


New Humanity: per un mondo più unito
Convivenza civile, cittadinanza globale, ecologia, migrazioni e rifugiati, dialogo interreligioso, educazione alla pace: sono queste alcune delle tematiche affrontate durante il seminario promosso a Roma dalla Ong New Humanity, che ha visto, tra gli altri, la presenza dei suoi rappresentanti presso le sedi internazionali delle Nazioni Unite di Parigi, Ginevra e New York.
New Humanity organizzazione non governativa che rappresenta il Movimento dei Focolari presso l’Onu, lavora da trent’anni per promuovere e proporre, attraverso contributi teorici e buone prassi, una cultura del dialogo e percorsi di pace.
In questi giorni i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulle azioni e le proposte che questo osservatorio privilegiato è in grado di portare nel dibattito internazionale.
La presenza dei giovani ai lavori ne ha caratterizzato la vivacità del dialogo e molto interessanti sono state le proposte per sviluppare un percorso di condivisione delle molteplici attività, progetti futuri ed eventi che la Ong promuove. Gli stages che molti giovani realizzano presso le sedi internazionali di New Humanity restano indelebili nel loro cammino di formazione culturale e umana. Essi hanno modo di trovarsi a contatto con le problematiche attuali, specie quelle che riguardano il diritto internazionale, seguendo le riunioni delle Nazioni Unite e dando anche contributi scritti ai documenti che vengono proposti sulle varie tematiche.
Davide Bilardi, rappresentante aggiunto presso la sede di Ginevra, è da sette anni impegnato in New Humanity: «Faccio parte del gruppo di lavoro sul Diritto allo sviluppo a Ginevra e credo che una Ong come questa possa incidere nel contesto di una organizzazione internazionale come l’ONU. Si possono trovare risposte comuni alle sfide globali se, nel contempo, la società civile rafforzi sempre più una sensibilità alle questioni che interessano il Pianeta e possa intervenire nei processi, come ad esempio nelle azioni di solidarietà».
Ne è convinta anche Esther Salamanca, docente di Diritto internazionale presso l’università di Valladolid (Spagna): «Lavoro a Ginevra con un gruppo di esperti per una dichiarazione sui diritti umani e, in particolare sulla solidarietà internazionale, documento che sarà prossimamente presentato all’Assemblea generale dell’ONU. Si lavora insieme ad altre associazioni, esperti, Ong, in un clima di collaborazione e di fraternità».
Marco Desalvo, Presidente della Ong, sottolinea come la presenza di New Humanity presso l’ONU sia quella di rappresentare il Movimento dei Focolari e le sue varie espressioni offrendo la possibilità di portare alle Istituzioni Internazionali la ricchezza di valori, attività spesso poco conosciute, idee e proposte in grado di influenzare i comportamenti degli Stati verso la fraternità e l’unità della famiglia umana. Si ricorda l’evento dello scorso novembre “Reinventare la pace” tenutosi presso la sede dell’Unesco a Parigi e promosso da New Humanity. Personalità del mondo della cultura, insieme a quanti operano quotidianamente per la pace hanno testimoniato come questa sia frutto di scelte coraggiose, condivise e perseveranti.
Un importante momento di condivisione e confronto è stato l’incontro con Maria Voce e Jesús Morán, presidente e copresidente del Movimento dei Focolari. Hanno incoraggiato il compito di quanti sono impegnati in New Humanity, evidenziando come il loro lavoro contribuisca a portare avanti una rete che mette in sinergia le opportunità che si presentano e le diverse azioni che i Focolari promuovono a vari livelli, anche di riflessione ed elaborazione culturale. Un progetto che si vuole rafforzare per contribuire alla costruzione di un mondo più unito.

