Set 24, 2015 | Cultura, Focolari nel Mondo
LoppianoLab dirette streaming: Venerdì 25 Settembre ore 10,15 -13,00 Convention EdC Loppiano Venerdì 25 Settembre ore 21,00 -22,30 “Nuove idee di società, economia, e politica ripartono dall’uomo”. In dialogo con Mons. Nunzio Galantino, segretario generale CEI, Paolo Pombeni, storico e Vittorio Pelligra, economista. L’appuntamento culturale di LoppianoLab promosso dall’Istituto Universitario Sophia Sabato 26 Settembre ore 9,00 – 13,00 Convention EdC Loppiano Sabato 26 Settembre ore 10,00 – 13,00 Laboratorio: L’impegno per la giustizia sociale nelle nostre Periferie esistenziali: al centro sarà il dramma della povertà nel nostro Paese ma anche nelle diverse aree del pianeta. Si affronteranno anche le tematiche dell’emarginazione e dell’infanzia. Promotore di questo incontro come degli altri due laboratori, dialogo con l’Islam, identità sociale e comunicazione che all’interno della manifestazione fungono da punto di raccordo tra idee, progetti e prassi, è il Gruppo Editoriale Città Nuova, che, sempre il 26 settembre prossimo, presenterà attività e progetti nel corso di un incontro dal titolo “Un anno con Città Nuova”. Sabato 26 Settembre 15,30 – 17,45 Convegno centrale “OLTRE LA PAURA – Cultura del dialogo, cittadinanza attiva, economia civile”. Tanti gli ospiti. LA NOVITA’: INTERVIENI IN DIRETTA AL CONVEGNO Sarà possibile interagire con i relatori, facendo arrivare – sabato pomeriggio in tempo reale – domande tramite SMS, Whatsapp, Facebook, Twitter, E-mail. Ecco qui di seguito i contatti: Facebook: www.facebook.com/loppianolab Twitter:@LoppianoLab E-mail: convegno.loppianolab@loppiano.it Cell. e Whatsapp: 389 3452230 Ufficio stampa LoppianoLab: Elena Cardinali – mob: 347/4554043 – ufficiostampa@cittanuova.it Stefania Tanesini- mob: 338/5658244 – sif@loppiano.it Blog: http://www.loppianolab.blogspot.it Facebook: www.facebook.com/loppianolab – Twitter: @LoppianoLab
Set 21, 2015 | Chiara Lubich, Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo
«La Summer School si è tenuta a Tonadico, nelle Dolomiti, sia per lo stupendo scenario che essa offre che per il legame che esiste fra Chiara Lubich e quelle località montane. In quei luoghi, infatti, nel 1949, con alcune giovani che erano con lei, Chiara ha vissuto momenti che tanto hanno significato nella storia dell’Opera da lei iniziata.
L’idea di una scuola estiva su “Religioni in un mondo globale” è nata lo scorso aprile al termine di un seminario interdisciplinare tenutosi all’Istituto Universitario Sophia. In quell’occasione un gruppo di esperti aveva dato vita ad una riflessione interdisciplinare, interreligiosa (erano presenti studiosi cristiani, musulmani sciiti e sunniti, un esperto di buddhismo oltre ad un rappresentante del pensiero laico) ed interculturale (c’erano studiosi del Nord-Africa, Turchia, Iran, Cina e Stati Uniti, oltre agli europei). Il programma della Scuola prevedeva sei sessioni generali di cui quattro a porte chiuse e due aperte alla partecipazione della cittadinanza. Alle lezioni frontali facevano seguito momenti di dibattito e gruppi di lavoro.
