Mar 31, 2004 | Cultura
L’E.di.C. spa e l’Associazione Lionello Bonfanti saranno presenti dal 2 al 4 Aprile a “Terrafutura”, prima mostra-convegno internazionale delle “buone pratiche di sostenibilità”.
Siamo chiamati tutti a dare un futuro alla terra:società civile, istituzioni, imprese. E sono tante le persone, i gruppi, le associazioni già coinvolte in questo cammino. Dall’obiettivo comune di garantire un futuro al nostro pianeta nasce l’idea di Terra Futura, un evento internazionale che intende rappresentare una prima concreta occasione di dialogo e confronto tra le “buone pratiche di sostenibilità” in tutti i campi: la vita quotidiana, le relazioni sociali, il sistema economico, le pratiche di governo. Luogo deputato alla realizzazione dell’evento è la Fortezza da Basso a Firenze, che ospiterà dal 2 al 4 aprile questa mostra-convegno. L’evento – promosso da Banca Etica, Fondazione Culturale Responsabilità Etica onlus, in collaborazione con Regione Toscana e altri enti e associazioni – prevede un fitto calendario di appuntamenti: convegni, dibattiti, workshop, momenti di animazione e spettacolo, e una rassegna espositiva di progetti e servizi per uno sviluppo sostenibile e solidale. La mostra sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, da venerdì 2 Aprile (h. 9.00-18.30). E.di.c.Spa e Associazione Lionello Bonfanti, con uno stand, collocato nel padiglione centrale, presenteranno oltre all’idea ispiratrice dell’Economia di Comunione, anche il progetto del Polo imprenditoriale Lionello Bonfanti, di prossima costruzione ad Incisa in Valdarno, e alcune aziende italiane di Economia di Comunione. A conclusione, domenica 4 aprile, il convegno “Economia tra profitti e condivisione: la sfida dell’Economia di Comunione”, con docenti di economia, amministratori dell’E.di.C. spa, una tavola rotonda di approfondimento delle esperienze in atto, presentazione della cittadella di Loppiano e del Polo Lionello. Come simbolicamente esprime il logo della manifestazione Terra Futura (una persona che sostiene il mondo), è la società civile che, insieme alle istituzioni e al sistema produttivo, sorregge il futuro del mondo. A loro è affidata la costruzione di un mondo migliore, di una terra che abbia le basi solide della responsabilità sociale, dell’economia sostenibile, del commercio equo. (altro…)
Mar 16, 2004 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Incontri al massimo livello in campo politico, economico ed ecclesiale hanno caratterizzato la prima visita di Chiara Lubich in Irlanda, riportati anche dai due quotidiani nazionali più importanti: Irish Times e Irish Indipendent.
I temi dell’Europa, in questo semestre di presidenza irlandese dell’Unione europea, hanno avuto particolare rilievo nei colloqui con il Primo ministro Bertie Aherne e con la Presidente della Repubblica Irlandese, Mary McAleese.
In un Paese che dal boom economico di questi ultimi anni è ora alla ricerca di una profonda dimensione etica, rilievo ha avuto il convegno svolto alla Facoltà di Economia dell’Università Dublino dove è stata proposta l’Economia di comunione come via per umanizzare la globalizzazione, aperto dal Governatore della Banca d’Irlanda che ha dichiarato: “Il progetto dell’Economia di comunione nasce da una cultura spirituale che mi sembra molto importante. L’economia ha bisogno di una profonda dimensione etica che l’Economia di comunione può portare anche in Irlanda.”
L’Irlanda, sino a pochi decenni or sono profondamente cattolica, è ora alla ricerca di una risposta all’onda di scristianizzazione in atto in tutto il mondo occidentale.
Il Presidente della conferenza episcopale irlandese, mons. Seran Brady ha invitato Chiara Lubich a parlare sulla Chiesa-comunione e sulla sua esperienza di evangelizzazione ad un gruppo di vescovi. Presenti anche il Nunzio, mons. Lazzarotto, l’arcivescovo di Dublino, card. Connell, l’arcivescovo coadiutore, Diarmuid Martin. Tra i commenti: “Qui c’è un dono dato da Dio alla sua Chiesa”.
