Movimento dei Focolari
Chiara Lubich e Roma: un legame d’amore

Chiara Lubich e Roma: un legame d’amore

Nella capitale italiana una serata dedicata alla fondatrice dei Focolari e al suo stretto rapporto con Roma della quale, venti anni fa, era divenuta cittadina onoraria. Presentato anche il volume “Conversazioni. In collegamento telefonico”. Il 22 gennaio per Roma è un giorno importante, non solo perché ricorre il compleanno di Chiara Lubich, nata nel 1920 – e della quale quest’anno si festeggia il centenario – ma anche perché il 22 gennaio del 2000, in pieno Giubileo, l’allora sindaco di Roma Francesco Rutelli volle darle la cittadinanza onoraria. In quell’occasione Chiara ricordò che il nome di Roma, letto alla rovescia, suona “amor”. Da qui la sua visione di una capitale invasa dall’amore evangelico attraverso quella che fu chiamata in seguito operazione “Roma-Amor”. Da quel 22 gennaio 2000 per la comunità dei Focolari di Roma iniziò una nuova fase attraverso un maggiore impegno e testimonianza per la città. A venti anni da quell’evento, il 22 gennaio scorso, si è ricordato Chiara con una serata a lei dedicata. “Secondo me c’è un elemento dell’esperienza di Chiara da connettere con l’esperienza di San Paolo, entrambi diventati cittadini di Roma– ha detto l’ex sindaco Francesco Rutelli –. Chiara a più riprese ha citato San Paolo e questo legame fra i due ha una forza e una simbolicità straordinaria. E Chiara da quel 22 gennaio 2000 prese l’impegno di dedicarsi più e meglio per Roma, incarnando l’amore reciproco dovunque. Cosa c’è di più bello per fare nostre queste parole, oggi”. Nel corso della serata c’è stato anche un ampio approfondimento sul libro “Conversazioni. In collegamento telefonico” di Michel Vandeleene che contiene 300 pensieri spirituali di Chiara. Testi che lei comunicava, collegandosi periodicamente in conferenza telefonica, inizialmente dalla Svizzera (da cui il nome Collegamento CH), con i più importanti centri dei Focolari sparsi nei cinque continenti, occasione anche per fare partecipi tutti di eventi e notizie della vita del Movimento nel mondo. “Ci troviamo di fonte ad una sorta di diario personale e comunitario in cui l’esperienza di Chiara risulta legata alla vita dei membri del Movimento – ha affermato la professoressa Maria Intrieri, docente di storia antica dell’Università della Calabria (Italia) – Si coglie una duplice tipologia: la grande storia di Chiara e della sua Opera nella Chiesa e con la Chiesa nelle strade del mondo, ma emerge anche la microstoria, le piccole esperienze, gli incontri che lei ha al Centro Internazionale dei Focolari, i suoi viaggi, una lettera che le arriva da un bambino. Chiara lo faceva per essere sempre di più una sola famiglia”. “Ci rendiamo conto che i due termini – conversazioni e collegamento – nascondono radici profondissime: trovarsi nello stesso posto ed essere legati insieme – ha sostenuto la professoressa Cristiana Freni docente di filosofia del linguaggio università salesiana -. Questo è quello che Chiara desiderò fare nel lontano 1980: far sentire membri di una stessa famiglia e instaurare legami profondamente ontologici grazie ai Collegamenti Ch. In questo modo una massa può diventare popolo”. Michel Vandeleene ha sottolineato l’importanza del linguaggio usato nei pensieri spirituali di Chiara: “il vocabolario di una persona riflette la sua anima, e vedendo il vocabolario di Chiara si vede una persona aperta, gioiosa, evangelica tenace. Anche l’utilizzo delle parole di una persona fa capire tanto di lei. La parola dolcezza per lei rimanda all’unione con Dio o alla presenza amorosa di Dio in mezzo a noi. Compilando questo indice – ha commentato – sono rimasto colpito dalla visione di Chiara del cristianesimo: una religione positiva, affascinante che non può non avere seguito”. Infine il regista Marco Aleotti ha spiegato cos’è il Collegamento CH oggi. “Dalla morte di Chiara ci siamo chiesti: cosa succederà per il Collegamento? Ogni due mesi continuiamo a realizzarlo e chiunque può collegarsi attraverso il web. Il feedback che poi ci arriva in seguito dalla diretta – ha concluso – è la testimonianza di varie persone che continuano a fare la stessa esperienza dell’essere un’unica famiglia come nei Collegamenti con Chiara”.

Lorenzo Russo

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Nosotros creemos en el amor

Nosotros creemos en el amor

Nosotros creemos en el amor Nosotros creemos en el amor es la respuesta que cualquier cristiano puede dar a quien le exige razones de su fe. Este libro lo demuestra de modo ágil y convincente. El texto nació del diálogo que el autor tuvo con centenares de jóvenes en distintos países, en encuentros para profundizar lo esencial de la fe cristiana. Recorriendo el camino que llevó a los primeros discípulos de Jesús a reconocer en él al Hijo del Padre y a entrar en la comprensión de la Trinidad, Vandeleene no elude las innumerables preguntas que la fe en el Amor suscita y responde con la claridad que otorga una rica experiencia de vida evangélica. El autor no se erige en el papel de maestro pero brinda su competencia y experiencia, e instaura un diálogo con los jóvenes en el que intenta adentrarse en un tema como el de la fe, tan decisivo en la vida y para la vida. Dice María Voce –presidente de los Focolares– en el prefacio: “Es mi deseo que las páginas de este libro brinden a los jóvenes el impulso para entrar en diálogo con Jesús. Para conocerlo mejor, por lo tanto para amarlo más y para dejarse amar por él libremente. Una aventura que deseo a muchos”. Editorial Ciudad Nueva (Buenos Aires)