Berlino – Tra i presenti di varie culture e religioni vi sono il Nunzio Apostolico, Mons. Jean-Claude Périsset, il vescovo ausiliare emerito di Berlino, Wolfgang Wieder, l’ambasciatrice della Repubblica Democratica del Congo, Clementina Shakembo Kamanga e Sona Eypper, presidente del Convento internazionale di Comunità Cristiane a Berlino. Con stralci di video e con alcune interviste sul palco gli organizzatori della serata danno una breve visione sull’impegno del Movimento dei Focolari sui vari fronti del dialogo: tra culture e religioni, in economia e in politica, tra le generazioni.
Nel suo intervento Maria Voce richiama alcune sfide importanti nella società attuale – in Europa e in tutto il mondo: bisogni materiali aggravati dalla crisi finanziaria, riserve di fronte alla crescente migrazione, tensioni sociali provocate dalla diversità culturali e la scarsa integrazione. «Abbiamo scoperto il dialogo come via maestra percorribile con speranza di successo per quanti vogliono contribuire a realizzare la fratellanza universale», spiega la presidente. «Il dialogo è uno stile di vita, una cultura nuova, che il Movimento può e vuole offrire agli uomini e alle donne di oggi». Se ogni persona si facesse guidare dalla coscienza di esser figlio o figlia di un unico Padre e di conseguenza fratelli tra loro, allora ci sarebbe la chance per arrivare ad un vero «dialogo tra persone, non tra ideologie o sistemi di pensiero», uno scambio cioè caratterizzato dalla misericordia, la compassione e l’amore.
Nei media Maria Voce vede degli strumenti molto adatti per questo tipo di dialogo, purché i contatti non rimangano «brevi, effimeri, privi di senso, nello spazio esclusivamente virtuale». Si tratta invece di «trasformare i contatti in relazioni, cioè costruire reti di fraternità vera».
Al discorso segue un dialogo vivace e profondo con il pubblico: come fare, quando l’altro non ha nessun interesse a creare un rapporto fraterno? È giusto giudicare le reti sociali come strumenti superficiali nei rapporti personali? Maria Voce risponde in modo molto concreto, facendo esempi dalla sua vita ed invitando i presenti a fare sempre il primo passo. «Per me – così il bilancio del suo primo approccio alla capitale tedesca – Berlino è una città che mostra le piaghe della storia. Qui però sono stati anche abbattuti dei muri. E voi Berlinesi offrite queste piaghe ed invitate altri a condividerne i frutti». «Maria Voce non si ferma alla teoria – afferma il Nunzio Périsset, che aveva ricevuto la presidente dei Focolari la mattina dello stesso giorno -. Ci invita ad abbattere dei muri, a costruire dei ponti e a fare noi il primo passo. Ciò è importante anche nel mio lavoro da diplomatico. Dio redime il mondo in noi e attraverso noi. E ciò l’ho visto e vissuto stasera». Andrea Fleming
Imparare e crescere per superare i limiti
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