Giu 25, 2007 | Cultura, Nuove Generazioni
IL VOLUME – «Sono ormai più di vent’anni che i due personaggi di Walter Kostner ci fanno compagnia con quelle loro storie così “semplici” nelle quali a tutti viene facile immedesimarsi. Ma cos’hanno di speciale Gibì e Doppiaw da essere sempre attuali? Hanno che, parlandoci della vita di tutti i giorni, in un continuo richiamo alla natura per ritrovare se stessi, pongono l’altro al centro dei propri pensieri, senza giudicare; si esprimono con poche chiare parole dando valore al silenzio; osservano per capire, prima d’agire; hanno tempi lenti e calmi, com’è dei bambini e dei saggi avere. La loro ricchezza educativa è tale da aver dato vita ad un progetto per famiglie, scuole e comunità, ideato nel 2000 e intitolato “I tesori di Gibì e Doppiaw”, come il piccolo e improtante libro che lo presenta(a cura di Michele De Beni, ed. Città Nuova 2006). L’autore, attraverso il disegno, rilancia temi e offre modi nuovi per riscoprire e vivere insieme la bellezza originaria dell’umanità e dell’universo intero, dando forma con le sue vignette agli ideali a cui si ispira. La sua è una visione del mondo che interpreta l’ostacolo e l’errore come via alla conoscenza di sé e alla comprensione dell’altro; e il dolore come porta aperta verso quell’ “oltre” in cui l’esistenza scopre i suoi più profondi significati». (dalla prefazione di Lia De Pra Cavalleri). Questo libro si presenta come un album di grande formato in cui le storie sono raccolte per temi. Centocinquanta strisce scelte tra le circa trecento ad oggi realizzate.
L’AUTORE – Walter Kostner (Ortisei, 1947) vive e lavora a Roma dal ’78, dove è tra i responsabili del movimento “Ragazzi per l’Unità” del Movimento dei Focolari. Oltre che disegnare, scrive racconti e si occupa di fotografia. COME NASCE L’IDEA – «Verso la metà degli anni ’70 – scrive l’autore – ho vissuto un periodo di tempo a Salisburgo, dove lavoravo come scultore del legno e mi occupavo della formazione di ragazzi. Con loro salivamo le montagne, facevamo teatro, ci impegnavamo per le persone emarginate…ma ciò che dava senso ad ogni cosa, era viverle alla luce dell’amore evangelico, dove anche gli ostacoli potevano diventare una pedana di lancio per andare avanti. Ritornato in Italia sono rimasto in contatto con alcuni di loro e tra questi con Gibì – lo chiamavo così per le iniziali del suo nome. Dopo un anno mi scrive una lettera dalla quale comprendo che sta attraversando un momento di crisi. Avrei voglia di dargli delle risposte, di indicargli una direzione. Ma come farlo senza correre il rischio che sembrino consigli paternalistici di una persona adulta e preoccupata? Sento che le parole potrebbero non essere accettate. Così abbozzo per la prima volta la figura di un clown con la bombetta, Gibì, e quella del suo interlocutore col papillon a quadri, Doppiaw, iniziale del mio nome. Disegno piccole storie che riprendono le situazioni che lui vive, nel tentativo di aiutarlo a uscire dal guscio in cui si sta rinchiudendo. Nascono così le prime strisce: esperienze di vita, fatti positivi e cantonate, sogni, disillusioni, scoperte».
Giu 24, 2007 | Cultura
Tra i titoli di Città Nuova del 25 giugno 2007 (n. 12): Focolarini e politica (leggi l’articolo ) di Paolo Lòriga Libano oltre il Tribunale di Giovanni Romano Politica, antipolitica e You Tube di Lucia Fronza Crepaz Bilancio di metà anno Italia, come stai? di Paolo Senesi Economia in ripresa. Merito delle aziende capaci di imporsi sui mercati. Ma il Paese è più vecchio e più povero. Servono riforme e il Parlamento arranca. Come uscirne? Inattesa indicazione del governatore Draghi. Firenze sogna… Un’alleanza per la famiglia a cura di Nedo Pozzi La Conferenza Nazionale della famiglia, primo evento di una nuova stagione istituzionale? Alcune prospettive dicono di sì. I pareri di alcuni partecipanti. In prima linea Lo “scopritore” della fertilità di Roberto Di Pietro Ritratto di John Billings, da poco scomparso, che, insieme alla moglie Evelyn, ha messo a punto il celebre metodo di regolazione delle nascite. Minori immigrati La scuola cambia pelle di Aurora Nicosia Sempre più fra i banchi di scuola si ritrovano ragazzi di varie nazionalità. Quella dell’integrazione è una sfida aperta che, insieme a tante domande, ha già tante risposte positive. Storie in controluce I muri distrutti di Michele di Marco Tealdo Ha trascorso una vita ad alzare muri. Eppure la storia di Michele appare più quella di chi i muri ha sempre tentato di abbatterli. Vite sospese Luciano, la sua notte di Caterina Ruggiu Dieci anni di “non-vita”, come li ha definiti, raccontati con straordinaria e a volte cruda sincerità. Storia di Luciano Saltori, che ha perso la sua scommessa con l’Aids. Ma non quella con se stesso, nella ricerca del “senso di vivere”.
