Movimento dei Focolari
Entre cielo y tierra

Entre cielo y tierra

Misteriosa, inasible, fascinante: así es como muchos ven la santidad. Más aún para aquellos que –como el autor de estas páginas– se preguntan sobre la existencia de Dios sin encontrar una respuesta convincente. Chiara Luce Badano era la mejor amiga de su hermana: de aquí la idea de contar su historia en “en vivo y en directo”, pero desde las orillas, como “cualquiera de los centuriones del Calvario, como un camillero en Waterloo, como el portero de las Twin Towers”. El autor observa, recuerda, escucha y nos relata un acontecimiento extraordinario que aún hoy nos involucra –y nos estremece– tanto: el de una historia de santidad construida en el día a día.

Datos del autor:
Franz Coriasco, italiano, es autor de radio, teatro, televisión y música. En su calidad de crítico musical colabora con el semanario Famiglia Cristiana, la publicación quincenal Città Nuova y con Dimensioni Nuove, de aparición mensual. Es también autor y coordinador artístico de importantes eventos para RAI Uno y consejero de arte de Radio InBlu.

Ciudad Nueva Argentina

Entre cielo y tierra

Inaugurato il IV anno accademico dell’Istituto Universitario Sophia (IUS)

«Speranze e dubbi. Sono questi i sentimenti che abbiamo in cuore quando arriviamo allo IUS”, racconta Gabriel Almeida, rappresentante degli studenti. “Sophia è per noi la risposta a una chiamata personale che Dio rivolge a ciascuno e che s’incontra con la storia di tanti, pronti ad essere sempre meglio una comunità itinerante desiderosa di costruire , non senza fatica, la civiltà dell’amore». Si respira aria di cambiamento, di crescita e di novità all’alba di questo IV° anno accademico dello IUS, alla cui inaugurazione hanno preso parte il 17 ottobre a Loppiano circa un migliaio fra docenti, studenti, amici da tutt’Italia; poi sindaci della Toscana, personalità politiche e religiose, oltre a diversi professori universitari provenienti da vari istituti europei con i quali Sophia sta stabilendo proficue relazioni di studio. «Sophia è una realtà giovane nel suo atto fondativo – ha affermato Mons. Betori, Gran Cancelliere dell’Istituto e arcivescovo di Firenze, nel suo saluto d’apertura, – ma che trova ampio spazio all’interno del mondo accademico, (…) in cui le è stato possibile avanzare una propria nuova proposta nel contesto culturale attuale all’insegna del dialogo e della comunione». «Rivolgo a voi la stessa esortazione del Papa al Seminario di Freiburg: “Noi siamo Chiesa. Siamolo! Siamolo proprio nell’aprirci nell’andare al di là di noi stessi e nell’essere insieme agli altri”». I risultati conseguiti da Sophia in questi primi quattro anni di vita appaiono incoraggianti: sono 83 gli studenti ordinari iscritti fino ad ora al corso di Laurea magistrale, di cui 34 quest’anno. 33 hanno discusso il lavoro di tesi e conseguito il titolo accademico in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità”. 15 sono gli iscritti al ciclo di dottorato, mentre 7 provengono da percorsi di laurea magistrale presso altre istituzioni accademiche e stanno acquisendo i crediti necessari per accedere al dottorato. Da notare anche la presenza di 31 studenti non ordinari per i quali sono stati approntati percorsi di studio personalizzati. E sono proprio i risultati accademici a costituire il dato più incoraggiante dello IUS, come sottolinea Maria Voce, vice Gran Cancelliere e presidente dei Focolari: «Ogni volta che firmo un attestato, sento la gioia di dire che un altro è arrivato ad assorbire i principi di questa cultura dell’unità per portarla nel mondo». «Quanto costruito fino adesso ci consente di guardare al futuro di Sophia con ottimismo realistico». E fissa nella vita della Parola evangelica il cardine fondamentale su cui sviluppare anche l’esperienza di Sophia: «Vi invito a lasciarvi pervadere profondamente da essa, cioè dal modo di pensare, di volere, di amare di Gesù». Nell’illustrare le sfide e le prospettive per il futuro di questa comunità accademica, il preside Piero Coda spiega come sia oggi necessaria una riqualificazione del corso di studi, così da rendere i titoli più rispondenti a livello scientifico e maggiormente spendibili sul piano accademico e professionale. “Per questo sono in fase di definizione tre nuovi corsi di laurea specialistica in Studi politici, Economia e management, Ontologia trinitaria”. Uno spazio più ampio all’interno dell’Istituto verrà dato allo studio e alla ricerca delle Scienze Sociali, grazie all’istituzione della cattedra in “Fondamenti di studi sociali” e ad un prossimo congresso in collaborazione con l’Università di Trento. Vera Araujo, sociologa brasiliana, nella prolusione ufficiale, afferma la propria convinzione che «Non c’è mai stato un periodo migliore di questo per essere un sociologo”. “Anche noi vogliamo dire una parola sulla possibilità di trovare nuovi paradigmi e modelli: (…) la persona, la fraternità, la comunione, l’amore-agape, l’unità. Non solo concetti o paradigmi, ma attrezzi da mettere nella cassetta da lavoro degli operatori del sociale». Riflessione che ha il sapore di un incoraggiamento e di un augurio non solo per la nuova sociologia, ma anche – e forse soprattutto – per l’avventura accademica di Sophia, chiamata ad irrorare la società di una cultura nuova. [nggallery id=72] Altre foto: Flickr photostream (altro…)

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Sophia: inaugurazione del 4° anno accademico

