Movimento dei Focolari
Vescovi “alla scuola dello Spirito Santo”

Vescovi “alla scuola dello Spirito Santo”

Un messaggio di Papa Francesco, seguito da un saluto della Presidente dei Focolari Maria Voce, hanno aperto a Trento il convegno “Un Carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità” al quale partecipano 7 Cardinali e 137 Vescovi, amici dei Focolari, di 50 Paesi.

© CSC audiovisivi

“È bene, anche per i Vescovi, mettersi sempre di nuovo alla scuola dello Spirito Santo”. Con questa sollecitazione di Papa Francesco si è aperto questa mattina a Trento il convegno internazionale “Un Carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità” al quale partecipano 7 Cardinali e 137 Vescovi, amici del Movimento dei Focolari, in rappresentanza di 50 Paesi. In occasione del centenario della nascita di Chiara Lubich, il convegno vuole approfondire il significato e il contributo del carisma dell’unità dei Focolari a servizio della Chiesa e dell’umanità. Una delegazione dei partecipanti lo scorso 6 febbraio è stata ricevuta in udienza dal Santo Padre, che ha affermato “Mi avete portato la gioia, andate avanti!”. Nel suo messaggio, letto questa mattina dall’arcivescovo di Bangkok, card. Francis X. Kriengsak Kovithavanij, Papa Francesco ha affermato che i doni carismatici come quello della spiritualità dei Focolari sono “co-essenziali, insieme ai doni gerarchici, nella missione della Chiesa”. “Il carisma dell’unità – continua il sommo pontefice – è una di queste grazie per il nostro tempo, che sperimenta un cambiamento di portata epocale e invoca una riforma spirituale e pastorale semplice e radicale, che riporti la Chiesa alla sorgente sempre nuova e attuale del Vangelo di Gesù”. Il Papa incoraggia i Vescovi presenti a vivere anche loro i punti cardini della spiritualità di Chiara Lubich: l’impegno per l’unità; la predilezione di Gesù crocifisso come bussola esistenziale; il farsi uno “a partire dagli ultimi, dagli esclusi, dagli scartati, per portare loro la luce, la gioia, la pace”; l’apertura “al dialogo della carità e della verità con ogni uomo e ogni donna, di tutte le culture, le tradizioni religiose, le convinzioni ideali, per edificare nell’incontro la civiltà nuova dell’amore”; l’ascolto di Maria, dalla quale “si impara che ciò che vale e resta è l’amore” e che insegna come portare anche oggi al mondo il Cristo “che vive risorto in mezzo a quanti sono uno nel suo nome”. Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, in un videomessaggio ha sottolineato il fatto che questa spiritualità vuole essere – come lo dice il titolo del convegno – “al servizio della Chiesa e dell’umanità”. In un’epoca nella quale “ci sono sfide per la Chiesa in tutte le parti del mondo” – ha affermato la Presidente dei Focolari – “siamo chiamati a una nuova inculturazione del Vangelo di Gesù, che faccia tesoro dell’esperienza del passato ma lo sappia riesprimere, con profezia, in questo nostro tempo. Per questo occorre anche aprirci e scoprire la forza rinnovatrice insita in tanti dei nuovi carismi presenti nella Chiesa di oggi”. “La realtà dei Vescovi amici del Movimento dei Focolari” – ha affermato la Presidente – vuole proprio promuovere “uno stile di vita di comunione tra Vescovi cattolici di tutto il mondo, ma anche tra Vescovi di varie Chiese” e contribuire così “a rendere sempre più effettiva e più affettiva la collegialità”. Il programma continuerà nel pomeriggio con la visita dei partecipanti alla mostra “Chiara Lubich, città mondo” alla Galleria Bianca a Piedicastello. Alle ore 17,15 nella chiesa di Santa Maria Maggiore prenderanno parte all’evento artistico “Dal Concilio tridentino a Chiara tridentina”. Alle 19,15 al Centro Mariapoli di Cadine, ci sarà la Santa Messa presieduta da Monsignor Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento. Domani, domenica 9 febbraio, alle ore 10,00 nel Duomo di Trento, si terrà la concelebrazione della Santa Messa. Presieduta dal cardinale Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij e aperta dal saluto dell’Arcivescovo di Trento, sarà trasmessa in diretta da TV2000 e in streaming sul sito www.centenariolubichtrento.it . A seguire saranno accolti presso la Sala Depero del palazzo della Provincia dai Presidenti del Consiglio Provinciale, Walter Kaswalder, e della Giunta Provinciale, Maurizio Fugatti, e dal Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, per un indirizzo di saluto alle autorità locali. Il convegno proseguirà poi, dal 10 al 12 febbraio, a Loppiano (Firenze), nella cittadella internazionale del Movimento dei Focolari. In collaborazione con il “Centro Evangelii Gaudium”, dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano si affronteranno alcune tematiche di attualità per la Chiesa e la società di oggi attraverso relazioni, tavole rotonde e momenti di dialogo. Tra gli argomenti in programma: “La Chiesa e le sfide attuali” con la partecipazione di Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio; “La Chiesa si fa dialogo” con l’approfondimento di quattro dimensioni della vita della Chiesa: quella kerigmatica, comunionale, dialogica e profetica. Ogni giornata sarà arricchita da testimonianze di Cardinali e Vescovi di varie parti del mondo. Qui si trova il testo del messaggio di Papa Francesco Qui si trova il testo del video messaggio di Maria Voce

