Giu 20, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Si è da poco concluso, a Bodo-Dioulasso, in Burkina Faso, un seminario sul Giornalismo Dialogico (9-13 giugno), con la presenza di giornalisti e professionisti della comunicazione: Michele Zanzucchi (Italia), Guy Roland (Benin) e Armand Djoualeu (Camerun) e la partecipazione di professori, studenti e professionisti, cristiani e musulmani, di Niger, Mali, Costa d’Avorio, Benin e Burkina Faso. Obiettivo del seminario è stato quello di formare i giornalisti al dialogo, ponendo al centro dell’attenzione la persona, con rispetto e senso di responsabilità. All’apertura del seminario si è svolta una tavola rotonda su “giornalismo e migrazione”, alla presenza di autorità del Governo e della Chiesa cattolica. La proposta emersa è stata quella di costituire una rete regionale di giornalisti per formare ed informare correttamente la popolazione sul fenomeno della migrazione, specie verso l’Europa. (altro…)
Apr 30, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
https://vimeo.com/257545734 (altro…)
Mar 15, 2018 | Focolari nel Mondo
Fondamenti, contesti e dimensione comunicativa nell’infosfera Laboratorio di comunicazione È IPOTIZZABILE UN GIORNALISMO DIALOGICO? (modera P.Toth) Analisi delle diverse tappe del percorso “Giornalismo e migrazioni” attraverso la presentazione del Quaderno di NetOne: Il giornalista e le migrazioni (G.Meazzini) L’idea sorgiva di un “giornalismo dialogico” (M.Zanzucchi) Analisi comparata di esperienze di giornalismo (S.Tanesini) Dialogo BASI TEORICHE DEL GIORNALISMO DIALOGICO (modera G.Meazzini) Il ruolo dei giornalisti nell’infosfera: marionette, provocatori o mediatori? Vedi invito
Mar 13, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Nosso novo perfil do Facebook em português está no ar: Facebook em Português | @ focolare.org.pt Tal como acontece com outras línguas, o perfil do Facebook em português também irá propor, todos os dias, o “Passa palavra”, a Palavra de Vida, os artigos publicados no site, mas também informações, notícias e eventos – especialmente aqueles em Portugal e no Brasil – com a possibilidade de interagir com muitas pessoas que acreditam em um mundo mais fraterno e solidário. Convide seus amigos a visitá-lo e segui-lo. Divulgue você também as idéias e os valores que podem contribuir para a construção de um mundo mais unido!
Feb 19, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
“Breaking Rays” è un gioco di parole, alla maniera di “breaking news”, espressione che segnala l’irrompere di una notizia dell’ultima ora. Di nuovo, in questo caso, c’è un progetto di fraternità e un gruppo di giovani comunicatori che, con competenza e passione, si stanno mettendo in gioco per darne il massimo risalto. Breaking Rays punta a costruire una rete internazionale dove esperienze di vita ispirate dal carisma dell’unità del Movimento dei Focolari possano uscire dall’isolamento e “irrompere” anche a livello globale, generando con un “effetto domino” cambiamenti anche a distanza, in altre comunità. Cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Erasmus+ e promosso dall’associazione internazionale New Humanity in collaborazione con CSC Audiovisivi (Italia) e altre ong, il progetto è finalizzato alla formazione di giovani filmmaker, anche in vista di una collaborazione con il Collegamento CH, appuntamento bimestrale con notizie e reportage delle comunità dei Focolari nel mondo. Due le tappe realizzate finora, delle tre previste: a Castelgandolfo (Italia), nel luglio scorso, e alla cittadella “Ginetta” presso San Paolo (Brasile), dal 3 al 10 febbraio. Prossima e conclusiva tappa a luglio 2018, a Manila (Filippine), in concomitanza con il “Genfest”.

Foto © Davi Teixeira Breaking Rays Brazil
Alla “Mariapoli Ginetta” – luogo accogliente e ideale per lo svolgimento del programma – sono arrivati una ventina di giovani di diversi Paesi (Brasile, Italia, Ungheria, Indonesia, Filippine, India, Kenya e Burundi) e con diverse competenze, coordinati da tutor professionisti: Marco Aleotti, regista italiano della RAI, Carlo Sgambato, direttore della fotografia, Kim Rowley del CSC Audiovisivi, oltre a Isabela Reis, produttrice e curatrice di progetti audiovisivi e culturali. Con loro anche Paola Cipollone, del CSC Audiovisivi, coordinatrice del progetto. Momenti di formazione teorico-pratica e sperimentazione delle tecniche si sono alternati a lavoro e vita in comune, sulla base di una comunione dei talenti e di una grande apertura alla critica costruttiva. Il gruppo ha fatto visita ad alcuni progetti sociali del posto, realizzando video e interviste. In altre sessioni, alcuni esperti della comunicazione (regia, giornalismo televisivo e radiofonico) hanno raccontato la propria esperienza e risposto alle domande dei partecipanti. 
Foto: Marco Aleotti © Davi Teixeira Breaking Rays Brazil
«Un’esperienza unica per imparare e approfondire la professione del giornalista da una nuova prospettiva» ha raccontato Lewis del Burundi. «Più di un corso di filmmaking – ha commentato Donald, dell’India –. Si è trattato di comunicare storie potenti per costruire un mondo migliore. Il team e gli esperti mi hanno aiutato a sviluppare un occhio particolare per i dettagli, e a scoprire come rompere stereotipi e cliché culturali attraverso elementi audiovisivi». Spiega Isabela Reis, tutor full-time dal Brasile: «È un tipo di progetto di cui, penso, si può essere orgogliosi. Una esperienza forte e coinvolgente di otto giorni, utile per migliorare le capacità di comunicazione dei giovani. È stato importante anche discutere i diversi modi per sfruttare al meglio le possibilità tecniche e il loro utilizzo. Per me un’occasione per rinnovarmi professionalmente: ho imparato molto dalle esperienze e dai talenti dei partecipanti». Rafael Tronquini, brasiliano che da alcuni mesi lavora a Manila alla preparazione del prossimo Genfest: «Un passo fondamentale verso Manila. Bello vivere una settimana a contatto con professionisti incredibili. I loro video diffondono speranza». E Kyle Venturillo, delle Filippine: «Veniamo da diverse parti del mondo. Abbiamo lingue, culture e personalità diverse. Nonostante questo, siamo stati in grado di stabilire una relazione aperta tra di noi, che ci ha reso una sola famiglia. Siamo un gruppo di persone “un po’ folli”, con idee e prospettive diverse, ma un unico obiettivo: rendere unito questo mondo». Hanno collaborato al progetto anche Starkmacher (Germania), Opus Mariae (Kenya), Focolare Ireland (Irlanda), UJ Varos (Ungheria), Pag-asa (Filippine), Civitas (Brasile), Focolare Society Bombay (India) e YayasanDuniaBersatu (Indonesia). Chiara Favotti (altro…)