Mar 9, 2010 | Chiesa, Cultura, Spiritualità
Più di 50 Vescovi da 30 nazioni di quattro Continenti, interessati alla spiritualità dell’unità promossa dal Movimento dei Focolari, si sono incontrati dal 27 febbraio al 5 marzo 2010 a Castel Gandolfo. In un programma ricco di interventi e testimonianze hanno affrontato le sfide del mondo contemporaneo e si sono dedicati allo studio dei risvolti sociali, economici e politici dell’ultima Enciclica di Benedetto XVI Caritas in Veritate. Tra gli intervenuti, oltre il Card. Miloslav Vlk, moderatore di tali Convegni, il Card. G.B. Re, prefetto della Congregazione dei Vescovi, il Card. Clàudio Hummes, Prefetto della Congregazione del Clero, il card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e i Cardinali emeriti Adrianus J. Simonis, già arcivescovo di Utrecht, Olanda, e Giovanni Cheli della Curia romana.
In un clima di scambio fraterno e di amicizia, questo incontro ha offerto un arricchimento intellettuale e spirituale unico. Meditazioni e riflessioni in riferimento alle problematiche del nostro tempo, testimonianze, nel contesto dell’Anno Sacerdotale, di preti impegnati sui diversi fronti della società secolarizzata o indifferente ai valori religiosi, hanno suscitato un vivace dialogo. L’Istituto Universitario “Sophia” di recente fondazione, situato nella cittadella di Loppiano (Firenze), ha offerto contributi di punta sull’esegesi, sul dibattito tra scienza e fede, su evoluzione e creazione, su economia e gratuità, permettendo uno sguardo a 360° su tante realtà umane in un’ottica che cerca di interpretare i fatti e le notizie quotidiani alla luce della rivelazione. Simili convegni si sono svolti o sono in programma in altri Paesi: in Asia a Bangkok dal 9 al 13 febbraio in concomitanza con il viaggio in Asia della Presidente dei Focolari, Maria Voce; in Africa (Bangui, Cameroun – metà marzo), Medio Oriente Brasile (São Paulo – aprile) e Colombia (Bogotà – aprile). (altro…)
Dic 1, 2009 | Cultura
Un anno intenso vissuto nel cuore dell’Europa e oltre, portando la proposta della “pedagogia della comunione” alla conoscenza di professori universitari, educatori, insegnanti, giovani e adulti interessati alle tematiche educative. Un 2009 ricco di incontri, seminari, convegni. Si sono svolti a Catania, Benevento, Milano, Varese, Tortona, Vienna, Barcellona, Londra, Cordoba, Buenos Aires. E ancora in Slovenia, Macedonia, Croazia. E’ quanto si rileva da un resoconto redatto dalla commissione centrale di “EdU – EducazioneUnità” in cui si fa il punto delle iniziative promosse negli ultimi mesi.
La pedagogia che si è sviluppata a partire dal carisma dell’unità, è stata presentata oltre che nella sua elaborazione teoretica, anche con il supporto delle esperienze educative in atto promosse dal Movimento dei Focolari.
Note sono ad esempio le esperienze degli asili “Raggio di Sole” (in Croazia), “Fantasy” (in Serbia) e “Perle” (in Macedonia), dove attraverso l’utilizzo di un materiale didattico molto semplice, povero e naturale, il bambino è incoraggiato insieme ai suoi coetanei a sviluppare la fantasia, e così la sua capacità di collaborazione e di integrazione. Un metodo che dà speranza ad un popolo martoriato da anni di guerra e ferito proprio nella sua capacità a relazionarsi con l’altro.