Info e contatti: Ufficio comunicazione Focolari: ufficio.comunicazione@focolare.org Anna Lisa Innocenti – +39 338 3944209

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Speranza che sorge dalle ceneri

Speranza che sorge dalle ceneri

Per migliaia di persone la vita sta lentamente tornando alla normalità dopo l’eruzione del vulcano Taal nelle Filippine del 12 gennaio 2020 che ha causato gravi danni alle aree circostanti, anche se l’emergenza non è finita. Secondo l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (PHIVOLCS), il Livello 4 di allarme è stato abbassato al Livello 3 e la zona di pericolo è stata ridotta da 14 chilometri a 7 dal cratere. La comunità dei Focolari impiega qualunque mezzo per provvedere ai bisogni degli sfollati dal disastro: sono state più di 300.000 le persone costrette a evacuare. Purisa Plaras, focolarina e co-direttrice della “Mariapoli Pace”, la cittadella dei Focolari a Tagaytay, racconta: “Alcuni giorni dopo l’eruzione del vulcano Taal, siamo tornati a Tagaytay per vedere la situazione della nostra comunità e condividere tutto con le diverse famiglie che vivono intorno al nostro Centro che si trova all’interno della zona di pericolo, nel raggio di 14 chilometri dal vulcano. Preoccupati per i loro bisogni di base, abbiamo distribuito cibo e acqua alle famiglie”. Una delle nostre giovani dei Focolari condivide: “Non è affatto facile affrontare questa situazione. È straziante e non ho potuto fare a meno di piangere. Non posso spiegare come mi sento in questo momento, ma nel profondo so che Dio ci ama immensamente, abbracciando insieme il volto di Gesù Crocifisso e Abbandonato in questa situazione. Sarò forte qui, per servire Gesù anche negli altri”. Randy Debarbo, il focolarino responsabile dell’area circostante la Mariapoli Pace, racconta: “Domenica 12 gennaio, mentre stavamo tornando a casa da un incontro, abbiamo notato il cattivo odore di zolfo nell’aria. Ha iniziato a piovere ma c’era qualcosa di strano. L’acqua piovana stava macchiando i nostri ombrelli ed i vestiti. Poi ci siamo resi conto che era cenere vulcanica mescolata a pioggia che scendeva come fango! Quando ci siamo svegliati la mattina dopo, non riconoscevamo più ciò che ci circondava. Tutto era grigio come se fossimo daltonici. Abbiamo visto la massiccia devastazione provocata dall’eruzione del vulcano Taal. La scuola pubblica vicino al centro dei Focolari è divenuta un rifugio temporaneo e un centro di transito per circa 500 persone che arrivavano dai paesi sul lago vicino al vulcano. Di fronte ad una tale devastazione, una voce dentro di me parlava a voce alta: “Avevo fame e mi hai dato da mangiare …”. Questa preoccupazione per Gesù nei vicini bisognosi lo spinge a rimanere insieme con altri focolarini a Tagaytay. Randy continua: “Insieme agli altri focolarini, siamo andati con un camion fino a circa 20 chilometri da Tagaytay per comprare acqua da distribuire ad alcune famiglie che erano ancora a Tagaytay. È stata una sensazione molto forte vedere le famiglie momentaneamente sollevate dalle loro preoccupazioni, i bambini erano felici di ricevere anche solo un secchio d’acqua. Con un medico che si trova qui a Tagaytay, abbiamo deciso di visitare le famiglie intorno a noi per cercare di soddisfare le loro esigenze di carattere medico. Arrivando in un posto, la gente di quel quartiere era tutta lungo la strada, aspettando e chiedendo cibo. Invece di visitare solo una casa, siamo stati in grado di offrire un controllo medico gratuito a coloro che stavano aspettando il cibo. Mettiamo insieme le piccole quantità di denaro nelle nostre tasche e acquistiamo personalmente medicinali per coloro che hanno urgente bisogno di cure mediche.” Oltre al generoso aiuto proveniente dalle famiglie del Movimento nelle Filippine, il Movimento in tutto il mondo sta sostenendo con le preghiere e il contributo finanziario la Mariapoli Pace che è a servizio del lavoro dei Focolari in Asia.

