Movimento dei Focolari
Natale tra i terremotati del Centro Italia

Natale tra i terremotati del Centro Italia

85cac0a0-2bcc-4b4a-8309-e4f1885ccc58Si avvicina il Natale anche per gli sfollati del sisma avvenuto nel Centro Italia. Sappiamo che vi state mobilizzando in questa fase post terremoto. In che modo? «AMU e AFN spiega Francesco Tortorella –, si sono coordinate con il Movimento dei Focolari in Italia, con cui si sta portando avanti la linea di azione post terremoto. Da agosto sono stati fatti 3 sopralluoghi nelle aree colpite per studiare le possibilità di intervento. Il primo intervento che abbiamo individuato è quello di supportare le famiglie che gestiscono piccole attività agricole e di allevamento colpite dal terremoto». Dopo aver fatto uno studio di fattibilità, avete elaborato un progetto globale: di che cosa si tratta? «L’abbiamo denominato RImPRESA e si compone di due attività – spiega Paola Iacovone –. La prima attività, che verrà realizzata dalle Associazioni Abbraccio Planetario (Castelli Romani) e Bread and Fish Foundation (Ascoli Piceno), prevede la costituzione di 4 GAS (Gruppi di acquisto solidale) che, attraverso un portale informatico, acquisteranno prodotti dalle piccole aziende colpite dal terremoto, garantendo così un sostegno alle famiglie sul lungo termine». Ci sono state anche tante imprese agricole colpite dal sisma che stentano a ripartire. Anche su questo fronte vi siete impegnati? «Sì. L’Associazione italiana Imprenditori per un’Economia di Comunione (AIPEC) con la quale collaboriamo, promuove la seconda attività del progetto RImPRESA – aggiunge Tortorella –, che riguarda sempre il sostegno alle famiglie che hanno imprese agricole e di allevamento, attraverso la fornitura di materie prime, macchinari o piccole infrastrutture. Il tutto si realizza in coordinamento con la Protezione Civile italiana che ha il quadro completo delle aziende colpite e degli aiuti che vengono distribuiti». «La nostra – conclude Paola – è una goccia accanto a tante altre. Abbiamo ricevuto finora tanti contributi, una parte dei quali è stata destinata a finanziare il progetto RImPRESA. Rimane ancora una disponibilità per lanciare altre azioni che stiamo studiando e che potremo realizzare nei prossimi mesi. I contributi stanno continuando ad arrivare, per cui questa somma probabilmente aumenterà nelle prossime settimane». Un buon auspicio per un buon Natale! Gustavo Clariá   Invito presentazione del progetto RImPRESA volantino                                 Per chi vuole collaborare: Azione-TerremotatiItalia   (altro…)

Africa: progetto “Tutti a scuola!”

Africa: progetto “Tutti a scuola!”

Lake KivuRagazzi che studiano seduti su tronchi d’albero, usando come banco le proprie ginocchia. Succede nell’isola di Idjwi, al centro del lago Kivu, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. Per la sua posizione è stata usata come piattaforma per i movimenti segreti di diverse truppe militari, nei recenti conflitti che hanno riguardato il Paese. Sull’isola mancano molti servizi tra cui la fornitura di corrente elettrica e i trasporti. Gli spostamenti della popolazione tra l’isola e la terra ferma avvengono principalmente con piroghe che, per la loro instabilità, sono causa di numerosi incidenti e decessi per naufragi e annegamenti. Ciò determina un alto tasso di mortalità: dai dati risulta che in una famiglia su 5 vi è la presenza di una vedova o di un orfano. L’economia dell’isola si basa sull’agricoltura e la pesca. In particolare si coltivano fagioli, manioca, arachidi, soia e caffè. È diffuso l’allevamento di polli, capre, tacchini e maiali. Negli ultimi anni, tuttavia, la produzione agricola è diminuita per diversi motivi fra cui il degrado della qualità del suolo, la scarsa formazione dei contadini, l’assenza di semi e varietà più resistenti alle malattie. Data la situazione economica, molti giovani sull’isola non hanno un lavoro e prospettive professionali. Le quattro parrocchie presenti cercano di rispondere a questo bisogno della popolazione locale. In particolare in quella di Bumpeta, nella parte settentrionale dell’isola, che conta circa 76.000 abitanti. Molto attiva nella gestione di scuole primarie e secondarie, ha ricevuto per questo un riconoscimento dallo Stato congolese. 20161026-01Vista la partecipazione attiva della popolazione per promuovere l’istruzione dei bambini e dei giovani dell’isola, l’AMU ha avviato un progetto che punta con convinzione al futuro del Paese e che si propone di sostenere la parrocchia di Bumpeta nell’equipaggiamento dell’Istituto Cikoma. Si tratta di una scuola superiore ad indirizzo pedagogico e sociale che forma i futuri insegnanti dell’isola. Una scuola dunque che punta al futuro ma che ha a che fare con un presente segnato dall’arretratezza, con una popolazione che stenta ad uscire dalla povertà. La scuola è frequentata da circa 900 ragazzi e ragazze suddivisi in 14 classi. In alcune ci sono banchi fatiscenti, in altre mancano del tutto. In particolare il progetto prevede di dotare la scuola di 308 banchi di cui è sprovvista. Al momento molti studenti usano ancora come sedie dei tronchi d’albero e come tavolo le ginocchia, con la conseguenza di seri disturbi posturali alla schiena e al collo. I banchi saranno costruiti da una fabbrica congolese e in questo modo il progetto contribuirà anche a sostenere le attività produttive locali. La popolazione di Bumpeta partecipa attivamente alla realizzazione del progetto e si farà carico in particolare del trasporto dei banchi sull’isola. Fonte: AMU online (altro…)