Il 15 maggio, Michele De Beni, membro della commissione di “EdU”, ha partecipato ad un Seminario di Studio promosso dalla Facoltà Pedagogica di Skopje in Macedonia al quale hanno partecipato 120 persone tra cui professori musulmani e cristiani provenienti da varie facoltà di Paesi diversi. Nella scuola “Raggio di Sole” è stata presentata la “pedagogia di comunione” ad una troupe della TV nazionale croata che ha realizzato un servizio di 7 minuti. Mentre, sempre nell’asilo croato, 40 studenti, con alcuni professori ed assistenti della Facoltà di Filosofia di Zagabria hanno fatto una visita di studio e di aggiornamento. Giuseppe Milan, membro della Commissione EdU nonché direttore del Dipartimento di scienze dell’educazione dell’Università di Padova , è stato invitato in maggio a partecipare alla “Settimana per l’Europa” promossa dal Comune di Skofja Loka, in Slovenia, dove ha presentato la “pedagogia di comunione”al mondo accademico, alle autorità civili e religiose della città. In quella occasione, si è proposto anche di formalizzare una collaborazione tra le Università di Padova e Ljubljana.
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Giu 3, 2009 | Cultura
SOMMARIO
Editoriale
IL RITORNO DELL’ETICA: UNA LETTURA RAGIONATA DELLA CRISI – di Antonio Maria Baggio – La crisi che il mondo sta attraversando e che si è presentata in maniera violenta sotto l’aspetto finanziario, mette in discussione principi di comportamento e presupposti del pensiero che non si limitano affatto al particolare campo finanziario e neppure al più ampio terreno economico. La crisi investe la nostra capacità di darci delle regole e di costruire le condizioni perché si possa sviluppare la “vita buona”. L’editoriale passa in rassegna alcuni dei “presupposti” che, prevalentemente accettati fino allo scoppio della crisi, si sono rivelati inutili, illusori o dannosi, sia in campo economico che sociale e politico. Al contrario, comportamenti “virtuosi”, orientati consapevolmente al bene, prima considerati come ingenui o marginali, appaiono oggi come condizioni necessarie per il funzionamento di qualsiasi sistema umano. L’idea che si possa produrre le risorse e i beni (economia) o gestire strategicamente tali beni (politica), senza volere al tempo stesso, con le stesse azioni, compiere anche il bene (morale), si è rivelata una ingenua (per alcuni) o interessata (per altri) illusione.
Nella luce dell’ideale dell’unità
RIVISITARE IL PARADISO ’49 DI CHIARA LUBICH ALLA LUCE DELLA LETTERA AGLI EFESINI – di Gérard Rossé. L’articolo, che costituisce la prima parte di uno studio composto di quattro parti, si sviluppa dalla considerazione che l’autentica mistica cristiana, anche se può fruire di luci straordinarie, non si discosta dalla fede, ma è questa medesima fede vissuta con più chiarezza e intensità. Su questo si basa lo studio comparativo tra la Lettera agli Efesini e alcuni appunti nei quali Chiara Lubich riferisce l’esperienza contemplativa da lei vissuta nel 1949; essa, sottolinea Rossé, nasce da un’esperienza di comunione, un’esperienza ecclesiale: Chiara vive personalmente la realtà della Chiesa nella sua identità profonda di Corpo di Cristo, realtà che trova il proprio termine nella partecipazione alla vita trinitaria di Dio, attraverso l’inserimento nel rapporto stesso del Figlio col Padre. Lo studio comparativo appare tanto più appropriato poiché l’argomento principale della lettera agli Efesini è proprio la Chiesa nella sua identità e vocazione all’unità.