Lo spirito di Sophia è proprio quello di saldare la dicotomia fra vita e pensiero, tra esperienza spirituale e ricerca scientifica. In questa prospettiva, è emersa l’esigenza di chiarire come armonizzare la propria comprensione della verità con quella di persone di altre religioni e culture. Una studentessa slovacca ha messo in evidenza quanto la ricerca del sapere non possa più essere individuale o monodisciplinare, ma un impegno accademico comunitario che unisca, nello sforzo della ricerca, docenti e studenti e coniughi con lo studio anche un impegno di vita. Si è progressivamente creato un ambiente in cui i contenuti culturali e le dimensioni della vita si sono armonizzati, saldando non solo le tradizionali dicotomie, ma favorendo anche l’abbattimento di barriere culturali e religiose. Anche i momenti di relax sono stati occasione di profonda condivisione, per affacciarsi sulla profonda diversità dei propri mondi e dare così uno spessore concreto al dialogo, rendendolo possibile e sostenibile. Sulla cima a 2500 metri, i cristiani si sono raccolti per la celebrazione della Messa, mentre i musulmani facevano la loro preghiera rituale. La conclusione della Scuola ha visto studenti molto diversi trovarsi accomunati in una profonda esperienza di fratellanza. Non sono sparite le differenze, ma si è evidenziato come esse possano essere fonte di ricchezza. Al suo rientro, una giovane musulmana sciita ha scritto: “Vorrei dedicare il mio primo post di Facebook allo straordinario gruppo con cui ho avuto la fortuna di vivere la Summer School di Sophia. Ho potuto presentare la mia fede nella sua forma autentica, un’opportunità che non era scontata di fronte alle false rappresentazioni che vengono trasmesse della mia religione. Parimenti, anch’io ho potuto fare una profonda immersione nella loro vita, nella fede dei miei fratelli e sorelle. L’esperienza che ho fatto nella magica cornice delle Dolomiti mi ha permesso di fare una nuova scoperta della religione cattolica: prego perché possiamo continuare questo lavoro così importante”». Fonte: Istituto Universitario Sophia (altro…)
Ago 4, 2015 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo

Programma LoppianoLab 2015
Torna venerdì 25 e sabato 26 settembre prossimi, LoppianoLab, il laboratorio nazionale di economia, cultura, comunicazione e formazione promosso dal Polo Lionello Bonfanti, dal Gruppo editoriale Città Nuova, dall’Istituto Universitario Sophia e dal Centro Internazionale dei Focolari di Loppiano. IN DIRETTA STREAMING molti eventi: Venerdì 25 e Sabato 26 settembre, Giunto alla sesta edizione, quest’anno l’appuntamento porta il titolo “Oltre la paura. Cultura del dialogo, cittadinanza attiva, economia civile”. Di fronte ai ripetuti episodi di cronaca nazionale e internazionale che su vari fronti sembrano “seminare” ansia e preoccupazione, LoppianoLab propone piste di riflessione e di azione. Dibattiti, workshop e tavole rotonde affronteranno temi di grande attualità: dal gender all’immigrazione, dall’economia al dialogo interculturale e religioso, dalle relazioni interpersonali al tempo dei social. LoppianoLab guarda all’attualità con l’obiettivo di offrire un contributo positivo alla vita politica, culturale, sociale ed economica della nostra società. Insieme, come sempre, alle reti di cittadini, imprenditori e lavoratori, giovani e adulti, docenti, artisti, politici, uomini e donne che lavorano per il bene comune del nostro Paese. I laboratori 2015. I tradizionali laboratori tornano anche nella presente edizione con diverse tematiche al centro della vita e del dibattito del Paese: famiglia, periferie, dialogo con l’Islam, identità sociale e comunicazione. Esperti, professionisti, esponenti del mondo culturale, politico ed economico dialogheranno con i partecipanti alla ricerca di piste di lavoro e prassi da implementare nei quattro ambiti che toccano