Attivata emergenza umanitaria per Haiti

Attivata emergenza umanitaria per Haiti

Haiti La tempesta più violenta degli ultimi anni che ha investito l’Isola, già così provata, ha causato almeno 900 vittime. Ora incombe un pericolo ancora più grave e cioè le epidemie, e il colera in particolare. Wilfrid Joachim Joseph, referente SAD ad Haiti – sostegno a distanza, portato avanti dalle Famiglie Nuove –  ci fa sapere che nei dintorni di Mont-organisé, zona rurale nel distretto di Ouanaminthe, a Nord-Est di Haiti, «Il ciclone Matthew, dove AFN (Azione Famiglie Nuove) sostiene a distanza tanti bambini, non ha fatto vittime, ma molti danni alle costruzioni. In particolare alle fattorie e alle stalle, con gravi conseguenze dovute alle poche fonti di sostentamento della popolazione che, proprio perché rurale, vive di agricoltura e allevamento”.   Immediatamente il Movimento dei Focolari si è attivato per sostenere con aiuti di ogni genere le vittime di questa grave calamità naturale.  Il “Coordinamento aiuti per le emergenze umanitarie”, segnala i seguenti conti correnti per chi vuole dare il proprio contributo per Haiti, specialmente per le comunità dei Focolari: Azione Haiti (altro…)

Ecuador: interventi post terremoto

Ecuador: interventi post terremoto

Ecuador__Jose_Jacomor_EEE_EEP1Come abbiamo potuto seguire dai media, il 16 aprile scorso un forte terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito l’Ecuador, in particolare le province di Manabì, Esmeraldas, Santo Domingo e Pichincha, lasciando quasi 30 mila persone senza tetto. Il Movimento dei Focolari si è subito attivato in tanti modi: a partire dai primi soccorsi, insieme ai tanti volontari spontanei e, nel tempo, con una raccolta fondi coordinata da AMU (Azione per un mondo unito) e AFN (Azione Famiglie Nuove Onlus), mentre localmente è stata costituita una commissione per individuare le priorità di intervento e coordinare i lavori a più lungo termine. «Nei mesi scorsi – scrivono dalla commissione – alcuni di noi siamo andati a visitare diverse località colpite, incontrando le comunità e cercando collaborazioni con enti che operano con le stesse finalità. A fine agosto le prime proposte di intervento erano completate e abbiamo stretto rapporti di collaborazione in particolare con l’Ong FEPP (Fondo Ecuadoriano Populorum Progressio) e la Fundación Amiga». 20160919-01In questa fase, gli interventi post emergenza ritenuti più urgenti riguardano la messa in opera di attività produttive che possano dare supporto economico alla popolazione, il sostegno psicologico per superare il trauma che – come scrivono–  «a distanza di 5 mesi, è ancora molto forte». Sottolineano un altro punto importante: «Abbiamo visto la necessità di offrire formazione sulle procedure per accedere ai fondi del governo ecuadoriano per la ricostruzione delle abitazioni». Le località in cui inizialmente si concentrerà l’aiuto sono tre, tutte situate nella provincia di Esmeraldas: Salima, “10 de Agosto” e Macara, «dove si porteranno avanti delle iniziative per attenuare le conseguenze dei traumi subiti e per rafforzare l’organizzazione e le capacità della comunità», spiegano. «A Salima si realizzerà, inoltre, un panificio in forma cooperativa e un’attività di formazione per fabbricare reti da pesca, in cui i pescatori più anziani faranno da formatori. Nella località “10 de Agosto” si svolgeranno corsi di formazione in artigianato e cura della persona, e inoltre si aiuterà un gruppo di madri a creare un asilo», specificano. «Questa – scrive la commissione locale – rappresenta la prima fase del progetto, che corrisponde ai fondi attualmente disponibili. Lavorando con le comunità approfondiremo ancora di più in futuro le loro esigenze e necessità, a cui potremo dare risposta». Resoconto ad oggi. Per l’emergenza in Ecuador, sono arrivati all’AMU contributi per complessivi € 35.502, di cui € 10.000 già erogati, altri 10.00 sono stati erogati da AFN. Leggi le news precedenti: –          Emergenza Ecuador –          Terremoto in Ecuador due mesi dopo (altro…)