Saggi e ricerche
PSICOLOGIA E COMUNIONE. PRESENTAZIONE INTRODUTTIVA – di Simonetta Magari. IL SENSO DI SÉ, L’INCONTRO CON L’ALTRO E L’ACCETTAZIONE DEL LIMITE – di Simonetta Magari e Pietro Andrea Cavaleri – Oggi il centro di gravità della psicologia si è spostato dall’intrapsichico all’intersoggettivo. L’intersoggettività si rivela fondamentale per comprendere la vita psichica; tuttavia, la reciprocità su cui si fonda la matrice intersoggettiva della mente non costituisce un orizzonte ultimo, sufficiente a contenere la complessità dell’individuo. La sfida che attende oggi la psicologia consiste non solo nel cogliere e teorizzare la reciprocità da cui nasce l’intersoggettività, la lettura della mente e il riconoscimento dell’altro; ma anche quella forma di reciprocità ancora del tutto inesplorata che rende possibile la comunione fra gli individui e che si radica sul dono di sé, sulla gratuità. Gli autori ritengono che aprendosi al confronto con questa nuova forma di reciprocità, la psicologia può trovare una sponda di riferimento non trascurabile nella spiritualità espressa da Chiara Lubich. L’AUTOREALIZZAZIONE NELLA SOCIETÀ POSTMODERNA – di Pietro Andrea Cavaleri – Cosa si intende oggi per autorealizzazione? La piena realizzazione delle potenzialità di cui ciascuno è dotato? O, piuttosto, un realizzarsi “da sé”, cioè una realizzazione di sé solitaria, senza la compagnia dell’altro? Nel confrontarsi con questi interrogativi, l’autore propone il concetto di realizzazione individuale quale categoria del pensiero moderno. Viene, poi, presa in considerazione l’istanza dell’autorealizzazione alla luce della psicologia del novecento. Dopo aver descritto i “nuovi sintomi” del disagio mentale, l’autore ribadisce come la ricerca psicologica confermi l’impossibilità per l’individuo di realizzarsi senza l’altro. I nuovi orientamenti della psicologia evidenziano come non soltanto la relazionalità in quanto tale, ma soprattutto la relazione di reciprocità sia all’origine della mente umana, costituisca il fondamento della salute psichica e la condizione indispensabile per il pieno realizzarsi della personalità individuale. FAMIGLIA PICCOLA CHIESA. IL CONTRIBUTO DI IGINO GIORDANI ALLA TEOLOGIA MORALE – di Colomba In Hye Kim – Questa ricerca vorrebbe indagare su una dimensione poco esplorata di un personaggio davvero poliedrico, Igino Giordani (1894-1980), che porta alla luce il valore e il significato profondo del matrimonio e della famiglia cristiana, specialmente la loro dimensione teandrica. Giordani afferma che i coniugi cristiani sono chiamati alla santificazione non “nonostante” il matrimonio, ma “attraverso” il matrimonio, poiché esso è reale “partecipazione” alle nozze di Cristo con la Chiesa. Viene approfondita la sua ricca dimensione teologica della famiglia come piccola chiesa e comunità d’amore. Giordani – ora Servo di Dio – con la sua stessa vita ne è stato un luminoso “testimone” e ha svolto il ruolo di “profeta” e “precursore” del Concilio Vaticano II in questi ambiti della riflessione teologico-morale. Le ricerca attesta la scoperta di una fonte importante che ha dato un contributo per il rinnovamento in questo campo che culminerà con la grande stagione conciliare: la teologa Maria Schlüter Hermkes (1889-1971).
Per il dialogo
INDUISMO FRA ARIANIZZAZIONE, SANSKRITIZZAZIONE E DEBRAHMANIZZAZIONE – di Roberto Catalano – Il presente studio intende proporre una lettura dell’induismo alla luce di un duplice processo. Da un lato, si vuole evidenziare il fenomeno della sanskritizzazione (chiamato anche brahmanizzazione), che caratterizza da millenni quel particolare filone religioso oggi comunemente definito induismo. Tale processo si è diversificato lungo i secoli assicurando a tali espressioni religiose una longevità unica nella storia del genere umano ed una capacità, altrettanto particolare, di sopravvivere a flussi e riflussi storici, a incontri-scontri con altre civiltà ed espressioni religiose. Al contempo si cerca di rileggere tale fenomeno dalla prospettiva data dal tentativo di de-brahmanizzare il fenomeno indù. Si tratta di studi piuttosto recenti che danno, o cercano di dare, una nuova lettura dei meccanismi interni di sanskritizzazione, alla luce di altri grandi movimenti sia di pensiero che di fede: il buddhismo, l’islam, il movimento bhakti ecc.
