Feb 3, 2018 | Chiara Lubich, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità

Foto: www.afnonlus.org
«Facciamo nostro il detto: “Amare con i fatti” (1 Gv 3,18). Gesù vuole quelli, vuole una carità verso il prossimo che sia servizio concreto. Lui stesso ci è stato modello con la lavanda dei piedi, ad esempio. Amare con le opere. Noi sappiamo che possiamo fare ciò […] tutto il giorno: un atto concreto in favore di un fratello, poi di un altro o di un altro ancora, e così via. […] E allora, alla fine della vita, per queste azioni concrete, Gesù ci darà un premio proporzionato. Se anche un solo bicchiere d’acqua offerto a lui nel prossimo non rimarrà senza ricompensa (cf Mt 10,42), che sarà di molti bicchieri d’acqua? […] Mi ha fatto impressione sapere […] (che nel nostro Movimento sono già) fiorite spontaneamente dai nostri, nel mondo, oltre 200 opere o attività in favore dei fratelli che si trovano nelle necessità più varie. Opere caritative per ammalati, per anziani, disoccupati, portatori di handicap; sole, di studenti stranieri; opere in favore di bambini in difficoltà, dei senza casa, dei carcerati, dei tossicodipendenti, di alcolizzati; corsi di promozione umana e di catechismo; iniziative nel campo dell’economia, del lavoro, dell’educazione; azioni in favore di tutte le necessità dei Paesi in via di sviluppo, o per calamità naturali… E ho lodato Dio perché sin dai primi anni del Movimento le cosiddette opere di misericordia sono state per noi, come ci suggeriva il Vangelo, condizione imprescindibile per un buon esame finale, e dunque per una buona conclusione del Santo Viaggio della vita. Con questo nostro collegamento vorrei suggerirvi di prendere in considerazione una di queste opere, di averla a cuore in modo particolare, di interessarsi ad essa, di aiutarla a svilupparsi, di incrementarla con qualche mezzo a voi possibile, di sentirvi corresponsabili di essa. […] Guardiamoci intorno. Ci saranno attività e opere concrete suscitate nel Movimento Umanità Nuova o Giovani per un Mondo Unito o Famiglie Nuove o nel Movimento Parrocchiale. Sono nella vostra zona o in altre. Vedete come mettervi in contatto, magari consultando i vostri responsabili. Avvicinatevi ad esse con dolcezza, senza scompaginarle, ma solo col desiderio di servirle se non altro con la vostra preghiera. […] Allora, intesi: amare con le opere e dare una mano ad una di esse. Che per il nostro amore concreto ed anche per questa particolare opera, il Signore possa ripetere, alludendo a ciascuno di noi: “Ecco io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere” (Ap 22,12)». Chiara Lubich, Rocca di papa, 12 maggio 1988 Da CHIARA LUBICH – Cercando le cose di lassù – Città Nuova 1992 – pp 92-93-94 (altro…)
Gen 29, 2018 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
Gennaio 1998. Palermo si prepara al Grande Giubileo dell’anno 2000 portando su di sé segni di luce e di ombra. Una città muta, insanguinata dalle passate e anche recenti stragi di mafia, ma anche decisa a riscattarsi, mostrando il suo vero volto. Gennaio 2018. Oggi, il capoluogo siciliano si presenta come un’espressione avanzata del dialogo tra le diverse culture europee e il mondo arabo, un avamposto della cultura mediorientale dentro il tessuto europeo. Una “città mosaico”. Alla presenza del Sindaco Leoluca Orlando, delle autorità e di alcuni rappresentanti delle istituzioni, lo scorso 20 gennaio si è voluto “fare memoria” – come “impegno”a proseguire nella stessa direzione – di un avvenimento che ha rappresentato per la città una tappa del suo “magnifico disegno provvidenziale”, secondo un’espressione usata allora da Chiara Lubich. Durante i vari interventi sono emersi alcuni aspetti della vita dei Focolari negli ultimi vent’anni: l’impegno nel sociale e nel mondo della scuola, in particolare in alcuni quartieri di periferia come Ballarò, Brancaccio e lo Zen, la promozione di eventi e la riflessione su alcuni grandi temi, come l’ecumenismo, l’impegno verso le nuove generazioni, con l’avvio di scuole di partecipazione civile, e il confronto con personalità dell’economia, della politica, della cultura e dell’arte. In questi anni, la comunità dei Focolari ha dato un contributo al cammino di tutta la cittadinanza verso la costruzione di una “città dell’accoglienza e dei diritti”, con i valori della fraternità e della continua ricerca del dialogo.
«Il ricordo della cittadinanza onoraria a Chiara Lubich – ha affermato il Sindaco Orlando – è l’occasione per guardare al cammino della città, in nome del rispetto della persona umana e della costruzione di una comunità che si fonda sui valori dell’unità e della fraternità: quelli su cui Chiara ha fondato il suo movimento e che oggi accomunano milioni di persone nel mondo. Oggi quei valori sono parte del vissuto quotidiano di Palermo, con l’accoglienza e la solidarietà che sono terreno di prova, ma anche una straordinaria occasione di conferma della volontà del popolo palermitano di costruire una città accogliente e a misura d’uomo, come continuamente viene dimostrato dai comportamenti della società civile».