Apr 12, 2007 | Cultura
Tra i titoli di Città Nuova n. 7 del 10 aprile 2007: 12 maggio: “Più famiglia” di Nedo Pozzi L’Africa altra di Vera Araujo Coerenza eucaristica Vivere secondo la domenica di Antonio Maria Baggio Aspetti sociali e politici dell’esortazione apostolica di Papa Benedetto XVI “Sacramentum Caritatis”. Non solo bulli di Aurora Nicosia Di fronte ad episodi sempre più ricorrenti di devianza giovanile ci si interroga sulle cause e sulle possibili soluzioni. Intervista allo psicologo Ezio Aceti: investiamo in educazione. La rete della pace Segnali pasquali in Terra Santa di Michele Zanzucchi Il Peres Center for Peace ha coagulato la migliore tradizione ebraica di tensione alla riconciliazione e al perdono. E ha coinvolto palestinesi, musulmani e cristiani. Il ruolo crescente della società civile. Intervista al direttore Ron Pundak. Svolta ambientale L’Europa sceglie sole e vento di Paolo Lòriga Decisione cruciale tra i 27 Paesi dell’Unione europea a favore dell’ambiente. La nostra analisi e la condivisione di proposte concrete. Corea-Italia Segnali di novità di Stefania Tanesini e Daniela Ropelato Una significativa delegazione parlamentare coreana del Movimento politico per l’unità in visita in Italia per guardare al bene della famiglia umana, a partire da Oriente. Sui campi da sci «Che spettacolo vedere come si aiutano!» di Domenico Salmaso Una iniziativa sportiva per i più giovani e le famiglie che è diventata scuola di vita.
Mar 18, 2007 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
E’ l’ora della Cina – Europa e Cina si stanno avvicinando in un processo sempre più accelerato. Obiettivo del seminario aperto ai giornalisti è offrire un luogo d’incontro tra questi due universi. La categoria dell’interdipendenza, da cui muovono i lavori del seminario, vuole far conoscere soprattutto quegli aspetti che favoriscono l’incontro autentico tra popoli e culture e superare disinformazione, difficoltà di comunicazione, stereotipi banali e pre-comprensioni ingiustificate. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle “Giornate dell’interdipendenza – persone, popoli, stati per un mondo più unito”. L’edizione 2006 aveva affrontato il rapporto tra occidente e mondo islamico. Molte le questioni in dibattito: sviluppo degli ordinamenti legislativi, arte e tradizioni culturali, religioni, mass media, società civile, diritti umani, libertà di opinione, problema ecologico. Si confronteranno: studiosi e giornalisti europei che si interessano in modi diversi alla Cina, ed esponenti cinesi, protagonisti e testimoni della sua millenaria civiltà.
Fra gli interrogativi – In che modo la Cina attuale riesce a tenere assieme la sua plurimillenaria tradizione e lo sforzo immane d’innovazione? Esiste uno spazio nuovo per le religioni e la vita spirituale nella Cina che transita dal comunismo al liberalismo? Conosciamo le nostre chinatown? Esistono esperienze di integrazione riuscita in Italia? Una società civile in crescita – «I segnali che provengono dalla Grande Muraglia – scrive Michele Zanzucchi in un recente reportage su Città Nuova (n.4/2007) – sono evidenti, contradditori a volte, ma sempre stimolanti. Un miliardo e trecento milioni di persone, un paese unito dal 221 a.C., una nazione dall’incredibile potenza economica e sociale, con 55 etnie diverse. Proprio nel momento del massimo sviluppo economico, cresce la richiesta interna di democrazia e di rispetto dei diritti umani. E ciò avviene non attraverso la politica, ma grazie a quella società civile che cresce impetuosamente. Forse bisogna guardare a questo mondo con più attenzione per capire dove va la Cina». (altro…)
Mar 9, 2007 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Nell’accogliere il premio “Tomas Moro 2006” – ritirato a suo nome da Esperanza Aid e Mauro De Souza, corresponsabili del Movimento dei Focolari in Paraguay – Chiara Lubich, in un messaggio, augura all’Università un anno ricco di iniziative che, per i valori cristiani e profondamente umani da loro promossi, contribuiscano sempre più alla fraternità universale. Prima della consegna del premio è stata data lettura della motivazione: “A Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, Opera di Maria, per il suo grande impegno a favore dell’unità e dell’ecumenismo. Per il contributo del suo carisma nella proposta della cosiddetta Economia di Comunione, di fronte alle tante disuguaglianze che oggi colpiscono l’umanità. Per la costruzione della pace in un mondo unito”. Chiara è tra le personalità premiate, dall’ “Istituto
Tomas Moro” della Facoltà di scienze giuridiche e diplomatiche dell’Università cattolica di Asuncion, il 27 dicembre scorso insieme a Mons. Elio Sgreccia, Presidente della Pontificia Accademia per la vita, José Antonio Fortea, teologo spagnolo che ha visitato quest’anno il Paraguay, e la Conferenza Episcopale Paraguaiana che celebrava il suo 50° anno di vita. Il Paraguay ha una ricca storia, segnata non solo da guerre, conquiste e rivoluzioni ma, in particolare, dall’incontro, non senza dolore, della cultura aborigena guaranì con quella europea. Un paese bilingue, in cui si parla spagnolo e guaranì. Era il 1964 quando un primo gruppo di paraguaiani partecipa ad una Mariapoli in Argentina. Oggi il Movimento dei Focolari è presente in Paraguay con persone impegnate in vari campi per il rinnovamento della società e della Chiesa, per portare semi di fraternità nei diversi ambienti, in questa terra ricca di potenzialità. Un solo esempio: la testimonianza di impegno politico di Cesar Romero. (altro…)