Movimento dei Focolari

I complessi GEN compiono 50 anni

https://vimeo.com/195193687 In principio c’era una manciata di ragazze, una batteria verde e… La scintilla che ha acceso il Gen Verde è stata una consegna originale. Non tanto quella della mitica batteria verde, ma quella di… “fare molto chiasso”. Proprio così. Far sentire forte, offrire a tutti attraverso la musica e gli spettacoli l’Ideale dell’unità, che è l’anima di tutta la nostra vita. Quella scintilla è corsa per il mondo, ha acceso tanti e tanti altri. L’unità non si può cantare se non in coro. È quello che vorrebbero esprimere con questa nuova canzone e con le immagini che la traducono in volti, gesti, colori della vita. Vale anche oggi: ciascuno una scintilla. Alziamolo insieme, dovunque siamo, il volume dell’unità. Gen Verde – International Performing Arts Group Gen Rosso – International Performing Arts Group (altro…)

Famiglie Nuove: cuore allargato

Famiglie Nuove: cuore allargato

La famiglia Ferri

«Abbiamo sempre desiderato una famiglia allargata», raccontano Corrado ed Elisabetta Ferri. Ma per chi ha già cinque figli, di età compresa tra i 10 e i 21 anni, allargare la famiglia acquista tutto un altro valore: significa estendere il proprio cuore ai problemi del mondo, non di certo senza sacrifici. Corrado ed Elisabetta sono sposati da 24 anni e, guardando i loro figli crescere circondati dall’amore che solo il calore familiare sa donare, hanno desiderato aiutare chi quell’affetto non ce l’ha. “Per questo – raccontano – appena le condizioni economiche ce l’hanno permesso, abbiamo aderito ad uno dei progetti SAD (Sostegno a Distanza) dell’Associazione AFNOnlus e abbiamo accolto Athiphong, un bambino thailandese“. Dopo circa vent’anni di sostegno e corrispondenze intense, Athiphong, ormai adulto, ha trovato un lavoro e, grazie agli studi intrapresi, può oggi sostenere la sua nuova famiglia e quella di origine. «Un anno abbiamo potuto arrotondare un po’ la somma inviata per il sostegno, poca cosa in verità, ma è stato toccante apprendere che con quel piccolo extra la famiglia di Athiphong aveva potuto “pavimentare” in cemento l’interno della modesta abitazione, destando l’ammirazione ed il compiacimento anche dei vicini». Ora che Athiphong è indipendente, la famiglia Ferri ha deciso di sostenere una ragazza thailandese. Avendo vissuto questa esperienza ed essendo cresciuti in un ambiente in cui si vive di solidarietà e condivisione, i figli di Corrado ed Elisabetta hanno deciso di mettere insieme tutti i risparmi ottenuti dai compleanni e dalle festività di ognuno, indirizzandoli ad un nuovo sostegno. Questo ha reso possibile l’arrivo di Maleta, uno splendido bambino congolese. «Che sorpresa e che risate ci siamo fatti quando, qualche Natale fa, ci è arrivata la consueta letterina con foto, nella quale Maleta, insieme ad un simpatico gruppetto di coetanei, sfoggiavano orgogliosi le magliette della squadra di calcio italiana di cui tutti noi in famiglia siamo tifosi». È così che il legame familiare non conosce distanze e tutti condividono le vicende, anche dolorose, di Maleta, il quale, trasferendosi in un’altra città con la zia, è stato accompagnato dal ricordo e dalle preghiere dei loro genitori e fratelli lontani. «Ora i nostri figli, tutti insieme, sostengono il piccolo Nzata». A continuare questa straordinaria catena della solidarietà è Edoardo, il secondogenito. Diplomatosi con il massimo dei voti, ha partecipato ad un concorso. Si è aggiudicato il primo premio ed una borsa di studio in denaro di una certa entità: “Noi tutti in famiglia – raccontano Corrado ed Elisabetta – eravamo talmente orgogliosi di lui e dell’ottimo risultato raggiunto con grande sforzo, da insistere affinché tenesse quella somma tutta per sé, perché se l’era meritata. Ma lui ha voluto pensarci qualche giorno e, poi, con un po’ di sorpresa da parte nostra, ci ha detto che avrebbe volentieri destinato la somma ad un bambino, con un nuovo sostegno a distanza, tutto suo. È così che ora nella nostra famiglia è arrivata una bambina dalla Giordania». E concludono convinti: «Crediamo che questo cuore allargato abbia fatto bene a noi e ai nostri figli e che l’amore che si dona ritorni sempre indietro a piene mani». (altro…)

Gen Verde: Tessendo insieme il futuro

Gen Verde: Tessendo insieme il futuro

Gen Verde_LoppianoLab-01Intonato stavolta alla “powertà”la povertà delle ricchezze e la ricchezza delle povertà – ha riaperto il suo cantiere LoppianoLab 2016, uno spazio dove nessuno è solo spettatore. Col filo della cultura dell’unità si intrecciano persone e istituzioni, idee ed esperienze e si prova insieme a ricucire strappi e a tessere un domani più fraterno nei vari campi del vivere. «Quest’anno – è stata una novità – abbiamo proposto “Giovani in action!”, workshop artistici aperti a chi più di tutti, per condizione anagrafica, è in cerca di un futuro diverso», racconta Mileni del Gen Verde. Così 160 giovani, tra cui italiani e una cinquantina provenienti da diverse parti del mondo coinvolti in un’arricchente esperienza d’interculturalità, hanno collaborato uniti da un clima familiare d’ascolto, fiducia, contatto senza pregiudizi. «Hanno provato – ancora Mileni – a “capire l’esigenza di chi ci sta accanto e non solo la nostra”, come ci hanno detto. E anche: “Possiamo scegliere: o ignorare chi ha difficoltà oppure aiutarlo”; e soprattutto hanno scoperto il miracolo dell’“insieme”, e le ricchezze da condividere poi nella povertà di ogni quotidianità». Quando è stato chiesto loro: «Avete scoperto qualcosa di nuovo con questo lavoro?», hanno risposto: «Abbiamo capito il valore della solidarietà, dell’aiuto reciproco nel lavoro di squadra, il senso di responsabilità davanti al gruppo e di fiducia reciproca anche per raggiungere un migliore risultato». E poi: «il superamento della barriera della lingua o di chi è di un’altra città cercando una comunicazione sincera e attenta. L’affrontare i momenti di scoraggiamento, di fallimento, scoprire il valore della gioia o del cantare, danzare e suonare insieme».  E cosa userai nella tua vita quotidiana di ciò che hai sperimentato qui? Parlano ancora i giovani: «Ascoltare e fidarsi degli altri senza guardare me stesso». Un altro ha detto: «Abbiamo acquistato più fiducia in noi stessi e abbiamo capito che le persone non sono sempre come appaiono dall’esterno. Possiamo eliminare i pregiudizi sfruttando un clima socievole per integrarci meglio con gli altri». Gran finale, la performance insieme ai giovani offerta dal Gen Verde la sera conclusiva, in un Auditorium gremito di circa 900 persone, dove nessuno è rimasto seduto. Ascolto profondo, partecipazione e un’esplosione di gioia per tutti. Qualcuno diceva: «Ho apprezzato lo stile fresco, attuale, coinvolgente del concerto», e poi: «Ho sentito la forza nella diversità, è stato bellissimo. Alla fine avrei voluto dire tante cose, ma sono stato in silenzio. Silenzio per meditare tutti i valori che ci avete trasmesso».

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