Feb 13, 2007 | Cultura
Venerdì 16 febbraio 2007
Introduzione ore 10,00 Roberto Bernabei
I sessione ore 10,30 – 11,15 COMUNICAZIONE E RELAZIONALITÀ IN MEDICINA
Moderatore: Flavia Caretta “Medicina Dialogo Comunione”: le radici, gli sviluppi, gli obiettivi Giuseppe Mazzella La “persona” in relazione: quale modello di riferimento? Vera Araujo Comunicazione e relazionalità in medicina: lo stato dell’arte Flavia Caretta
II sessione ore 11,45 – 13,00 LA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE
Moderatore: Ulrike Zachhuber Dalla “costruzione” della storia clinica al conseguimento degli obiettivi terapeutici Teodoro Marotta Pratica medica, comunicazione e qualità di vita Michel Dupuis Curare chi cura Massimo Petrini
Discussione
Sessione poster/workshop ore 14,00 – 15,00
III sessione ore 15,30 – 17,00
La comunicazione della diagnosi in una prospettiva interdisciplinare: Tavola rotonda Moderatori: Gabrielle Mettendorff – Enrico Rezzonico Intervengono: – l’internista: Gabrielle Mettendorff – il neurologo: Paolo Bongioanni – lo psichiatra: David White – il pediatra: Luisa De Cristofaro – il palliativista: Umberto Mazzotti Diez – il ginecologo: Salvatore Mancuso – il medico universitario: Witold Lukas Discussione
IV sessione ore 17,30 – 19,00 LA RELAZIONE TRA GLI OPERATORI
L’inter-relazione tra operatori in medicina: Presupposti, metodi, effetti Antonio Acquaviva Presentazione di alcuni modelli applicativi Moderatori: Mariagrazia Arneodo – Antonio Bavazzano Il lavoro d’équipe in un dipartimento di terapia intensiva Matthieu Middelkoop L’inter-relazionalità nel distretto sanitario Pilar Fernandez del Moral L’epidemiologia: una professione al centro di relazioni interdisciplinari e interprofessionali Farouk M. Mesli Multiprofessionalità e qualità dell’assistenza in ospedale Mateus Rotta Inter-relazione in oncologia: IRIS (Insieme per realizzare iniziative di solidarietà) Giovanni Scambia Interdisciplinarietà in geriatria: un’ipotesi formativa Alberto Marsilio
Sabato 17 febbraio 2007
V sessione ore 9,00 -10,45 LA PROFESSIONALITÀ IN MEDICINA
Le componenti della professionalità nella società che cambia Cesare Catananti Interpretando la professionalità – Tavola rotonda Moderatori: Francesco Marabotto – Roberto Girelli Intervengono: – il docente universitario: Fernanda Bueno Morrone – lo studente: Marta Iuzzolini – Lucia Luzi – il medico ospedaliero: Gerard van Meel – il medico di famiglia: Mabel Aghadiuno – l’infermiere: Yvonne Kremmer – l’anestesista: Gabriele Mueller – il riabilitatore: Aino Mirjam Inkeri Kelo Discussione
VI sessione ore 11,15 -13,15 DALL’INTER-RELAZIONALITÀ ALLA RECIPROCITÀ
Presupposti della reciprocità Anna Fratta Progetti internazionali: realizzazioni, risultati preliminari, nuove prospettive Moderatori: Elena Giacchi – José Juan Quesada Arroquia Collaborazione multicentrica: risultati del gruppo europeo “IOTA” (International Ovarian Tumor Analysis) Antonia Testa, Lil Valentin, Dirk Timmermamn Un nuovo modello culturale nel trattamento dell’ HIV/AIDS. Un progetto in Africa nell’ambito dell’UNAIDS Marcel Mbula “Bukas Palad”: medicina di comunità a Manila Imelda Palomino Un percorso di reciprocità : dalla Clinica Sorriso – Igarassu-Brasile all’Ambulatorio per il bambino adottato e immigrato – Ospedale Meyer – Firenze Honorina Nobrega Costa, Josafa De Oliveira Costa, Giuseppina Veneruso Management del cancro della cervice: sviluppo di un modello di partnership secondo l’approccio etnografico tra Paesi a diverso standard assistenziale (Italia-Cameroun) Laura Falchi
Conclusioni
Feb 12, 2007 | Cultura
Mentre nel mondo occidentale è vivo il dibattito su eutanasia, accanimento terapeutico e limiti alle cure, il Congresso internazionale di Medicina propone ricerche, modelli applicativi, risultati di progetti internazionali che affrontano in una prospettiva pluridisciplinare le sfide poste da sofferenza, malattia e morte. 