Movimento dei Focolari

Assemblea Focolari: un cammino di unità che si vede

Set 19, 2014

Nel pomeriggio del 18 settembre, l’Assemblea generale del Movimento dei Focolari si apre invitando amici con cui da anni va avanti il cammino verso la fraternità della famiglia umana.

20140919-02

Heinrich Walter, Presidente del Presidio di
Schönstatt con Jesús Moran.

Rappresentanti di altri movimenti cristiani, fratelli e sorelle di varie fedi religiose e non credenti: qualcuno ha fatto un lungo viaggio per partecipare a questo pomeriggio, come Emily Soloff, da Chicago, dell’American Jewish Committee (AJC) e chi ha disdetto gli altri impegni, cogliendo l’importanza del momento, come Padre Heinrich Walter, Presidente del Presidio di Schönstatt. C’è Jurif Pismak, dalla Russia, amico di convinzioni non religiose, che ha raggiunto la sede di Castel Gandolfo, dove dal 1° al 28 settembre è in corso l’Assemblea generale dei Focolari. È la testimonianza di un cammino che ha radici lontane, presente nel mondo e che viene qui in evidenza: “In un’assemblea come la nostra che guarda al futuro, ben ancorata alla fonte, non poteva mancare un momento come questo, un pomeriggio indimenticabile. Con voi siamo più noi stessi”, ha commentato in conclusione il neoeletto copresidente dei Focolari, lo spagnolo Jesús Moran.
20140919-04 Gerard Pross

Maria Voce con Gerard Pross, responsabile di una rete di oltre 100 Movimenti evangelici.

I presenti parlano a nome di  una rete di dialoghi molto più vasta, “che consideriamo un vero supporto per la costruzione della fraternità universale”, ha affermato Maria Voce. Dentro “Insieme per l’Europa”, ad esempio, ci sono oltre 300 movimenti cristiani, legati da un patto di unità che “articola lo spirituale e il ‘politico’,  che fa cadere i pregiudizi per lavorare per la pace”, come ha dichiarato il francese Gérard Testard, che è stato presidente  di Fondácio. Con lui, ci sono anche i nomi della prima ora, che hanno cominciato questo cammino con Chiara Lubich 15 anni fa: Thomas Römer  dell’Ymca di Monaco e Gerhard Pross responsabile di una rete di oltre 100 movimenti evangelici; Cesare Zucconi e Valeria Martano della Comunità di Sant’Egidio, di ritorno da Anversa dove si è svolto il 28° meeting internazionale per la pace nello spirito di Assisi, portano i saluti di Andrea Riccardi e incoraggiano i Focolari a vivere con ancora più forza questo ideale di fraternità. Dall’Oriente arrivano poi le voci dei monaci buddhisti di tradizione Teravada dalla Thailandia, e dei giapponesi della Risho-Kosei Kai.
20140919-04

Christina Lee, Mustafa Cenape, Shahrzad Houshmand, Adnane Mokrani, Hiromasa Tanaka, Katsuotishi Mizumo

Insieme, soggetti del dialogo, è la visione che emerge dalle testimonianze dalle voci musulmane del Dr. Adnane Mokrani, e la Prof. Shahrzad Houshmand teologa iraniana che ha confidato la propria esperienza con Chiara Lubich: “Da lei ho imparato la forza di fede universale che arriva al cuore di tutti i credenti,  anche al cuore dei musulmani”. Si tratta di una “nuova evangelizzazione che opera non per la conversione formale dei cuori, ma per la conversione profonda delle anime”.  La teologa lancia anche un appello all’Assemblea dei Focolari che sarà in udienza dal Papa il 26 settembre:  testimoniare a papa Francesco il nostro appoggio per fermare le tragedie in atto, “il sangue di Gesù versato ancora oggi”. Altro tratto distintivo del dialogo: la vita. A sottolinearlo è l’americana Emily Soloff, di fede ebraica: “Vedo un’assemblea infusa di vita. Per me il dialogo con gli ebrei, musulmani, buddhisti, nel focolare è sempre un dialogo di vita”, che parte cioè dall’esperienza di ciascuno, dalla comprensione dell’altro, prima che dal discorso teologico, dottrinale o filosofico. “Mi ha sempre colpita – specifica Lisa Palmieri Billig, anche lei dell’American Jewish Committee – la vostra idea che bisogna essere i primi ad andare verso l’altro, ad offrire amore; voi, offrendo empatia, date già un rimedio al dilagare dell’odio nella società di oggi”. 20140919-05“Chiara Lubich ha capito fin dal primo momento che l’unità si fa con gli altri, non contro gli altri, e non poteva lasciare via la parte di mondo che non si riconosce in nessuna fede religiosa”, a parlare è Luciana Scalacci, non credente, che si dice “fortunata ad essere stata invitata all’Assemblea”. In queste settimane ha partecipato infatti a varie fasi dei lavori. Esorta, ricordando l’insegnamento di Chiara, a tenere presenti sempre le altre culture. I vari interventi sono stati “perle preziose che arricchiscono il patrimonio di cui siamo insieme depositari”, ha affermato la presidente Maria Voce. Un patrimonio da “custodire insieme e moltiplicarlo a vantaggio dell’umanità”, sottolineando – a ridosso dell’elezione dei nuovi dirigenti del Movimento dei Focolari – che questo cammino si fa insieme. E conclude con un’immagine: “l’abbraccio di Chiara che contiene tutti, e porta tutti a Dio; un abbraccio che, per la presenza di tutti voi, oggi si è fatto visibile”.

___

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Chiara Lubich ai giovani: la gioia dei primi cristiani

Chiara Lubich ai giovani: la gioia dei primi cristiani

Ad aprile del 1984 a pochi giorni della conclusione del Giubileo straordinario della Redenzione, si celebrava il Giubileo dei giovani che vide la presenza a Roma di 300.000 ragazzi. Il 12 aprile Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, tenne una catechesi sulla gioia ai giovani nella Basilica di San Giovanni Laterano. Di seguito uno stralcio del suo intervento.

Paolo Rovea, una vita in Dio

Paolo Rovea, una vita in Dio

Il 3 luglio 2025 Paolo Rovea, medico e focolarino sposato italiano ha concluso la sua vita terrena. Tanti i messaggi arrivati da varie parti del mondo dopo la sua scomparsa, che vanno a comporre un mosaico unico e ricchissimo, come era Paolo.

Vangelo vissuto: il coraggio di fermarsi

Vangelo vissuto: il coraggio di fermarsi

La parabola del buon Samaritano ci insegna non solo a farci prossimi, toccando le ferite di chi ci sta intorno e abbattendo le mura dei pregiudizi, ma attraverso questa Parola comprendiamo l’arte della compassione e l’infinita misericordia con cui Dio ci abbraccia, si prende cura di noi, lasciandoci liberi di abbandonarci al suo amore