La ricerca della luce, viene riscoperta come il filo conduttore dell’antichissima storia d’Irlanda, rappresentata, con i linguaggi dell’arte, alla festa della famiglia dei Focolari a Dublino, dove in oltre 1000, anche dall’Irlanda del Nord, si sono incontrano con Chiara Lubich. La fondatrice dei Focolari ha rilanciato tutti a portare ovunque la luce dell’ideale d’unità, la fraternità che nasce dal Vangelo vissuto.
Ha concluso il viaggio l’inaugurazione della cittadella Lieta, un “laboratorio di unità”. Un momento toccante: quando sono stati ricordati coloro che sono le radici spiritualità della diffusione dell’ideale dell’unità in Irlanda.
(altro…)
Mar 16, 2004 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
E’ il governatore della Banca d’Irlanda, Laurence Crowley, che apre un Convegno ospitato dalla Facoltà di Economia
dell’Università Statale di Dublino, dal titolo: “Umanizzando l’economia globale, verso un’Economia di comunione”. E’ una proposta economica innovativa, nata dall’humus della spiritualità dell’unità, dei Focolari, che suscita vivo interesse nel mondo accademico irlandese. Lo illustra il messaggio di Chiara Lubich. L’uditorio è qualificato: accademici, imprenditori, studenti. 200 persone. L’Economia di Comunione, una fucina di nuove idee, portatrice di una cultura economica innovativa, viene illustrato da esperti. Le esperienze di alcuni imprenditori, a cominciare dai pionieri del Polo Spartaco (Brasile), hanno dato ancora maggiore credibilità al progetto.
Il governatore Crowley, dichiara: “L’Economia di Comunione mi interessa certamente per gli aspetti che riguardano la teoria economica e aziendale che vi sta dietro. Ma, a quanto mi è dato di capire, il progetto nasce da una cultura spirituale che mi sembra molto importante. L’economia ha bisogno di una profonda dimensione etica che l’Economia di comunione può portare anche in Irlanda, dove il dinamismo economico necessita di un supplemento di valori etici”. (altro…)
Feb 23, 2004 | Cultura
E’ stata siglata un’intesa tra Banca Etica e E. di C. SpA, società legata al progetto “Economia di comunione”, lanciato da Chiara Lubich in Brasile nel 1991 con lo scopo di contribuire a colmare il divario tra ricchi e poveri attraverso la costituzione di aziende che condividano gli utili con gli indigenti e promuovano nel mondo economico un agire basato sulla “cultura del dare” piuttosto che “dell’avere”.
Il programma di collaborazione mira a sostenere le comuni attività nel campo dei progetti economici, culturali ed educativi, valutando, tra gli altri aspetti, le possibilità di: – interagire nell’ambito della diffusione di Banca Etica sul territorio; – rispondere, tramite finanziamenti, alle necessità anche della E. di C. SpA o delle realtà ad essa collegate. Banca Etica e E. di C. SpA sono accomunate, infatti, dai valori che ispirano l’economia solidale. Banca Etica sostiene il mondo no profit. Finanzia la cooperazione sociale e internazionale, la tutela dell’ambiente, la società civile. Si pone come punto d’incontro tra i cittadini che condividono l’esigenza di una gestione responsabile del denaro e le iniziative che si ispirano ai principi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile. E. di C. SpA cura la realizzazione e la gestione del Polo ’Lionello’ che sta sorgendo in Toscana, ad Incisa in Val d’Arno (FI). Il progetto dell’Economia di Comunione, infatti, ha dato vita, tra l’altro, ad originali “poli imprenditoriali” che trovano nella “cultura del dare”, fatta metodo operativo e di pensiero, il loro punto di forza. Il primo e più sviluppato sorge in Brasile, nei pressi di San Paolo, nella cittadella ’Ginetta’. Un altro polo imprenditoriale sorge in Argentina, nella cittadella ’Andrea’, a O’Higgins, nell’entroterra di Buenos Aires. (altro…)
Feb 10, 2004 | Cultura
Ecco le radici di un’Opera, che sono tutte in cielo, da cui prende la sua linfa vitale un albero che fiorisce sulla terra (Chiara Lubich)
Il libro racconta i sessanta anni di storia del Movimento dei Focolari. Dagli inizi sotto i bombardamenti del 1943 a Trento, ai primi passi del dialogo ecumenico, alle avventure, finora sconosciute, nei Paesi dell’ex regime socialista dell’Europa orientale, agli sviluppi in tutti gli ambiti della società, dalla politica all’economia, dall’arte alla comunicazione. Interverranno: il vescovo Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Walter Veltroni, sindaco di Roma. Moderatore: Elio Guerriero, vice-direttore editoriale della Società San Paolo. (altro…)