quotidianamente la vita personale e collettiva delle nostre comunità. Famiglia sotto tiro – si parlerà di Gender, politiche familiari, coppie di fatto. Periferie esistenziali – al centrò sarà il dramma della povertà nel nostro Paese ma anche nelle diverse aree del pianeta. Si affronteranno anche le tematiche dell’emarginazione e dell’infanzia disagiata. Dialogo con i musulmani –problema o risorsa? Un’occasione unica anche per conoscere il fenomeno dell’Isis all’interno del panorama del terrorismo nello scacchiere mondiale. Identità sociale al tempo della comunicazione 2.0 – Uno sguardo lucido e qualificato alle nostre relazioni, incoraggiate, mediate o condizionate dall’uso dei Social Media. Promotore di questi incontri che all’interno della manifestazione fungono da punto di raccordo tra idee, progetti e prassi, è il Gruppo Editoriale Città Nuova, che, sempre il 26 settembre prossimo, presenterà attività e progetti nel corso di un incontro dal titolo “Un anno con Città Nuova”. Programma – Prenotazione online – Tutte le dirette streaming Previsti alloggi economici per giovani e famiglie. Informazioni allo (+39) 055.9051102. Comunicato stampa n. 1 Comunicato stampa n. 2 Comunicato Stampa n.3 Comunicato Stampa n.4 Comunicato Stampa n.5 Comunicato Stampa n.6 Notizie e possibilità di prenotarsi sui siti dei 4 enti promotori: www.cittanuova.it – www.pololionellobonfanti.it –www.loppiano.it – www.iu-sophia.org e sul blog di LoppianoLab: www.loppianolab.blogspot.it Città Nuova
Mar 1, 2015 | Cultura, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Un esperimento: collocare in montagna un’iniziativa accademica inter-disciplinare e inter-culturale, secondo la metodologia di insegnamento e apprendimento caratteristica dello IUS. È quello che ha dato vita alla prima Winter School internazionale dell’Istituto Universitario Sophia (IUS), conclusa domenica 15 febbraio, organizzata con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e la collaborazione delle Casse Rurali e della Federazione Trentina della Cooperazione. I giovani partecipanti, provenienti da 18 Paesi, ospiti del Centro Mariapoli intitolato a Chiara Lubich, nella sua terra natale, si sono sentiti accolti in modo superlativo dalla città di Trento. In un contesto in cui il cambiamento è guidato dalla tecnologia e dalle sfide politico-economiche si è cercato di capire creatività e innovazione, alla luce della “cultura dell’unità”, e il suo possibile valore aggiunto. Ad esempio, dare spazio e riconoscimento alle diversità anche quando sono potenziali generatrici di conflitto. Accanto alle lezioni in aula e ai lavori di gruppo che hanno ritmato il programma, prima e dopo le escursioni e le attività sportive, la riflessione su sport e corporeità ha offerto una ulteriore e originale chiave di lettura dei temi proposti. Di particolare impatto è stata la serata aperta alla città «Capitano, mio capitano», condotta da Paolo Crepaz di Sportmeet, in dialogo con 3 capitani di squadre sportive di alto livello. Uno sguardo, dunque, sulle domande e sulle risorse del nostro tempo, che provoca a pensare in grande e ad agire con coerenza. Al termine, alcuni partecipanti hanno offerto alcune osservazioni personali. F.S. laureata in Comunicazione d’Impresa, con un dottorato su Microcredito e Microfinanza: “Mi porto via due cose: la metodologia dell’interdisciplinarietà – non si possono più pensare i saperi come frammenti isolati – e la necessità di costruire relazioni che partano dal conoscere profondamente se stessi e la propria disciplina, per andare verso l’altro e tornare arricchiti dalla disciplina dell’altro. Cercherò di riportare la dinamica di questi giorni – ascolto, reciprocità, condivisione – nella vita di ogni giorno”. G.F. che studia Scienze sociali: “Nuova la ricerca di cui ci avete parlato di far emergere la relazione tra sport e cultura dell’unità, nella prospettiva di