Flickr photostream


Di nuovo ai blocchi di partenza: lunedì 17 ottobre la comunità accademica dello IUS si ritrova presso l’Auditorium di Loppiano a partire dalle ore 10,30 per l’inaugurazione del quarto anno accademico. La giornata vede presenti, oltre agli studenti, ai docenti e allo staff dell’Istituto, anche gruppi di amici da tutta Italia e oltre, studenti che si avvicinano curiosi alla proposta formativa di Sophia e giovani già laureati nei corsi precedenti, docenti di altre università invitati per l’occasione, personalità della vita economica e politica del territorio, accanto agli abitanti del Centro internazionale di Loppiano che è partecipe del percorso dello IUS fin dal suo avvio. Anche quest’anno presenti alla cerimonia d’inaugurazione la presidente del Movimento dei focolari, dott. Maria Voce e l’arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori, che rappresentano le maggiori autorità accademiche. C’è attesa per la prolusione della sociologa Vera Araújo, in un momento in cui la grave crisi che attraversa l’Europa e l’Occidente, che è anzitutto di matrice culturale, pone in primo piano la questione antropologica. A quattro anni dalla costituzione dello IUS, la domanda è lecita: quale orizzonte si profila oggi? Nonostante sia tuttora aperta la sperimentazione del primo quinquennio, da una primissima valutazione emergono dati incoraggianti. Sono circa 150 gli studenti che, dal 2008 ad oggi, hanno frequentato e seguono i corsi, 30 i laureati, mentre entro l’anno accademico, alla laurea magistrale in Fondamenti e Prospettive di una cultura di unità, già consolidata, si aggiungeranno altri tre percorsi di laurea specialistica in Studi politici, Economia e management, Ontologia trinitaria. “La caratteristica matrice interdisciplinare di Sophia emerge con chiarezza dai singoli curricola, dai temi di ricerca dei dipartimenti e dai seminari, dai lavori delle tesi di laurea e di dottorato; un percorso, quest’ultimo, che si sta stagliando in modo interessante e forse inatteso”, aggiunge il preside Piero Coda, che analizzerà questi dati nella sua relazione annuale. “E sono oltre una dozzina i centri universitari nel mondo (dal Brasile all’Austria, dall’Ungheria al Messico) che hanno avviato rapporti di collaborazione e di reciproco riconoscimento dei percorsi di studi”. Non manca infine la prospettiva degli studenti, di quanti cioè sfidano ogni giorno la novità di vita e di pensiero di Sophia e la arricchiscono della loro adesione attiva.

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L’apport des nouveaux mouvements ecclésiaux

Cardinal Marc Ouellet

Mani­fes­tation dans l’Église d’aujourd’hui de l’incessante action de l’Esprit Saint, les Mou­ve­ments et Nou­velles Com­mu­nautés s’inscrivent dans la riche tra­dition du mona­chisme, des ordres men­diants et des congré­ga­tions apos­to­liques et mis­sion­naires. Ils sont désormais essen­tiels à la vitalité et à l’unité de l’Église. L’auteur, le car­dinal Ouellet, propose, dans ces pages denses et lumi­neuses, une théo­logie des cha­rismes. Il sou­ligne l’intime inter­action et la com­munion entre laïcs, prêtres et consacrés. Il remonte pour cela aux sources mêmes de l’unité dans la dis­tinction  : Dieu Trinité. Et il nous invite à contempler Marie, icône de l’Église. Le car­dinal Ouellet a été arche­vêque de Québec et primat de l’Église catho­lique au Canada. Il est aujourd’hui au Vatican comme Préfet de la Congré­gation des Évêques. Né en 1944, il a été ordonné prêtre en mai 1968. Nommé évêque en 2001, il prend pour devise « Que tous soient un ». Créé car­dinal par Jean-​​Paul II en 2003, il est un spé­cia­liste des ques­tions concernant le mariage, la famille et l’œcuménisme. Ce livre ras­semble deux inter­ven­tions publiques : la pre­mière à l’Institut Uni­ver­si­taire Sophia (Lop­piano, Italie), la seconde à Vienne (Autriche). Voir la fiche du livre

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Economie de communion

Cet ouvrage fait le point sur seize années de réa­li­sa­tions de l’économie de com­munion. Ce projet lancé par la fon­da­trice des Focolari, Chiara Lubich, au Brésil, s’est vite concrétisé sur tous les conti­nents et entraîne désormais plus de 800 entre­prises dans un partage d’une partie de leurs béné­fices avec des per­sonnes dans le besoin. Née au sein du Mou­vement des Focolari, cette réa­li­sation encore à ses débuts est pourtant déjà reconnue par de nom­breux spé­cia­listes comme une voie d’avenir pour l’économie mon­diale. Le livre pré­sente aussi bien l’aventure d’une quin­zaine de ces entre­prises que des exposés qui font com­prendre les fon­de­ments de l’économie de communion. Ce livre a été réalisé par l’ONG Humanité Nou­velle, expression du Mou­vement des Focolari dans les domaines écono­mique, social et culturel. José et Chantal Grevin en ont coor­donné les dif­fé­rentes contri­bu­tions. Le Mou­vement des Focolari, né il y a plus de 60 ans en Italie, existe désormais dans le monde entier. Il se carac­térise par une spi­ri­tualité de l’unité qui s’incarne dans de nom­breuses ini­tia­tives des­tinées à pro­mouvoir le dia­logue entre reli­gions, cultures et groupes sociaux. Il a reçu diverses recon­nais­sances, à travers sa fon­da­trice Chiara Lubich, notamment le Prix Unesco de l’Éducation pour la Paix en 1996 et le Prix européen des Droits de l’Homme en 1998. Voir la fiche du livre