Nov 28, 2011 | Cultura
IL VOLUME L’Economia di Comunione, progetto nato in Brasile nel 1991 su iniziativa di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei focolari, è espressione di un agire economico che coniuga le regole e i valori dell’impresa con i valori della comunione. Attualmente coinvolge più di 700 imprese in tutto il mondo ed è oggetto di interesse e studio da parte di insigni economisti, sociologi, filosofi. Il presente studio ne ripercorre l’origine e gli sviluppi; gli obiettivi delle aziende che aderiscono al progetto, quali le problematiche di governance delle stesse e quali direttrici si possono individuare per misurare, rendicontare e comunicare all’esterno e all’interno le loro risultanze aziendali. Nella parte finale si analizza la problematica delle aggregazioni aziendali, definite Poli che stanno contribuendo allo sviluppo dei luoghi in cui hanno sede, diventando veri propulsori di crescita, economica, umana e culturale. LA CURATRICE Maria-Gabriella Baldarelli, professore associato di Ragioneria generale e applicata e di Contabilità e bilancio nel turismo sostenibile presso la Facoltà di Economia a Rimini dell’Università di Bologna e afferisce al Dipartimento di Scienze Aziendali. E’ titolare del corso di Management e Economia di Comunione presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI) e docente presso l’Istituto di Scienze Religiose di Rimini sul corso: “Laboratorio sulla responsabilità sociale”. CONTRIBUTI DI: Caterina Ferrone, dottore di ricerca presso l’Università degli studi di Napoli Federico II; Elisa Golin, consulente aziendale; Erika Izzo, imprenditrice; Renato Medei, dottore di ricerca presso l’Università degli studi di Macerata; Giampietro Parolin, professore a contratto presso l’Università degli studi Milano-Bicocca. LA COLLANA – La collana IDEE/ECONOMIA, diretta da Luigino Bruni, raccoglie studi di approfondimento sulla realtà economica, alla ricerca dei fondamenti antropologici come orientamento nel mondo attuale caratterizzato dalla globalizzazione. Fonte: Città Nuova Editrice
Nov 28, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Segui il dibattito: http://www.rivistanuovaumanita.it
«Nuova Umanità», espressione della cultura del Movimento dei Focolari. Fondata nel 1978 da Chiara Lubich, è pubblicata da Città Nuova Editrice, esce ogni due mesi ed accoglie studi e approfondimenti di tutte le discipline umanistiche. Dalla teologia alla filosofia, dall’economia alla politologia, all’arte, alla comunicazione, «Nuova Umanità» cerca, nel rispetto del rigore professionale richiesto dalla ricerca, di far emergere il nucleo sapienziale che costituisce il significato profondo di ogni disciplina. La rivista accoglie anche i frutti delle ricerche che provengono dalle diverse Scuole promosse dal Movimento, in particolare nei campi del dialogo intraecclesiale, ecumenico, tra le religioni e le culture; esprime inoltre le nuove prospettive di pensiero aperte dal carisma dell’unità in campo sociale, economico, politico, delle professioni. Aperta al confronto critico e costruttivo con le culture contemporanee, «Nuova Umanità» ospita gli interventi di studiosi e personalità rappresentanti i molteplici orientamenti e percorsi di ricerca intrapresi dal pensiero nella nostra epoca.
