Movimento dei Focolari

Prospettive per l’agire medico a conclusione del Congresso Mcd

“Dalla ricchezza delle esperienze e delle realizzazioni che abbiamo presentato questi giorni emerge la necessità di trarre alcune linee per la definizione di modelli scientifici, che riescano a far coniugare il vissuto con le linee teoriche e – viceversa – a tradurre quanto deriva dalle elaborazioni culturali nella prassi medica”. “Siamo consapevoli di essere solo all’inizio di questo percorso nel quale ciascuno può e deve sentirsi interpellato. Perché quanto sviluppato fino ad ora trovi una sua continuità e possa dar origine ad ulteriori sviluppi, si propongono alcuni obiettivi: A. Ipotesi formative nei vari Paesi: – gruppo di studio internazionale per l’elaborazione di linee culturali sulle tematiche emerse dal congresso – seminari di approfondimento e confronto della prassi medica nelle specifiche discipline – corsi di formazione – elaborazioni di proposte per introdurre nei curricula universitari moduli formativi su comunicazione e relazionalità. B. Sviluppo di modelli applicativi quali: – progetti basati sull’interdipendenza (tra servizi, enti, istituzioni, sistemi sanitari) – protocolli di ricerca per la validazione dell’efficacia di una metodologia basata sulla “reciprocità” applicata nei diversi contesti professionali – sviluppo di “sinergie” tra associazioni, privati, enti che promuovono servizi per la valorizzazione della relazione in medicina. Tra i progetti, il primo che sarà realizzato nell’anno in corso è l’edizione di una raccolta di elaborati scritti da professori di varie discipline mediche, che hanno voluto offrire quasi un “distillato” della loro esperienza professionale alla luce della relazionalità. Da questi testi traspare quella che si potrebbe definire l’essenza dell’arte medica. Per dare rilievo adeguato a questo progetto, si è pensato ad una presentazione ufficiale del volume che raccoglierà questi contributi”.

Nuove vie per rispondere alle sfide poste oggi all’agire medico

Nuove vie per rispondere alle sfide poste oggi all’agire medico

E’ un volto del mondo della medicina che presenta molte novità quello emerso dai lavori del 1^ Congresso internazionale, svoltosi il 16 e 17 febbraio scorso al Policlinico Gemelli di Roma, in collegamento satellitare con 54 punti: dal Giappone alla Siberia, dalla Tanzania agli Stati Uniti. Al centro dei lavori, una tematica oggi ineludibile: “Comunicazione e relazionalità in medicina”. Sulle frontiere della cura dell’Aids, sono stati presentati un nuovo modello culturale in atto in alcuni Pesi dell’Africa, e i frutti della collaborazione tra nord e sud del mondo, come il progetto tra Università di Firenze e regione Toscana con l’ospedale di Fontem, nel cuore della foresta camerunese. Queste alcune tra le ‘buone pratiche’ che mostravano, con evidenza scientifica, l’efficacia della relazionalità. I profondi cambiamenti in atto nel mondo sanitario, non ultimo il rapporto medico-malato, sono stati affrontati nelle intense giornate di lavori: 46 i relatori da 17 Paesi con le più diverse competenze, iter formativi impegnati nei diversi campi della medicina. “Potremmo definire la relazione il paradigma della medicina del XXI secolo” – è stato affermato, come una sfida, un progetto operativo, fin dalle prime battute del Congresso. Di qui le nuove vie che si prospettano ora sul fronte formativo – come la proposta di nuove materie di studio nelle università e scuole di specializzazione – e su quello dello sviluppo dei modelli applicativi. Il Congresso ha così risposto al messaggio di Papa Benedetto XVI che, tra l’altro, invitava gli oltre 600 partecipanti a “scoprire nuove vie per una sempre maggiore autenticità delle relazioni nel mondo della medicina” e di Chiara Lubich che aveva augurato che il Congresso fosse “di stimolo e impegno rinnovato nel lavorare per costruire rapporti veri di fraternità, così che l’impegno culturale sia supportato da un’autentica esperienza di vita comunitaria”. Al Congresso non è mancato l’apporto di presenze istituzionali, dal Ministro italiano della Sanità Livia Turco, presente con un messaggio, al Presidente della Commissione Sanità e Igiene del Senato della Repubblica Italiana, Ignazio Marino, oltre a numerosi rappresentanti del mondo accademico. I messaggi sono pubblicati in  www.mdc-net.org (altro…)

Comunicazione e relazionalità in medicina, nuove prospettive per l’agire medico

Mentre nel mondo occidentale è vivo il dibattito su eutanasia, accanimento terapeutico e limiti alle cure, il Congresso internazionale di Medicina propone ricerche, modelli applicativi, risultati di progetti internazionali che affrontano in una prospettiva pluridisciplinare le sfide poste da sofferenza, malattia e morte. 600 gli operatori sanitari attesi da 35 nazioni dei 5 continenti. Chiave del Congresso – Il Congresso ha individuato nella “Comunicazione e relazionalità” la chiave per aprire nuove prospettive all’agire medico di fronte alle sfide attuali. Verranno presi in esame i diversi ambiti, come epidemiologia e prevenzione, trattamento Hiv/Aids, patologia oncologica, geriatria. L’obiettivo del Congresso infatti è: individuare strategie ed elaborare linee culturali che promuovano una formazione alla relazionalità nella prospettiva della fraternità. Tra i temi al centro del confronto: la relazione medico-paziente; la comunicazione della diagnosi, dal “punto di vista del chirurgo, del neurologo, dello psichiatra, del pediatra, dell’oncologo, dell’anestesista”. Verranno presentati alcuni modelli applicativi, come l’inter-relazionalità nel distretto sanitario e nella gestione ospedaliera, un progetto di formazione interdisciplinare o una collaborazione in campo epidemiologico nel mondo musulmano in Algeria. Progetti internazionali – Nel corso del Congresso verranno presentati i risultati di alcuni progetti: un nuovo modello culturale nel trattamento HIV/Aids in Africa; l’esperienza di medicina di comunità del Centro “Bukas Palad” (A mani aperte) di Manila; collaborazioni in ambito sanitario tra nazioni a diverso standard assistenziale. Collegamento satellitare – 20 le capitali collegate: in Europa (Spagna, Svizzera, Polonia, Romania, Belgio, Lituania, Ungheria, Russia), Africa (Camerun, Benin, Tanzania), America del Nord (Stati Uniti e Canada), America del Sud (Venezuela, Colombia, Uruguay, Argentina), Asia (India, Giappone) verranno organizzati in contemporanea convegni e seminari  di professionisti del mondo della salute. I promotori – L’evento è organizzato dall’associazione MDC – Medicina Dialogo Comunione,  nata con lo scopo di contribuire ad un’antropologia medica ispirata ai principi della spiritualità dell’unità che anima il Movimento dei Focolari. Il Congresso si svolgerà in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.