L’Arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice, ha augurato di procedere in questo cammino di fraternità, attraverso il dialogo a tutti i livelli, verso una meta «indicata profeticamente allora da Chiara Lubich: che Palermo possa divenire una città sul monte a cui guardare per la realizzazione del disegno di Dio sulla comunità degli uomini». «La celebrazione di tale avvenimento – ha aggiunto – esprime la profonda sintonia tra la città di Palermo ed i valori contenuti nel carisma di Chiara: concorrere alla ricomposizione dell’unità della famiglia umana». Maria Voce, presidente dei Focolari, con un messaggio ha incoraggiato tutti a «condividere i molti frammenti di fraternità che si sono consolidati in questi anni per promuovere l’accoglienza, la legalità e la pace», con l’augurio «che la città si distingua sempre più per una testimonianza attiva sui vari fronti del dialogo, moltiplicando iniziative che infondano speranza e valorizzando i talenti di tutti nell’ottica dell’unità». L’adesione all’Associazione “Città per la fraternità”, voluta dal Comune di Palermo, impegna ulteriormente i suoi cittadini ad ispirare alla fraternità universale ogni futura decisione e azione. Leggi in allegato: Messaggio dell’Arcivescovo Lorefice Messaggio di Maria Voce (altro…)
Gen 22, 2018 | Chiara Lubich, Cultura, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Sociale, Spiritualità
Accedi ai contenuti dell’evento “L’attrattiva del tempo presente” (3 marzo, Castelgandolfo – Roma): http://chiaralubich.10anni.focolare.org

Il progetto “Fare sistema oltre l’accoglienza”
L’umanità sta vivendo una terza guerra mondiale a pezzi; povertà e fame sono tutt’altro che sconfitte; i rapporti personali e sociali stanno subendo uno sfilacciamento progressivo dovuto ad una mancanza di speranza nel cambiamento. E molto altro ancora. Di fronte a questi drammi, qual è il contributo del “carisma dell’unità”, in concorso con tutte le persone di buona volontà che operano per il bene del nostro pianeta? La risposta arriva dai numerosi fatti di vita e dalle iniziative di persone che, in tutto il mondo, hanno abbracciato gli ideali di Chiara Lubich e si sono impegnate innanzitutto a trasformare sé stesse, generando ovunque numerose opere sociali che dicono che un cambio di passo per l’umanità è ancora possibile. Molte le storie e innumerevoli i risvolti in tutti i Paesi del mondo. Alcuni esempi. In Sicilia (sud dell’Italia), uno degli epicentri italiani del fenomeno migratorio, Salvatore Brullo, con il progetto “Fare sistema oltre l’accoglienza”, ha potuto accogliere oltre 40 minori stranieri non accompagnati che, grazie al coinvolgimento di tante famiglie e aziende in diverse città, si sono formati in varie professioni aprendosi a un futuro migliore del passato. 
A Bolivar sulle Ande peruviane
Dall’altra parte del mondo, a Bolivar, a 3.500 metri di altitudine sulle Ande peruviane, 250 bambini oggi ricevono un’istruzione nella nuova struttura scolastica sorta grazia al progetto “Una scuola sulle Ande” di Azione Mondo Unito (AMU). Altri 1129 bambini in tutto il mondo hanno trovato una famiglia grazie al progetto di adozioni internazionali Azione per Famiglie Nuove (AFN), la ONLUS che promuove progetti di supporto e formazione per la famiglia. Sono solo alcune delle iniziative, piccole e grandi, che in questo decimo anniversario sostanzieranno, in ogni parte del mondo, incontri, celebrazioni, conferenze. A Castel Gandolfo (Roma), si svolgerà il 3 marzo. «A questo evento, saranno le opere e le storie di persone divenute motori di trasformazione sociale a raccontare un altro volto del Carisma di Chiara sotto il titolo “La grande attrattiva del tempo presente”», spiega Tim King, uno dei due consiglieri presso il Centro Internazionale dei Focolari per l’aspetto dell’evangelizzazione. «Il focus – continua – sarà sul volto sociale del carisma di Chiara Lubich, raccontato attraverso l’attenzione per le ferite dell’umanità, la passione e la creatività di imprenditori, giovani, famiglie e gente comune che hanno dato vita a una rete mondiale di piccoli progetti o azioni su vasta scala che traggono ispirazione dalle parole di Chiara». La stessa fondatrice dei Focolari spiegava così il senso del loro agire agli inizi del Movimento, di quell’impegno che allora, in tempo di guerra, da personale divenne subito comunitario: «Il tutto era partito con un programma ben preciso: concorrere a risolvere il problema sociale di Trento, la nostra città». L’evento del 3 marzo sarà trasmesso in diretta streaming (dalle 16.00 alle 19.00, ora di Roma) in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese. (altro…)