Spazio letterario
RICHIAMI DI CHIARA – di Claudio Guerrieri – «Nuova Umanità» continua nelle sue pagine l’apertura di spazio dedicato alla produzione letteraria.
Libri
GESÙ ABBANDONATO: LA VIA “POSSIBILE”: IN DIALOGO CON VINCENZO VITIELLO – Piero Coda – Analisi delle recenti opere di Vincenzo Vitiello: Ripensare il Cristianesimo. De Europa e Oblio e memoria del Sacro. LE “POESIE ULTIME” DI MARIO LUZI – Carla Pagliarulo introduce la recente raccolta postuma Lasciami, non trattenermi del poeta fiorentino. XXXI, Maggio-Giugno 2009/3, n. 183
Gen 31, 2009 | Cultura
SOMMARIO
Editoriale
I TRENT’ANNI DI “NUOVA UMANITA’” – di Antonio Maria Baggio – “Nuova Umanità”, rivista culturale del Movimento dei Focolari, compie trent’anni. L’editoriale ritorna alle sue origini, cercando di mettere a fuoco l’idea, il progetto, l’intenzione con i quali è nata. Voluta da Chiara Lubich e Pasquale Foresi, la sua fondazione e organizzazione fu affidata a Giuseppe Maria Zanghì e fu sostenuta e accompagnata non solo dal gruppo degli intellettuali che cominciarono a collaborarvi, ma dalla partecipazione corale e concreta dell’insieme del Movimento. Si cerca di spiegare, in particolare, l’esigenza che muove Chiara Lubich nell’ideare questo “luogo” della cultura dell’Opera di Maria: che anche nel lavoro intellettuale si esprima lo stile del Focolare, cioè la costante ricerca di quella presenza di Gesù fra i suoi che faccia della Rivista, come dell’intero Movimento, una “cosa nuova” secondo la Sua Mente.
Nella luce dell’ideale dell’unità
UN PO’ DI STORIA DEL “MOVIMENTO DELL’UNITA’” – di Chiara Lubich – Questo scritto, redatto alla fine dell’anno 1949 e pubblicato l’anno seguente, sotto forma di breve opuscolo, era stato pubblicato allo scopo di fare conoscere l’esperienza del nascente movimento che aveva suscitato non pochi sospetti e critiche nella Chiesa trentina. Alla fine dello scritto, non firmato, l’Arcivescovo di Trento, mons. Carlo De Ferrari, aveva voluto aggiungere, in data 31.12.1949, un suo commento a conferma di quanto riportato. Rimasto ai più sconosciuto, esso fa parte di un genere letterario tipico della Lubich, quello delle cosiddette “storie dell’Ideale”, nel quale ella presenta brevemente e in una prospettiva storica gli elementi fondamentali della spiritualità dell’unità e successivamente, dagli anni sessanta in poi, le tappe principali dello sviluppo del Movimento dei Focolari. La presente “storia dell’Ideale” è, in ordine cronologico, la terza a oggi conosciuta.