Jonas Lardizabal

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Florianópolis (Brasile): Il focolare nel “morro”

Dal 2014 nel “Morro della Croce” vive una comunità di focolarini che condivide la vita semplice e povera di questa popolosa favela di Florianópolis. Un’espressione – sostiene p. Vilson Groh, che vive lì da oltre 30 anni – del desiderio di Chiara di avere focolari anche nelle periferie del mondo. https://vimeo.com/377595650 (altro…)

Forza nella mitezza: Mattarella a Trento ricorda Chiara Lubich

Forza nella mitezza: Mattarella a Trento ricorda Chiara Lubich

“Si può essere molto forti pur essendo miti e aperti alle buone ragioni degli altri”, anzi, “soltanto così si è veramente forti”: questo l’insegnamento di Chiara Lubich nelle parole di Mattarella, che coglie l’invito di Maria Voce all’ “estremismo del dialogo”

© Domenico Salmaso – CSC Audiovisivi

Il capo dello Stato, al Centro Mariapoli “Chiara Lubich” di Cadine (TN), ha partecipato con un intervento appassionato al ricordo della fondatrice dei Focolari nel centenario dalla nascita. Ad accoglierlo Maria Voce, presidente del Movimento, e le autorità locali, insieme alla cittadinanza: oltre 400 erano le persone presenti in sala, circa 500 nelle altre sale collegate a Cadine e a Trento, e oltre 20 mila le visualizzazioni dello streaming. La dimensione artistica, per la regia di Fernando Muraca, ha fatto da sfondo alla narrazione, ripercorrendo i tratti più significativi della vita di Chiara come donna in relazione. Tra suoni e immagini, si sono intrecciate le voci delle autorità civili ed ecclesiali. Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha sottolineato come Chiara rappresenti, insieme a figure come De Gasperi, “l’eccellenza di questa terra”. Un territorio, il Trentino, di cui ha messo in luce tre caratteristiche: la forza di volontà, il Movimento cooperativistico, l’essere terra di frontiera. “Chiara ha saputo interpretare questa appartenenza – ha affermato – che è poi un tratto distintivo della nostra autonomia, della nostra specificità”.

