
Padre Kentenich
“Schönstatt in dialogo” era il titolo di una delle sessioni, con lo scopo di indicare la strada da percorrere verso il futuro, ricordando altresì l’obiettivo primario: ravvivare la gioia missionaria per l’evangelizzazione e l’Alleanza a beneficio degli uomini nel Paese. Si è dato grande spazio alle testimonianze di vari Movimenti di diverse Chiese ed in particolare della rete “Insieme per l’Europa”, a cui Schönstatt partecipa fin dall’inizio.
In questo percorso si è ricordata la visita a Schönstatt nel 1999 di Chiara Lubich e di Andrea Riccardi con alcuni dirigenti dei Focolari e della Comunità di Sant’Egidio. In quell’occasione i due fondatori insieme a Padre Michael Marmann e Suor Doria da parte di Schönstatt, hanno stretto un patto a nome dei rispettivi Movimenti, con l’impegno a stimarsi e amarsi reciprocamente.
Quella tra i Focolari e Schönstatt è un’amicizia di lunga data. Uno dei momenti più intensi è stato quando nel2001, in Svizzera, a Mollens, un gruppo di sacerdoti insieme a P. Marmann, successore di P. Kentenich, pose una serie di domande a Chiara Lubich, sia su uno dei punti centrali della spiritualità di comunione, che è la figura di Gesù Abbandonato, sia sul ruolo dei sacerdoti, di fronte “alla crisi del ministero ordinato”. Come uscire dalla crisi? «Bisogna che il sacerdote migliori il suo essere cristiano – suggerisce Chiara – perché il suo essere cristiano significa vivere il Vangelo, perché questa è la via dello Spirito Santo…. Col Vangelo risveglia la Chiesa. E risveglia la Chiesa sia nei laici, sia nei sacerdoti, nei vescovi e nei Papi. Quindi, la linea dello Spirito Santo per uscire dalla crisi è quella di rimettere il Vangelo in moto perfettamente, autenticamente».




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