Saggi e ricerche
L’ULTIMO TIZIANO – di Mario Dal Bello – Verso il 1540 il pittore veneto vive una crisi esistenziale ed artistica nell’Europa dilaniata dai conflitti politico-religiosi. La sicurezza trionfante dei dipinti precedenti si incrina per una meditazione più accorata. I temi sacri e profani, la ritrattistica, i temi religiosi vengono trattati con uno stile drammatico tra angoscia e speranza. Tiziano, come Michelangelo, distrugge l’armonia classica per creare forme più “spirituali”, dando origine ad una “pittura di macchia”, che farà storia nei secoli successivi fino ad oggi. L’esito finale è quello di un’arte tutta interiorizzata. LA SPIRITUALITÀ DEL SEICENTO FRANCESE E LA PREPARAZIONE DELLE IDEE DELLA MODERNITÀ – di Marina Motta – Lo studio prende le mosse dalla situazione complessa della Francia del XVII secolo, caratterizzata da una parte da conflitti tra religione e ragion di Stato, tra Gallicanesimo e Giansenismo, tra sforzi comuni di evangelizzazione e dibattiti teologici, dall’altra da un clima spirituale straordinariamente ricco, che si è formato sullo sfondo di preoccupazioni apostoliche e riformatrici della Chiesa del tempo. In questo clima maturano esperienze intellettuali e spirituali straordinarie e fenomeni che annunciano realtà precorritrici della modernità. Alla luce di questa premessa il tentativo che l’autrice si propone è di cogliere nella storia del 600 francese i segni dell’“intervento impercettibile di Dio” in un contesto segnato da grandi intrighi, contraddizioni ed opposti. Questi segni sono riscontrabili nell’azione culturale, educativa e sociale di uomini grandi, di riformatori capaci di cogliere e di rispondere ai bisogni e alle istanze del loro tempo. (Bérulle, Vincenzo de’ Paoli, Barré per menzionare qualcuno citato). Coinvolgendo un gran numero di persone e innalzando il ruolo della donna nella società e nella Chiesa, essi hanno tracciato profeticamente orientamenti di pensiero e di azione nuovi, inaugurando un modo nuovo di vivere la spiritualità cristiana mettendo al centro della loro azione il “fratello”, il “prossimo”. L’INTELLIGENZA SOCIALE. VERSO UNA TEORIA RELAZIONALE DELL’INTELLIGENZA NEL QUADRO DELLA PEDAGOGIA DI COMUNIONE – di Teresa Boi – L’Autrice propone di “guardare” all’organizzazione scolastica, alla luce di tre “piste” di approfondimento: il modello dell’intelligenza sociale, intesa come dimensione di sviluppo personale; la dinamica relazionale, vissuta come dimensione che abbraccia l’esistenza umana e l’azione sociale; infine la pedagogia di comunione che si manifesta come modello pedagogico coerente con la prospettiva educativa proposta. A questa si perviene dopo aver illustrato alcune esperienze maturate nell’ambito di programmi di educazione pro-sociale ed altruistica e di pedagogia dell’apprendimento-servizio: una prospettiva educativa definita “metacognitiva” che si dimostra un percorso praticabile oggi per meglio rispondere, da una prospettiva comunitaria, alle esigenze educative della società della conoscenza. ESSERE E AMORE INALCUNI TESTI SCELTI DI BLONDEL E DI MOUNIER – di Gennaro Cicchese – L’articolo è una ricognizione intorno al tema “essere e amore” in alcuni testi di Blondel e Mounier. Esso sviluppa il confronto tra due filosofi che hanno avuto come costante punto di riferimento la fede in Cristo, ponendo una particolare attenzione al progressivo manifestarsi, all’interno della “filosofia cristiana” di quel “principio agapico” alla luce del quale l’essere viene ripensato e compreso in quanto amore. Mounier e Blondel portano un importante contributo ad un movimento di riflessione filosofica nella cui prospettiva il principio metafisico viene a coincidere con quello agapico. Sembra così delinearsi all’orizzonte, secondo l’Autore, una filosofia dell’amore che richiama e – probabilmente – esige, una simbiosi tra filosofia e cristologia.
