Ott 12, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Almost paradoxically, in a world that is always more global and in communication, there is an increase of the sense of being left out and of areas of solitude, with definitive negative consequences both at the individual and collective level, so much so that OMS has forcast that in 2030 depression in youths could become the second absolute cause of death. Yet, there is an increasing perception in all directions – as documented in the intervention prepared by the International Commission of Education for Unity – of the “need for community”(according to the expression of Z. Bauman), and starting from this radical need, one recognises the necessity to “form the man- in relationship” the key idea of Chiara Lubich in the Education area. It was underlined by her in the lectio on the occasion of the degree “honoris causa” in pedagogy (USA, 2000), and now referred to with vigour in this 5th pedagological meeting of EdU. An engaging and fascinating gamble that has involved the 270 partecipants (university professors, teachers, parents, students), together with many that have followed direct through internet, from Sicily, Albania, Malta, Slovenia right up to Colombia and other extra european countries. There were not only reflections on the essentiality of weaving autentic relationships as the foundation of the authentic community, but also the possibility of experiencing them in the entwining of the various moments of dialogue and the exchange-presentations of educational experiences. They dealt, in order to remain coherent with the theme of the meeting, with the not easy construction of the reality of community in various contexts-involving families, schools, the institutions present in the territory-beginning with the intradependence of persons capable of weaving relationships and alliances, inverting in that way the temptation to be individualistic, and injecting doses of hope, an indispensable element of any educational project. The intervention of prof. Domenico Bellantoni (Pontificia Universita` Salesiana, Rome) was very stimulating to delve into the meaning of relationship in the communitarian context. He took part for the whole day, and in particular, starting from the logotherapy of Vicktor Frankl, he delved into the idea of person-autotranscendence, open therefore to relationship and responsibility. Other interventions that will soon be available on Education for Unity website (www.eduforunity.org), were given by Maria Ricci, Michele De Beni, Teresa Boi, and Giuseppe Milan who have presented more directly the contributions regarding what has been the work, this year, of the central Commission EdU. Ricco anche il dialogo finale, sollecitato dalle questioni aperte evidenziate nei lavori di gruppo. I partecipanti sono ripartiti con gioia e rinnovato slancio educativo, come testimoniano alcune impressioni: “Si può fare: esco di qui con nuova speranza!”, “Occorre imparare la grammatica della relazione”, “Siamo pronti ad un impegno individuale e collettivo, a fare proposte costruttive e a saperle perdere”, “Il rivedersi nuovi ogni giorno crea la comunità”. E dai messaggi giunti via Internet: “Che straordinaria possibilità di costruire rapporti personali tra di noi e nelle nostre comunità anche con l’aiuto dei mezzi di comunicazione” (Slovenia); “Sono disposta insieme a tutti ad impegnarmi nel portare avanti con speranza questo grande progetto” (Argentina). (altro…)
Ott 12, 2011 | Cultura
Chiara Lubich
Este é um livro que fala por si: trata de temas fundamentais,
mas também profundamente humanos, porque se referem
a questões levantadas muitas vezes pela Humanidade:
o sentido do tempo que passa,
da vida e da morte, a vida no Além, o valor do sofrimento,
o relacionamento entre as acções exteriores e a coerência interior.
As frases de Chiara Lubich, que formam este pequeno volume,
foram retiradas sobretudo de muitas cartas que ela escreveu, nos anos Quarenta,
a pessoas amigas e a pessoas com quem estava em contacto.
As palavras de Chiara reflectem outras palavras já ditas ou escritas –
as Palavras eternas que nos trazem os Evangelhos –
e que talvez também alguns de nós tenham aprendido.
Ott 12, 2011 | Cultura
Chiara Lubich
A mensagem que transparece destes textos é uma proposta
para uma nova socialidade que encontra no Evangelho
regras de fraternidade e solidariedade partilhadas por todos.