Gen 13, 2018 | Spiritualità

Foto: Pixabay
Tenere acceso l’amore, quell’amore che lo Spirito Santo ha diffuso nei nostri cuori […] deve esprimersi in fatti concreti. Nei prossimi quindici giorni vogliamo esaminarci proprio su questo particolare dell’amore, sulla sua concretezza, e lavorare a renderlo autentico. Come? […] Noi sappiamo come, vivendo nel mondo, è facile impolverarsi, raccogliere via via cose più o meno utili, o superflue, e tenerle nelle proprie case. Si tratta magari di una matita in più, di un libro, di un indumento, uno strumento, un quadro, un tappeto; di biancheria, di mobili; di cose voluminose, o piccole, di una somma di denaro. Perché non raccogliere tutti questi oggetti e metterli a disposizione di chi non ne ha nella nostra comunità, o dei poveri, o del “Gesù abbandonato quotidiano”, come noi definiamo le calamità che gettano nel dolore, nelle angosce, nel freddo e nei pericoli tanta gente? Ogni mattina, appena alzati, ci si lava il volto. Non sarà forse necessario, ogni anno, all’inizio dell’anno, fare una verifica del nostro superfluo e donarlo per obbligo di carità? Nei focolari si fa di tanto in tanto quello che noi chiamiamo “il fagotto”: si ammucchia cioè tutto ciò che è in sovrappiù e lo si distribuisce. Non può questo essere attuato da tutti noi? […] Raccogliendo il superfluo e donandolo, la nostra carità verso i prossimi sarà vera e salveremo perciò, per essa, la presenza viva del Risorto in noi. Io ho sperimentato che per attuare ciò occorre un po’ di tempo. Bisogna considerare bene cosa per cosa. Disporre naturalmente solo di ciò che possiamo dire nostro, e definire: questo è superfluo, questo no. Ed essere generosi, pensando che è meglio rimanere senza qualcosa di utile piuttosto che averne in sovrappiù. […] Fuggiamo anche noi da quegli attaccamenti, da quel poco o tanto di consumismo che è penetrato, magari involontariamente, nella nostra vita. Ci sentiremo più liberi e più leggeri, più atti a lavorare per […] fare del presente un anno fruttuosissimo. Da “Cercando le cose di lassù” – Città Nuova 1992 – pp. 122 e segg. (altro…)
Dic 30, 2017 | Chiara Lubich, Famiglie, Focolari nel Mondo, Spiritualità
A me sembra che per ridare alla famiglia il suo vero volto, per ridonarle il suo splendore, accanto ai discorsi, agli ammonimenti, alle direttive (…) valga quell’esempio luminoso e universale che la Sapienza eterna ha escogitato: la famiglia di Nazareth. Ad essa tutte le famiglie del mondo, che sono e che saranno, possono guardare come a modello e a tipo. E non solo le famiglie: i singoli componenti di esse possono ispirarvisi per sapere quale il comportamento da adottare, gli atteggiamenti da assumere, i rapporti da animare, le virtù da coltivare. Ogni uomo della terra che sia sposo e padre, potrà sempre trovare in Giuseppe, lo Sposo di Maria, il padre putativo di Gesù, una luce, uno sprone, una fonte di ispirazione. Da lui imparerà la fedeltà a tutta prova, l’eroica castità, la forza, la silenziosa operosità, il rispetto, la venerazione, la protezione per la madre dei suoi figli, la partecipazione alle preoccupazioni familiari… E ogni donna, che sia moglie e madre, potrà scoprire in Maria il proprio dover essere, l’uguaglianza con l’uomo e la propria identità. Vedrà nella Sposa di Giuseppe realizzato in pieno il desiderio d’esser anch’essa protagonista, comprenderà da lei come oltrepassare la cerchia familiare per diffondere, al bene di molti, le ricchezze che le sono proprie: la capacità di sacrificarsi, l’interiorità che la fa sicura, la religiosità che la distingue, il bisogno innato d’elevarsi ed elevare irradiando candore, bellezza, purezza. Così i figli troveranno in Gesù figlio di Maria e di Giuseppe, composte in mirabile unità, le due tendenze che li possono tormentare: il bisogno di affermarsi come un’altra generazione che ha da aprire un nuovo capitolo nella storia e il desiderio di ripararsi all’ombra dei propri cari nell’amore e nell’obbedienza. Sì, la Sacra Famiglia, il gioiello dell’umanità associata, che rispecchia la vita della Trinità dove l’amore fa uno Dio, sia oggi di fronte a noi, stia con tutti noi (…) per il bene della famiglia nel mondo, della famiglia nella Chiesa e per la gloria di Dio. Da: Chiara Lubich – Messaggio al FamilyFest 1981 (altro…)