In dialogo
LEGGERE IL CORANO CON L’OCCHIO DELLA MISERICORDIA – di Adnane Mokrani – Il Corano, nella fede islamica, è «il libro di Dio rivelato al Profeta Muhammad, la Pace sia su di lui, tramite l’Angelo Jibrīl, Gabriele». Si nota che il Corano chiama la Torah ed il Vangelo «guida e luce», (5: 44, 46), confermando così la loro validità spirituale, ed esorta Ebrei e Cristiani a viverli pienamente per essere degni dei loro nomi, (5: 66, 68). Un rapporto di conferma e di continuità, dunque, caratterizzato, nello stesso tempo, dalla particolarità coranica, che fa del Corano, per i fedeli islamici, il riferimento interpretativo ultimo. Il Corano guarda alla Tradizione biblica con l’occhio della Misericordia. Questo significa: capacità di riconoscere nell’altro elementi di verità, bontà, bellezza, e, soprattutto, possibilità di individuare i fondamenti di unità profonda che vanno oltre le variazioni storiche e geografiche. Quest’atteggiamento permette il dialogo e la comprensione tra le persone, ma anche tra le Scritture. In altre parole: è via al dialogo tra i figli di Abramo, e al dialogo all’interno dell’ambito dell’intero Patrimonio abramitico.
Spazio letterario
INCONTRI – di Claudio Guerrieri – «Nuova Umanità» continua nelle sue pagine l’apertura di spazio dedicato alla produzione letteraria.
Libri
OCCIDENTE LA MIA TERRA. INTRODUZIONE ALLA LETTURA DI GIUSEPPE MARIA ZANGHI’ – di Antonio Maria Baggio – Il libro raccoglie una selezione degli scritti, riguardanti la filosofia della storia e della cultura, la dimensione sociale e politica, pubblicati da Giuseppe Maria Zanghì lungo i trent’anni della rivista “Nuova Umanità”. I testi, offerti in successione cronologica per rispettare il momento storico che li ha suggeriti, non presentano le soluzioni o le indicazioni di carattere immediatamente pratico per affrontare i vari problemi esaminati; piuttosto, in essi si trova ciò che sempre più spesso oggi manca, cioè l’apertura di una dimensione antropologica, di una prospettiva culturale, lavorando sulle quali si può passare alla progettualità e all’azione. XXXI, Gennaio-Febbraio 2009/1, n. 181
Gen 16, 2009 | Cultura
Editoriale
LA CULTURA DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI. DIALOGO CON LA SUA PRESIDENTE, MARIA VOCE – a cura di Antonio Maria Baggio – Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, descrive la radice della cultura del Movimento, collocandola nell’originaria esperienza di Chiara Lubich e delle prime focolarine. La spiritualità dell’unità dà vita, fin dall’inizio, ad una cultura di comunione, di popolo, attenta alle esigenze della vita quotidiana, all’impegno laicale nei diversi campi della vita associata. È una cultura che si sviluppa insieme alla vita del Movimento; essa dunque si articola anche in specifiche iniziative che riflettono gli scopi del Movimento stesso: dall’impegno nei diversi dialoghi (con cristiani non cattolici, con le grandi religioni, con le diverse culture), all’approfondimento di nuove prospettive di azione sociale, economica, politica. Per ciascuno di tali aspetti, sorgono gli strumenti culturali corrispondenti, dalle numerose case editrici alla recente esperienza universitaria.
Nella luce dell’ideale dell’unità
GESÙ MAESTRO – di Chiara Lubich – Questo discorso fu rivolto da Chiara Lubich il 17 febbraio 1971 agli abitanti della allora nascente cittadella dei Focolari di Loppiano. Ella sviluppa l’idea – espressione diretta del carisma dell’unità – dell’azione di Gesù-Maestro in tutti i luoghi e i momenti della vita quotidiana, così che l’intera cittadella può essere vista come una “scuola” che vive e si sviluppa alla presenza di Dio. In questa prospettiva, la ricerca della Verità non si limita allo strumento costituito dallo studio, ma si attua attraverso l’incontro vitale con la Sapienza che scaturisce dal Vangelo vissuto. ALLA SCUOLA DI CHI? – di Francesco Châtel – In una “società senza padri” appare più che mai urgente e centrale la questione di chi sia l’educatore. Guida, insegnante, testimone… sono molti gli aspetti che l’hanno caratterizzato nel corso dei secoli. Chiara Lubich si inserisce in questo percorso, e in particolare nell’alveo della pedagogia cristiana, presentando il Cristo quale maestro-modello che illustra non solo le caratteristiche che deve avere ogni educatore, ma si pone quale “unico Maestro”, quello che “abita tra” gli uomini. Ne deriva una chiara centralità della dimensione relazionale nell’educazione che trova riscontro in vari e affermati Autori.
