Movimento dei Focolari

Focolarini e politica

  Tra i titoli di Città Nuova del 25 giugno 2007 (n. 12): Focolarini e politica (leggi l’articolo ) di Paolo Lòriga  Libano oltre il Tribunale di Giovanni Romano Politica, antipolitica e You Tube di Lucia Fronza Crepaz Bilancio di metà anno Italia, come stai? di Paolo Senesi Economia in ripresa. Merito delle aziende capaci di imporsi sui mercati. Ma il Paese è più vecchio e più povero. Servono riforme e il Parlamento arranca. Come uscirne? Inattesa indicazione del governatore Draghi. Firenze sogna… Un’alleanza per la famiglia a cura di Nedo Pozzi La Conferenza Nazionale della famiglia, primo evento di una nuova stagione istituzionale? Alcune prospettive dicono di sì. I pareri di alcuni partecipanti. In prima linea Lo “scopritore” della fertilità di Roberto Di Pietro Ritratto di John Billings, da poco scomparso, che, insieme alla moglie Evelyn, ha messo a punto il celebre metodo di regolazione delle nascite. Minori immigrati La scuola cambia pelle di Aurora Nicosia Sempre più fra i banchi di scuola si ritrovano ragazzi di varie nazionalità. Quella dell’integrazione è una sfida aperta che, insieme a tante domande, ha già tante risposte positive. Storie in controluce I muri distrutti di Michele di Marco Tealdo Ha trascorso una vita ad alzare muri. Eppure la storia di Michele appare più quella di chi i muri ha sempre tentato di abbatterli. Vite sospese Luciano, la sua notte di Caterina Ruggiu Dieci anni di “non-vita”, come li ha definiti, raccontati con straordinaria e a volte cruda sincerità. Storia di Luciano Saltori, che ha perso la sua scommessa con l’Aids. Ma non quella con se stesso, nella ricerca del “senso di vivere”.

Nuove frontiere della comunicazione

Nuove frontiere della comunicazione

«Intermediando», seminario per studenti e giovani professionisti della comunicazione –  Sotto la spinta della rivoluzione digitale, i mestieri della comunicazione stanno moltiplicandosi e sempre più specializzandosi. Eppure si assiste a continue “passerelle” tra un mestiere e l’altro: tra giornalismo e comunicazione aziendale, ICT e televisione, tra letteratura e cinema… Focus – Questo corso internazionale vuol offrire un “approfondimento creativo” per singoli campi della comunicazione (informazione, cinema e tv, Informatica e nuove tecnologie, marketing e comunicazione d’impresa e pubblica),  ma con aperture inter e intra-disciplinari. Chi lo promuove: NetOne, rete di professionisti, studenti e operatori dei media dei cinque continenti che lavorano o studiano nel campo dei media, nella prospettiva di un mondo unito. Previsti cinque giorni di corso, dal 18 al 23 giugno 2007, a Ciampino (Roma) per 120 giovani professionisti e studenti tra i 20 e i 35 anni, provenienti dal mondo intero, in lingua italiana e in lingua inglese. Metodo – Gli insegnamenti interdisciplinari di Inter-mediando, affidati ad alcuni esperti di comunicazione, offriranno ai partecipanti, durante le sessioni plenarie, una visione d’insieme sulla realtà comunicativa nella quale si troveranno a lavorare. Per il resto del tempo, il programma si articolerà in laboratori distinti secondo i vari campi della comunicazione. Sono previsti momenti che contribuiscano alla coesione all’interno di ciascun gruppo: “esercizi di dialogo e di comunicazione interpersonale”. Parte integrante di Intermediando sarà, infatti, il metodo di lavoro, basato sulla convivenza tra insegnanti e studenti e sul continuo dialogo tra essi. In programma visite alla RAI, a Radio Vaticana e all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) di Frascati. Lunedì 18 giugno 2007 la scuola si aprirà sul territorio per una serata – aperta al pubblico – con Sergio Maistrello sugli argomenti del suo ultimo libro “La parte abitata della Rete”. Per saperne di più e per iscriversi:   www.net-one.org (altro…)

“La nostra amica prediletta”