Set 17, 2003 | Cultura
Atleti, medici e psicologi sportivi, studenti e docenti in scienze motorie, dirigenti di club, arbitri, insegnanti di educazione fisica, istruttori e tecnici: erano una settantina, di ben 12 nazioni, gli sportivi e gli operatori dello sport, vicini alla spiritualità del Movimento, che a fine giugno nella cittadella di Loppiano, sulle colline del Valdarno (FI), hanno dato vita al primo workshop internazionale di “Sportmeet for a united world”, ovvero “Incontro con lo sport per un mondo unito”. Incorniciato da momenti di attività fisica, come un torneo di pallavolo o il jogging mattutino fra ulivi e vigneti, il convegno, aperto dall’augurio inviato da Chiara Lubich: “Che partiate bene, una partenza degna di sportivi!”, ha fatto intuire il contributo che può dare la spiritualità dell’unità per salvare la bellezza dello sport minata oggi dal peso eccessivo degli interessi economici, dal doping, dalla spettacolarizzazione esasperata, dalla violenza negli stadi. E proprio per cominciare a mettere a fuoco l’identità ed il ruolo culturale della nascente rete internazionale, gli sportivi di Sportmeet si sono confrontati su un tema provocatorio, ma fondamentale per la realtà sportiva di oggi: “Una cultura della sconfitta, per una nuova cultura della vittoria”. Vera Araujo, sociologa, ha offerto il suo contributo con un intervento sul tema “La competizione e l’aggressività nella società contemporanea” cui è seguito quello dell’economista Luigino Bruni che ha tracciato un parallelo fra economia e sport nel suo intervento: “Nello sport come nel mercato: competizione, vittoria e sconfitta”. Il tema centrale, sul significato da dare al recupero di una cultura della sconfitta, è stato presentato da Paolo Crepaz, medico dello sport e giornalista sportivo, coordinatore di Sportmeet. Dal suo intervento sono emerse le mille sfumature del “saper perdere”, al di là di una banale rassegnazione dignitosa al risultato avverso, quali, ad esempio: apprezzare il valore del vincitore, la bellezza e l’efficacia del suo gesto; salvaguardare il diritto di sbagliare, specie per i più giovani, tornando, concretamente, ad investire sui vivai; variare la dieta sportiva, uscendo dal monoalimento calcistico per conoscere ed apprezzare altri sport; praticare in prima persona uno sport o almeno assistervi in diretta, per capire l’impegno e la fatica richiesti; capire ed esercitare l’arte del passaggio della palla negli sport di squadra come espressione della fiducia nel compagno; fidarsi, in parete, del compagno di cordata; rinunciare ad un’impresa di fronte alle condizioni avverse e scoprire vette più interiori; fino a riconoscere, accettare e persino amare il proprio limite fisico. A far comprendere quanto sia di grande attualità e propositivo il tema, è stata la tavola rotonda che ne è seguita, cui hanno partecipato rappresentanti di prestigio del mondo dello sport, come Marco Marchei, maratoneta italiano presente a due Olimpiadi, ora giornalista sportivo, direttore di qualificate riviste come “Correre” e “Il nuovo calcio”, Nicolò Corradini, 4 volte campione del mondo di ski-orienteering, e Gianni Rivera, indimenticato calciatore, campione nel Milan e nella nazionale italiana. Originale e suggestivo è stato ascoltare da loro il racconto delle proprie sconfitte e dei momenti più difficili della propria storia sportiva. Per tre giorni, accanto ai campioni, hanno portato la loro testimonianza di Vangelo vissuto nello sport, sportivi di ogni livello e di diverse parti del mondo. Grazie a Sportmeet è venuto così alla luce un fermento di vita ed un dialogo col mondo dello sport nelle sue diverse espressioni: di divertimento, di contatto con la natura, senza dimenticare la sua dimensione agonistica e professionistica. I temi culturali e molte delle testimonianze presentate al workshop, così come gli obiettivi della nuova realtà di Sportmeet, sono disponibili visitando il sito internet www.sportmeet.org Sportmeet for a United World via Frascati, 306 – 00046 Grottaferrata (RM) e-mail: sport@flars.net tel. 06 94798251 – fax. 06 94790436