Repubblica Democratica del Congo: politici per l’unità
La Repubblica Democratica del Congo (RDC) attraversa una fase politica molto delicata, da quando, il 14 novembre scorso, si è dimesso il premier Augustin Matata Ponyo in seguito all’accordo siglato nell’ottobre scorso, che prolunga il mandato del presidente Joseph Kabila. Kabila avrebbe dovuto terminare il suo incarico il prossimo 19 dicembre, ma la sua coalizione e parte dell’opposizione hanno deciso che andrà avanti fino alle prossime elezioni, previste per l’aprile del 2018. In questo contesto incandescente, lo scorso 29 ottobre si è costituito il Movimento politico per l’Unità (MPPU) congolese, che s’ispira ai valori della spiritualità di Chiara Lubich. «In questo periodo la Chiesa, attraverso la Conferenza Episcopale, sta lavorando per evitare il caos nel Paese – raccontano Damien Kasereka e Aga Ghislaine Kahambu, responsabili locali del Movimento dei Focolari – . Il lancio del MPPU in questo momento è proprio una risposta ad un bisogno. Siamo felici di vedere che i membri del Movimento più impegnati in politica, soprattutto i giovani, sono convinti che le cose possono cambiare. Nonostante tutto non si perde la speranza». Lo scorso 3 dicembre, il MPPU si è presentato ufficialmente nella sala polivalente del centro medico Moyi Mwa Ntongo, a Kinshasa. Il giornale Le potentiel ha dedicato un lungo articolo all’evento, intitolato “Amore e fratellanza nella società: lancio di un movimento di coscientizzazione di massa”. «Lungi dall’essere un partito politico, il MPPU è piuttosto una rete di riflessione e di azione per promuovere la fratellanza nella vita politica congolese. I suoi iniziatori sono convinti che la fraternità universale sia il fondamento ed il motore essenziale per un cambiamento in positivo della società, soprattutto congolese, i cui anti-valori sono duri a morire», scrive il quotidiano. Tra i presenti, c’erano professori universitari e ricercatori, parlamentari nazionali e attori politici, giornalisti, avvocati, religiosi, medici, dottorandi, attivisti sociali ed esponenti di altre categorie socio-professionali. Durante l’incontro si è sottolineata l’opportunità e l’importanza del MPPU nella RDC, in quanto aiuta a “fare politica per l’unità”, di cui c’è tanto bisogno in questo momento difficile.
Il deputato nazionale Dieudonné Upira, uno degli iniziatori del MPPU nella RDC, ha affermato: «Vorremmo preparare una gioventù che non abbia paura come noi. Certamente, non abbiamo fatto molto per questo Paese. Forse non siamo stati formati: è questa la ragione della nostra paura. Per questo vogliamo formare dei giovani interessati a fare il bene, in grado di denunciare, annunciare e rinunciare. Dei giovani che, di fronte alla bipolarizzazione dello spazio politico congolese, possano dire: “Dobbiamo lavorare per la nostra Nazione”. Una gioventù formata può influenzare la società con il suo modo di comportarsi». E Georgine Madiko, ex deputato, anche lei tra gli iniziatori: «Comincieremo dei corsi universitari periodici, che ci permetteranno di formare i giovani attraverso dei moduli. Procederemo a tela di ragno per coprire, man mano, l’intero Paese e tutti i campi. Questa ragnatela ci servirà come sostegno, se non per sradicare, almeno per attenuare il male nella nostra società e promuovere il bene». Si comincerà con un primo gruppo di 50-60 persone. A conclusione, Aga Ghislaine Kahambu, ha ringraziato tutti: «La vostra presenza dimostra che desiderate che il nostro Paese cambi. Non occorre una folla per cambiare la società. Ogni individuo compie molti atti positivi. Ora, vogliamo che questi atti non rimangono più isolati». Gustavo Clariá (altro…)

In Congo nasce il Movimento Politico per l’Unità