É de tal modo denso, ousado, inspirado e ao mesmo tempo
simples e realizável que possui a capacidade de contribuir
para gerar a Igreja sempre nova, como é sempre nova
a Palavra de Deus. Convida a iniciar um caminho árduo
e fascinante de uma santidade autêntica,
pessoal e comunitária, de povo.
96 pág •13 x 20 cm • € 7,00
Ott 12, 2011 | Cultura
by Chiara Lubich This book offers readers a glimpse into the soul of Chiara Lubich, who gave life to a worldwide Movement of men, women, and children from all walks of life who are joined together in living the Gospel. Chiara’s language is spiritual, at times mystical, but always practical. These reflections lead us to the discovery of that Light which is ever ancient, ever new – the Light and beauty that Chiara discovered shining beneath every word of the Gospel: Jesus, the Word, the Light for every person who comes into the world. Publisher: New City Press (NY)
Ott 11, 2011 | Cultura
La religione tradizionale africana, la luce della sua matrice culturale e l’incontro con il messaggio evangelico
La cultura africana è profondamente religiosa. In essa ogni aspetto della vita è intriso di divino. È impensabile perciò capirla senza una reale cognizione della sua spiritualità. L’intento dell’Autore è introdurre il pubblico occidentale e cristiano all’esperienza che gli africani hanno di Dio. Per questo vengono riportate le diverse tradizioni religiose per individuarvi somiglianze e differenze e quindi elaborarne una interpretazione teologica. Infine viene presentato l’insegnamento del Magistero e il tema del dialogo interreligioso con l’applicazione al caso africano. Autore: Martin Nkafu Fonte: Città Nuova
Ott 6, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità

Germán M. Jorge
«Squilla il telefono; è il nostro principale concorrente in zona, responsabile di uno stabilimento di produzione di cemento. Mi chiede se possiamo vendere loro una certa quantità di cemento perché gli altri fornitori non gli facevano più credito. Stavano attraversando un momento molto difficile dal punto di vista finanziario, a causa dello scioglimento della società di famiglia, con tutte le sue conseguenze. Sapevo che la situazione era grave e sentivo dentro che era arrivato il momento che avevo tanto atteso: avevo l’occasione di cambiare la storia; questo concorrente giocava molto forte contro di me sul mercato e aveva detto ad altri colleghi che il suo errore era stato quello di lasciarmi alzare la testa. Dopo la sua richiesta, la conversazione è continuata più o meno così: – Non ti preoccupare, il lunedì avrai il cemento. – Ma non so se gli assegni potranno essere pronti per lunedì; io sono due mesi che non ricevo il mio stipendio. – Non c’è problema; chiamami quando saranno pronti. – Quanti soldi ti dovrò pagare? – Paghi quanto pago io. Mi dovrai pagare quello. – Ma così non guadagni niente. – Non ha senso che in quest’operazione io guadagni; voi non sarete mai miei clienti e ora avete bisogno di una mano.
Mi ringrazia e la conversazione finisce lì. Ma la pienezza e la felicità che ho provato in quel momento, vi posso assicurare, valgono molto più del cemento. Questo fatto ha causato sorpresa nei miei dipendenti che all’inizio non capivano e ho dovuto spiegargli che la cosa più importante non era il fatto in sé, ma ciò che questo può generare dentro e fuori la nostra azienda. Quel mese abbiamo raggiunto il record di vendite e proprio nel bel mezzo della crisi ora riusciamo a vendere circa il 30% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo modo di rapportarci, mettendoci al servizio degli altri, ha rafforzato la nostra reputazione e ci offre nuove opportunità di business ogni giorno, quasi senza la necessità di andarle a cercare. Credo che se le aziende scoprissero l’utilità, anche economica, che i principi dell’Economia di Comunione, vissuti con radicalità, generano, non esiterebbero a metterli in pratica». di Germán M. Jorge Fonte: “Economia di Comunione – una cultura nuova” n.30 (altro…)