Nov 24, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Orgosolo è una città nel cuore della Sardegna molto nota per i murales che illustrano sulle case i problemi, le attese, le speranze di un popolo che vive prevalentemente di agricoltura, pastorizia; un popolo che conosce anche la paura per le vicende legate al banditismo, molto diffuso in questa zona. In questa città, all’alba del 24 Dicembre 1998, viene ucciso il viceparroco don Graziano Muntoni. Un solo colpo di fucile al petto e il dolore sconvolge tutta la comunità. Pur nella rabbia e nel comprensibile smarrimento, la gente del posto intuisce subito di non potersi limitare a condannare, ma sente di dover fare qualcosa di più. Ma che cosa, in una situazione del genere? La comunità comincia a riflettere sulle parole del Vangelo che invitano a domandare uniti qualunque cosa a Dio. Nasce l’idea di darsi un appuntamento ogni sera, in posti diversi, per invocare a Dio la pace per la loro terra con la stessa preghiera: è l’Ora della pace. La cosa è più complessa del previsto, perché la pace va generata, custodita, richiede un impegno a vivere la fraternità con ciascuno e ogni giorno. Con questa consapevolezza si mettono in campo le più diverse iniziative per diffondere la proposta dell’Ora della pace tra quante più persone possibili, anche ai ragazzi nelle scuole e nei licei in occasione di convegni. Si partecipa anche a una trasmissione televisiva sulla principale rete nazionale. L’Ora della pace porta in città una nuova speranza, molte persone si riconciliano fra loro dopo anni di tensioni; come G., una signora che una volta ci dice: “Devo trovare la forza di perdonare chi ha ucciso due miei figli e mandato in carcere gli altri due”. Poi, all’incontro successivo, è la stessa G., a raccontare: “Ho perdonato, la preghiera dell’Ora della pace che viviamo ha tolto l’odio dal mio cuore. Durante la Messa mi sono avvicinata ad una persona nemica e le ho stretto la mano”. Da allora anche altri stanno trovando la forza di perdonare cose altrettanto gravi, e sono atteggiamenti per niente scontati: come Anna, alla quale nel 2008 rapiscono e uccidono un figlio, e che sta riprendendo a vivere, a lavorare, più serena e pacificata pur nella tragedia, e anche quando è venuta a sapere di un sospettato per l’omicidio del figlio, non ha chiesto per lui la punizione, ma un incontro vero con Dio La scelta della fraternità porta a far nostro questo abisso di dolore in cui vive parte della nostra gente e ci mette non di rado a prenderci le responsabilità di quanto proponiamo, anche di fronte alle istituzioni. Così un istituto magistrale ha elaborato, dalla nostra esperienza, un progetto per una cultura di pace e di perdono tra i ragazzi, un progetto i cui risultati saranno raccolti in un volume sottoposto all’attenzione delle Nazioni Unite. I nostri sforzi per costruire la pace, anche là dove sembra quasi impossibile, stanno portando a dei risultati concreti che donano un nuovo volto alle nostre città. Dalla comunità dei Focolari di Orgosolo (Nuoro)-Italia (altro…)
Nov 23, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Il dibattito sulle prospettive di riforma dell’attuale legge elettorale in Italia ha toccato questioni che, al di là della diversità degli approcci e delle soluzioni proposte, riguardano la struttura portante di una democrazia matura. Anche noi ci siamo interrogati e ne è scaturito un documento che non vuol essere un “manifesto politico”, ma semplicemente cerca di raccogliere le nostre considerazioni, puntando a evidenziare valori di fondo che possono unire al di là delle diverse opzioni politiche, nella ricerca del bene comune del Paese. Scarica il documento per una riflessione sulle riforme istituzionali_del Movimento Umanità Nuova e del Movimento Politico per l’unità
Nov 18, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Un “laboratorio politico”, così si auto definisce il Movimento politico per l’unità che ha le sue radici nella storia e nel carisma dell’unità di Chiara Lubich. In questo momento cruciale che attraversa l’Italia, si somma alle tante voci che vogliono esprimere l’impegno ed il sostegno al nuovo governo: «Il Movimento politico per l’unità esprime vivo apprezzamento per il clima positivo, seppur di emergenza e gravità, che ha rivelato alto senso di responsabilità da parte di tutte le Istituzioni, nel quale si è giunti alla costituzione del nuovo governo. Nello spirito della ricerca del dialogo costruttivo tra tutte le forze politiche che anima la propria azione, il Mppu auspica che la nascita della nuova compagine governativa, anche grazie alla presenza al suo interno di personalità di altissimo profilo professionale, culturale ed internazionale, contribuisca ad aprire una nuova stagione che preluda ad un rinnovato e proficuo confronto/incontro tra le forze politiche, le istituzioni e le forze sociali. In questo quadro, si augura che il nuovo Governo abbia il sostegno necessario del Parlamento e delle forze politiche, per raggiungere l’obiettivo del risanamento della situazione economica e finanziaria del Paese, fornendo