© Domenico Salmaso – CSC Audiovisivi

L’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, ringraziando il suo predecessore Carlo De Ferrari che all’epoca colse “il dito di Dio” nella spiritualità di Chiara Lubich, ha ricordato come “se oggi il carisma abbraccia l’intera umanità lo dobbiamo a questo vescovo, che lo ha protetto”; e ha indicato nella provocazione di “Cristo abbandonato” la sua grande attualità. Alessandro Andreatta, sindaco di Trento, ha espresso la sua gioia nel ricordare “la ragazza che quasi ottant’anni fa si mise al servizio dei poveri” e che “continua ancora oggi a invitarci all’apertura, all’accoglienza, all’impegno per gli altri e con gli altri. Perché fin dall’inizio quella di Chiara non è stata un’esperienza personale, isolata, solitaria ma un impegno che si comprende solo se visto alla luce del paradigma della relazione”. Sono poi state portate numerose testimonianze, che dicono la tenacia nel quotidiano di persone che sono state, e sono, ispirate da Chiara e dal suo carisma nel proprio agire: come Amy Uelman, docente di etica e diritto alla Georgetown University di Washington, che forma i suoi studenti ad affrontare argomenti divisivi evitando scontri; gli imprenditori Lawrence Chong e Stanislaw Lencz, che con le loro aziende contribuiscono ad un’economia solidale e sostenibile; Arthur Ngoy e Florance Mwanabute, medici congolesi che si dedicano alla cura dei più deboli e alla formazione sanitaria; e la storia da Yacine, migrante algerino, accolto come un fratello da alcuni giovani italiani dopo il difficile viaggio attraverso i Balcani. Ma anche quella dell’ex sindaco di Trento, Alberto Pacher, che insieme ad insegnanti e studenti ha accolto l’invito – la telefonata di un bambino – da cui sono nati i progetti Tuttopace e Trento, una città per educare.

© Domenico Salmaso – CSC Audiovisivi

“La luce donata a Chiara supera i confini del Movimento dei Focolari e va ad incoraggiare e ad ispirare tanti, donne e uomini di buona volontà in ogni parte del mondo, come questo anniversario sta a manifestare”, ha affermato la presidente dei Focolari Maria Voce. “Come ciascuno di voi, sento Chiara viva, presente, attiva, vicina ogni giorno. Lei ci spinge ad andare al largo con coraggio”. E ha spronato tutti: “A questa società che sembra senza radici e senza meta, occorre rispondere con radicalità, con l’«estremismo del dialogo», alimentato dalla cultura della fiducia”. A concludere la serata, il lungo e appassionato intervento del Presidente della Repubblica; che ha individuato in particolare nella fraternità, applicata all’agire civile e politico, la cifra distintiva della spiritualità di Chiara Lubich – riservando un caloroso ricordo anche ad Igino Giordani, che Mattarella conobbe, e che di questa spiritualità fu interprete di prim’ordine. Una fraternità che è “fondamento di civiltà e motore di benessere”, in quanto senza di questa “rischiamo di non avere la forza per superare le disuguaglianze e sanare le fratture sociali”. Chiara Lubich, proponendo con vigore la cultura del dono e del dialogo, in particolare interreligioso che “in questa stagione storica è decisivo per la pace”, aveva intuito “con spirito di profezia” quale fosse la strada da seguire. Un insegnamento che prova come “si può essere molto forti pur essendo miti e aperti alle buone ragioni degli altri. Anzi per dirla tutta con sincerità, come dimostra la vita di Chiara Lubich, soltanto così si è veramente forti”.

Stefania Tanesini

https://youtu.be/bvwNFuFkN0w (altro…)

Chiara Lubich – Città Mondo

Prende il via il 7 dicembre 2019 la mostra internazionale dedicata alla persona e al carisma di Chiara Lubich. Si tratta della prima esposizione multimediale mai realizzata su di lei. Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo storico del Trentino e Anna Maria Rossi, una dei curatori, raccontano la genesi, il percorso e le novità. https://vimeo.com/377594540 (altro…)