«È nato a Kinshasa il Movimento Politico per l’Unità !». Con queste parole l’onorevole Upira Dieudonné, sabato 29 ottobre 2016, ha solennemente concluso il primo incontro, a Kinshasa, del Movimento Politico per l’Unità. «L’attuale situazione politica nella Repubblica Democratica del Congo è delicata, ci sono forti tensioni politiche e sociali. Pochi mesi fa, ci sono stati scontri che hanno causato la morte di diverse persone. Il potere costituito e l’opposizione radicalizzano talvolta le loro posizioni», scrivono. Allora c’è da domandarsi come sia stato possibile arrivare a questo appuntamento. «È stato dopo la partecipazione al congresso di Roma, nel giugno scorso, con politici di tutto il mondo, che l’onorevole Dieudonné Upira (deputato nazionale dell’opposizione nella RDC) e la Signora Georgine Madiko (deputata onoraria, membro dell’Ufficio dell’Assemblea Nazionale, attualmente responsabile politica di una cellula di un partito della maggioranza presidenziale) hanno deciso di fare qualcosa per il loro Paese», spiegano. Al di là delle differenze politiche, i due deputati al ritorno da Roma approfondiscono la loro amicizia, scambiandosi le loro diverse opinioni. Ora, insieme, sognano di formare dei giovani perché siano leader in politica. Come affermano, si tratta «di una formazione alla vera politica, una politica che porta in sèdei valori». È nei loro scambi che decidono convinti che il primo passo per un tale progetto a Kinshasa, sia il lancio del Movimento Politico per l’Unita. «Questo permetterebbe di mettere in rete diversi attori che lavorano in politica, che fanno o vorrebbero fare del bene attraverso la politica», dicono. Organizzano l’evento, ma si domandano incerti: «Le persone invitate avranno il coraggio di venire?». Questo senso di incertezza cresce quando il sabato, fissato per l’incontro, una pioggia torrenziale si abbatte quasi ininterrottamente su Kinshasa. A causa delle strade in cattive condizioni e del cattivo stato dei mezzi di trasporto, le persone evitano il più possibile di uscire quando piove! Ciò nonostante, trenta persone rispondono all’invito, tra queste: deputati e dirigenti di diversi partiti politici, della pubblica amministrazione, professori di scienze politiche, studenti, membri dei movimenti cittadini, avvocati e giornalisti. II dibattito previsto dà luogo ad uno scambio profondo che si svolge in un clima di ascolto reciproco. «Abbiamo ascoltato frasi come: “Vogliamo rimanere in contatto con voi, moltiplicare gli scambi”; “Di fronte alia perdita dei valori, dobbiamo lavorare per instillare il positivo nel nostro sistema educativo, per formare persone che domani saranno buoni politici”; “Sento che se non agisco, Dio un giorno mi chiederà che cosa ho fatto di tutto quello che mi ha dato”; “Noi giovani vogliamo imparare da voi, anziani. Non dimenticateci”». Le impressioni, nate spontaneamente dai partecipanti, esprimono il pensiero degli organizzatori e rendono questa un momento sacro. Nella conclusione, la Signora Georgine Madiko, afferma: «Attraverso il nostro agire dobbiamo essere una luce in un mondo buio. Noi dobbiamo predicare con l’esempio. E a coloro che, stupiti dal nostro comportamento, chiedono se facciamo della politica o della religione, rispondiamo che una politica senza valori è la rovina delle Nazioni». Prima di lasciarsi uno dei partecipanti propone: «Dobbiamo dimenticare i nostri titoli, sentirci regolarmente anche solo per chiederci come stiamo. Vorrei che ognuno di noi partisse con l’elenco di tutti i partecipanti per poterli contattare in seguito». Il prossimo appuntamento è stato programmata per il 3 dicembre. Gustavo Clariá (altro…)

LoppianoLab 2016: Ricchi di solidarietà
