Giu 13, 2017 | Cultura, Nuove Generazioni
Uma nova edição de “Aos Gen”, revista e ampliada com discursos, mensagens e artigos de Chiara Lubich aos gen, desde a fundação do Movimento Gen até 2001. Três volumes: de 1966 a 1969, de 1970 a 1974, de 1975 a 2001. “Caríssimos gen, acreditem em mim: a mais alta contestação do mundo quem faz e fará é Deus em nós, que existe, se o seguirmos no caminho do amor. De contestações Ele entende bem! Todo o Seu Evangelho é uma contestação ao mundo. E entende de lutas pacíficas e de martírios para renovar o mundo… Ajudem, pois, os seus amigos a resolverem os problemas contingentes deles e de vocês, mas, ao mesmo tempo, mantenham-se estreitamente ligados entre vocês
Naquele que venceu o mundo”. (Do Volume 1)
Vocês, gen, sabem que são chamados a levar para frente, no novo milênio, este grande Ideal, que Deus nos confiou para contribuir na realização do Seu testamento: “Que todos sejam um”.
Toda a minha esperança está depositada em vocês. Sei que almejam coisas grandes e lhes asseguro que no Ideal de vocês encontrarão a plena realização e serão felizes. É isto que lhes desejo com todo o coração. Estou sempre com vocês. (Do Volume 3)

Editora Cidade Nova
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Giu 9, 2017 | Cultura, Nuove Generazioni
y4uw.org : Giovani di diverse culture, religioni, nazionalità che vivono in 180 paesi dei 5 continenti. Sono i Giovani per un Mondo Unito del Movimento dei Focolari (GMU). Vogliono vivere per un mondo più fraterno e unito. Come? Mettendo in pratica la cosiddetta ‘regola d’oro’: “Fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”.Per essere più collegati e lavorare insieme a tanti giovani sparsi nel mondo, i GMU lanciano nuovi canali di comunicazione, tra cui una rinnovata piattaforma sul web, y4uw.org , dove si può navigare per conoscere le varie tappe della loro storia, i vari post, video, news, eventi passati e futuri. Genfest 2018: sul nuovo sito è possibile trovare informazioni attualizzate del grande evento mondiale che si prepara a Manila (Filippine) e che si svolgerà dal 6 al 8 luglio 2018. Interazione: y4uw.org dà la possibilità di interagire con i Giovani per un mondo unito. È possibile postare non solo i commenti ma anche i suggerimenti e le iniziative dei giovani delle diverse città. Nuovo Design: che rende più facile visualizzare i numerosi progetti in corso e contattare i protagonisti. Si può contattare e seguire i GMU anche sui social media: Instagram e Twitter: Y4UW.official Facebook: Y4UW.international (altro…)
Mag 17, 2017 | Famiglie, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale, Spiritualità
«Ci sono domande davvero difficili: perché esiste la morte, perché le guerre, la violenza, le separazioni, il divario tra ricchi e poveri… Spesso ne parlo con gli amici di università – studio lingue e letteratura all’Università di Porto, nel nord del Portogallo – ma nessuno riesce a togliermi queste inquietudini. Un giorno qualcuno mi parla del Vangelo e mi propone di viverlo. Non posso crederci, obietto, conosco tanta gente che si professa cristiana, ed io con loro, ma dopo duemila anni le cose sono sempre le stesse. Dato che finalmente qualcuno mi sta davvero ad ascoltare, il mio sfogo di dubbi e pregiudizi continua per un bel po’. Quando viene l’ora di lasciarci, a quella persona rimane solo lo spazio per una sola parola: “Prova!” A Porto vivo in un appartamento con altre ragazze. Quel giorno sono l’unica ad essere rimasta a casa perché dovevo preparare un esame. Una donna povera bussa alla porta. Il primo impulso è di liquidarla in fretta, ma sono trattenuta da quel “prova” che di tanto in tanto affiora e mi interpella. In casa non c’è un granché ma trovo qualcosa da dare a quella donna. Dopo un po’ di tempo telefona mia madre che, essendo in città per un check-up medico, vuole accertarsi che ci sia: ha una sporta di frutta e di carne per noi. Il mio cuore è pieno di gioia, non tanto per quel ben di Dio che ci avrebbe sfamate per l’intera settimana, ma perché è la conferma che il Vangelo è vero. Quel poco che avevo appena dato a quella donna, mi viene restituito centuplicato, secondo la promessa “Date e vi sarà dato”. Inizia così un nuovo rapporto con Gesù, che si consolida ogni volta che provo a riconoscere il suo volto in ogni persona che mi passa accanto. Per il mio compleanno avevo ricevuto un paio di guanti di pelliccia. Me li aspettavo da tempo perché a volte qui si gela. In autobus vedo una donna tremare per il freddo. E se le dessi i miei guanti? Come lo penso lo faccio. Questa volta infatti voglio giocare d’anticipo perché con quel regalo di compleanno, Gesù il centuplo me l’aveva già dato, così posso dare e do i miei guanti a lei che ne ha più bisogno di me. Sto andando a lezione quando mi ferma una signora con un bambino tra le braccia che piange. Non voglio fare tardi, mi giustifico con me stessa tentando di andarmene. Ma dentro un pensiero: “come posso dire di amare Dio che non vedo se non amo il fratello che vedo?”