Movimento dei Focolari

Cent’anni fa la Grande Guerra

L’11 novembre ricorre il centenario della fine della Prima guerra mondiale, cui seguì la Conferenza di pace di Parigi (18 gennaio 1919 – 21 gennaio 1920). Ma per altri cinque anni almeno in tutta l’Europa continuarono rivoluzioni e violenze di ogni tipo. Dalla Finlandia all’Anatolia, dal Caucaso all’Irlanda, dalla Germania alla Grecia. “Le guerre sono sempre tragiche”, ha affermato il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, lo scorso 4 novembre. E facendo proprie le parole dello scrittore Claudio Magris, «“Ogni paese pensava di dare una piccola bella lezione al nemico più vicino, ricavandone vantaggi territoriali o d’altro genere. Nessuno riusciva ad immaginare che la guerra potesse essere così tremenda, e avere una tale durata”. In questo nostro presente ancora una volta solcato da venti di guerra, la ricorrenza del centenario sia di monito a perseverare nel processo di integrazione e unificazione europea, uniche garanzie di una pace duratura». (altro…)

29 anni fa cadeva il muro di Berlino

Una indimenticabile notte, quella di 29 anni fa, quando i cittadini di Berlino Est cominciarono a prendere a picconate il muro che li aveva divisi per 28 anni dal lato Ovest della città, dal 13 agosto del 1961. Il muro di Berlino era solo un tratto di una lunga linea di confine che spezzava in due parti l’intera Europa durante la guerra fredda: la zona d’influenza statunitense a ovest, quella sovietica a est. Oggi altri muri sono ancora in piedi, come quello tra Corea del Nord e Corea del Sud, e nuovi ne sono stati costruiti. Sono muri che violano i diritti fondamentali delle persone alla salute, all’istruzione, al lavoro, all’acqua, al cibo. E che a volte separano comunità e famiglie. Come quelli tra Israele e Palestina, tra Egitto ed Israele, tra Usa e Messico, tra India e Bangladesh, tra Marocco, Algeria e Mauritania. Anche in Europa nuovi muri dividono, come quelli tra Ceuta e Melilla, o tra Grecia e Turchia. Un muro d’acqua, infine, è quello del Mediterraneo, che continua ad inghiottire vittime. Il crollo inatteso del muro di Berlino, tuttavia, ha acceso 29 anni fa una speranza ancora attuale: che tutti i muri, grazie all’impegno di tanti uomini e donne di buona volontà, possano un giorno crollare. (altro…)

Basta armi nucleari

La Giornata internazionale indetta dall’ONU nel 2013 ricorda la necessità di una eliminazione totale delle armi nucleari, quale obiettivo fondamentale per la pace e la sicurezza. Gli ordigni atomici, infatti, continuano a rappresentare una minaccia inaccettabile per la popolazione mondiale. La data scelta dall’ONU ricorda la notte del 26 settembre 1983, quando il colonnello sovietico Stanislav Petrov decise, correttamente, di ritenere un errore gli allarmi missilistici comparsi sugli schermi e provenienti dagli Stati Uniti, nonostante il parere contrario dei tecnici. Petrov scelse, nell’arco di pochi attimi, di non seguire la procedura che avrebbe portato alla reazione dell’Unione Sovietica con il lancio dei propri bombardieri atomici. L’uomo che ha salvato il mondo da un vero olocausto nucleare è morto nel più totale anonimato, nel 2017, in una cittadina non lontana da Mosca. (altro…)