È vero che siamo un Paese solidale solo nelle emergenze e nelle tragedie? Che siamo una nazione di immigrati, quelli che arrivano in gommone, ed emigranti, quelli che invece se ne vanno, i giovani, sia gli uni che gli altri in cerca di futuro? Solidali, quindi, ma con un problema: l’Italia accusa da anni una forte perdita d’interesse nell’impegno politico. Una prospettiva a cui LoppianoLab 2016 vuol dare piena visibilità. Lo farà grazie alle centinaia di voci, progetti, iniziative sociali, solidali, civile, economiche e culturali che sono la spina dorsale di questo Paese. «Scandaglieremo povertà e ricchezze dell’Italia – spiega Michele Zanzucchi, direttore del periodico dei Focolari “Città Nuova” e membro del comitato scientifico di LoppianoLab – avvalendoci della formula collaborativa ormai tipica di LoppianoLab: esperti, professionisti, personalità del mondo dell’economia, della politica e della cultura rifletteranno insieme alla società civile per mettere a frutto le forze sotterranee e manifeste costituite dalle migliaia di associazioni, singoli e comunità che mandano avanti le nostre città. Sarà l’occasione per far emergere l’Italia che progetta non dal basso o dall’alto, ma “insieme”». Saranno 3 gli appuntamenti di punta della manifestazione, trasmessi in diretta streaming su www.loppiano.it: Venerdì 30 settembre – Auditorium di Loppiano – ore 20.45 FOCUS – “Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri” . Dialogo su innovazione tecno-scientifica, sviluppo e povertà. Con: Leonce Bekemans, Cattedra Jean Monnet, Coord. accademico Centro Diritti Umani, Dialogo Interculturale e Governance, Università Padova; Pasquale Ferrara, diplomatico, docente di Diplomazia e Relazioni internazionali, Università LUISS, Roma e Istituto Universitario Sophia; Giuseppe Pellegrini, sociologo, docente di Scienza e Coinvolgimento del pubblico, Università Padova, presidente di Observa/Science in Society; Sergio Rondinara, ingegnere nucleare, docente di Epistemologia e Cosmologia, Istituto Universitario Sophia. Modera: Giuseppina Paterniti, vicedirettore TGR Rai. Sabato 1° ottobre – Auditorium Loppiano – ore 15.30 FOCUS – Powertà. La povertà delle ricchezze e la ricchezza delle povertà. Un cambio di prospettiva radicale sulla società e sul mondo: quella delle povertà. Al fianco di chi l’indigenza la vive sulla propria pelle per scorgere le tante forme di ricchezza di cui spesso la povertà è portatrice per i singoli e le comunità. Con: Leonardo Becchetti, economista, Università di Roma 2 Tor Vergata; Pasquale Calemme e Melania Cimmino, Fondazione di Comunità San Gennaro ONLUS; Nicolas Delâtre, responsabile delle attività lavorative, Village Sain Joseph; Nathanaël Gay, fondatore Village Saint Joseph; Anouk Grevìn, docente di management, Università di Nàntes e Istituto Universitario Sophia; Maria Pia Ortoli, Soc. Cooperativa Sociale Officina dei Talenti ONLUS; Rita Polo, Coord. generale Ass. Bambini Cerebrolesi Sardegna. Modera: Stefano Femminis, giornalista dell’équipe di Aggiornamenti Sociali. Domenica 2 ottobre – Auditorium Loppiano- ore 9.30 FOCUS- Economia Comunicazione Unità. 25° Economia di Comunione. 60° Città Nuova . Una prassi ed una cultura economica improntate alla comunione, alla gratuità ed alla reciprocità. Un gruppo editoriale che vuole essere fermento culturale e comunicativo nella società contemporanea valorizzando quanto contribuisce alla fraternità universale. Con: Luigino Bruni, economista, coordinatore internazionale progetto Economia di Comunione; Fabio Colagrande, Radio Vaticana; Eva Gullo, presidente di E. di C. Spa; Florencia Locascio, EoC – International Incubating Network; Giulio d’Onofrio, docente di Storia della filosofia medievale, Univ. di Salerno; Jesús Morán, Copresidente del Movimento dei Focolari, Barbara e Paolo Rovea, Famiglie Nuove; Geneviève Sanze, economista, co-responsabile Economia e Lavoro del Movimento dei Focolari; Stefano Zamagni, economista, socio fondatore e presidente del Comitato Scientifico di Indirizzo della Scuola di Economia Civile-SEC. Tutte le info della manifestazione su: www.loppianolab.it Ufficio stampa LoppianoLab: Elena Cardinali – mob: 347/4554043 – ufficiostampa@cittanuova.it Stefania Tanesini- mob: 338/5658244 – sif@loppiano.it web: www.loppianolab.it Facebook: www.facebook.com/loppianolab – Twitter: @LoppianoLab Promotori: Polo Lionello Bonfanti – www.pololionellobonfanti.it – Gruppo Editoriale Città Nuova – www.cittanuova.it – Istituto Universitario Sophia – www.iu-sophia.org – Cittadella di Loppiano – www.loppiano.