Saggi e ricerche
LA VITA OLTRE LE SFIDE ATTUALI – di Flavia Caretta – Le sfide attuali alla vita ci interpellano quasi quotidianamente, anche per il progresso tecnologico dai ritmi vertiginosi che sembra sfuggire al controllo dell’uomo. Paradossalmente, queste minacce provengono anche dalla medicina, cioè da quell’ars medica nata proprio per tutelare la vita. L’Autrice richiama al criterio etico con il quale la singola persona, la società civile ed ecclesiale, le scienze, e tra queste anche la medicina, si devono sempre confrontare: la concezione della persona e la dignità della sua vita: alla luce di questo criterio si dovrebbero leggere anche i progressi scientifici ed elaborare i giudizi etici. Gli argomenti che confermano la dignità della persona, unica e irrepetibile, provengono ormai non solo dall’ambito teologico, ma da quello scientifico della biologia, della biochimica, della fisiologia. ROBERTO DE NOBILI E L’INDUISMO: IL SUO APPROCCIO TEOLOGICO – di Roberto Catalano – L’articolo affronta il pensiero e l’esperienza del gesuita italiano dalla prospettiva teologica, dalla quale emerge un De Nobili piuttosto controverso, che, sebbene aperto ad un adattamento culturale, di linguaggio e di comportamento, resta fermo sui principi fondamentali della teologia del suo tempo, tipicamente tomistica e tridentina. Questa però non impedisce a de Nobili la ricerca di strade nuove per facilitare la scoperta di Dio. Se, da un lato, la sua critica teologica si concentra sull’idolatria e sul concetto di avataras, dall’altro la sua spinta missionaria, la sua apertura intellettuale e la capacità di adattamento culturale lo portano alla definizione di concetti atti a facilitare la comprensione della “rivelazione cristiana”. Particolarmente motivante è il concetto di Guru divino, che emerge dalla cristologia di De Nobili e che gli permette di presentare il Cristo con categorie culturali provenienti dal contesto in cui vive. DALLA MORALE ALL’ETICA: SINONIMIA O ROTTURA SEMANTICA? – di Philippe Van den Heede – Partendo dalla sinonimia etimologica di “morale” e “etica”, l’Autore percorre brevemente la storia dei due termini e delle diverse interpretazioni che, di volta in volta, li hanno interessati. L’analisi si sposta dunque dal livello etimologico a quello delle variazioni culturali che incidono sui significati dei due termini e che toccano gli strati più profondi del percorso culturale dell’Occidente, attraverso lo sviluppo tecno-scientifico, la regressione della cristianità, la crisi delle grandi ideologie definitorie, l’affermarsi del pluralismo, la crescita dell’individualismo. Questo percorso complesso ha conferito a ciascuno dei due termini connotazioni proprie, costringendo coloro che li usano ad una esplicita definizione dei loro contenuti: pur rimanendo valido l’aspetto della sinonimia, si registra infatti una accentuazione della rottura semantica. IVI È PERFETTA, MATURA E INTERA… – di Giovanni Casoli – “Ivi è perfetta, matura e intera/ ciascuna disïanza”: l’articolo approfondisce il significato delle parole che Dante, nel canto XXII del Paradiso, pone sulla bocca di s. Benedetto, il quale in tal modo esprime la profondità teologica ultima dell’essere umano redento e salvato, nel momento in cui la sua