Siamo due sorelle di 11 anni ed abitiamo in provincia di Roma. Con tutti i gen 3 e le gen 3 del mondo quest’anno siamo impegnati a colorare con l’amore i nostri paesi e città, specialmente dove ci sono persone sole, tristi o ragazzi senza amici. Vi raccontiamo l’esperienza che stiamo facendo. Da qualche mese abbiamo cominciato ad andare a trovare una bambina poco più piccola di noi. Ha una grave malformazione e non può camminare, non muove un braccio e non parla. Fa solo qualche versetto e pronuncia poche parole. Noi andiamo a casa sua e giochiamo con lei. All’inizio non sapevamo neanche come fare, non capivamo se era contenta e se riusciva a capire quello che le dicevamo. Poi ci siamo conosciute meglio ed abbiamo scoperto i giochi che le piacciono. Per esempio, le piace fingere di telefonare o fingere di bere il the con le tazze di plastica. Allora ci mettiamo vicino a lei, giochiamo come le piace e l’aiutiamo a ripetere i nostri nomi o alcune parole semplici. Un giorno abbiamo scoperto che le piace la musica ed allora ogni volta mettiamo su una delle cassette con le nostre canzoni e balliamo per lei. Anzi, facciamo ballare anche lei, prendiamo la carrozzina a la facciamo girare veloce. In quei momenti lei è davvero felice e ci fa dei sorrisi grandissimi. Le abbiamo anche portato dei regalini, come un braccialetto o dei biscotti fatti proprio da noi. Una volta quando siamo state a trovarla, l’abbiamo portata fuori a passeggiare ed a farle vedere i fiori. Lei si divertiva tantissimo ad annusarli. Quando è stato il momento di tornare a casa si è messa a piangere, perché ormai si è molto affezionata a noi! E’ diventata la nostra amica prediletta perché è quella più sola e che più soffre. La sua mamma un giorno ci ha detto che la figlia sente tanto il nostro amore e che ha fatto più progressi da quando andiamo noi a casa sua, di tutti quelli che fa con la fisioterapia. Questa cosa ci ha dato tantissima gioia. Quando abbiamo compiuto gli anni, abbiamo deciso di fare la nostra festa di compleanno non a casa nostra, ma in un’altra casa senza gradini per poter invitare anche lei. Poi il regalo lo abbiamo fatto noi a lei in un bel pacchetto, perché eravamo felici di poter far festa con lei presente! Non possiamo descrivere la sua gioia. Anche alcune nostre amiche, e compagne di scuola che non la conoscevano sono rimaste colpite da come ci capivamo, eravamo unite tra noi e dal vedere la sua gioia. Così non solo coloriamo la vita della nostra amica,  ma anche la nostra vita si colora di amore.

Non solo bulli. Investiamo in educazione

Tra i titoli di Città Nuova n. 7 del 10 aprile 2007: 12 maggio: “Più famiglia” di Nedo Pozzi L’Africa altra di Vera Araujo Coerenza eucaristica Vivere secondo la domenica di Antonio Maria Baggio Aspetti sociali e politici dell’esortazione apostolica di Papa Benedetto XVI “Sacramentum Caritatis”. Non solo bulli di Aurora Nicosia Di fronte ad episodi sempre più ricorrenti di devianza giovanile ci si interroga sulle cause e sulle possibili soluzioni. Intervista allo psicologo Ezio Aceti: investiamo in educazione. La rete della pace Segnali pasquali in Terra Santa di Michele Zanzucchi Il Peres Center for Peace ha coagulato la migliore tradizione ebraica di tensione alla riconciliazione e al perdono. E ha coinvolto palestinesi, musulmani e cristiani. Il ruolo crescente della società civile. Intervista al direttore Ron Pundak. Svolta ambientale L’Europa  sceglie sole e vento di Paolo Lòriga Decisione cruciale tra i 27 Paesi dell’Unione europea a favore dell’ambiente. La nostra analisi e la condivisione di proposte concrete. Corea-Italia Segnali di novità di Stefania Tanesini e Daniela Ropelato Una significativa delegazione parlamentare coreana del Movimento politico per l’unità in visita in Italia per guardare al bene della famiglia umana, a partire da Oriente. Sui campi da sci «Che spettacolo vedere come si aiutano!» di Domenico Salmaso Una iniziativa sportiva per i più giovani e le  famiglie che  è diventata scuola di vita.

ARTISTI: QUALE VOCAZIONE PER LA NOSTRA EPOCA? inquietudine, speranza, luce, prospettive