le risposte attese dall’Unione, ed avviare una fase di innovazione e sviluppo che possa contribuire ad accelerare il percorso verso nuove scelte di coesione europea. Auspica, altresì, che il Parlamento, in un contesto politico e sociale rasserenato e unitario, colga l’occasione anche per porre mano, con convinzione ed in modo condiviso, alle urgenti riforme istituzionali che la società reclama, a partire da quella del sistema elettorale. Nell’esprimere i migliori auguri di proficuo lavoro al presidente del Consiglio Mario Monti e al governo, il Mppu manifesta, infine, un vivo ringraziamento al Capo dello Stato Giorgio Napolitano per la conduzione rigorosa e autorevole del particolare momento di crisi e per la positiva soluzione adottata.» Per concorrere ad approfondire il dibattito in corso, il Mppu torna inoltre ad offrire il documento “Per una riflessione sulle riforme istituzionali”, redatto all’inizio di settembre. Perché, dicono, “Il nuovo governo non dovrà occuparsi solo di risanamento finanziario e di crescita economia”, ma “dovrà porre mano ad alcune riforme istituzionali urgenti, a partire dalla legge elettorale”. Leggi ancora:
Nov 17, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità

Franco Caradonna,
Con 35 anni di vita Unitrat ha una storia da raccontare. Dal far fronte alla perdita dei posti di lavoro, al rispetto della concorrenza; dalla condivisione di esperienze tecniche al ‘contratto di solidarietà’; fino alla nascita di una cooperativa sociale per i diversamente abili, un centro sociosanitario e una Summer School di Economia Civile. Caradonna ci aiuta ad entrare nelle dinamiche dell’azienda che hanno portato a queste scelte coraggiose. «Ho studiato e mi sono sposato a Torino, dove ero venuto con i miei dalla Puglia, mia terra di origine. Dopo varie esperienze come lavoratore dipendente, con sei amici ci siamo gettati in un’avventura più grande, mettendo insieme risparmi, capacità professionali, idee e tempo libero. Poiché alcuni di noi erano meridionali, decidemmo di impiantare un’azienda vicino Bari, l’Unitrat s.r.l. Faccio l’amministratore di quest’azienda, dove attualmente lavorano 25 dipendenti e che coinvolge circa 600 clienti in un raggio di 500 km. Negli ultimi due anni i ricavi si sono ridotti del 50% per effetto della crisi del settore in cui operiamo, il metalmeccanico. Quando nel ‘91 Chiara Lubich lanciò l’Economia di Comunione (EdC), abbiamo sentito che per la nostra esperienza era una conferma e ci ha dato maggiore spinta per andare avanti. Le difficoltà che spesso riscontriamo sono legate alle infrastrutture insufficienti, ma anche ad una “povertà socioculturale” che ha radici profonde e che incide sulla partecipazione e sulla responsabilità. Malgrado le difficoltà abbiamo cercato di costruire rapporti di gratuità, di fiducia e reciprocità, con i dipendenti, i clienti, fornitori, concorrenti e le istituzioni. Un esempio. Il titolare di un’azienda fornitrice ebbe un infarto che provocò seri problemi economici alla stessa. Invece di rivolgerci ad altri, come sarebbe stato prudente, continuammo a rifornirci da lui anticipandogli dei pagamenti per permettergli di pagare gli stipendi ed i debiti più urgenti. Il suo consulente amministrativo lo abbandonò. Allora un nostro collaboratore si offrì ad aggiornare le scritture rimaste arretrate. Non riuscendo comunque ad evitare il fallimento, assumemmo due dipendenti e aiutammo un terzo ad iniziare un’attività in proprio. Uscimmo da questa operazione senza perdite, perché avendo accettato su suggerimento del titolare di acquistare i suoi macchinari a prezzo di perizia, rivendendone alcuni ne recuperammo più del costo. Convinti che i risultati non dipendono solo dagli investimenti, ma soprattutto dalle persone, abbiamo cercato di coinvolgere i dipendenti nella partecipazione azionaria e nella distribuzione extra contrattuale di parte degli utili, mentre un’altra parte era destinata ai fini dell’EdC. Nel 2000 abbiamo aiutato a far nascere una cooperativa sociale per i diversamente abili stipulando una convenzione tra una decina di aziende e il comune di Bari per inserire nelle nostre aziende minori a rischio. Organizziamo degli stage per studenti delle scuole superiori all’interno delle aziende e abbiamo istituito premi di laurea e borse di studio per studenti universitari del Politecnico. La Conferenza Episcopale Pugliese ha proposto nel 2008, la rinascita di un’Associazione partecipata da imprenditori, professionisti e artigiani (UCID). Mi viene data la responsabilità della nuova Associazione. Lo sentiamo come frutto dei rapporti costruiti in questi anni. Quest’anno, come UCID Puglia, abbiamo contribuito alla preparazione della “Summer School” di Economia Civile, coinvolgendo 50 giovani della nostra Regione e che si svilupperà per tutto l’anno con 4 percorsi formativi, di cui il primo si è già svolto dal 31 agosto al 4 settembre scorsi». Fonte: Edc Online Testo completo: http://www.edc-online.org/it/pubblicazioni/interventi-a-convegni/111-convegni/1951-testimonianze-dalle-aziende-la-unitrat-di-bari.html (altro…)