storia si compie. L’Autore tratteggia le possibilità per ogni uomo di costruire la propria “storia di libertà” raggiungendo la verità del desiderio, quella che lo porta non verso la ricerca di un appagamento effimero e, per questo, strenuamente ed inutilmente ripetuto, ma verso l’essere-dono che lo rivela a se stesso nella sua provenienza e nel suo destino. ATTUALITA’ DI GUARDINI INTERVISTA A SILVANO ZUCAL – a cura di Anna Maria Canteri – A quarant’anni dalla morte del teologo e filosofo nato a Verona e vissuto in Germania, appare con sempre maggiore evidenza la rilevanza del suo pensiero. “Praeceptor Germaniae”, guida spirituale del suo tempo, Guardini, pur essendo pienamente partecipe del suo momento storico, si rivela sempre più capace di introdurre alla ricerca della Verità che non ha tempo. Indagatore della dinamicità dell’essere attraverso la sua “opposizione polare”, ispiratore dei giovani della “Rosa bianca”, egli sviluppa un pensiero potente, antropologicamente solido, e profondamente anti-ideologico. Silvano Zucal guida il lettore lungo il percorso intellettuale ed esistenziale guardiniano, mettendo in rilievo la coerenza e la continuità di un pensiero apparentemente non sistematico.
Per il dialogo
GESÙ ABBANDONATO E LA TRADIZIONE ANGLICANA: PENSIERI PRELIMINARI – di Callan Slipper – Nella prima parte dell’articolo, l’Autore comincia con un’analisi breve, sotto tredici punti, di Gesù Abbandonato nel pensiero di Chiara Lubich, in modo da mettere in rilievo il novum del suo approccio. Successivamente, prende in considerazione lo sviluppo del pensiero dottrinale della tradizione Anglicana circa l’opera di redenzione compiuta da Gesù in croce, individuandone quattro distinti periodi di sviluppo: l’epoca delle basi fondamentali, gli apprendimenti esperienziali, l’approfondimento biblico-storico e le nuove aperture dell’epoca moderna. L’Autore conclude mettendo in rilievo il rapporto fra il pensiero di Chiara e la tradizione Anglicana: da un lato, ciò che Chiara presenta è in un senso profondo un compimento e un completamento ulteriore di ciò che si trova nella tradizione Anglicana e, dall’altro lato, la tradizione Anglicana sottolinea e arricchisce alcuni aspetti importanti del pensiero di Chiara.
Spazio letterario
IL REGALO DELL’ARTISTA – di Isaline Bourgenot Dutru. «Nuova Umanità» continua nelle sue pagine l’apertura di spazio dedicato alla produzione letteraria.
Libri
ECONOMIA E BENE COMUNE. SPILLI, TORTE, SECCHI BUCATI E ALTRO ANCORA. – Benedetto Gui commenta l’analisi con la quale Zamagni, nel suo L’economia del bene comune (Città Nuova, Roma 2007) mette in rilievo la profondità e l’attualità di un concetto classico, oggi non sempre inteso rettamente. PIERO CODA E LA LIBERA “VERITÀ” DEL CRISTIANESIMO – Massimo Donà presenta il recente libro di Piero Coda, Dio che dice Amore (Città Nuova, Roma 2007), incentrato sulla relazionalità originaria di Dio Amore. DIO E CESARE – di Marco Aquini – A partire dall’episodio evangelico, Giuseppe Dalla Torre, in Dio e Cesare. Paradigmi cristiani nella modernità (Città Nuova, Roma 2008), sviluppa alcuni dei temi centrali del rapporto tra Chiesa e ordine politico. INDICI «NUOVA UMANITÀ» 2008 – a cura di Valentina Raparelli. XXX, Novembre-Dicembre 2008/6, n. 180