“Artisti: quale vocazione per la nostra epoca?”. Sollecitati da questo interrogativo, pittori e scultori, registi e attori, musicisti e cultori delle diverse discipline artistiche, da 14 Paesi, dall’India all’Argentina, dalla Corea al Brasile, dalla Finlandia al Portogallo, si incontreranno per il loro 2° Convegno internazionale che si svolgerà dal 13 al 15 aprile al Centro Mariapoli di Castelgandolfo (Roma). Chi lo promuove – L’organismo promotore è Clarté: sta per luce, chiarezza, claritas. Gli artisti che ne fanno parte vorrebbero contribuire a realizzare un’arte portatrice di luce nella notte culturale di quest’ epoca di profonde trasformazioni. Caratteristica peculiare di Clarté – che si ispira alla spiritualità dell’unità di Chiara Lubich – è il dialogo tra artisti, l’ascolto reciproco. L’ispirazione – affermano – nasce anche da questi rapporti. Scopo del convegno – Se nell’arte moderna e contemporanea è dominante “la perdita del centro”, l’esclusione di ogni punto di riferimento, il Convegno vorrebbe promuovere un’arte rinnovata da un’esperienza umano-divina, universale. Un’arte che, proprio perché si rivolge a tutto l’uomo, può divenire luogo di realizzazione di una visione umana integrale.   Il programma – Come recita il titolo, il Convegno seguirà quattro piste: inquietudine, speranza, luce, prospettive.  – L’evento trae ispirazione dalla “lezione magistrale” di Chiara Lubich – in occasione del dottorato h.c. in arte, conferitole dall’Università cattolica di Maracaibo (Venezuela) – che sarà letta in apertura del Convegno. – Tra i relatori, la sociologa brasiliana Vera Araujo: darà una lettura sociologica del contributo che l’arte può offrire nella società di oggi.  – “L’arte protagonista della vita di una città” : sezione dedicata ad iniziative artistiche che suscitano il risveglio dei valori e coesione sociale nei più diversi contesti culturali e sociali, in città  come  Napoli, Caracas (Venezuela) e Gerusalemme, dove è nata un’orchestra composta da palestinesi e israeliani.    – Una serata vedrà protagonista il cinema, con registi come L. Lambertini, E. Cappuccio. – Ampio spazio verrà dedicato al dialogo sia in sessione plenaria, sia in gruppi tra artisti delle diverse discipline artistiche.  – In conclusione, un momento culmine: “Doni di Luce”, una conversazione di Chiara Lubich con un gruppo indù (video). La commissione internazionale di Clarté è formata da: Liliana Cosi, ballerina étoile; Ave Cerquetti, scultrice; Thérèse Henderson, compositrice; Valerio Ciprì, compositore; Paolo Vergari,  pianista; Michel Pochet, pittore; Don Luigi Razzano, teologo, scrittore e pittore; Clara Zanolini,  architetto; Davide Viganò, musicista. Per saperne di più: www.clarte.org Ufficio stampa: Servizio Informazione Focolari Tel. 06947989 – cell. 348.856.33.47 – e-mail: sif@focolare.org Segreteria del Convegno: Via Piave, 15 – 00046 Grottaferrata (Roma) Tel. 06/945407217 – e-mail: segr.arte@focolare.org

Artisti: quale vocazione per la nostra epoca?

Artisti: quale vocazione per la nostra epoca?

“Artisti: quale vocazione per la nostra epoca?” Sollecitati da questo interrogativo, pittori e scultori, registi e attori, musicisti e cultori delle diverse discipline artistiche, da 20 Paesi, dall’India all’Argentina, dalla Corea al Brasile, dalla Finlandia al Portogallo, si incontreranno per il 2° Convegno internazionale  che si svolgerà dal 13 al 15 aprile al Centro Mariapoli di Castelgandolfo (Roma). Chi lo promuove: Clarté: sta per luce, chiarezza, claritas. Gli artisti che vi fanno parte vorrebbe contribuire a realizzare un’arte portatrice di luce nella notte culturale di questa epoca di profonde trasformazioni. Caratteristica peculiare di Clarté – che si ispira alla spiritualità dell’unità di Chiara Lubich –  è il dialogo tra artisti. L’ispirazione – affermano – nasce anche da questi rapporti. Scopo del convegno – Se nell’arte moderna e contemporanea è dominante “la perdita del centro”, l’esclusione di ogni punto di riferimento, il Convegno vorrebbe promuovere un’arte rinnovata da un’esperienza umano-divina, universale. Un’arte che, proprio perché si rivolge a tutto l’uomo, può divenire luogo di realizzazione di una visione umana integrale. Il programma – Come recita il titolo, il Convegno seguirà quattro piste: inquietudine, speranza, luce, prospettive. Tra l’altro, prevede: “Lezione magistrale” di Chiara Lubich sull’Arte – in occasione del dottorato h.c. in arte, conferitole dall’Università cattolica di Maracaibo (Venezuela) –  che aprirà il Convegno. La sociologa brasiliana Vera Araujo interverrà sul contributo che l’arte può offrire nella società di oggi. “L’arte protagonista nella città”: iniziative artistiche che suscitano il risveglio dei valori e coesione sociale nei più diversi contesti culturali e sociali, in città  come  Napoli, Caracas (Venezuela) e Gerusalemme, dove è nata un’orchestra composta da palestinesi e israeliani. Ampio spazio al dialogo sia in sessione plenaria, sia in gruppi. Momento conclusivo: “Doni di Luce”, conversazione di Chiara Lubich con un gruppo indù (video). (altro…)