli gesti di solidarietà, fraternità e tenerezza. Dalla provincia di Napoli ci scrive I.V., infermiera nel reparto dei pazienti positivi al Covid-19: “All’inizio avevo paura del contagio e quindi ero molto veloce nelle pratiche infermieristiche. Un paziente mi ha chiesto un caffè alla macchinetta. Come prima risposta gli ho detto che non potevo andare. Ma coinvolgendo poi una collega abbiamo trovato due macchinette di caffè per tutti i pazienti”. Il dover stare a casa ha cambiato la vita della famiglia di Salvo ed Enza con i figli Emanuele e Marco a Viareggio. Racconta Enza: “Fino a pochi giorni fa, i figli, presi da tanti impegni a stento riuscivano a fare un saluto veloce alla nonna malata e costretta a stare a letto. Ora si fermano di più e cercano di aiutarmi anche solo dandole un bicchiere d’acqua. A pranzo e a cena abbiamo più tempo per parlare e anche per ridere”. A Lucca Paolo e Daniela si sono offerti per fare la spesa a tutti i vicini di casa, condividendo anche alcune mascherine. Sempre da Lucca, Rosa e Luigi, una giovane coppia di insegnanti con due figli, tutti a casa in questo momento, hanno prestato la loro macchina ad una famiglia con grave situazione economica. A Siena Giada e Francesca si sono messe a disposizione come babysitter di figli di infermieri che abitano vicino casa, per sostenerli. A Pisa Carla e Giacomo hanno preparato da mangiare ad alcune famiglie vicino casa mentre ad Arezzo c’è stata una gara di solidarietà fra Rosanna, Rita e Mario per sostenere due persone che non possono uscire, attraverso la spesa e la preparazione di pasti. Per sostenere i suoi giovani colleghi fuori sede e costretti all’isolamento, Barbara da Latina, ha cominciato a registrare dei video in cui condivide le sue ricette. Loro l’hanno ringraziata tantissimo, perché in questo modo li fa sentire a casa, come in famiglia. Emanuele e Simonetta dalla Sardegna con i loro tre figli sono in quarantena da due settimane. Scrivono: “Ci è sembrata da subito un’occasione per costruire rapporti profondi come famiglia. Da quando siamo entrati in contatto col virus abbiamo iniziato a condividere le nostre esperienze in un gruppo chat con altre persone che vivono la stessa sofferenza. Un giorno alcuni di loro avevano bisogno di viveri. Non potendo fare noi la spesa, abbiamo trovato un’altra coppia che subito ha provveduto. E abbiamo capito che non ci dobbiamo fermare mai davanti all’esigenza di un fratello”. Dalla Sicilia Orsolina, infermiera, racconta: “nel mio lavoro in terapia intensiva cardiologica, mi sono ritrovata una paziente giovane con un infarto complicato. Dal suo sguardo vedevo paura e sconforto anche perché non poteva giovarsi del conforto dei familiari e dei figli piccoli. Ho sentito quindi che potevo essere io la sua famiglia. Così l’ho aiutata nell’igiene personale pensando a cosa avrei desiderato io se fossi stata al suo posto, sistemando con molta cura il suo letto, sistemandole i capelli. Il suo sguardo era cambiato, insieme abbiamo provato una grande gioia, in quel momento siamo state una famiglia”. A Roma, Mascia e Mario con il figlio Samuel stanno scoprendo che “questo virus, oltre a ricordarci che siamo tutti interconnessi, ci sta dando l’occasione di apprezzare le piccole cose, di rimettere al centro la famiglia e gli affetti, di dare libero sfogo alla creatività contro i programmi e i ritmi frenetici cui ormai siamo abituati”. In veste di rappresentante di classe Masha cerca il modo migliore per amare le famiglie e le maestre, mantenendo sempre viva la relazione attraverso la chat e le telefonate. Come diceva Jesús Morán, Co-presidente dei Focolari, qualche giorno fa: “Questo è davvero il momento della sapienza (…) che porta ad una intelligenza della realtà illuminata dall’amore e che (…) innesca un formidabile movimento di fraternità. Davvero Dio può fare cose prodigiose, anche in mezzo al male. Lui lo sconfigge col suo disegno d’amore.”

Lorenzo Russo

Se vuoi dare il tuo contributo per aiutare quanti soffrono degli effetti della crisi globale del Covid, vai a questo link (altro…)