(cf Gv 1,20). Guardo l’orologio e faccio fatica a resistere al pensiero di andarmene, ma poi mi fermo e mi interesso alla sua situazione. Mi racconta di aver appena lasciato un figlio molto debole in ospedale. Col marito e gli 8 bambini vive in due misere stanze. Lì per lì, da sola, non posso fare molto, ma prometto che sarei andata a trovarla. Il giorno stesso ne parlo con altri giovani e famiglie della comunità dei Focolari che avevo iniziato a conoscere, e ognuno di essi si offre di aiutare in quello che può. Insieme provvediamo alle prime necessità (cibo, vestiti, cose per la casa) e predisponiamo dei turni per aiutare i bambini nei compiti e farli giocare finché la mamma sta con l’altro bimbo in ospedale. Nello stesso tempo cerchiamo di capire come far presente la situazione al Comune, chiedendo un’abitazione degna. Trascorrono alcune settimane e, finalmente, arriva l’attesissimo camion del Municipio per il trasloco in un alloggio sociale. A me tocca il privilegio di portare il bambino più piccolo nella nuova casa. Non potrò mai dimenticare quel viaggio in autobus col piccino fra le braccia che dorme sereno, ignaro del cambiamento che avverto da quando mi sono messa a vivere il Vangelo. Ora i grandi interrogativi, che pur ci sono, non rimangono più senza risposta: so che facendo il primo passo non solo si coinvolgono altre persone ad amare, ma si può davvero influire sulla società». (altro…)
Mag 12, 2017 | Nuove Generazioni
https://youtu.be/FZLJ_xLw9dk (altro…)
Mag 8, 2017 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Da quando i nostri genitori si sono separati, mia sorella ed io viviamo con nostro padre. È una situazione molto difficile per me, anche per via della salute: soffro d’asma e per due anni ho avuto anche problemi di cuore. Grazie alla vicinanza di tanti giovani che come me cercano di vivere la spiritualità dell’unità, questi limiti fisici non mi hanno impedito di vivere con entusiasmo il mio impegno cristiano. Come studente, invece, le cose non andavano molto bene. Nella struttura pubblica che frequentavo non c’era molta attenzione per studenti nella mia situazione e quando ho saputo di dover ripetere la prima classe superiore ho cambiato scuola. Qui ho capito meglio l’importanza dell’istruzione e il vantaggio di poter raggiungere la laurea. All’inizio dell’anno i voti erano buoni: evidentemente la nuova motivazione stava funzionando. Una sera mi ha preso un terribile mal di testa. Speravo che durante la notte passasse perché nei giorni a venire mi aspettava una serie di interrogazioni. Effettivamente al mattino il mal di testa non c’era più, ma quando ho preso in mano i libri è ritornato più forte che mai. La stessa cosa si è verificata ogni volta che provavo a concentrarmi in un lavoro intellettuale. Ho fatto il giro di tanti ospedali ma nessuno riusciva a scoprire che malattia avessi. Intanto la media dei voti precipitava, mentre il mal di testa era diventato permanente. Mio padre non aveva più soldi per pagare i medici; così ho provato a consultare dei guaritori tradizionali, ma senza risultato. Sopraffatto da questa situazione sono stato assalito da forti dubbi di fede. Mi domandavo: perché su sette miliardi di persone questa situazione capitava proprio a me, ora che avevo deciso di impegnarmi a fondo con la scuola? Nonostante la mia ribellione ho voluto partecipare con i Gen ad un week-end formativo. Ci sono andato soltanto per vedere i miei amici, non perché ci credessi molto. L’incontro è iniziato con un video-discorso di Chiara Lubich, ma ero così arrabbiato con Dio che non l’ho neppure ascoltato, né ho voluto dare il mio contributo alla comunione che ne è seguita e tanto meno mi sono interessato a ciò che dicevano gli altri. La mia mente vagava altrove. Pensavo che Dio mi aveva dimenticato, che nessuno poteva capirmi, che questi incontri non servono a nulla. Ad un certo punto però sono stato colpito da un ragazzo che diceva che nei momenti difficili possiamo dare speranza agli altri valorizzando la nostra sofferenza personale. Anzi, che è proprio nell’immedesimarsi in Gesù crocifisso e abbandonato che si trova la forza per amare gli altri. Queste parole sono state per me come una sfida. Mi sono detto: se Gesù sulla croce si fosse tirato indietro, cosa faremmo noi adesso? Da quel momento ho trovato la forza di accettare la mia situazione e la certezza che Dio è amore anche quando permette la sofferenza. E anche se continuavo ad avere mal di testa, ho ritrovato la gioia di vivere. Per amore di mia sorella e di tutti cercavo di donare gioia intorno a me. Grazie alle preghiere di tanti, oggi mi sento molto meglio e se non ci saranno nuove sorprese, sembra che la salute sia ritornata». (altro…)