una visione integrale della persona e della società: abbiamo ancora molto, moltissimo da scoprire.” M.P. laureato in Scienze naturali: “Non conoscevo Sophia… trovo che sia una risposta adeguata ai nostri tempi. Penso che, come avviene nell’ecosistema, dove tutto è interconnesso e qualsiasi cosa facciamo ha delle conseguenze, nessuno escluso e a qualsiasi latitudine. Siamo chiamati al dialogo, consapevoli delle conseguenze del nostro agire”. C.G., al termine del dottorato in Diritto Costituzionale: “Bello cominciare la giornata con il momento dello “starting point” – l’approfondimento di un breve brano della Scrittura da tradurre in vita – e dare così una cornice a tutta la giornata, un punto di partenza. Ora ci sono anch’io a… costruire Sophia nella mia università”. Fonte: Sophia University online (altro…)
Feb 23, 2015 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
«Ricordati, Luigino, l’Economia di comunione l’ho fatta nascere per i poveri. Voi fate bene a studiare, ma ricordati sempre dei poveri». Queste parole Chiara Lubich me le ha ripetute molte volte nei dieci anni nei quali l’ho affiancata, con la commissione internazionale, per coordinare l’EdC. Riscattare dalla povertà subita (ben diversa da quella scelta) continua ad essere lo scopo ultimo del progetto, il senso della nostra azione. Finché ci saranno sulla terra persone che non possono vivere una esistenza decente per mancanza di risorse, nessun sistema economico e sociale può definirsi giusto, tantomeno di comunione. Le povertà amate e alleviate dall’EdC in questi 23 anni di vita si sono diversificate, ampliate. Dalle favelas di San Paolo e del Brasile, si è subito passati alle favelas di tante città; poi abbiamo capito, per l’azione tenace di imprenditori come Paco Toro (Spagna), che per ridurre le povertà potevamo creare posti di lavoro e assieme alla Ong Azione Mondo Unito (AMU) abbiamo iniziato a sostenere lo sviluppo di micro attività produttive in vari Paesi del mondo. Infine, abbiamo constatato che la presente crisi aveva riportato povertà antiche e nuove anche nella ricca Europa. Tra queste la piaga dell’azzardo, che sta devastando centinaia di migliaia di famiglie, soprattutto quelle più povere. Da qui l’impegno dell’EdC Italia per sostenere la campagna Slotmob, che in un anno è stata presente in oltre 70 città e sta cambiando la mentalità in tante persone. Negli ultimi anni poi l’Economia di Comunione si sta diffondendo in particolare nel continente africano, le cui aziende che da quest’anno hanno iniziato a versare utili per sostenere i poveri del mondo sono salite a 10 mentre altre 12 si sono avvicinate al progetto; varie sono le borse di studio per giovani africani, alcuni dei quali frequentano con impegno l’Istituto Universitario Sophia. Così, attratti da questa vita nuova e fiorente, come espressione di reciprocità, abbiamo pensato di tenere a Nairobi, in Kenya, il nostro congresso internazionale, a quattro anni da quello in Brasile nel 2011.
Saremo in quella grande città dal 27 al 31 maggio e dal 22 al 26 vi si svolgerà la prima scuola panafricana per giovani. L’Africa – che oggi soffre ancora molto anche per i rapporti predatori che tanti Paesi industrializzati hanno avuto e continuano ad avere con essa, prima dimenticandola e poi isolandola – quando sente il pericolo di contagio – è destinata ad essere la grande protagonista dell’economia e della società di domani. La sua voglia di vivere, i suoi giovani, le sue culture antichissime, lo dicono già con forza. L’EdC vuole andare in Africa per amarla, per apprendere dalla sua cultura della vita, per praticare la comunione e la reciprocità. E per costruire insieme un nuovo modello di sviluppo e una nuova economia. Ma assieme, e nella mutua stima. Nella festa dei popoli. di Luigino Bruni Fonte: EdC online Iscrizioni: www.eoc-nairobi-2015.info Info: info@eoc-nairobi-2015.info (altro…)