600 gli operatori sanitari attesi da 35 nazioni dei 5 continenti. Chiave del Congresso – Il Congresso ha individuato nella “Comunicazione e relazionalità” la chiave per aprire nuove prospettive all’agire medico di fronte alle sfide attuali. Verranno presi in esame i diversi ambiti, come epidemiologia e prevenzione, trattamento Hiv/Aids, patologia oncologica, geriatria. L’obiettivo del Congresso infatti è: individuare strategie ed elaborare linee culturali che promuovano una formazione alla relazionalità nella prospettiva della fraternità. Tra i temi al centro del confronto: la relazione medico-paziente; la comunicazione della diagnosi, dal “punto di vista del chirurgo, del neurologo, dello psichiatra, del pediatra, dell’oncologo, dell’anestesista”. Verranno presentati alcuni modelli applicativi, come l’inter-relazionalità nel distretto sanitario e nella gestione ospedaliera, un progetto di formazione interdisciplinare o una collaborazione in campo epidemiologico nel mondo musulmano in Algeria. Progetti internazionali – Nel corso del Congresso verranno presentati i risultati di alcuni progetti: un nuovo modello culturale nel trattamento HIV/Aids in Africa; l’esperienza di medicina di comunità del Centro “Bukas Palad” (A mani aperte) di Manila; collaborazioni in ambito sanitario tra nazioni a diverso standard assistenziale. Collegamento satellitare – 20 le capitali collegate: in Europa (Spagna, Svizzera, Polonia, Romania, Belgio, Lituania, Ungheria, Russia), Africa (Camerun, Benin, Tanzania), America del Nord (Stati Uniti e Canada), America del Sud (Venezuela, Colombia, Uruguay, Argentina), Asia (India, Giappone) verranno organizzati in contemporanea convegni e seminari di professionisti del mondo della salute. I promotori – L’evento è organizzato dall’associazione MDC – Medicina Dialogo Comunione, nata con lo scopo di contribuire ad un’antropologia medica ispirata ai principi della spiritualità dell’unità che anima il Movimento dei Focolari. Il Congresso si svolgerà in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Gen 11, 2007 | Cultura
VENERDÌ 16 FEBBRAIO
I sessione – “Medicina Dialogo Comunione”: le radici, gli sviluppi, gli obiettivi
– La “persona” in relazione: quale modello di riferimento? – Comunicazione e relazionalità in medicina: lo stato dell’arte
II sessione – LA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE
– Nella formulazione della diagnosi – Nella definizione del programma terapeutico – Come contributo alla qualità di vita del paziente – Nella prospettiva del medico: Curare chi cura – Spazio per la discussione
III sessione – LA COMUNICAZIONE DELLA DIAGNOSI
– Tavola rotonda interdisciplinare: il punto di vista dell’internista, del neurologo, dello psichiatra, del pediatra, del palliativista, del ginecologo, del medico universitario – Spazio per la discussione
IV sessione – L’INTER-RELAZIONE TRA OPERATORI IN MEDICINA: PRESUPPOSTI, METODI, EFFETTI
Presentazione di alcuni modelli applicativi: – Il lavoro d’équipe in un dipartimento di terapia intensiva – L’inter-relazionalità nel distretto sanitario – Risultati di una collaborazione in campo epidemiologico in Algeria – Multiprofessionalità e qualità dell’assistenza in ospedale – Inter-relazione in oncologia – Interdisciplinarietà in geriatria: un’ipotesi formativa
SABATO 17 FEBBRAIO
V sessione – LA PROFESSIONALITÀ IN MEDICINA
– Le componenti della professionalità nella società che cambia – Interpretando la professionalità – Tavola rotonda Intervengono: un docente universitario, uno studente, un medico di famiglia, un anestesista, un infermiere, un medico riabilitatore, un ricercatore – Spazio per la discussione
VI sessione – DALLA INTER-RELAZIONALITÀ ALLA RECIPROCITÀ
Progetti internazionali: realizzazioni, risultati preliminari, nuove prospettive: – Collaborazione multicentrica: risultati del gruppo europeo “IOTA” (International Ovarian Tumor Analysis) – Un nuovo modello culturale nel trattamento dell’ HIV/AIDS. Un progetto in Africa nell’ambito dell’UNAIDS – “Bukas Palad”: medicina di comunità alla periferia di Manila – Management del cancro della cervice: sviluppo di un modello di partnership secondo l’approccio etnografico tra Paesi a diverso standard assistenziale Conclusioni (altro…)
Gen 11, 2007 | Cultura
L’universo della medicina oggi richiede inter-relazioni sempre più intense: sofferenza, malattia e morte pongono sfide che mettono in discussione il significato stesso della vita ed esigono risposte non facilmente acquisibili; l’iperspecializzazione medica esige confronto e collaborazione interdisciplinare; lo sviluppo informatico consente condivisione e diffusione del sapere specifico. Sempre più cruciale è saper esercitare l’arte del ‘relazionarsi’. Queste le tematiche al centro del Congresso internazionale che prevede la partecipazione di 600 medici e operatori sanitari dei Paesi europei, e di rappresentanti degli altri continenti. L’evento, in programma a Roma, presso il Policlinico Gemelli, il 16 e 17 febbraio prossimi, si svolgerà in collegamento satellitare con oltre 20 capitali del mondo. Titolo: Comunicazione e relazionalità in medicina: nuove prospettive per l’agire medico. L’obiettivo: individuare strategie ed elaborare linee culturali che promuovano una formazione alla relazionalità nella prospettiva della fraternità. Al Congresso verranno presentati i risultati di progetti internazionali condotti in diversi ambiti della medicina: epidemiologia e prevenzione, trattamento Hiv/Aids, patologia oncologica. L’evento è organizzato dall’associazione MDC – Medicina Dialogo Comunione – nata con lo scopo di contribuire all’elaborazione di un’antropologia medica ispirata ai principi contenuti nella spiritualità dell’unità. Il Congresso si svolgerà in collaborazione con il dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatrie e Fisiatriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Per informazioni: Segreteria scientifica Associazione “Medicina – Dialogo – Comunione” (M.D.C.) Via di Frascati, 306 – 00040 Rocca di Papa (Roma) e-mail: mdc@flars.net (altro…)
Dic 1, 2006 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Nel deserto fiorisce la fraternità. E’ il titolo del libro appena pubblicato da Città Nuova editrice. Matilde Cocchiaro, l’Autrice, attraverso la testimonianza di quanti, cristiani e musulmani, lo hanno conosciuto, ripercorre la vita e l’esperienza di Ulisse Caglioni, seme di speranza per il futuro di questa terra. IL VOLUME – «…È stata la fedeltà di Ulisse all’amore evangelico del prossimo che ha permesso di scoprire e di vivere profonde amicizie islamo-cristiane, ponendo su questo cammino un segno di Dio»: sono le parole dell’arcivescovo di Algeri, Mons. Henry Teissier, alla notizia della morte di Ulisse Caglioni (1943-2003). Di umili origini bergamasche, Ulisse all’età di 20 anni incontra e aderisce alla spiritualità dell’unità del Movimento dei Focolari. Nel 1966, dopo essersi consacrato a Dio all’età di 23 anni, gli viene proposto di andare in Algeria. Inizia così un’avventura che durerà più di 30 anni segnata da un fecondo “dialogo della vita” con il mondo musulmano. Un dialogo fatto di poche parole, ma intessuto di piccoli gesti d’amore, di attenzione all’altro, di rispetto, di ascolto. Un dialogo che frutta rapporti profondi e induce chiunque egli avvicina a fare altrettanto.
Nov 21, 2006 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
“In questo tempo si attende la rinascita di una umanità che sostituisca al grido della solitudine, dell’orfanezza e dell’angoscia, il grido della gioia, della bellezza e della speranza. Chiara Lubich e i focolarini sono impegnati proprio in questo rinnovamento”. Così il prof. Lombardi, rettore dell’Università Cattolica “Cecilio Acosta” di Maracaibo (Venezuela), presentando le motivazioni del riconoscimento conferito a Chiara Lubich: la laurea Honoris causa in Arte.
Nel 2003 l’Ateneo aveva assegnato a Chiara la laurea h.c. in Arte. Non essendo possibile consegnargliela personalmente, il prof. Angelo Lombardi e la sua signora sono venuti a Rocca di Papa. La consegna si è svolta, con molta semplicità e profondità insieme, al Centro internazionale dei Focolari a Rocca di Papa, sabato 18 novembre 2006, alla presenza dei membri del Consiglio generale del Movimento.
Il prof. Lombardi ha spiegato con toccanti parole la motivazione del conferimento a Chiara Lubich di una laurea in Arte: “La bellezza – ha detto, tra altre cose – è il culmine, il pieno compimento, la realizzazione della persona. E’ questo che abbiamo colto in Chiara”. Poi ha aggiunto: “Mentre generalmente una laurea h.c. è un onore per chi la riceve, in questo caso si verifica il contrario: è un onore per l’Università che la conferisce”. A nome di Chiara Lubich, don Oreste Basso ha ricevuto la pergamena del riconoscimento, mentre la poetessa Lilia Boscán de Lombardi, moglie del rettore, con espressioni commosse, ha consegnato a Gisella Calliari, tra le prime compagne della fondatrice, un mazzo di orchidee bianche per Chiara, degente in questi giorni al Policlinico Gemelli di Roma.
L’Università Cecilio Acosta di Maracaibo è stata fondata nel 1982 dalla Chiesa cattolica locale. Ha indirizzo umanistico, con facoltà di filosofia, teologia, arte, musica, educazione, comunicazione e numerose specializzazioni. E’ in progetto l’ampliamento con altre facoltà. Una sua caratteristica è l’educazione culturale a distanza in cui le tecnologie della comunicazione giocano un ruolo importante. Infatti, il 70 per cento dei 9.000 studenti sono sparsi in tutto il Paese e seguono questo tipo di insegnamento.